06 novembre 2013

TRENTA RIGHE L’ASSOCIAZIONE GIORNALISTI CASERTANI SI PRESENTA AL PUBBLICO

TERR J.PEG
Caserta.Trenta Righe, l’associazione giornalisti casertani, si presenta al pubblico e lo fa con un incontro-dibattito che si terrà venerdì 8 novembre a partire dalle ore 18,30 al Tennis Club di via Laviano a Caserta. Sotto i riflettori il ruolo del giornalista oggi e i possibili scenari futuri di una professione sempre più in bilico. Temi particolarmente cari all’associazione che nasce con l’intento di dare voce ad una categoria che, forse più di altre, in questi anni ha subito gli effetti del precariato. In sala quattro testimonial d’eccezione, quattro giornalisti, tutti casertani, che si sono affermati sulla scena nazionale: Francesca De Carolis, già vicecaporedattore del Tg1, Silvestro Montanaro autore di centinaia di reportage e ideatore del programma ‘C’era una volta’ in onda fino a pochi mesi fa su Rai 3, Tiziana Panella volto noto de La 7, Alfredo Cardone della redazione del Tg2 Motori. Al loro fianco alcuni giovani precari racconteranno le difficoltà e le sfide affrontate quotidianamente nel tentativo di emergere e farsi strada nel mondo del giornalismo. All’incontro anche i rappresentanti istituzionali nazionali e regionali dell’Ordine dei giornalisti e della Federazione Nazionale della Stampa. Ad arricchire la serata due recital. L’attrice Fabrizia Fusco reciterà un breve monologo tratto da ‘La corale dei nomi propri’ di Michele Pagano ispirato alla giornalista russa Anna Politkovskaja, uccisa nel 2006. L’attore Antimo Navarra si calerà invece nei panni di un giornalista precario, interpretando un brano della pièce ‘Questione di un attimo’ diretta da Roberto Solofria e scritta dal giornalista Emanuele Tirelli. Gran finale sulle note del musicista Gianni D’Argenzio.

San Salvatore Telesino (Bn): resi noti i vincitori della III edizione di ConVersiamo al Casale 2013.



Resi noti i vincitori della terza edizione di Conversiamo al Casale, Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa organizzato da Gli Amici della Biblioteca di San Salvatore Telesino con il patrocinio del Comune di San Salvatore Telesino e il contributo della Regione Campania. 
Per la Sezione A Poesia: primo posto ‘Il Grido della Rosa’ di Umberto Vicaretti (Roma); secondo posto ‘Descendes de Monte’ di Nicola Sguera (Benevento). Segnalati dalla giuria: ‘I cieli del futuro’ di Teresa De Ninno (Caiazzo - Ce); ‘Per la tua vita’ di Adolfo Silveto (Boscotrecase - Na); ‘ ‘A Missione’ di Ciro Iannone (Melito di Napoli - Na); ‘Frammenti di ricordi’ di Dante Iagrossi (Caiazzo - Ce); ‘La notte di Aretusa’ di Angela Ragusa (Montesarchio - Bn); ‘Sinergiche emozioni’ di Pasquale Cusano (Ruviano - Ce); ‘Sul ponte di Acqualonga’ di Agostina Spagnuolo (Capriglia Irpina - Av); ‘Il Tiglio’ di Luca De Crescenzo (Telese Terme - Bn); ‘Amo il profumo della notte’ di Marco Formisano (Telese Terme - Bn); Preghiera ‘e mamma di Assunta Liparulo (Napoli); ‘Il Fischio del Tigre’ di Armando Giorgi (Genova). Per la sezione B Abbazia in giallo: primo posto ‘Il diavolo in Abbazia’ di Dante Iagrossi (Caiazzo – Ce); secondo posto ‘La Torre Imperfetta’ di Anita Napolitano (Roma).   Per la sezione C Donne - Franca Mente: primo posto per ‘Tra le braccia’ di Paola Saba (Caldogno – Vi) e secondo posto per ‘Poi ti spiego’ di Gioconda Fappiano (Cusano Mutri - Bn).  Le tre giurie tecniche della III edizione di Conversiamo al Casale sono composte rispettivamente da: Rita Pacilio (presidente), Marco Bellini e Giuseppe Vetromile, per la sezione Poesia; Franco Forte (presidente), Diletta Nicastro e Vincenzo Vallone, per la sezione Abbazia in giallo; Mariateresa De Lucia (presidente), Enza Di Caprio e Gianluca Di Fratta, per la sezione Donne - Franca Mente. La cerimonia di premiazione ci sarà sabato 16 novembre, alle ore 18,30, nell’Abbazia Benedettina di San Salvatore Telesino. 

Maria Grazia Porceddu

Cerimonia in memoria delle vittime di ogni guerra a Piedimonte Matese.



PIEDIMONTE MATESE - Memoria delle vittime di ogni guerra questa mattina al Comune di Piedimonte Matese, dove ha avuto luogo la cerimonia in ricordo dei caduti legata alla ricorrenza del 4 novembre, trasferita nell’aula consiliare del Municipio per via della pioggia. Evento centrale della Settimana della Memoria, quest’anno giunta alla sua settima edizione, a cui hanno preso parte tanti giovani studenti, assieme alle autorità religiose, militari e civili, a docenti e insegnanti, per partecipare a momenti di riflessione e preghiera sui temi della Storia, della pace, del sacrificio di chi ha perso la vita in guerra. All’introduzione del Presidente della Comunità Montana del Matese, Fabrizio Pepe, è seguito il saluto di Salvatore Megna, presidente della Federazione Provinciale  Combattenti e Reduci di Caserta : “L’unico modo per onorare i caduti è quello di sentirci eredi del patrimonio spirituale che ci hanno lasciato. Questo per voi studenti non deve essere un giorno in cui si salta la scuola, ma va inteso come una lezione di storia e di valori, poiché sarete voi i protagonisti di domani”. In rappresentanza del sindaco Vincenzo Cappello, all’estero per motivi familiari, è intervenuto il Vicesindaco e Assessore a Cultura e Istruzione Costantino Leuci, il quale ha rimarcato il valore della conoscenza del passato: “Il mio saluto oggi va soprattutto ai ragazzi: così come abbiamo il dovere di ricordare i caduti di ogni guerra, voi avete il diritto di sapere, di conoscere la storia e i motivi per cui tanti giovani sono caduti. In qualità di amministratore della città, sono orgoglioso di darvi questa opportunità”. Costantino Leuci ha inoltre ricordato l’episodio, avvenuto a Piedimonte nell’ottobre del ’43, della fuga di un gruppo di ragazzi dalla prigione che si trovava nell’ex Abbazia dei Celestini, catturati dai tedeschi nel beneventano e liberati giorni dopo dal carabiniere Gaetano Guerriero, autore di un vero e proprio gesto di eroismo. Anche don Cesare Tescione,  parroco di Santa Maria Maggiore, ha partecipato alla cerimonia invitando alla preghiera per la pace, e benedicendo la bandiera italiana che simbolicamente viene custodita a turno dagli istituti scolastici di Piedimonte, una tradizione avviata lo scorso anno per stimolare gli alunni alla riflessione.  La lettura della preghiera del soldato - al microfono il cavaliere Stefano Micelli – e quella dell’elenco dei caduti di Piedimonte fatta da alcuni alunni,  sono stati tra i momenti più significativi, seguiti da quelli solenni ai piedi del Monumento ai caduti di piazza Europa, dove è stata posta una corona di alloro in onore e memoria di chi è morto per la Patria.

GUARDIA DI FINANZA DI CASERTA: ACCERTATA UNA FRODE IN MATERIA DI ACCISE PER OLTRE 800 MILA EURO. DENUNCIATI I DUE RESPONSABILI



Caserta - Nell’ambito di una complessa attività di polizia economico-finanziaria, eseguita nei confronti di una nota società, con uno stabilimento sul territorio casertano e sede legale in Emilia- Romagna, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta ha scoperto un articolato sistema di frode finalizzato alla sottrazione all’accertamento ed al pagamento dell’accisa – imposta dovuta sulle bevande alcoliche – perpetrata attraverso la fittizia cessione all’estero di prodotti che, in realtà, venivano immessi illecitamente nel circuito commerciale nazionale, alimentando così un vero e proprio mercato parallelo, integralmente sommerso e celato al fisco. Al termine delle operazioni di verifica fiscale, che ha preso in esame le annualità 2010, 2011 e 2012, sono state accertate numerose violazioni penali e amministrative e richiesto il sequestro conservativo dei beni della verificata, fino alla concorrenza della somma complessivamente dovuta all’erario, ammontante ad oltre 800 mila euro nel solo settore delle accise. Dalle indagini è emerso come gli autori del sistema truffaldino, per sfruttare le agevolazioni fiscali previste dal regime sospensivo delle imposte vigenti per gli scambi intracomunitari, documentavano solo cartolarmente numerose operazioni commerciali asseritamente relative a cessione di prodotti alcolici verso società ubicate in paesi dell’Unione Europea, che, in realtà, non erano mai state effettuate. Il sistema di frode, scoperto e bloccato dalle Fiamme Gialle casertane, si basava sull’alterazione del nuovo documento di trasporto elettronico, che scorta virtualmente gli alcolici. In particolare, gli indagati, generando e documentando nel sistema informatico un fittizio trasporto fuori dai confini nazionali, celavano l’effettiva destinazione del prodotto alcolico imbottigliato, che, immesso in consumo in completa evasione di imposta sul territorio nazionale, ad un prezzo estremamente concorrenziale, generava un ulteriore indebito vantaggio per gli imprenditori disonesti.   Prima e sostanziale conseguenza del controllo eseguito dai finanzieri, è stato il pagamento, da parte della società coinvolta, a mezzo di versamenti rateali, delle ulteriori imposte dovute, a fronte di circa un milione di Euro di elementi positivi di reddito occultati al fisco, un Iva non versata per oltre un milione di Euro ed una base imponibile non dichiarata ai fini Irap per 600 mila Euro.  La particolare attività d’indagine, posta in essere dalla Guardia di Finanza di Caserta, testimonia ulteriormente il peculiare ruolo di polizia economico e finanziaria svolto dal Corpo a tutela delle entrate del bilancio nazionale.
Comunicato Comando Provinciale Guardia di Finanza Caserta

SOLIDARIETA’ PER I BAMBINI DEL CENTRO LAILA



Il Centro Laila è un’Associazione di Volontariato Onlus operante sin dal 1984, che aiuta i bambini italiani e stranieri con difficoltà economiche e familiari. Fino ad oggi sono stati aiutati più di 1000 bambini. Ogni giorno, il Centro accoglie ed assiste circa una cinquantina di bambini di cui alcuni vengono prelevati e riportati a casa con i pulmini del Centro dalle ore 6,00 alle ore 18,30/19,00, assicurando loro: la colazione, il pranzo, la merenda, la frequenza scolastica, il recupero scolastico, le attività sportive, le attività ludiche-ricreative, ecc., mentre altri bambini vengono accolti ed assistiti a tempo pieno. La principale finalità del Centro Laila è “dare ai bambini l’affetto di una famiglia”. E’ per questo motivo che tute le persone che amano a solidarietà sono chiamate in campo per offrire la loro disponibilità ad aiutare i bambini con la loro presenza ed il loro affetto, offrendo, soprattutto, atti d’amore. A tal proposito il Centro è aperto a tutti d ogni persona è libra di entrare in contatto con questa bella realtà, attuando così “un’adozione a vicinanza”, ossia si ha la possibilità di seguire i bambini direttamente, stando con loro ogni volta che si desidera e provvedendo sia alle sue esigenze affettive che anche a quelle economiche. Si tratta di bambini bianchi, neri, mulatti, ma tutti indistintamente bambini italiani perché regolarmente nati in Italia, e perché no, magari qualcuno di loro potrebbe diventare il “Balotelli” del domani. Ma bando alle chiacchiere, c’è bisogno d’aiuto, di persone che si prendono a cuore il problema e con atti di amore e carità cristiana offrano il loro cuore per aiutare questi piccoli, ricordando il Vangelo di Matteo 25,31-46 - Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna». Vogliate scusare questa lunga digressione, ma è importante rendere bene l’idea del “prossimo”. Le persone interessate possono contattare il Centro Laila chiamando il seguente numero: 0823 856262 dalle 7,00 alle 17,00.

La SALVAGUARDIA del CREATO


Mons. Raffaele Nogaro

Lo sviluppo della scienza e della tecnologia ha recato a noi uomini e al nostro cosmo incontestabili benefici, ma ha procurato anche effetti devastanti sulla natura: inquinamento dell’aria. dell’acqua e della terra, aumento dell’effetto serra, deterioramento dei grandi ecosistemi, estinzione di diverse specie viventi, scioglimento accelerato dei ghiacciai ai poli. Sul nostro territorio la provocazione ecologica è data da mucchi di spazzatura che sono ammassati dovunque. Mai come oggi, riesce palpitante e drammatica la rivelazione della “lettera ai Romani”; “la creazione attende con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; essa è sottomessa alla caducità e nutre la speranza di essere essa pure liberata dalla schiavitù della corruzione” (Rom.8,19-21). E’ necessario quindi che la nostra coscienza operi una conversione ecologica. L’impegno è quello di promuovere una visione integrale del mondo. C’è una visione materialistica del creato che considera la terra solo come materia, come un insieme di oggetti il cui valore è misurato in termini di utilità, e quindi di sfruttamento. E’ un mondo quasi in competizione con l’uomo, e di esso si può abusare a piacimento. Gli elementi di questa visione cosmologica soggiacciono al modello industriale della società. C’è una visione radicalmente antropocentrica, che dà valore soltanto a ciò che è umano e a ciò che immediatamente serve agli uomini. Si ritiene che solo l’umanità è ad immagine e somiglianza di Dio. L’umanità viene considerata al di sopra del resto della creazione e adopera la stessa in modo incondizionato. Ma c’è anche una visione biocentrica, che contempla la persona umana parte integrante della creazione. E’ l’uomo in relazione con tutte le altre creature, che ha un rapporto di rispetto e di responsabilità verso tutto e verso tutti. Ci si rende conto che l’umanità non può salvarsi isolatamente rispetto alla comunità degli esseri animati e inanimati. La terra non è più lo sfondo, ma il contesto. Con essa si vive, con essa si cresce, con essa ci si salva. In questa prospettiva, ciascuno di noi è responsabile dei propri comportamenti nei confronti dell’ambiente. Convertirsi è ritrovare il senso della misura. E’ adottare il nostro modo di vita alle risorse planetarie disponibili. Un pianeta limitato non può rispondere a bisogni illimitati. Poiché, l’iperconsumo e lo spreco sono diventati uno stile di vita, una conversione implica la liberazione collettiva dell’ossessione di possedere e di consumare. La volontà di costruire una gioiosa alleanza con il proprio ambiente, ci permette di ottenere un supplemento di umanità, in continuo progresso. Oggi, la questione cruciale dell’ambiente ci deve affratellare gli uni agli altri, come mai prima. L’egoismo non è più soltanto immorale, diventa suicida. L’unica scelta ormai è una nuova solidarietà, sostenuta da nuove forme di condivisione. Attuale e stimolante potrebbe essere la prospettiva francescana della vita. Giovanni Paolo II, nel 1979, ha nominato Francesco il patrono dell’ecologia. Il richiamo universale di Francesco sta nella sua semplicità di cuore, nella sua dedizione alla sequela di Cristo, nel suo amore per i poveri, e nella sua fratellanza con tutte le creature. Francesco ama appassionatamente la creazione come fratello e amico di ogni realtà creata.  Gode del sole, contempla le stelle, danza col vento, arde di vitalità col fuoco, narra la meraviglia dell’acqua, ama la terra. La creazione tutta diventa la parola entusiasta del suo “cantico”: “Laudate sie mi’ Signore, cum tucte le tue creature”.
Raffaele Nogaro