03 settembre 2012

PARTITA LA TERZA FESTA DEL CATUOZZO A PIEDIMONTE MATESE.



PIEDIMONTE MATESE. Con la serata inaugurale è partita ufficialmente la terza edizione della Festa del Catuozzo organizzata sapientemente dall’Associazione Amici del Catuozzo, una festa popolare che propone squarci di vita quotidiana della sapiente realtà carbonaia, canti popolari, balli tipici, suonate con organetto, fisarmonica e tanti piatti gustosi e saporiti dell’antica tradizione carbonaia. L’Associazione del Rione Vallata “Gli amici del Catuozzo”, propone il lavoro, la vita quotidiana e le tradizioni dei carbonai del Matese. Il mestiere del carbonaio infatti, è molto antico e diffuso nell'Italia appenninica, ma anche in Francia e in Slovenia ed in passato era importante perchè offriva una fonte di energia sia per un uso domestico che industriale. Fino a cinquant'anni fà, prima della diffusione degli idrocarburi il carbone vegetale serviva per cucinare come combustibile nelle fornacelle di mattoni e ceramica e per riscaldamento nei bracieri; veniva venduto in apposite rivendite, sfuso o in sacchi. Gli addetti alla lavorazione del carbone sono, ancora oggi, i carbonai che si tramandano l'arte del taglio e della cottura di padre in figlio. Il lavoro del carbonaio era svolto da intere famiglie di tipo patriarcale in cui il capofamiglia prendeva tutte le decisioni, organizzato da un caporale che era il tramite tra il padrone (chi comprava il bosco) e i carbonai. Il lavoro di solito durava mesi e le famiglie si spostavano in montagna con tutte le masserizie e gli animali domestici, con i muli e il carretto, vi rimanevano per tutto il periodo della lavorazione. Il carbonaio costruiva, poi, una capanna di rami e fango in cui tutta la famiglia viveva, generalmente era divisa in due ambienti: uno per dormire dove c'era il "letto" di rami con un pagliericcio ricavato con foglie secche di mais, una stufa e un tavolo dove la famiglia si riuniva alla fine della giornata. La tradizione carbonaia, è ancora tutt'oggi praticata nel Molise, in Calabria e in Campania, dove vi è la maggiore tradizione. Le prime abitazioni acquisite dai carbonai a Piedimonte Matese risalgono al 1800, infatti, un' antica filastrocca definisce i VALLATANI "facci tinti"; essi si stabilirono soprattutto in Via Trutta chiamato "il vicinato" e in Via Annunziata. Quando a ottobre rientravano dalla lavorazione estiva, la strada era tutto un brulichio di bambini e persone che oziavano per il meritato riposo. L' incontro tra Via Trutta e Via Annunziata era chiamato "u tririci" perchè lì si riuniva per partire all' alba. Il carbonaio viveva nella montagna, a stretto contatto con la natura di cui conosceva i pericoli e i segreti, gran conoscitore di funghi, spesso buon cacciatore e giocatore di morra che infuocava le lunghe serate senza televisione.

Fonte: verdematese.it® di Anna Maria Raviele

AL VIA IL FESTIVAL STARTART A CAPRIATI AL VOLTURNO.




CAPRIATI AL VOLTURNO. Grande attesa per StartArt, festival dell’arte di strada che si svolgerà  a Capriati a Volturno il 15  settembre, piccolo comune della provincia di Caserta. Nato nel 2010, il Festival, giunto alla terza edizione, ha riscosso negli anni sempre più successo, è ideato e curato dall’associazione ‘Movida’, mentre la direzione artistica è affidata alla ‘Baracca dei Buffoni’. La piazza principale e il centro storico del paese vengono trasformati in un enorme teatro a cielo aperto dove artisti di livello internazionale si esibiscono nelle varie postazioni, regalando a grandi e piccini momenti indimenticabili.  Clown-giocoliere, mangiafuoco, danze, teatro, musica e giganti dalle gambe lunghe si fondono con uno scenario suggestivo. Ogni vicolo, ogni cantina, ogni angolo diventerà scenario di un’arte che lascerà incantati, fatta con pochi mezzi e tanti lazzi. Lungo il percorso saranno presenti anche numerose esposizioni artistiche artigianali. Sarà possibile degustare inoltre deliziosi panini e prodotti tipici. La parata di apertura alle ore 21:00 darà il via a tutti gli spettacoli.
Pietro Rossi

I CITTADINI DI ALVIGNANELLO HANNO INOLTRATO UNA RICHIESTA DI PROROGA DEL TRASFERIMENTO DEL PARROCO DON MASSIMILIANO IADAROLA AL VESCOVO DI CERBO.



don Massimiliano Iadarola
ALVIGNANELLO. Da qualche tempo che nella comunità di Alvignanello si rincorrono voci inerenti un possibile ed imminente cambiamento: il trasferimento in altra sede parrocchiale del Parroco don Massimiliano Iadarola, dalla Parrocchia S. Andrea Ap.lo in Alvignanello di Ruviano ad altra sede. I fedeli del piccolo borgo, frazione di Ruviano, non ci stanno ed hanno creato un comitato pro parroco per evitare il trasferimento del sacerdote. La comunità ricorda anche che il sacerdote è stato promotore di tante iniziative attraverso incontri e momenti di aggregazioni per i giovani della comunità, momenti di riflessioni e di preghiera nei quali si è spiegato loro che la parola del Signore va continuamente vissuta nelle azioni dimostrando in ogni istante della nostra vita la presenza di Gesù. Da qui la decisione di creare un comitato di fedeli per far cambiare idea al Vescovo di Alife –Caiazzo Mons. Valentino Di Cerbo, il quale, è certamente consapevole di quanto bene ha fatto don Massimiliano, ma, ha evidentemente ritenuto che l'instancabile sacerdote, fosse utile in questo momento, ad altra parrocchia. Noi, comunità di Alvignanello non ci rassegniamo: "don Massimiliano non ce lo devono togliere". Non sono rare le volte che ci ha fatto dimenticare i nostri problemi, con quella sua risata inconfondibile e il suo modo di sdrammatizzare. Ha aiutato molti di noi e ha fatto rinascere tanti giovani, coinvolgendoli nelle attività della parrocchia, distraendoli da "ben altre attività", con la tenacia e l'affetto di un fratello maggiore. Da alcuni giorni i fedeli si riuniscono in assemblea per discutere sul da farsi ed hanno effettuato anche una fiaccolata di preghiera per le vie del paese a cui hanno partecipato in massa. Per l’occasione è stata preparata una petizione inviata al Vescovo di Alife-Caiazzo, S.E. Mons. Valentino Di Cerbo, con la quale si chiede di voler consentire a don Massimiliano di proseguire la sua attività nella parrocchia di Alvignanello, per non vanificare tutto quello che è stato costruito in questi anni. In tutti questi anni, raccontano i parrocchiani di Alvignanello, don Massimiliano è stato un grande padre, instancabile pastore nella comunità, attento non solo ai bisogni spirituali dei propri figli, ma a tutte le loro necessità.
Pietro Rossi

Dalla Mostra del Cinema di Venezia alle piazze di Caserta Enzo Avitabile e i Bottari in concerto a San Clemente



Enzo Avitabile e i Bottari  in concerto a San Clemente (Ce) martedì 11 settembre alle ore 21 in occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Maria Macerata. L’artista napoletano, protagonista dell’ultima Mostra del Cinema di  Venezia con il docufilm ‘Music Life’ di Jonathan Demme, (il regista Premio Oscar per ‘Il silenzio degli innocenti’), trascinerà la platea casertana con il suo sound fatto di funky, soul, world music, rap, ritmi africani e musica sinfonica. Amato da un pubblico eterogeneo proprio per la sua capacità di mescolare tra loro generi e culture diverse senza mai dimenticare le proprie origini, Enzo Avitabile alternerà brani vecchi e nuovi tratti dall’ultimo album ‘Black Tarantella’. Il suo concerto sarà però soltanto la punta di diamante di un ricco cartellone di eventi, in programma a San Clemente dall’8 al 12 settembre, realizzato dal comitato festeggiamenti della parrocchia. Un cartellone che contempla anche spettacoli pirotecnici, artisti di strada, animazione per bambini, esibizioni live di artisti emergenti, spettacoli teatrali, sagre e tornei sportivi. Ancora più ricco il programma liturgico con la celebrazione quotidiana e itinerante delle Sante Messe e la processione in onore di Maria SS di Macerata accompagnata dai fratelli della Congrega SS. Maria Immacolata e Anime del Purgatorio che si terrà domenica a partire dalle ore 17.30 nelle strade della frazione. ‘Penso che nessuno come Maria – spiega il parroco della frazione, don Gennaro D’Antò -  possa aiutarci a riflettere e a ravvivare il dono della fede ricevuto nel giorno del nostro battesimo, guidandoci verso la riscoperta comune delle radici del nostro popolo. Nel contesto dei preparativi per i festeggiamenti della Madonna, pertanto, le attività liturgiche saranno centrate sul tema della fede, riproponendo, come lo scorso anno, la felice iniziativa della Peregrinatio Mariae’.

Daniela Volpecina

Gli anziani di S.Maria la Fossa alle cure termali.

Santa Maria La Fossa – Sono partite stamattina, alla volta di Castellammare di Stabia le 35 persone che usufruiranno del servizio di cure termali che come ogni anno è stato organizzato dall’amministrazione comunale. Il pullman, organizzato dalla dirigente del settore preposto signora Giuseppina Perillo, che quest’anno farà anche da accompagnatrice, partirà - destinazione Terme di Castellammare di Stabia - ogni mattina da più punti del paese, per fare ritorno verso l’ora di pranzo. I partecipanti si sottopongono alle cure prescritte dal loro medico di famiglia, che possono essere fanghi termali, docce termali, aerosol terapie, etc.
“ La salute dei nostri concittadini è tra le nostre priorità amministrative” ha commentato il sindaco Antonio Papa. Le Terme di Stabia sono situate ad un tiro di schioppo dalla magica Pompei, dagli scavi di Stabia, dall'incanto del mare di Sorrento, Positano e Amalfi. Nonché da Ravello e Capri. Itinerari di grande suggestione.

c.s.

Codesta amministrazione ha deliberato l'aliquota al 10 per mille per il pagamento della seconda casa. Si tratta di un versamento esoso che ha addirittura costretto cerumi a mettere in vendita il proprio appartamento, riservato al figlio,non potendo soddisfare quelli che tra qualche mese saranno gli impegni economici. Orbene, tralascio di dare un mio personale giudizio sul governo "plutocratrico"nazionale., dal quale derivano tali situazioni economiche non più tollerabili, almeno pere le persone oneste. Voglio, invece sottolineare che anche a Casagiove, come in altre località, si può ridurre l'imposta se si provveder» a fare una seria indagine patrimoniale, con l'ausilio dell'ENEL. Non vi sono, forse, non pochi appartamenti che sfuggono all'agenzia del Territorio, altri mai accatastati, altri in una misura ridotta rispetto alla realtà dei luoghi?. Non vi sono, forse, appartamenti costruiti abusivamente, sfuggiti al "vigile"controllo della P.M?. Non vi sono sottotetti adibiti ad appartamento e terranei trasformati in tavernette?. Colgo l'occasione per sapere per quali motivi i proprietari di terreni agricoli, trasformati in suolo edificatorio,sono esenti dal pagamento dell'IMU, pur trattandosi di personaggi che in breve tempo diventeranno miliardari. Si tratta, per quanto esposto, di gravi ingiustizie sociali che, a lungo andare, inaspriranno sempre più gli animi di quanti, e non sono pochi, vivono dei soli loro miseri proventi. Sicuro che si vorranno prendere seri provvedimenti, al fine di assicurare una forma di giustizia sociale,porgo distinti saluti, restando in attesa di un cortese riscontro.
Michele Falcone, responsabile dell'associazione socio-culturale
"Impegno Sociale"