17 marzo 2010

Cappello per lo sviluppo del turismo propone un unico circuito di collegamento marittimo.


Il Litorale Domizio, dalla foce del Volturno a quella del Garigliano, è uno dei tratti di costa più belli d’Italia, che unisce come pochi altri la dolcezza del clima e la bellezza naturale alla ricchezza di storia, cultura e arte, mentre il territorio a ridosso della costa è uno dei più fertili del pianeta. Lo sapevano bene gli antichi Romani che l’avevano chiamata Campania felix e vi avevano costruito le più belle ville patrizie e imperiali. Eppure, oggi, accanto a qualche rara oasi turistica, questo territorio assomma in sé tutti i più drammatici problemi della Regione: disoccupazione, ecomafie, edilizia di rapina, inquinamento ambientale, difficile integrazione di un altissimo numero di immigrati, criminalità organizzata. “Anche per questo tassello di territorio regionale, ha asserito nel suo Tour Elettorale Vincenzo Cappello (nella foto) candidato alla Regione nella Lista del Partito Democratico a sostegno del Presidente Vincenzo De Luca, è necessario allora lavorare ad un riequilibrio di risorse, considerandolo nella sua unitarietà e trasferendovi idee e pratiche già sperimentate con successo in altre aree della regione. A partire dagli approdi esistenti ma precari e scollegati, guardando soprattutto alla Darsena di S. Bartolomeo, è possibile pensare alla creazione di un porto turistico, modernamente attrezzato, che attiri un turismo balneare di diversa concezione e lo proietti poi verso l’interno, in un sistema turistico integrato che metta insieme gli itinerari naturalistici ( Oasi dei Variconi), quelli archeologici (Liternum, Sinuessa), quelli ricreativi (Castel Volturno) e quelli enogastronomici ( dalla mozzarella al Falerno) Ma soprattutto, la presenza di un porto turistico farebbe entrare anche il litorale domizio nella rete delle Vie del mare, già esistente per la costiera amalfitana e le isole. Ecco la mia proposta: lavorare ad un unico circuito di collegamento marittimo regionale che, da una parte, faciliterebbe la mobilità turistica decongestionando il traffico ordinario e, dall’altra, arricchirebbe l’offerta con pacchetti e prodotti diversi da quelli gia’ noti e sfruttati.”

Comunicato Ufficio Stampa
Avv. Vincenzo Cappello
Candidato alla Regione Partito Democratico
sito ufficiale : http://www.vincenzocappello.com/

Autosospensione dalla campagna elettorale.


A seguito dei blocchi dei caselli autostradali di Caserta Nord e Caianello, dello STIR di Santa Maria Capua Vetere e della discaricadi Maruzzella le rappresentanze sindacali del Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta sono state convocate nellagiornata di ieri, 16 marzo 2010, ad un ennesimo incontro in Prefetturasvoltosi alla presenza del Vice Prefetto Vicario dott. Provolo e delQuestore di Caserta. Da tale incontro non è emersa alcuna novitàpositiva per i lavoratori se non l’invito a rimuovere i blocchistradali.Allo stato attuale i dipendenti versano in uno stato di completadisperazione, ormai sta per maturare la seconda mensilità arretrata enon vi è alcuna certezza per il futuro. Ma la cosa che più di tutto cispaventa è il totale disinteressamento alla questione da parte deiSindaci casertani e da parte dei candidati alle elezioni provinciali eregionali di entrambi gli schieramenti.Preso atto di questo il sottoscritto Walter Celestino, simpatizzantedella sigla sindacale FIT CISL, candidato al Consiglio Provinciale diCaserta nelle file dell'MPA a sostegno del caniddato Presidente dott.Zinzi, ma prima ancora dipendente del Consorzio Unico di Bacino delleProvince di Napoli e Caserta, dichiara con il presente comunicato diautosospendersi dalla campagna elettorale fino al risolvimento dellostato di agitazione dei dipendenti.Un atto dovuto nei confronti dei miei colleghi ma soprattutto un attodi protesta nei confronti del muro di omertà alzato dalla classepolitica casertana.


Comunicato Stampa Walter Celestino

Domani Berlusconi a Napoli per la grande convention del PdL.


Domani, giovedì 18 marzo, il presidente del Consiglio dei ministro Silvio Berlusconi sarà a Napoli alla grande manifestazione in programma alle 17 presso la Mostra d’oltremare. Alla convention, per la quale si è mobilitato l’intero PdL, parteciperà l’On. Aldo Patriciello (nella foto),eurodeputato eletto nel collegio Italia-Sud con oltre 113mila preferenze, insieme ai vertici del partito in Campania, in sostegno al candidato alla Regione, On. Stefano Caldoro.
“Sarà una grande festa del Popolo della libertà – ha dichiarato l’eurodeputato -. I cittadini campani riserveranno al presidente Berlusconi un’accoglienza calorosa. Il clima è positivo e il PdL è compatto. Ci sono tutte le condizioni per una grande affermazione dell’On. Caldoro e delle liste del PdL”.


Fonte: Ufficio stampa On. Aldo Patriciello

TANTA PROFESSIONALITA’ A SERVIZIO DELLA COMUNITA’ NELL’OSPEDALE DI PIEDIMONTE MATESE.


PIEDIMONTE MATESE. Ho avuto ieri occasione di confrontarmi con tanti colleghi dell’ospedale di Piedimonte Matese. Per le comunità del Matese e dell’Alto Casertano l’ospedale è sempre stato un riferimento essenziale per tante motivazioni. Per l’essere la struttura a cui tutti noi abbiamo affidato e vogliamo continuare ad affidare le nostre aspettative di salute innanzitutto. Ma in esso hanno trovato lavoro e formazione tanti concittadini. E’ stato infine luogo di confronto e di elaborazione politica. Ho riscontrato parlando con dirigenti, primari, infermieri tanta professionalità e, al tempo stesso, tanta amarezza. Amarezza per la difficoltà nell’assicurare prestazioni tempestive ed efficaci dovendo confrontarsi giornalmente con carenze di organico e ritardi nella fornitura di materiale d’uso e dotazioni elettromedicali al passo dei tempi e dei progressi della medicina. Ho verificato con mano come sia stato il grande senso di responsabilità e di sacrificio dei colleghi, a partire dal direttore sanitario dott. Alessandro Accinni e dai dirigenti dei reparti e dei servizi, a tenere in piedi e funzionante il nostro ospedale. Nonostante che i colleghi e il personale siano costretti a turni massacranti, a straordinari e reperibilità difficilmente sostenibili e spesso neanche retribuiti. I partiti e il nuovo Consiglio Regionale devono risposte serie, nette e tempestive agli operatori della sanità pubblica e ai cittadini. Si avverte forte l’esigenza di una forte discontinuità rispetto al passato. Il merito, la professionalità devono tornare ad essere elementi determinanti nella assegnazione delle responsabilità. Non è tollerabile che i partiti e i politici continuino ad usare la sanità per costruire consenso elettorale e per privilegiare, a dispetto della professionalità, i propri amici. La salute è una cosa seria e le risorse disponibili per la sanità (ricordiamo che la sanità campana è commissariata per disavanzo di bilancio) vanno messe nelle mani giuste, di tecnici di comprovata esperienza. Né il processo di razionalizzazione delle risorse può avvenire senza tener conto delle esigenze di salute e dei progressi della medicina, che solo i medici e non certo i politici possono conoscere e certificare. Abbiamo nel nostro ospedale fior di professionisti che hanno solo bisogno di essere messi alla pari dei colleghi a cui si rivolgono, spesso fuori regione, tanti nostri concittadini. La razionalizzazione non può e non deve essere realizzata sulla pelle della gente e dei medici. Esistono invece centri di spesa, conflitti di interesse, doppioni, privilegi che vanno identificati e soppressi. Da medico e da candidato al Consiglio Regionale, avendo la consapevolezza di poter verosimilmente essere eletto e rappresentare il mio territorio, mi impegno in tal senso e confido che il nuovo Governatore On. Vincenzo De Luca, che sul tema ha già espresso parole forti e nette, sarà l’artefice principale di tale svolta.


Comunicato Uff. Stampa
Dott. Emilio Iannotta (nella foto) candidato dell’ IDV alla Regione

Lettera di Mons. Nogaro ai genitori di don Peppino Diana nel 16° anniversario della sua uccisione .


Ci sono i martiri del nazismo. Ci sono i martiri del comunismo. Ci sono stati i martiri dell’impero romano. Grandi, perché hanno saputo resistere al male, fino a sopprimerlo con il sacrificio della loro vita. Il Cristo crocifisso rivive e si rinnova in loro con tutta la potenza della sua redenzione.
La chiesa si sente graziata da una testimonianza piena di parresia e li proclama , con fierezza, “makarioi, benedetti e beati, persone valorose, felici, esemplari” Il nazismo ha assunto il volto satanico del male, rifiutando l’uomo, per accogliere solo colui che poteva essere di razza pura. Il comunismo, di sapore evangelico, si è tradotto, nella sua concretizzazione storica, in tanti disastri.
La Chiesa, riconoscendo l’esemplarità di vita delle vittime di questi movimenti, dichiara anche la propria innocenza verso le loro ideologie di morte. C’è pero’, un male originario, quello di Caino. Caino vuole tutto per sé, anche i beni del fratello Abele. Per averli, lo uccide. E’ il male della camorra. E’ il male della natura umana, l’egoismo, che nella camorra viene esasperato all’estremo. Le chiese del Sud non hanno voluto combattere questo male. Si sono rassegnate a forme di convivenza e di opportunismo. In verità, “il regno di Dio è in mezzo a voi” (Lc 17,21). Esso esercita segretamente, ma con intensità, il suo potere. E anche nel mondo della camorra, fioriscono i martiri, i testimoni della giustizia del regno di Dio: ecco Giuseppe Diana, a fianco di Giuseppe Puglisi. Giuseppe Diana è il riscatto delle nostre terre sempre oppresse, è l’anima pulita della nostra chiesa meridionale. E’ giunto il momento di proclamarlo “beato-makarios, il valoroso, il giusto”. Ha pagato di persona , come Gesù, fino a donare la vita per i fratelli. La chiesa, inoltre, non potrà mai assumere il volto della purezza evangelica, se non presenta i suoi “martiri della libertà”, contro le presenze massacranti della camorra. Recentemente ha pubblicato un documento di grande responsabilità, sul fenomeno malavitoso, suggerendo cosi’ possibili catechismi della legalità. E’ un atto di coscienza che le fa onore. Tuttavia minaccia di lanciare la scomunica ai camorristi. Spero non lo faccia mai, perché la chiesa ha ricevuto la consegna di Gesu’ di “non condannare”. La scomunica definisce la distruzione della persona, il fallimento totale della speranza. E la chiesa delude profondamente quando scomunica. La sua missione è quella di offrire agli uomini, “senza preferenza di persone” (At. 10,34), a tutti quindi, la compassione, la comprensione, la misericordia, il perdono di Cristo. Giuseppe Diana, quale sacerdote della Chiesa, ha esaltato la sua responsabilità cristiana del servizio al prossimo fino al martirio. Era il prete che viveva il “ sacramento della vocazione”. Il Padre lo voleva per sé: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi mando” (Gv. 15,16). Rifletteva appassionatamente su questa compiacenza di Dio, che gli affidava una missione specifica. Ed era convinto che ogni suo gesto aveva l’autorizzazione del Padre. Era un prete che viveva il “sacramento dell’incontro”.
Compito del discepolo di Cristo è “amare il prossimo”. “Prossimo”, superlativo di “prope”, significa “vicinissimo” inscindibile da me. Per amare la persona bisogna “incontrarla”, avvicinarla, farla “prossimo” e soccorrerla al bisogno. E’ necessario compiere per ogni “prossimo”, ogni donna e ogni uomo, tutte le possibili opere di misericordia. Era un prete che viveva il “sacramento della Parola-Carne”. Gesu’ il “Verbum Dei” si fa “carne” d’uomo-si fa coscienza d’uomo. Il destino, cioè la consegna di vita, di Giuseppe Diana, era evidenziato dalla incarnazione di quel Dio che si fa carne in lui. Il suo destino è uno solo, strutturale, non rinunciabile, non modificabile, che non puo’ essere tradito: essere testimone di Cristo. In qualità di testimone del Signore, egli riscrisse parte del Vangelo, in quel testo sapienziale ” Per amore del mio popolo”
Soprattutto, quale testimone genuino di Cristo, è salito lungo tutto il suo Calvario, per mettersi in Croce con Lui. Giuseppe Diana esaudisce quei criteri di santità, che gli concedono di essere “makarios-beato”. E’ necessario che la nostra chiesa ne prenda atto. Solo se la chiesa lo proclama “beato-benedetto e bravo”, attribuisce a se stessa la dignità della lotta fino all’ultimo sangue, contro la camorra. Altri tentativi di riscatto possono riuscire ormai non credibili e forse non affidabili. La Chiesa, che celebra i suoi “martiri della giustizia”, diventa la garanzia della vittoria sulla la camorra.


+Raffaele Nogaro
Vescovo Emerito di Caserta

E' MORTO L'ONOREVOLE MANFREDI BOSCO FIGLIO DELL'EX MINISTRO GIACINTO BOSCO.


CASERTA. E' morto in una clinica romana l'onorevole Manfredi Bosco. Avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 26 aprile. Eletto per la prima volta parlamentare nel 1968 con la Democrazia Cristiana, aveva anche ricoperto più volte incarichi di Governo. Si tratta di uno dei politici più rappresentativi della provincia di Caserta. Aveva raccolto l'eredità politica del padre, Giacinto, stimatissimo uomo politico che aveva, a sua volta, raggiunto livelli elevatissimi sia in campo politico che professionale, ricoprendo anche la carica di ministro della Repubblica. I funerali si svolgeranno giovedi mattina a Roma, nella chiesa di Santa Paola, in piazza Garimberti. La salma giungerà poi a Santa Maria capua Vetere, intorno alle 14,30, per la tumulazione nella cappella di famiglia. Manfredi Bosco è stato eletto in Parlamento in cinque legislature, dalla V alla IX, ricoprendo più volte l'incarico di sottosegretario: al Commercio estero con il II governo Andreotti, all'Industria nel IV governo Rumor, al Lavoro nel IV e V governo Moro e nel V governo Moro.