05 gennaio 2009

GRANDE ESIBIZIONE DEL QUINTETTO “ MOLISE ENSEMBLE ” NELLA CHIESA DI S. MARCELLO IN SEPICCIANO. MUSICHE DI MOZART – ROSSINI – BIZET – GERSHWIN – WEIL


Piedimonte Matese – Viva attesa in tutta l’area del Medio Volturno per il concerto del quintetto Molise Ensemble che questa sera, con inizio alle ore 19, si esibirà nella chiesa madre di S. Marcello P. e M. di Sepicciano con un ricco programma di musica classica. Il quintetto è composto da Luigi Zazzarino (Flauto) Maurizio Marino (Oboe) Lelio Di Tullio ( Clarinetto) Gianpiero Riccio (Corno) e Raffaele Ramunto ( Fagotto). Il concerto , organizzato dall’Amministrazione Comunale, sarà presentato dall’avv. Benedetto Iannitti Il programma di questa sera comprende musiche di Mozart: “ Die Zauberflote ”; Rossini: “ Il Barbiere di Siviglia ”; Bizet: “ Carmen “; Gershwin: “ Music From “ Porgy and Bess “; Weill: “ Die Dreigroschenoper ”; Bernstein: “ West side Story ”. Costituitosi nel 1983 col preciso intento di dedicarsi alla musica del ‘900, il Molisensemble si è distinto, sin dalla sua nascita, per la varietà e l’originalità del repertorio proposto. Premiato in numerosi concorsi nazionali ed internazionali ( Stresa, Capri, Sorrento, etc.) ha svolto la propria attività concertistica in Italia ed all’Estero (Svizzera, Grecia, Francia e Cecoslovacchia), registrando più vokte per la RAI ed incidendo per la BMG-ARIOLA e la PRIMROSE. I suoi componenti hanno raggiunto anche singolarmente risultati degni di attenzione, ricoprendo ruoli di prime parti in importanti istituzioni lirico-sinfoniche italiane fra cui il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro di S. Carlo di Napoli, l’Orchestra Scarlatti della Rai di Napoli. Hanno tenuto concerti sia per istituzioni nazionali di rilievo che in importanti capitali straniere ( Parigi, Atene, Bonn, Lisbona, Ankara, il Cairo, etc) registrando per la RTSI ed incidendo per la EDIPAN, la EMI e la NUOVA ERA. Il Molisensemble ha realizzato, fra l’altro, la colonna sonora del film “ I Vesuviani “ di A. Capuano in concorso nel 1997 alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e numerosi concerti monografici fra cui quelli sull’Ottocento Strumentale Italiano curati dal musicologo Giovanni CARLI BALLOLA per la XIII Settimana dei Beni Musicali e su compositori contemporanei per l’Università degli Studi del Molise.

Nicola Iannitti

Si è svolta con successo la cena della Pace.




Piedimonte Matese.E’ stata organizzata dal movimento internazionale per la Pace lo scorso 3 Gennaio , la "cena/pizza di solidarietà per la Pace" tenutasi presso il noto locale "Giardino degli Ulivi" nell’importante comune di Piedimonte Matese. In venti le persone convenute all’evento benefico organizzato dall’ambasciatrice internazionale per la pace Agnese Ginocchio, da sempre impegnata per il sociale, la difesa dei diritti, la salvaguardia dell’ambiente e tutto quello che riguarda il creato. “Grazie all’impegno di questa donna che sa accendere fari di Speranza”- ha ricordato il presidente della Comunità Montana del Matese Fabrizio Pepe , a cui è stato affidato di dare il saluto iniziale- “ che la nostra provincia non é tristemente conosciuta solo per fatti e stragi di camorra”. Agnese, nota anche come cantautrice, è un vulcano pieno di iniziative per quanto riguarda la solidarietà e l’aiuto dove necessita, a prescindere il colore della pelle il colore politico e qualsivoglia diversità , lei è sempre disponibile…verso tutti. Nutrita è stata la partecipazione di note personalità dell’altomatese al quale va il ringraziamento di tutta l’organizzazione dell’importante evento. Venti erano le persone convenute come si diceva, molti altri vi avrebbero voluto partecipare, ma impediti purtroppo per indisposizioni fisiche e per impegni per lavoro. Ognuno dei convenuti alla serata benefica per la Pace ha posto ufficialmente la propria firma in memoria dell’evento benefico sull’”Albo Ufficiale del Movimento Internazionale degli Ambasciatori per la Pace”, riguardante “I Cittadini solidali del Matese”. Le adesioni all’evento sono state davvero tante. Venti non solo di numero ma anche “venti” intesi come i “Venti di Pace” che stanno circondando il comprensorio matesino perché il Matese cominci a trasformarsi in terra di Pace e di Solidarietà. Un sentito e caloroso “Grazie” a coloro che con la presenza e l’importante contributo hanno fatto sì che un sogno potesse realizzarsi. Un Grazie dunque alla Comunità Montana del Matese presieduta da: Fabrizio Pepe- Presidente Comunità Montana del Matese insieme alla consorte M. Laurenza Grillo- insegnante; Pascale Anna Maria – Dirigente Scolastico Istituto comprensivo di Alife (la preside che ha ricevuto recentemente il Premio per la Pace in memoria del 60° Anniversario della dichiarazione dei Diritti dell'Uomo) ; Napoletano Anastasio- Dirigente Servizio Veterinario Piedimonte Matese; Pino Riselli – Assessore all’ambiente comune di Piedimonte Matese ( presente con la consorte Simeone Immacolata); e Costantino Leuci- assessore alla cultura e Vice Sindaco di Piedimonte Matese in rappresentanza del Sindaco di Piedimonte M. avv. Vincenzo Cappello impedito a partecipare per viaggio all’estero; Minopoli Luciana- impiegata; Antonio Fontanella- Impiegato; Pietro Rossi- Giornalista; Quinzio De Sisto- Giornalista; Aceto Giovanni- Comandante CC Alife e Di Caprio Carmela (moglie comandante Aceto); Giovanni Valerio De Cristofano – Studente Universitario; Alessandro Parisi- Assessore alla cultura del comune di Alife (insieme al figlio Francesco Parisi) in rappresentanza del Sindaco di Alife avv. Roberto Vitelli, assente purtroppo per gravi motivi familiari. Di Franco Vincenzo- Consigliere Provinciale insieme alla moglie Di Muccio Anna- Insegnante. Hanno inoltre offerto il loro contributo all’appello di solidarietà lanciato da Ginocchio le seguenti persone: Santina Ginocchio- Ispettore Scolastico; Ersilia Mizzone- insegnante; Il Sindaco di Alife avv. Roberto Vitelli, a cui va un doveroso “Grazie” per la generosa offerta devoluta”; Sisto Antonio Amato e Ferrini Francesco del Movimento giovanile alifano ( e blog Alife Happy). Molte altre persone ed istituzioni che non hanno potuto partecipare alla serata per impedimenti come si diceva sopra, hanno inoltre espresso la loro adesione al progetto di solidarietà attraverso una donazione, fra questi si segnala il Sindaco di Sant’Angelo di Alife dott. Salvatore Bucci, il dott. Alfonso Santagata di Alife, il dott. Enzo Cappello ex consigliere regionale di Alife, il dott. Marco Fusco Presidente del Comitato EDA Matese, il dott. Angelo Versaci Presidente del distretto scolastico 21, il dott. Emilio Iannotta dell’IDV di Piedimonte M., il dott. Guglielmo Venditti presidente Aido Piedimonte M. etc.

Articolo a cura del giornalista Quinzio De Sisto


Le foto sono di Andrea Pioltini

MOMENTI ARCHEOLOGICI NELL’ALTO CASERTANO PROPOSTI DA BAG E DREAM PER IL 17 E IL 18 GENNAIO 2009.




Piedimonte Matese. Terra di passaggio e crocevia tra culture diverse, la Campania ha saputo conservare nei secoli la propria identità, conservando con cura le proprie tradizioni. In questi luoghi il senso del sacro è ancor oggi il filo conduttore per penetrare nell’animo più profondo del popolo campano, che ha saputo esprimersi attraverso opere architettoniche ed artistiche di estremo valore. Basti pensare alle innumerevoli chiese affrescate, ai santuari e agli eremi. Il territorio della provincia di Caserta, poi, può essere considerato un museo all'aria aperta poiché, in ragione dell'antichissima frequentazione umana di questi luoghi, suggestive testimonianze architettoniche ed artistiche sono disseminate nelle dolci campagne che circondano i centri abitati. Visitare la provincia di Caserta permette d'immergersi in un ambiente incantato, dove la storia ha lasciato le sue impronte. Il paesaggio riporta al Medioevo e, ancor più il là nel tempo, a grandi civiltà antiche. Paesini arroccati e castelli eretti in posizioni strategiche per il controllo del territorio e, tra la vegetazione, mura diroccate e strade lastricate, santuari costruiti su templi pagani, tombe e necropoli. L’arrivo nel Parco del Matese è previsto per la prima mattinata. Incontro con i nostri assistenti e trasferimento ad Ailano, paese dalle case bianche, edificato alla sommità di un colle. Visita delle rovine del Monastero benedettino di Santa Maria in Cingla, fondato nel medio Volturno poco prima del 748 per volontà del duca di Benevento Gisulfo II sui resti di una chiesa privata, San Cassiano, proprietà dello sculdascio beneventano saraceno. Importantissimo monumento medioevale, accoglieva, fino alla venuta dei Normanni, solo fanciulle nobili longobarde e, dopo due secoli dalla sua costruzione, estendeva il suo dominio dalle valli del fiume Lete fino alle contee di Venafro e Teano. Scavi archeologici effettuati nel XIX secolo e all’inizio del XX, portarono alla luce sepolcri ed ossa, tronchi di colonne, capitelli, cornici e una parte del pavimento a mosaico della chiesa; Attualmente tra i resti del Monastero di Santa Maria in Cingla, si possono riconoscere il recinto e, tra quelli della chiesa abbaziale, larga quasi 20 metri, l'abside laterale destra e quella di sinistra, colonne e pietre. Prima del pranzo in ristorante tipico, sosta alla sorgente di acqua sulfurea, da cui sgorga acqua minerale acido solfidrica, che, prima della II Guerra Mondiale, veniva sfruttata per bagni termali. Oggi, è meta di visitatori per il caratteristico gusto dell'acqua e, pare, per i suoi benefici effetti dermatologici. Nel pomeriggio visita della Chiesa e del Convento di San Francesco, monumenti edificati per opera del conte Scipione Pandone nel XV secolo; furono possedute prima dai Frati Minori, poi dai Padri Serviti. Qui vengono conservate le mummie di Federico Pandone Conte di Cerro, di sua moglie e della figlia, morti nel Castello, nel XVI secolo. Si proseguirà, poi, con la visita di Alife che sorge sul luogo dove c’era la colonia romana di Alliphae, al centro di importanti vie di comunicazione e di una vasta rete di centuriazione del I secolo a.C. ancora mantenuta nell'attuale tessuto rurale. Visita della Cattedrale di Santa Maria Assunta e della cripta romanica, conservata intatta, a cui si accede da due rampe delle navate laterali. La cripta è realizzata con l'impianto ad oratorium, a pianta rettangolare, sostenuta da colonne provenienti dal teatro romano di Alife; ha un abside centrale e due absidiole laterali, e sorge su un'area termale romana i cui resti si possono ancora osservare nel pavimento. I capitelli sono in parte più antichi, in parte anteriori al sec. XI e imitanti l'antico. Nell'abside centrale si trova l'altare in muratura dove, fino al 1716, furono riposte le reliquie di San Sisto, traslate, poi, nell'altare di una cappella appositamente costruita nel transetto superiore. Cena in ristorante tipico e pernottamento in hotel. La mattina successiva, dopo la prima colazione in hotel partenza per l’antica Cales che fu, dal 334 a.C., colonia romana preposta a funzioni di controllo della zona ai confini settentrionali della Campania antica, nel territorio degli Ausoni. La città, cinta da mura possenti, nel suo periodo di massimo splendore, occupava una superficie di oltre 60 ettari, era racchiusa da mura e difesa da un fossato profondo oltre i 20 metri. Ma la sua storia è molto più antica. Nel 2500 a.C. Cales era una delle principali città del popolo degli Ausoni,. La leggenda vuole che sia stata fondata da Calai, figlio della ninfa Orizia e di Borea, uno dei mitici eroi della spedizione degli Argonauti; secondo Virgilio, Cales accorse in difesa di Turno contro Enea. Relativi alla fase protostorica, arcaica e preromana dell’abitato sono le testimonianze archeologiche emerse nel corso di indagini eseguite negli anni scorsi. Della città antica, che si conserva in tutta la sua estensione, rimangono, anche se non chiaramente leggibili, interessanti evidenze: la cinta muraria, alcuni tratti della quale sono in opera quadrata, e il cosiddetto Ponte delle Monache, scavato nel banco tufaceo per consentire il passaggio della strada che si dirigeva verso l’agro Falerno, presso il quale è stato di recente esplorato un edificio pertinente ad un santuario urbano con stipe votiva. Ma tra le più cospicue testimonianze sopravvissute, tutte di età romana, ci sono l’Anfiteatro, risalente al I secolo a.C. con successive fasi di età imperiale, il complesso delle Terme centrali, anch’esso degli inizi del I secolo a.C., che conserva quasi integralmente parte degli ambienti, taluni ancora con la decorazione in stucco, e quello delle Terme settentrionali, databili al II secolo d.C., i cui resti sono visibili lungo l’asse viario principale della città antica. Non lontano si osservano le strutture del Teatro, forse di epoca sillana, con successivi rifacimenti di epoca imperiale, del quale di recente è stata posta in luce la cavea costruita su gallerie a doppia arcata; ed infine i ruderi di un castellum aquae e di un edificio templare su podio di età imperiale, da identificare probabilmente con il Capitolium del Foro. Al termine della visita pranzo in ristorante tipico.

Pietro Rossi

SABATO DI MUSICA E SOLIDARIETA’ INSIEME ALLA SHALOM.


PALAZZOLO S/O – Proprio quando il corposo sipario delle feste sembra calare a chiusura del denso periodo natalizio che puntualmente ogni anno bussa alla nostra porta tra musiche, luci, colori e buoni propositi, scatta l’ora, per i ragazzi della Comunità Shalom di Palazzolo, di salire sul palco. Già, perché i lieti momenti di gioia, amicizia, ritrovo e spettacolo si ripresentano freschi e frizzanti anche per questo nuovo inizio anno, prolungando ancora una volta i tradizionali appuntamenti dicembrini, grazie all’organizzazione del “VI Concerto pro romitaggio orto degli ulivi Gersusalemme”. Si tratta di un’iniziativa benefica che dal 2004 la palazzolese comunità di recupero (fondata nel 1986 per aiutare i ragazzi in difficoltà, intrappolati dai mali dell’alcool, della droga e di tipici disagi giovanili) promuove con passione ed entusiasmo, nell’intento di contribuire alle necessità del Romitaggio Orto degli Ulivi di Gerusalemme appunto, con il quale è gemellata.
La prima data da fissare sulla forse ancor candida agenda 2009, infatti, è quella di sabato 10 gennaio: una giornata alla quale i ragazzi e le ragazze della comunità guidata dalla carismatica suor Rosalina Ravasio, tengono particolarmente e sulla quale, da ormai sei anni consecutivi, concentrano tempo ed energie per offrire al grande pubblico un pomeriggio e una serata davvero emozionanti, da vivere fraternamente, tra amici, parenti e nuove conoscenze, senza filtri e distinzioni, radunando (come è successo per esempio nella precedente edizione) sotto lo stesso palco addirittura i cinquemila spettatori. A fare da potente collante dell’atteso show spetterà al binomio divertimento-spiritualità sul quale i ragazzi e i volontari della comunità di via Raspina basano con successo il grande appuntamento annuale che, introdotto da un pomeriggio di ritrovo e preghiera, sfocerà in serata nell’attesissimo concerto-spettacolo presentato di scena nel Palatenda di Palazzolo s/O e quest’anno intitolato “Dio creo l’uomo a… Sua immagine e somiglianza”. Il programma dell’ampia manifestazione prevede: alle 14, l’arrivo negli ambienti della comunità (al n° 3 di via Raspina) allietato da momenti di accoglienza, alle 16 l’avvio del serpentone-fiaccolata verso il Palatenda di piazzale Kennedy (area mercato) dove, alle 18, è fissata la grande celebrazione eucaristica, subito seguita alle 19.15 da rinfresco allargato a tutti, prima di gustare appieno il clou della festa: lo spettacolo serale curato dalla Shalom, in sinergia con numerosi artisti, e presentato da don Giovanni d’Ercole. Dalle 20 e fino a mezzanotte, infatti, è prevista una lunga carrellata di brani canori e musicali (ma non solo) che ininterrottamente movimenteranno gli animi degli spettatori per circa quattro ore di pura energia. Tra gli applauditi ospiti partecipanti all’iniziativa saranno presenti alcuni veterani sostenitori del progetto: come il popolare christian rocker milanese Roberto Bignoli, la giovane cantautrice bergamasca Tiziana Manenti, l’eclettico e travolgente musicista Pier Didoni e soci, la potente cantautrice jazz & blues “di casa” Sara Corna (sorella della più celebre Luisa), il coinvolgente cantautore dialettale bresciano Charlie Cinelli, lo spirituale e a tratti tribale Giancarlo Airaghi e la miglior christian rocker band italiana di Reggio Emilia Nuova Civiltà. Inclusi nelle new entry, spiccano invece: Mirando Ricci, Gioomarabika e i gruppi Trio Mistral e Balletto ètoile. Il tutto abilmente intervallato ed armonizzato da melodie ed esibizioni firmate “Shalom Band”, oltre che dalle intramontabili testimonianze di vita che farciranno di profondi messaggi l’evolversi dell’attesa serata. Per maggiori informazioni sull’iniziativa, è possibile telefonare allo 030/7301741, scrivere a http://wm10.email.it/webmail/wm_5/newmsg.php?us=cmVkYXppb25lLmNvcnJpZXJlbWF0ZXNlQGVtYWlsLml0&sid=%7b3849367844960E785B996F-4960E785BA13F-1231087493%7d&to=regpaceshalommiriam@tiscalinet.it o visitare il sito http://wm10.email.it/webmail/wm_5/redir.php?http://www.comunitashalom.it/.


Anna Salvioni