23 agosto 2009

LE MINACCE AMBIENTALI AL PARCO DEL MATESE IMPONGONO SERI PROVVEDIMENTI IN DIFESA DEL TERRITORIO.



PIEDIMONTE MATESE. Negli ultimi tempi da più parti arrivano proteste per lo stato di abbandono in cui versano alcune zone del Matese e segnalazioni di minacce ambientali. I rave party, conclusi tragicamente, e la miriade di turisti che hanno preso d’assalto nel periodo di ferragosto le bellissime zone del Parco del Matese hanno riproposto le problematiche della salvaguardia dell’ambiente e del controllo del territorio. Alcuni giorni fa il primo cittadino di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello (foto in alto) ha chiesto al Commissario Straordinario della Provincia di Caserta Dott. Giliberti (foto in basso) un distaccamento fisso della Polizia Provinciale nell’alto casertano, per migliorare le capacitā di prevenzione e di pronto intervento, mediante un miglior coordinamento degli interventi sul territorio del Parco del Matese. La richiesta di una sede distaccata del Corpo di Polizia Provinciale ha l’intento di rafforzare il rapporto esclusivo, del lontano 2003, fra la Provincia e l’Ente Parco. Infatti sono da ascrivere al dott. Daniele Ferrucci ed all’on. Riccardo Ventre, all’epoca assessore e presidente della Provincia di Caserta, i meriti per aver avuto la presenza, in tutti questi anni, della Polizia Provinciale sul territorio a seguito di una convezione annuale – poi sempre rinnovata – fra i due Enti. Oggi, invece, ha ribadito il Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello, le continue minacce ambientali al Parco del Matese impongono seri provvedimenti in difesa del territorio, si ritiene necessario che questa presenza si trasformi da temporanea a permanente e che la Polizia Provinciale possa collaborare con tutti gli Enti e gli organi di controllo presenti sul territorio. Si ritiene opportuno, altresì, che nella città di Piedimonte, ovvero nell’alto casertano, si possa insediare un vera e propria caserma con una sede appropriata e non dei locali – sebbene dignitosi –dove, però, sono ubicati diversi uffici ( UMA, pesca, ecc.). Una sede distaccata, prevista dalla normativa vigente, con un comandante - responsabile che abbia una vera e propria autonomia, sia gestionale che economica, sarebbe una opportunità per tutto il territorio matesino. Tra gli obiettivi prioritari della Polizia Provinciale ricordiamo vi è la sorveglianza e l’intervento per la prevenzione e la repressione delle azioni a danno del territorio. Per l’espletamento delle sue mansioni istituzionali il Corpo si avvale di un sistema radiomobile per comunicazioni vocali tra unitā operative mobili sul territorio e tra queste e postazioni fisse, con lo scopo principale di un migliore coordinamento delle azioni ma anche per la sicurezza degli stessi operatori.

Pietro Rossi

Convegno sulla "Cipolla di Alife" con Slow Food.


ALIFE. Mercoledì 26 agosto, alle ore 18, presso l'aula consiliare del comune di Alife si terrà un convegno sulla "Cipolla di Alife". Alla manifestazione, indetta dal Comune di Alife, dall'associazione New Generation, dalla condotta Slow Food Volturno e dal Comitato promotore della condotta Slow Food del Matese, con la collaborazione della Pro Loco alifana, parteciperanno: Anna Cornelio, tecnologa alimentare; Antonio Di Matteo, docente di genetica e biotecnologie forestali Università degli studi Federico II di Napoli; Gaetano Pascale, presidente Slow Food Campania; Leandro Sannullo, consigliere comunale di Alife con delega al turismo; Mario Pezzullo, assessore beni culturali del comune di Alife; Nicola Sorbo, fiduciario condotta Slow Food Volturno; Francesco Marconi , funzionario dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Campania; Alfonso De Lellis e Mariangela Di Gregorio, organizzatori Festa della cipolla; Conclude i lavori Fernando Iannelli, Sindaco di Alife Il convegno sarà moderato da Rosamaria Esposito, del Comitato promotore Slow Food Condotta Matese.


c.s.

SBUFFI DI SOLLEONE: IL FERRAGOSTO NERO SUL MATESE.


PIEDIMONTE MATESE. Agosto: mese di vacanze, feste sacre e riti pagani, notti bianche e trasgressioni. Un tempo era il mese dei riti festosi, che chiudevano il ciclo delle principali produzioni agricole e della raccolta dei beni per affrontare l’inverno. Oggi, per molti, è celebrazione sfrenata di consumismo, nonostante la crisi, che affligge solo le ordinarie sofferenze sui sentieri della solitudine sociale. E’ rituale il riposo dei politici, imitazioni dell’imperatore Ottaviano, che istituì le “feriae Augusti”. Ma i riflettori dell’informazione restano accesi: divorano fatti e persone, spesso scartando il meglio e triturando il peggio e la politica, sotto gli sbuffi del solleone, è quasi ovunque, come il sale, soprattutto quando è sparso da chi ha il mal di silenzio. Il ferragosto nel Matese, puntualizza il Prof. Marco Fusco (nella foto) ex Presidente del Consiglio Generale della Comunità Montana del Matese, è stato veramente nero, nerissimo. Le associazioni ambientaliste che come me hanno visto, dovrebbero denunciare quanto accaduto in questo periodo feriale tra le montagne matesine. Sarebbe interessante conoscere il resoconto del CAI sulla traversata conclusasi proprio il giorno di ferragosto a Capriati A Volturno. Spero che nel Matese ci sia ancora qualche “ambientalista di prima generazione” pronto a scendere in piazza per battaglie di civiltà e di democrazia. Per l’ambiente vale sempre la pena sporcarsi le mani. Ma ritorniamo all’attualità. Ci si è imbattuti nelle corse dei Quod addirittura nel cuore della cipresseta di Fontegreca, un bene di inestimabile valore all’interno del Parco regionale del Matese. Turisti mordi e fuggi che utilizzavano le postazioni realizzate abusivamente nel contesto del Bosco degli Zappini per arrostire carne, salsicce e appiccare fuoco in un contesto di massima emergenza ed allerta per il pericolo incendi. Ci si chiede. Ma nemmeno nel periodo di ferragosto si può organizzare una rete di controlli da parte di chi ha il dovere istituzionale di preservare queste bellezze della nostra montagna sacra. Questo a Fontegreca, ma spostandosi sui laghi del Matese, il quadro è apparso ancora più precario. Cumuli di rifiuti ovunque, musica a tutto volume tra i boschi che circondano i laghi e qualche autorità locale presente a questi “eventi” ha girato le spalle. I divieti del parco, dove sono? Manca del tutto l’informazione rivolta al turista. Che strana la politica matesina, brava a spendere addirittura 800 mila euro per creare numeri civici di ceramica per private(!) abitazioni nei comuni dell’Ente Montano e poi perdersi in un bicchiere d’acqua perché non trova poche centinaia di euro per apporre la segnaletica appropriata per un’area Parco. Ma diciamola tutta, continua il Prof. Fusco, tutto questo è figlio del sistema Bassolino: dall’ambiente alla formazione, dalle opere pubbliche alla nuova programmazione 2007/2013, tutto qui parla un solo linguaggio, quello dello scandalo strisciante. Si attendono “gli amici degli amici” per assegnare le risorse dell’unione Europea anche perché alle porte ci sono le elezioni. Intanto la Regione Campania, come denunciato da autorevoli membri della Commissione europea, è in grave ritardo sulla tabella di marcia predisposta da Bruxelles. E che dire della situazione gravissima delle scuole campane che da oltre quattro anni attendono di incassare i soldi di “Scuole Aperte”, “Fas”, “Pon”: addirittura da sei anni i dirigenti scolastici attendono i soldi del primo “Pon”. Se la legge lo consentisse, i presidi dovrebbero di corsa dichiarare il dissesto finanziario. E che dire delle opportunità perse per la formazione e l’educazione agli adulti per la nostra provincia perché commissariata? Oltre quattro milioni di euro in fumo per colpa della fallimentare politica dell’ex presidente De Franciscis. Questa è oggi la situazione in Campania. Vale la pena tenere in piedi il sistema Bassolino che non riesce più garantire nemmeno la coperta finanziaria a leggi storiche come la 51/78? I comuni, conclude Marco Fusco, lo sapete che a breve non potranno garantire nemmeno la mensa scolastica e i servizi essenziali? Insomma, commissariate la Regione Campania. La lenta agonia del governo regionale rischia di far saltare i già flebili equilibri sociali. Chi può intervenga, per amore di questa terra macchiata da tempo da una diffusa illegalità e governata da personaggi non più proponibili alla guida della cosa pubblica.

Pietro Rossi

UN VERO SUCCESSO L’ESTEMPORANEA DI PITTURA DI SAN GREGORIO MATESE.

San Gregorio Matese. Il programma di manifestazioni MATESESTATE 2009 organizzato dalla Pro Loco Le Mura di San Gregorio Matese nel piccolo e caratteristico centro del Parco del Matese, sta per giungere alla fine. Un successo veramente sorprendente è stato registrato dalla I^ Estemporanea di Pittura dal tema “San Gregorio e i colori del tempo” dove gli artisti intervenuti hanno fissato le loro emozioni sulle tele tra le stradine, i vicoli, i portici del ridente centro matesino ricche di vedute e scorci di particolare bellezza. È stato un compito veramente arduo quello della giuria che alla fine ha assegnato il primo premio a Antonio Loffredo con la seguente motivazione”Dipinto di forte impatto realistico e realizzato nel pieno rispetto dei parametri richiesti dalla “Pittura del vero” quali: prospettiva, impianto tonale ed impianto cromatico; per cui risulta essere l’opera più pittorica tra quelle in gara”. Al secondo posto si è classificata Aneta Rybaczuk con la seguente motivazione “L’artista osservata durante la realizzazione per il dipinto ha mostrato una modalità esecutiva che ha le sue origini nelle botteghe del 500. Si è, infatti, avvalsa dell’uso dei pigmenti impastati al momento che hanno permesso una resa finale molto nitida e brillante. Va premiata, quindi, per la conoscenza tecnica e per l’atmosfera fiabesca che appare all’osservatore.” Il terzo premio è andato a Maria Comparone con il seguente giudizio: “Opera di forte impatto suggestivo. Il dipinto colpisce per la vivacità cromatica e per l’attenzione al dettaglio. Elementi questi che consentono l’identificazione del centro storico del paese.”

Pietro Rossi