27 aprile 2013

SUCCESSO DEL CORSO DI AGGIORNAMENTO NAZIONALE PER INSEGNANTI NEL PARCO REGIONALE DEL MATESE GRAZIE AL CAI




CASTELLO DEL  MATESE. Il corso “Il Matese e le Terre dei Sanniti”dal 25 al 28 aprile a Bojano (CB). La giornata del 26 è stata ospitata dalla sezione matesina del CAI nella Capanna Sociale di Monte Orso  È stata una piacevolissima giornata quella trascorsa dai circa cinquanta partecipanti al Corso di Formazione nazionale per docenti “Il Matese e le Terre dei Sanniti” organizzato dalla Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del Club Alpino Italiano, in collaborazione con i Gruppi Regionali di Campania e Molise del Club Alpino Italiano e con il patrocinio del Parco Regionale del Matese, dal 25 al 28 aprile a Boiano (CB). La giornata del 26 è stata infatti interamente dedicata alle attività outdoor e trascorsa per intero nel versante campano del Parco Regionale del Matese: ad organizzare, accompagnare ed animare i docenti provenienti da ogni angolo d’Italia, è stata la sezione del Club Alpino Italiano di Piedimonte Matese. A dare il benvenuto, insieme al Presidente della Sezione CAI di Piedimonte Matese Franco Panella ed alla Presidente del Gruppo Regionale CAI Annamaria Martorano, anche il Presidente dell’Ente Parco Regionale del Matese Umberto De Nicola. Tra i membri CAI, si segnalano le illustri presenze della Presidente della Commissione Centrale TAM Miranda BACCHIANI, del Coordinatore CAI-SCUOLA Francesco CARRER, dell’Esperto TAM e Componente CCTAM del CAI Oscar CASANOVA, del Consigliere di FederParchi Filippo Di Donato.  Grazie alla collaborazione dell’Ente Parco Regionale del Matese e dei Comuni di Castello del Matese, Letino e Fontegreca, ai partecipanti al corso è stata distribuito copioso materiale illustrativo del nostro territorio, con l’augurio che il ricordo della piacevole giornata, e degli incantevoli luoghi visitati, li porti di nuovo da queste parti, insieme ai propri alunni ed ai propri compagni di escursionismo.  All’interno del rifugio di Monte Orso, territorio comunale di Castello del Matese, l’arch. Sandro Furno, accompagnatore di escursionismo matesino, ha tenuto una lezione su “Cultura della conoscenza del territorio e la comunicazione”. Quindi i partecipanti sono stati accompagnati in un’escursione nelle incantevoli faggete intorno al rifugio ed al loro ritorno hanno goduto delle prelibatezze dell’enogastronomia matesina.  Nel pomeriggio, nonostante l’ingrigirsi del cielo, i graditi ospiti hanno visitato alcuni dei luoghi più suggestivi ed affascinanti del versante casertano del Matese: i Laghi Matese, di Letino e di Gallo e la Cipresseta di Fontegreca. Luoghi che, a detta dei presenti «rappresentano inaspettati e sorprendenti panorami, tra i più affascinanti dell’intero arco appenninico». Finalità del corso, pienamente centrate, erano infatti la conoscenza, la ricerca e lo studio di un’area poco conosciuta ma ricca di stratificazioni storiche e culturali e di pregevoli aspetti ambientali dell’Appennino Meridionale.  Il Corso, riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione con Direttiva ministeriale n°90 del 1/12/2003 e Decreto ministeriale del 04.07.2012 (dà diritto per i Docenti partecipanti all'esonero dal servizio), è stato programmato su scala nazionale, favorendo la partecipazione di docenti provenienti da diverse regioni italiane, anche in vista di possibili scambi di esperienze che valorizzino il patrimonio di conoscenze e competenze presenti in diversi contesti territoriali.
Pietro Rossi

TOMMASO SGUEGLIA SCENDE IN CAMPO PER LA LISTA UNITI PER CAIAZZO.


Tommaso Sgueglia

CAIAZZO. La competizione elettorale per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale di Caiazzo entra nel vivo con la presentazione della Lista “UNITI PER CAIAZZO” con il Dott. Tommaso Sgueglia candidato sindaco e formata da Stefano Giaquinto, Assessora Provinciale e sindaco uscente,  Rosetta De Rosa, Antonio Di Sorbo, Salvatore Fasulo, Patrizia Merola, Giovanni Mastroianni, Tommaso Pannone, Arianna Ponsillo, Antonio Ponsillo e Antonio Puorto. “Una lista, ha commentato il sindaco uscente Stefano Giaquinto,  fondata sulla continuità amministrativa e sul rinnovamento: è composta equamente infatti da riconfermati e da nuovi volti. Conferme del passato per continuare sul solco dell’efficienza e della concretezza che hanno caratterizzato dieci anni di amministrazione Giaquinto, e di new entry che, sono sicuro, daranno il loro contributo con nuove idee e progetti per la città di Caiazzo. Gli uscenti, non candidati, continueranno a far parte del gruppo storico e continueranno a sostenerci e a condividere valori e programma. Ringrazio chi ha deciso serenamente di fare spazio a giovani e donne consapevoli dell’impegno e carichi di entusiasmo”. Una candidatura, quella di Tommaso Sgueglia, nata spontaneamente, condivisa e non imposta. “La campagna elettorale della lista Uniti per Caiazzo, ha precisato il candidato Sindaco Tommasso Sgueglia,  sarà seria, serena e leale, fatta di contenuti e di proposte. In questo momento difficile per l’Italia dove è in atto una crisi economica e sociale, con il conseguente allontanamento dei cittadini alla politica, dobbiamo rafforzare la fiducia e l’appartenenza. Mi auguro che non sia coinvolto il privato e che siano tirate fuori le persone. Continuità e rinnovamento, questi i punti salienti del programma elettorale. Continueremo con la consegna di opere e di strutture utili per la collettività, sono tanti i cantieri in corso, e con l’attuazione di proposte nuove atte al miglioramento della vivibilità di Caiazzo”.
Pietro Rossi

Il sindaco Vincenzo Cappello e l’Amministrazione comunale ricordano solennemente il 25 aprile


Vincenzo Cappello

PIEDIMONTE MATESE. Neanche quest’anno l’Amministrazione comunale di Piedimonte Matese ha mancato di ricordare solennemente gli avvenimenti legati alla data del 25 aprile. Anniversario tra i più importanti per l’Italia in cui si ricorda la Liberazione dall’occupazione nazista, e che l’Amministrazione retta dal sindaco Vincenzo Cappello ha sempre tenuto a commemorare degnamente quale segno di rispetto verso i valori della libertà, della giustizia e della pace, come anche il sacrificio di chi ha perso la vita per il proprio Paese. E così nella mattinata di ieri una rappresentanza degli amministratori della città, guidata dal primo cittadino, ha celebrato una cerimonia ai piedi del Monumento ai Caduti in piazza Europa, deponendo una corona di fiori in rispetto e in ricordo dei civili e dei soldati periti durante le due guerre mondiali. Sempre durante la mattina, il sindaco Vincenzo Cappello si è poi recato a Caserta, a rappresentare la città di Piedimonte nella schiera di fasce tricolori della provincia, e altre autorità civili, militari e religiose che hanno partecipato alle celebrazioni di questo 68° anniversario della Liberazione d’Italia.  A Piedimonte c’è stato spazio anche per un momento di approfondimento e incontro diretto con la Storia, quella narrata e ricordata dai protagonisti di quel periodo tragico del nostro vicino passato. Nell’auditorium comunale “San Domenico”, il Comune ha promosso mercoledì scorso un evento che ha coinvolto studenti ed ex combattenti, con la presenza dell’ex soldato inglese Denis Abbott, presente poi anche il giorno successivo assieme al Sindaco alla cerimonia in piazza Europa.

Pietro Rossi

Stop all'ipertensione: per un cuore efficiente ci vuole la bici


Luigi Ferritto

Piedimonte Matese - Se ne accorgono nel momento in cui prendono confidenza e la pedalata diventa più sciolta, il fiato meno corto, l’umore su di giri. Rinunciare all’auto e scegliere le due ruote, come mezzo di locomozione preferito, fa proprio bene, al fisico e alla mente. Gli effetti benefici, la bici, riesce a produrne in maniera davvero importante, specialmente sul cuore. Dalle chiacchiere da bar alle rubriche dedicate alla salute, nessuno lo mette più in dubbio: contro le malattie cardiovascolari, l’abitudine ai pedali la vince alla grande su una bella quantità di accorgimenti. Non si contano gli studi che arrivano alle stesse conclusioni: da quello pubblicato sul British Medical Journal - in sintesi, mezz’ora di pedalata al giorno dimezza il rischio di infarto - all’indagine dei ricercatori dell’Università danese di Odense, riportata dall’Official Journal of The International Society for Physical Activity and Health, che conferma gli effetti benefici anche su organismi in crescita come quelli dei bimbi, indipendentemente dall’età in cui cominciano ad andare in bici. Un cuore «allenato» grazie ai pedali, diventa più efficiente, pompa più sangue e con forza maggiore cosicché – come spiegano i medici - la quantità espulsa in un minuto è la medesima, ma servono meno contrazioni: la frequenza cardiaca in condizioni di riposo si abbassa. Tutti in bici, dunque, senza altre precauzioni? Un importante distinguo provvede a segnalarlo Luigi Ferritto, medico, presso la Clinica Athena-Villa dei Pini di Piedimonte Matese (CE) e, forse, il simbolo del ciclismo "Made in Matese", con gli oltre 70 successi in sella alla sua seconda fiamma: la bicicletta. Dopo la premessa, scontata, che «sono ormai accertati i benefici della bici sul sistema cardiocircolatorio», Ferritto ricorda un fatto che forse molti sottovalutano. «Pedalare in piano, senza sforzo, ha sul cuore lo stesso effetto di una buona camminata, nel senso che fa bene, mantiene il fisico in efficienza, niente di più. Se invece si va in bicicletta per fare sport, sono necessari protocolli più intensi». Detto in altri termini, «bisogna ritrovarsi ogni tanto con la lingua di fuori». Spiegato in termini più scientifici? «Procuriamo un surplus di benessere al nostro muscolo, spingendo sui pedali in modo che la frequenza cardiaca arrivi al 70-80% della massima correlata alla nostra età». La regoletta da applicare, è semplice: sottraendo da 220 il numero corrispondente ai nostri anni, si ottiene la frequenza massima teorica. La “velocità di crociera consigliata e benefica”, la si ottiene «togliendo ancora 20 dalla cifra rimasta». Per regolarsi è utile avere con sé un cardiofrequenzimetro. Gli effetti positivi riguardando non è solo il cuore, assimilabile ad una pompa, ma l’intero sistema vascolare interessate dal rilascio di sostanza vasodilatatrici e vasocostrittrici, le coronarie, la glicemia, l’hdl. E chi ha il diabete dimezza la glicemia. «Ma bisogna fare fatica - insiste Ferritto - e si può cominciare a qualunque età, sottoponendosi a un test da sforzo». Perfetto pedalare, le prime volte, due volte la settimana per venti-trenta minuti alla velocità che si è detto ma poi con il crescere della resistenza e della forma si possono aumentare tranquillamente i minuti. Tornando a chi si “accontenta” di andare in piano, il ritmo ottimale, è compreso tra le 70 e le 80 pedalate al minuto. Come ricorda Ferritto, la bici ha ottimi effetti sulla pressione, in particolare sui suoi valori minimi, che dipendono dall’elasticità dei vasi venosi (ottima quindi per chi soffre di ipertensione). «Mantenere un ritmo costante con un’intensità non troppo elevata e per almeno mezz’ora: uscire in bici tre quattro volte a settimana è un’ottima soluzione per tenere in esercizio l’intero sistema cardiocircolatorio». Aumentando poi l’elasticità delle pareti delle vene e delle arterie, si permette al muscolo cardiaco di lavorare meno a parità di intensità di esercizio. In queste condizioni il cuore, e non solo quello degli atleti, subisce modificazioni aumentando la propria massa e migliorando la sua funzione di pompa, ottimizza il consumo di ossigeno e riduce la frequenza. Dulcis in fundo, e per chi non fosse ancora pienamente convinto di quanto si è detto, la prova dell’utilità della bicicletta per il sistema cardiovascolare è che la sua versione statica, cioè la cyclette, viene utilizzata nella riabilitazione dei pazienti post-infartuati.
Pietro Rossi