03 gennaio 2012

LAVORI NUOVA CASERMA CARABINIERI MANIFESTAZIONE INTERESSE ‘APERTA’

Stefano Giaquinto
CAIAZZO – C’è tempo fino al 31 gennaio 2012 a Caiazzo per presentare la propria manifestazione d’interesse per la concessione e gestione delle attività e dei servizi connessi alla realizzazione in via Caduti sul Lavoro di una Caserma da destinare a comando stazione carabinieri con annessi alloggi di servizio. L’importo dell’investimento è pari a euro 2.580.500,00 - di cui euro 800.000,00 a carico dell’Ente mediante Mutuo a contrarre con la Cassa Depositi e Prestiti, ed euro 2.050.500,00 con oneri finanziari a carico di privati mediante un piano economico finanziario. “Un progetto preliminare dei lavori di realizzazione – spiega il primo cittadino Stefano Giaquintoapprovato con deliberazione di giunta il 13 luglio del 2011 e di consiglio comunale lo scorso 30 novembre. Ricordiamo inoltre – continua il sindaco - che il Ministero dell’Interno il 14 febbraio del 2008 ha concesso il nulla osta con clausola di stipula di comodato gratuito di 6 anni e, alla scadenza del sessennio, stipula del contratto di locazione al canone annuo di euro 44.408.,10 fissato dall’Agenzia del Demanio”: Gli interessati potranno rispondere all’avviso con un plico chiuso entro le ore 12 del 31 di questo mese, anche a mano. L’istanza va presentata presso l’Ufficio Protocollo del primo terra del municipio di piazzetta Martiri Caiatini.

c.s. 

Legge di stabilità. Certificazione valida solo nei rapporti tra soggetti privati.


Santa Maria La Fossa - il Comune 

Santa Maria La Fossa - A seguito della modifica apportata all’art. 40 del D.P.R. 445/2000 dalla Legge di Stabilità per il 2012, dal 1° Gennaio 2012 i certificati rilasciati dalla Pubblica  amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti sono validi ed utilizzabili soltanto nei rapporti fra soggetti privati (cittadino ed imprese, banche, assicurazioni, etc…).
Nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e con i privati gestori di pubblici servizi (servizio idrico, fornitura energia elettrica, trasporti pubblici, etc….) i certificati e gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive di certificazione ovvero di atti di notorietà, previsti dagli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000.
Dal 1° Gennaio 2012 quindi, il Comune di S. Maria La Fossa rilascerà certificati da utilizzare soltanto nei rapporti fra privati.
I certificati riporteranno, a pena di nullità, la dicitura “Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della Pubblica Amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi” e saranno assoggettati fin dall’origine all’imposta di bollo di € 14,62 più diritti di segreteria.
L’autocertificazione ha lo stesso valore dei certificati ma non costa niente e non è necessaria l’autenticazione della firma.
La modulistica per l’autocertificazione deve essere resa disponibile dallo stesso Ufficio pubblico al quale il cittadino si rivolge per una pratica che lo riguardi.
Il Comune di S. Maria La Fossa rende disponibile la modulistica sul sito www.comunedisantamarialafossa.it .

Presentazione documentario storico: "Carlo Cafiero il figlio del sole".

Carlo Cafiero
BENEVENTO. Si svolgerà domani, 4 gennaio 2012, alle ore 17.30, presso il Museo del Sannio di Benevento (sala Gianni Vergineo), in piazza Santa Sofia, la presentazione del documentario: “Carlo Cafiero: il figlio del sole”, di Ezio Aldoni e Massimo Lunardelli. Interverranno lo storico Franco Schirone, il regista Ugo Gregoretti e lo studioso Bruno Tomasiello, autore del volume: “La banda del Matese 1876/1878 - I documenti, le testimonianze, la stampa dell’epoca”.
Il documentario (produzione Studio Digit 2011, durata 50’) racconta la breve e intensa vita di Carlo Cafiero (1846-1892). Nativo di Barletta, figlio di una facoltosa famiglia agraria che l’avrebbe voluto ambasciatore, Cafiero si avvicinò a Londra al socialismo e poi all’ideale anarchico a Napoli, dopo un incontro con Bakunin. Nel 1877 fu tra i protagonisti di un tentativo insurrezionale nel Matese e, ancora oggi, a San Lupo, sulla porta di quella che è chiamata la Taverna Jacobelli, una targa ricorda quell’episodio: “Da questo luogo il 4 aprile 1877 mossero gli anarchici del gruppo di Cafiero e Malatesta divisando un moto insurrezionale di libertà per le genti del meridione d’Italia. Qui nacque un sogno di riscatto rimasto senza compimento”.
Dopo aver dilapidato le sue ingenti fortune, Cafiero trascorse gli ultimi dieci anni della sua esistenza in manicomio: “Io sono felice, ho menato vita errabonda, ho sciupato un grosso capitale, mi sono ridotto ad una modestissima pensione, ma sono contentissimo perché mi si è aperta la luce e ho conosciuto la ragione ultima di tutte le cose  esistenti”-  ripeteva al medico che quotidianamente lo visitava.
            La manifestazione è patrocinata dalla Provincia di Benevento, dal Comune di San Lupo e dal Comune di Letino. E’ prevista la partecipazione del gruppo musicale dei Sancto Ianne, autori della colonna sonora, e del presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile. L’ingresso è libero.

Per info:
Organizzazione: 333/1896348 – Bruno Tomasiello

Ambiente Caserta: iniziata la petizione popolare contro Lo Uttaro!


Caserta - Stoccaggio rifiuti a Lo Uttaro: il ComER, Legambiente, LiberaMente Movimento Civico e OsservAzione  promuovono una petizione popolare da inviare al Sindaco di Caserta per impedire l’entrata in funzione dell’impianto. Venerdì 6 gennaio appuntamento presso il Caffè del centro in Via San Carlo per firmare la petizione e sottoscrivere le cartoline postali con la richiesta all’Assessore Regionale all’ambiente Giovanni Romano di attivarsi per l’annullamento dell’autorizzazione del sito. Venerdì 6 gennaio, dalle 10.30 alle 18, presso il caffè del centro in Via San Carlo, Legambiente, il Comitato Emergenza rifiuti, l’associazione Liberamente Movimento Civico di San Marco Evangelista e l’associazione OsservAzione di Caserta, invitano i cittadini a firmare la petizione popolare attraverso cui, intendono chiedere al Sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, di emanare un’ordinanza per vietare l’entrata in funzione dell’impianto di stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi, autorizzato nell’agosto scorso dalla Regione Campania, nella già degradata area “Lo Uttaro”.Nel corso del consiglio comunale dell’8 novembre, le forze politiche decisero all’unanimità di opporsi al sito di stoccaggio, dando mandato al Sindaco di esperire tutte le iniziative giudiziarie per fermare la realizzazione dell’impianto. “Ora, - invocano gli organi promotori della petizione - bisogna passare dalle parole ai fatti”. Questa la ragione per cui il comitato, le associazioni ed i cittadini vogliono dare, attraverso l’istituto della petizione popolare, una ulteriore sollecitazione all’amministrazione comunale di Caserta, perché attraverso l’emanazione dell’ordinanza di divieto, venga scongiurato l’ennesimo scempio del territorio casertano e tutelata la salute dei cittadini. Oltre alla petizione, sono state predisposte centinaia di cartoline da inviare all’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano, con la richiesta di attivare le procedure presso il dirigente al ramo per arrivare quanto prima all’annullamento del decreto dirigenziale di autorizzazione del sito.
Le ragioni della petizioni
Il Comune di Caserta può bloccare subito la realizzazione del sito, sia rifiutando la concessione del decreto di classificazione di industria insalubre, necessario per l’entrata in funzione dell’impianto, sia attraverso l’emanazione di una ordinanza urgente del Sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria del territorio, che vieti qualsiasi impianto di rifiuti nella zona. Il provvedimento troverebbe la sua giustificazione a causa del pesante livello di inquinamento delle matrici ambientali (e delle falde acquifere in particolare) per il quale è ancora oggi sotto sequestro la discarica di Lo Uttaro, e che ha portato nel 2010 all’emissione da parte dei comuni circostanti (San Nicola e Caserta), di due ordinanze, tutt’ora vigenti, di divieto dell’uso delle acque dei pozzi. A causa di tale situazione sono in corso, in tutta l’area, le attività propedeutiche alla bonifica, per la quale la Regione Campania ha stanziato la considerevole somma di € 15.000.000,00 di provenienza comunitaria e lo stesso Comune di Caserta ha previsto nel programma triennale delle OO.PP., la somma di € 1.500.000,00 per la caratterizzazione dell’area vasta e di € 1.000.000,00 per la bonifica dei siti inquinati. Sarebbe paradossale perciò se il Comune assistesse inerte alla realizzazione di un sito di stoccaggio inquinante proprio nel bel mezzo di un’area da bonificare.

c.s.