18 febbraio 2012

Dopo due anni di attesa tornano i “Dodici Mesi” tra Folk e tradizioni insieme all’ANPS-CASERTA.


MACERATA CAMPANIA – “Io son febbraio il mese più corto......Che guerra posso fare in ventotto giorni? Ai potatori do colpi di frusta e non gli faccio fare, e se questo mio mese fosse giusto, farei congelare il vino nei fusti.”  Inizia così la filastrocca del mese di Febbraio come dalla più antica tradizione orale del folclore della terra delle Battuglie e di Casaura, di quelli che gli studiosi annoverano tra le più antiche testimonianze dei rituali pagani. E tra i cantori di un tempo come non ricordare i mitici Nicola e pallapalla, Domenico Musica, Nunzio D’Amico, Benito Tomo.Domenica e martedì prossimi, dopo due anni di assenza, torna nelle piazze e nelle vie l’antica sfilata dei “Dodici Mesi” e quest’anno anche con dell’Ass. di Polizia di Stato sezione di Caserta che, nell’ottica degli scopi del sodalizio, con tutto il direttivo e i soci, opera per il recupero delle tradizioni locali e culturali del territorio così come ricordato dal presidente del sodalizio della Polizia di Stato, Girolamo Vendemia e dal dr.Gennaro Fiorito. Una antichissima manifestazione quella dei dodici mesi che si perde nei meandri del tempo e ripresa con dedizione e passione forte, da oltre 30 anni, da Nicola Piccerillo animatore instancabile che si  adopera in prima persona per la buona riuscita delle cantate dei mesi. A domenica 19 febbraio il primo appuntamento, dunque, l’altro martedì 21 alle ore 14,30 per le vie di Macerata e Portico; partenza via Diana, via Volpicelli, piazza Rimembranza, via Mazzini, via Matteotti, via Madonna delle Grazie. Questi i cantastorie: Elpidio D’Amico(Capitano), Clemente D’Amico (Pulcinella), Carmine Merola (Gennaio), Stanislao Merla (Febbraio), Michele Ventriglia (Marzo), Antimo Papa (Aprile), Marco Funerale (Maggio), Mario Tosto (Giugno), Michele Sbarra (Luglio), Alessandro Nacca (Agosto), Giuseppe Di Clemente (Settembre), Antonio Belcurviné (Ottobre), Nicola Piccerillo (Novembre), Andrea D’Addio (Dicembre).

Ernesto Genoni