09 novembre 2010

TAVOLA ROTONDA A FONTEGRECA SULL’AGRICOLTURA BIOLOGICA ED OCCASIONI DI SVILUPPO CON IL PSR 2007-2013.


FONTEGRECA. L’amministrazione comunale di Fontegreca, Assessorato alla Cultura ed alle Politiche Sociali, punta alla valorizzazione delle proprie eccellenze presentando, il prossimo 16 novembre alle ore 17,00, presso la sala consiliare della residenza municipale una tavola rotonda, aperta al pubblico, dal Tema “Agricoltura biologica e produzione locale. Occasione di sviluppo con il PSR 2007-2013 ed approfondimenti tematici” . Lo scopo dell’incontro è quello di informare ed attuare interventi nel settore agro-industriale e forestale per il periodo 2007/2013. L’occasione vedrà riuniti i massimi esponenti politici istituzionali del territorio e qualificati referenti regionali. Aprirà il consesso il Sindaco, Antonio Montoro, e coordinerà la sessione di lavoro l’Ass. alla Cultura ed alle politiche sociali, avv. Elisabetta Cambio (nella foto), alla presenza dei Sindaci del comprensorio matesino, del Presidente del parco Regionale del Matese, Giuseppe Falco, del Presidente della Comunità Montana del Matese, Fabrizio Pepe, dell’ass. alle politiche del lavoro della Provincia di Caserta, avv. Gimmy Cangiano, dell’ass. al bilancio ed ai rapporti con l’U.E., avv. Marco Cerreto. Interverranno quali relatori: il Presidente dell’UIMEC di Caserta, Gino Bianco, i funzionari Regione Campania Stapa Ce.P.I.C.A. di Caserta, dr. Leandro Lamanna e dr. Sabatino Francesco, l’agronomo dr. Diego Navarra e concluderà l’incontro l’On. Daniela Nugnes, componente dell’VIII commissione agricoltura della Regione Campania. Lo scopo dell’iniziativa è quello di valorizzare l’agricoltura quale settore strategico per lo sviluppo e creare l’occasione per un salto di qualità avvicinando imprenditori, agricoltori, ristoratori nel tentativo di incentivare la costituzione di una filiera che non sia soltanto produttiva ma anche qualitativamente all’altezza delle sfide del mercato globale. Il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 della Campania rappresenta lo strumento migliore di pianificazione che ha lo scopo di migliorare la competitività del settore agricolo e forestale, valorizzare l’ambiente e lo spazio rurale attraverso la gestione del territorio, migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e promuovere la diversificazione delle attività economiche. Tre i traguardi che l’assessorato alla cultura ed alle politiche sociali nella persona dell’avv. Elisabetta Cambio ritiene meritevoli di enfatizzare con tale evento: l’ammodernamento delle imprese agricole locali attraverso un ricambio generazione in tutto il settore per migliorare l’efficienza e la competitività aziendale, la tutela del patrimonio boschivo in un habitat suggestivo quale quello del Parco regionale del Matese in cui l’ambiente ed il paesaggio sono garanzia di qualità dei prodotti ed il rilancio delle produzioni di qualità attraverso la valorizzazione dei sistemi ambientali ed il sostegno agli agricoltori che partecipano a sistemi di qualità alimentare. Tutto ciò affinchè l’agricoltura possa e debba tornare a produrre nuova e buona occupazione. In tale occasione, l’Ufficio Europa ed il centro Europe Direct della Provincia di Caserta allestiranno uno spazio informativo dedicato all’Europa. A partire dalle 15.30 di martedì 16 novembre, l’Euromobile – ufficio mobile itinerante attrezzato con sofisticati strumenti multimediali - sosterà in piazza caduti di guerra per dare informazioni utili ai cittadini di Fontegreca ed ai visitatori sulle politiche e sulle opportunità offerte dall’Unione Europea per la promozione di valori ed obiettivi comunitari con uno spazio espositivo per ritirare gratuitamente brochures ed opuscoli informativi.

Pietro Rossi

SOS CORPO FORESTALE, IL TERRITORIO ARRETRA, IL PALAZZO AVANZA!


Sorprende e rammarica sapere che in Parlamento c’è purtroppo chi pensi sia sufficiente aumentare 5 alte cariche di vertice per migliorare l’efficienza di una Forza di Polizia piuttosto che proporre l’aumento di almeno 5.000 unità operative considerando che il Corpo Forestale dello Stato non raggiunge le 9000 unità su tutto il territorio Nazionale. Niente nuovi dirigenti generali senza assunzione di almeno 5.000 nuovi uomini e donne, agenti ed ufficiali di polizia giudiziaria, necessari – loro si – per svolgere l’attività di contrasto alle frodi alimentari. Per far fronte ai nuovi e maggiori compiti che il CFS è chiamato a svolgere, non da ultimi la prevenzione e la repressione degli illeciti in materia agroambientale ed il contrasto della contraffazione dei prodotti agroalimentari, occorre aumentare l’organico di almeno 5.000 unità operative e non già di 5 Generali! Il Parlamento da un lato sta dotando la Magistratura di uno strumento formidabile di prevenzione e repressione dei reati ambientali ed agroalimentari – la possibilità di avere personale del Corpo Forestale dello Stato nelle Sezioni di polizia giudiziaria delle Procure – ma dall’altro sta mettendo a repentaglio l’attività operatività per carenza di risorse economiche e scelte politiche – come quella di aumentare i dirigenti generali e non gli altri ruoli – non conformi alle reali esigenze del Paese. Evidentemente il Ministro Galan, al quale chiediamo fermamente di difendere la previsione delle Sezioni di Polizia Giudiziaria ma di far ritirare l’emendamento sciagurato del Sen. Piccioni, non avendo mai incontrato le scriventi OO.SS. ha interlocutori inattendibili e distanti dalle reali necessità del Corpo Forestale dello Stato. CI APPELLEREMO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA AL FINE DI EVITARE QUESTO SCHIAFFO MORALE!

LA SITUAZIONE DELL'ORGANICO DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO NELLA PROVINCIA DI CASERTA

I COMANDI STAZIONE ATTUALMENTE IN FUNZIONE SONO UBICATI A: LETINO; VAIRANO PATENORA,PIEDIMONTE MATESE, FORMICOLA, CASERTA, PIETRAMELARA, CASTEL VOLTURNO, CALVI RISORTA, SAN GREGORIO MATESE E ROCCAMONFINA. PER UN TOTALE DI CIRCA 50 AGENTI DI P.G. DISTRIBUITI SUL TERRITORIO. NELLA NOSTRA PROVINCIA PER MANCANZA DI PERSONALE E DI IDONEE STRUTTURE NEGLI ULTIMI 15 anni SONO STATI INVECE CHIUSI I COMANDI STAZIONE FORESTALE DI : SESSA AURUNCA, SANT'ANGELO D'ALIFE, CAIAZZO, MIGNANO MONTELUNGO E PRATA SANNITA. RISULTA EVIDENTE COME VI SIA L'ASSOLUTA NECESSITA' DI RIAPRIRE TUTTI QUESTI COMANDI STAZIONE AL FINE DI CONSENTIRE ALMENO UN MINIMO CONTROLLO CON PERSONALE SPECIALIZZATO DEL TERRITORIO DI PERIFERIA, RURALE, AGRARIO E MONTANO CHE, CON LE FORZE A DISPOSIZIONE, SICURAMENTE OGGI NON RISULTA ADEGUATO ED I CITTADINI L'AVVERTONO AVENDO ACQUISITO UNA MAGGIORE COSCIENZA AMBIENTALE. RICORDIAMO INFATTI CHE PROPRIO IN QUESTI LUOGHI SI VERIFICANO I MAGGIORI CRIMINI AMBIENTALI .PERTANTO OCCORRONO ALMENO 30 UNITA DI PERSONALE IN DIVISA PER RINFOLTIRE IL MISERO ORGANICO CHE, IN DETERMINATI PERIODI DELL'ANNO, E' COSTRETTO ANCHE AD EFFETTUARE TURNI DI 9 -12 ORE DI SERVIZIO CONTINUATIVO.

Segreteria UIL PA CFS Caserta

“LETTERATITUDINI” INCONTRO DEL 5 NOVEMBRE 2010.


Come sempre l’incontro si è rivelato un successo sia dal punto di vista della convivialità, che per quanto riguarda la cultura ed in particolare la letteratura fine a se stessa.

Due le tematiche affrontate:

- ”fugge via il tempo”;

- Il tema della morte nella poetica di vari autori italiani e stranieri.

Varie ed interessantissimi gli autori ricordati tra cui non poteva certamente mancare Giacomo Leopardi, in merito alla fugacità della vita. In particolare sono stati menzionati “I Canti” (XXXV – Imitazione):

“Lungi dal proprio ramo,

Povera foglia frale,

Dove vai tu? – Dal faggio

Là dov’io nacqui, mi divise il vento.

Esso, tornando, a volo

Dal bosco alla campagna,

Dalla valle mi porta alla montagna.

Seco perpetuamente

Vo pellegrina, e tutto l’altro ignoro.

Vo dove ogni altra cosa,

Dove naturalmente

Va la foglia di rosa,

E la foglia d’alloro”

A questa splendida poesia del Leopardi ha fatto seguito Salvatore Quasimodo, “Ed è subito sera” contenuta nella raccolta “Acque e terre.

Come tutti sappiamo molto bene, si tratta di una poesia brevissima:

“Ognuno sta solo sul cuor della terra

Trafitto da un raggio di sole:

ed è subito sera”

La lexis della poesia è chiara e semplice, ma estremamente efficace nella sua brevità. Il tono emotivo è malinconico ed esprime tutto il pessimismo del poeta sulla desolante condizione dell’uomo, destinato a perire. La grandezza di questi tre versi sta nella sintesi: una visione pessimistica, ma oggettiva. In effetti ognuno sta solo al centro del suo territorio o al centro della sua città, allorchè è colpito dalla illusione della felicità, dal raggio di sole che subito tramonta, e arriva la morte che porta via la vita e cancella ogni cosa. E’ il tema della solitudine insita in ogni uo0mo. Ognuno è solo con se stesso, anche se vicino agli altri. La solitudine si affievolisce, ma non scompare quando l’uomo trova l’amore di una donna e l’amore dei figli. Ma anche nelle migliori condizioni possibili egli è sempre solo: se si ammala e lui a soffrire e se muore è lui a morire. Gli altri possono fare molto, possono lenire le sofferenze ma non debellarla e non possono salvarle dalla malattia o dalla morte. Ogni uomo, dunque, è solo con se stesso, mentre si illude di poter capire la vita e si inganna di afferrare la felicità. Subito arriva la morte che rapina ogni illusione e ogni felicità. Ma, affrontando queste tematiche, come non citare Orazio “Dum loquimur fugerit invidia aetas: carpe diem, quam minimum credula postero” – “Mentre parliamo il tempo, sarà già fuggito. Cogli l’attimo, fiduciosa il meno possibile nel domani”. Carpe diem, letteralmente “Cogli il giorno”, normalmente tradotta in “Cogli l’attimo”, anche se la traduzione più appropriata sarebbe “Vivi il presente” (non pensando al futuro) è una locuzione tratta dalle Odi del poeta latino Orazio (Odi 1, 11, 8). Viene di norma citata in questa forma abbreviata, anche se sarebbe opportuno completarla con il seguito del verso oraziano: “quam minimum credula postero” (“confidando il meno possibile nel domani”).

Si tratta non solo di una delle più celebri orazioni della latinità; ma anche di una delle filosofie di vita più influenti della storia, nonché di una delle più fraintese, nella quale Orazio fece confluire tutta la potenza lirica della sua poesia.

Significato

Spesso male interpretata e identificata con un gretto opportunismo o con il più gaudente edonismo, la «filosofia» oraziana del carpe diem si fonda sulla razionale considerazione che all’uomo non è dato di conoscere il futuro, né tantomeno di determinarlo. Solo sul presente l’uomo può intervenire e solo sul presente, quindi, deve concentrarsi il suo agire, che, in ogni sua manifestazione, deve sempre cercare di cogliere le occasioni, le opportunità, le gioie che si presentano oggi, senza alcun condizionamento derivante da ipotetiche speranze o ansiosi timori per il futuro. Si tratta di una «filosofia» che pone in primo piano la libertà dell’uomo nel gestire la propria vita e invita a essere responsabili del proprio tempo, perché, come dice il Poeta stesso nel verso precedente, “Dum loquimur, fugerit invida aetas” (“Mentre parliamo, il tempo invidioso sarà già passato”). Nel binomio s’intrecciano due concetti profondi, la qualità (carpe) e la temporalità (diem) del vivere. A confermare la natura serena del godimento oraziano, il verbo carpere, che denota un gusto leggero, un piacere centellinato e fine, fatto di goduriosa eleganza e sottile diletto catartico. Il giorno invece, il termine diem, sottolinea la limitatezza, la precarietà dell’esistenza, che può essere bruscamente interrotta da qualsiasi accidente e che perciò dev’essere vissuta con l’intensità che la consapevolezza della sublimità del mondo dona. Ma anche guardare al semplice godimento di un piacere, pur se responsabilizzato, è mortificante del profondo senso della locuzione. Orazio volle infondere una serena dignità all’uomo che dia valore alla propria esistenza sfidando l’usura del tempo e il suo status effimero. Lungi quindi dall’essere un crasso e materialista invito al bere, od anche un piacere senza turbamento, carpe diem esprime l’angosciosa imprevedibilità del futuro, la gioia dignitosa della vita e il coraggio della morte; l’espressione di un valore che spesso nelle odi oraziane si confonde con l’ammirata esplorazione lirica del paesaggio, talvolta meraviglioso e sublime, talvolta a tinte cupe e fosche: riflesso perenne di un’esistenza complessa, di un reticolo fittissimo di esperienze ed emozioni che è lecito vivere intensamente prima della morte.

Altri temi sono stati affrontati, tutti bellissimi ed entusiasmanti, ma mi fermo qui con una poesia del prof. Raffaele Raimondo che raccoglie pienamente il senso del Carpe Diem

VIVERE

Ovunque deporre

una briciola d’energia.

Lasciare una goccia di sangue

in ogni tempesta;

al fratello assetato donare

un calice d’acqua.

Lottare per domani

Perché l’oggi non basta

Sentire la pochezza

del fiato

per inseguire il sogno.

Tradire il patto

di un’alleanza nuova;

cadere e rialzarsi,

rialzarsi e cadere

invecchiare a vent’anni

e nella tarda età

risentire

il guizzo della speranza

Tilde Maisto

Al Formed di Caserta la terza edizione del corso in “Scienze criminologiche e criminalistiche”.


CASERTA. Sta per ripartire, per il terzo anno consecutivo, il corso di perfezionamento in Scienze criminologiche e criminalistiche promosso dal Formed, ente di formazione e ricerca, di Caserta in collaborazione con la facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università degli Studi di Napoli. Il corso, in programma a partire da giovedì 11 novembre nella sede di corso Trieste a Caserta, è destinato a laureati e laureandi in Sociologia, Psicologia, Giurisprudenza, Biologia, Medicina e Chirurgia, Scienze della Comunicazione e Scienze dell’educazione ma anche alle Forze dell’Ordine per l’espletamento delle molteplici attività professionali in campo medico, giudiziario, amministrativo, penitenziario, psicopedagogico, sociale e legale, finalizzate al trattamento e alla prevenzione delle condotte devianti e antisociali, sia nel settore dei minori che degli adulti. Tra i docenti del corso – diretto dal criminologo Alfredo Grado e dal professor Giuliano Balbi, Ordinario di diritto penale alla facoltà di Giurisprudenza della Sun – anche il noto criminologo Carmelo Lavorino - nella foto- (domani sera ospite del programma televisivo ‘Chi l’ha visto?’ in onda su Rai3) famoso per aver collaborato alle indagini sul giallo di Garlasco e sul delitto di via Poma. Ma non solo. Lavorino, perito forense e investigatore criminale oltre che socio fondatore dell’Anacip (associazione nazionale criminalisti e criminologi investigatori penali), ha pubblicato infatti anche dei testi sul mostro di Firenze, il caso Cogne e il delitto di Arce. Casi che Lavorino ha seguito in prima linea e che, insieme al delitto di Avetrana, al rapimento e all’uccisione di Tommaso Onofri e al caso Pacciarela, saranno al centro della sezione ‘Cold Cases’ del corso. ‘Per ognuno di questi casi – spiega Lavorino - verranno individuati il movente, il contesto criminale, il profilo psicologico e il comportamento dell’assassino ignoto. Ma ci soffermeremo anche sulla scena del crimine e sul metodo investigativo adottato per risolvere i casi di crimine violento con particolare riferimento agli omicidi, alle aggressioni, agli stupri, agli attentati e allo stalking’. La scuola di Scienze criminologiche e criminalistiche prevede lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche ma anche un tirocinio formativo presso l’Ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa. Al termine del Corso verrà rilasciato un Attestato firmato dal Formed e dalla Seconda Università degli Studi di Napoli – Facoltà di Giurisprudenza. Ai corsisti verranno riconosciuti infine crediti formativi spendibili nel mondo dell’università e del lavoro.