31 luglio 2013

La sezione CAI di Piedimonte Matese partecipa alla salita al Monviso




PIEDIMONTE MATESE. In occasione dei 150 anni dall'ascesa che fornì l'entusiasmo per fondare il CAI, la sezione CAI di Piedimonte Matese organizza "Monviso 150" dall’1 al 4 agosto 2013. La sezione del Club Alpino Italiano di Piedimonte Matese ripercorrà le orme del ministro biellese Quintino Sella, organizzatore della prima spedizione completamente italiana che raggiunse la vetta del Monviso nel 1863.  L'impresa, sicuramente notevole per l'epoca, fu per Sella il modo di celebrare l'Unità d'Italia appena raggiunta (1861). Sulla scia dell'immenso entusiasmo che aveva accompagnato la riuscita della scalata al Monviso, Sella fondò a Torino il Club Alpino Italiano.  Ad affrontare l'ascesa al Monviso, detto anche "Re di Pietra", (3841 m. s.l.m.), armati di picozze e ramponi, saranno quindici soci del sodalizio, matesini ma anche provenienti dalle vicine Bojano, Benevento ed Isernia, che raggiungeranno la vetta che domina l'intero arco alpino del Piemonte meridionale e la pianura sottostante. Tra loro anche il sacerdote dragonese Don Andrea De Vico. Base di partenza per la scalata sarà il rifugio Sella, situato a 2640 m.s.l.m.. Tutti i partecipanti, che porteranno con se una bandiera appositamente disegnata per l’ascesa dei matesini, indosseranno la maglietta celebrativa dell’evento.

Pietro Rossi

UN IMPIANTO SPORTIVO PER IL PATTINAGGIO SU GHIACCIO AL LAGO MATESE.



CASTELLO DEL MATESE. Il Comune di Castello del Matese ha approvato lo studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto sportivo per il pattinaggio su ghiaccio nei pressi del Lago Matese. L’opera che ha un importo generale di 1.500.000,00, sarà realizzata con  coperta finanziaria  che si otterrà per € 700.000,00 da  finanziamento a valere sul  fondo di cui al D.L. 22.06.2012 n° 83 e per € 800.000,00 da finanziare con i fondi di investitori privati. La strategia di base del D.L. 22.06.2012, n° 83 è legata allo sviluppo e alla capillare diffusione della pratica sportiva a tutte le età e tra tutti gli strati della popolazione nonché all’esigenza di garantire, per ragioni di efficienza ed efficacia della spesa pubblica e di promozione della pratica sportiva e dei valori di coesione, solidarietà ed integrazione sociale, la particolare considerazione per territori deficitari dal punto di vista dell’impiantistica sportiva nonché per le aree periferiche considerate disagiate. Per creare un diversivo ed un incentivo al turismo anche nel periodo invernale, ha ribadito il sindaco Antonio Montone, l’Amministrazione Comunale nell’ambito del programma del miglioramento delle condizioni di vivibilità urbana intende realizzare un intervento idoneo a completare e riqualificare la zona Lago Matese in tenimento del Comune di Castello del Matese, distante circa 15 Km. situata nel cuore del Parco Regionale del Matese attraverso la realizzazione di un palazzetto destinato alla pratica del pattinaggio su ghiaccio che darà così, alla popolazione di Castello del Matese e a tutto l’interland matesino la possibilità di espletare attività sportive che fino ad oggi non si sono potute svolgere non essendovi strutture attrezzate di questo tipo.

Pietro Rossi

I VOLONTARI DI FARE AMBIENTE RIPULISCONO IL BOSCO DI SELVAPIANA AD ALVIGNANO







ALVIGNANO. La cittadina di Alvignano ha ospitato circa cinquanta attivisti del Movimento Fare Ambiente guidati dal responsabile Franco Pasquale per una giornata ecologica. Ad accogliere gli ambientalisti il responsabile progettuale Cesare Ianniello, l’assessore con delega alla cultura Franco La Vecchia, Giuseppe Di Lorenzo e Antonietta Offredo. La comitiva formata da volontari provenienti da tutte le regioni  d’Italia si è unita ai locali volontari per l’esecuzione di un Progetto Europeo che mira a salvaguardare i siti più belli del nostro territorio. I giovani armati di entusiasmo, passione e voglia di fare, hanno letteralmente ripulito una ampia area della zona di Selvapiana. Un aspetto interessante del bosco di Selvapiana è  la sua vicinanza al fiume Volturno. In questo bosco le querce si mescolano agli alberi tipici degli ambienti umidi come l'olmo, il pioppo e il salice. Gli ambienti umidi sono estremamente interessanti anche dal punto di vista faunistico. Infatti, nella parte del letto del fiume sparsa di ciottoli e ghiaia, lasciata scoperta dalle acque, è possibile trovare una vegetazione arborea e arbustiva molto varia. Tanti sono stati i rifiuti indifferenziati raccolti dai giovani ambientalisti durante la mattinata tra cui pneumatici, vasi di plastica, tavoli, materiali di ogni genere e perfino un cumulo di lastre di amianto. Nel pomeriggio la comitiva ha visitato la Basilica di S.Maria di Cubulteria dove il responsabile Progettuale Avv. Cesare Ianniello ha fornito notizie storiche sul sito storico e sui beni monumentali presenti ad Alvignano.
Pietro Rossi