15 aprile 2012

TRE DOMANDE AI CANDIDATI SINDACI DI PIEDIMONTE MATESE.

Daniele Ferrucci
Ranieri Vitagliano
Vincenzo Cappello
PIEDIMONTE MATESE. La campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Piedimonte Matese entra nel vivo con i primi dibattiti sui temi portanti dei Programmi elettorali presentati dalle tre liste, “Piedimonte Democratica” con Vincenzo Cappello sindaco, “Sinistra Matesina” con Ranieri Vitagliano sindaco e “Progetto Civico per Piedimonte” con Daniele Ferrucci sindaco. Per saperne qualcosa in più abbiamo posto tre domande agli aspiranti sindaci di Piedimonte Matese.
1)     Secondo lei, cosa si aspettano i cittadini dal prossimo Sindaco di Piedimonte Matese?
Cappello: ” Credo si aspettino innanzitutto di continuare nell’azione di buona amministrazione che c’è stata nei cinque anni trascorsi, di proseguire nell’opera di sistemazione delle scuole, delle strade e delle strutture pubbliche, così come di portare avanti i servizi ai cittadini proseguendo nella risoluzione dei problemi che riguardano la vita di tutti. Accanto a ciò certamente i cittadini chiederanno al sindaco di aiutarli nelle proprie difficoltà soprattutto di ordine economico e occupazionale, contribuendo a creare le condizioni di uno sviluppo economico del territorio.”
Ferrucci: ““Le elezioni amministrative sono l’occasione per sentire i disagi della gente comune per percepire il malessere diffuso, la sofferenza che non viene gridata, ma che si coglie nelle conversazioni private. In questa tornata elettorale, si percepisce un grande bisogno di moralità, di serietà e di rispetto perché i cittadini si trovano a confrontarsi con una crisi economica che porta l’impoverimento, la disoccupazione e l’incertezza del futuro. Quindi c’è un forte bisogno di una vita ordinata e solidale dove ci sia ancora la buona educazione, l’aiuto reciproco, la cortesia, l’amicizia, dove si va in soccorso di chi ha bisogno. Da qui nasce il desiderio diffuso e l’esigenza di amministratori che lavorano seriamente ed usano il buon senso e di politici competenti che studiano i problemi e li risolvono davvero.  Questo penso che i cittadini piedimontesi si aspettano dal nuovo Sindaco
2)     In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, quali potrebbero essere i possibili fattori di sviluppo per Piedimonte Matese?
Cappello: ” Il primo fattore di sviluppo è certamente affidato alla formazione e alla valorizzazione dei nostri giovani, che sempre meno dovrebbero essere costretti a lasciare la nostra città, privandola di talenti e di prospettive future. Queste risorse umane dovranno certamente applicarsi alla più grande risorsa del nostro territorio: le bellezze naturali e il patrimonio storico-artistico per trasformare queste risorse in potenti strumenti di attrazione turistica e di sviluppo economico.“
Ferrucci: “Sicuramente i cittadini si aspettano che i vecchi problemi come la tradizionale inefficienza e le lentezze degli uffici comunali e nuovi problemi creati da ditte privatizzate che non si prendono cura del cittadino e pensano solo al guadagno siano superati. Uno dei fattori di crescita è il recupero funzionale del centro storico, inteso non solo come residenza ma come fucina di sviluppo per le attività culturali, artigianali e commerciali. Va da se che recuperando il centro storico, si rimetterà in moto una economia stabile e duratura. Naturalmente questo intervento dovrà integrarsi con il patrimonio artistico-culturale di Piedimonte, in parte già recuperato, grazie al mio impegno di consigliere ed assessore provinciale nella Giunta Ventre, quando furono recuperate e riqualificate  le Mura Ciclopiche di Monte Cila e il complesso di San Domenico con  il PIT Monti Trebulani-Matese e con un finanziamento provinciale il Museo Civico. Senza ignorare, inoltre, l’acquisto di una parte del Palazzo Ducale, da parte della Provincia.
3)     Secondo lei quali sono i punti di forza e i punti di debolezza della nostra città?
 Cappello: ” Il contesto naturale e la sua storia costituiscono certamente punti di forza da sfruttare sempre di più e trasformare in leve dello sviluppo economico. In questo senso l'Amministrazione uscente ha puntato sul rilancio di Bocca della Selva predisponendo una progettazione organica che sta ricevendo attenzione e finanziamenti da parte della Regione Campania. Un punto di debolezza sta certamente nella posizione periferica rispetto alle grandi aree metropolitane e nelle carenze dei mezzi di trasporto e delle vie di comunicazione che rendono più difficile inserire la nostra città nei grandi circuiti anche turistici.
Ferrucci: “L’ambiente è senza dubbio il principale punto di forza del nostro territorio, naturalmente inteso sotto tutti i punti di vista: naturale e storico. L’impianto urbanistico del centro storico, le presenze  architettoniche e religiose, le tradizioni artigianali e gastronomiche, rappresentano il nostro patrimonio culturale ed il vero potenziale di sviluppo.  Queste risorse, impiegate al meglio, dovranno nel futuro essere opportunità di lavoro. Le principali debolezze si possono sintetizzare in una totale assenza di pianificazione e programmazione. Non si ha conoscenza di interventi pubblici significativi dal punto di vista urbanistico tali da imprimere un segnale di cambiamento.  La città, oggi, si presenta con una viabilità caotica, senza aree di sosta, senza luoghi di socializzazione, spazi  di aggregazione e di verde attrezzato.  “
Le stesse domanda erano state inviate anche al candidato Sindaco Ranieri Vitagliano che non ci ha risposto.
Pietro Rossi

DOPO LA PRESENTAZIONE UFFICIALE RANIERI VITAGLIANO QUESTA SERA IN PIAZZA CARMINE PER UN DIBATTITO CON I CITTADINI.



Piedimomte Matese. Presso la sezione cittadina di Rifondazione Comunista sita in via A.S. Coppola, di fronte al Seminario Vescovile, il candidato sindaco della Lista “Sinistra MatesinaRanieri Vitagliano, ha presentato la sua squadra per le prossime elezioni amministrative. Ambiente e territorio, trasparenza e partecipazione, economia, politiche per la famiglia, politiche culturali, per lo sport e il tempo libero sono i punti cardini del programma elettorale presentato da Ranieri Vitagliano nella conferenza stampa.  Questa sera alle ore 18,30 in Piazza Carmine ci sarà il primo incontro-confronto con i cittadini organizzato da Ranieri Vitagliano e i candidati della Lista “Sinistra Matesina”. Nei prossimi giorni ci sarà una serie di dibattiti a livello rionali che toccherà varie zone della città Sepicciano, Bonifica, Vallata, San Domenico e centro cittadino.

Pietro Rossi

MONSIGNOR LUCIANO RUSSO, UN NUOVO VESCOVO NELLA CHIESA DI CRISTO.


AVERSA. Una chiesa cattedrale gremita di fedeli e di confratelli religiosi si è stretta attorno a monsignor Luciano Russo nel giorno della sua ordinazione episcopale, consacrata da S.E. rev.ma il Signor Cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato di Sua Santità, alla presenza di S.E. Rev.ma Mons. Crescenzio Sepe, cardinale di Napoli, di S.E. Rev.ma mons. Giovanni Angelo Becciu, arcivescovo titolare di Roselle e Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, di S.E. Rev.ma Mons. Angelo Spinillo, vescovo della Diocesi di Aversa.  Il senso di appartenenza e la profonda comunione spirituale di mons. Russo con la nostra chiesa locale, di cui è uno dei figli prediletti, ha motivato il Santo Padre Benedetto XVI a concedere che la celebrazione del rito di ordinazione avvenisse nel seno della comunità in cui il novello vescovo è cresciuto e si è formato, riconoscendo la propria vocazione e l’apostolato cui era chiamato: «La sua elevazione all’episcopato – ha detto mons. Spinillo nel saluto introduttivo alla cerimonia – ci riempie della gioia propria di una comunità che, come una madre che genera un figlio, vede fiorire dal suo grembo la ricchezza di tanta vita nuova. […] La celebrazione che oggi consacra vescovo mons. Luciano Russo è anche un rinnovato motivo di speranza per tutti noi, per la Chiesa di Aversa che non soltanto gioisce del poter contare otto vescovi tra i suoi sacerdoti, ma soprattutto sente ancora più viva la vocazione ed il proprio essere coinvolta nella missione universale della Chiesa». Il rito, officiato sabato 14 aprile dal cardinale Tarcisio Bertone, sotto la cupola solenne e mistica del duomo normanno riempita dalle note soavi del coro della Cappella Lauretana, ha conferito a monsignor Russo, per la benevolenza e la fiducia del Santo Padre, la cattedra episcopale di Monteverde (Av) e la nunziatura apostolica in Rwanda, sede di una comunità cristiana sofferente e vivissima, composta da fedeli che papa Benedetto XVI appella come «a noi carissimi». Al proposito, prima del rito dell’ordinazione, S.E. il cardinale Tarcisio Bertone si è rivolto ai confratelli sacerdoti, ai fedeli, a mons. Luciano Russo e ai suoi familiari, per salutarne l’investitura con parole accorate, ricordando che questa celebrazione si è svolta, significativamente, alla vigilia della seconda domenica di Pasqua o della Divina Misericordia: «Il dono per eccellenza della Pasqua è lo Spirito Santo, lo Spirito di Verità; d’ora in poi gli apostoli sono chiamati ad annunciare nel mondo la resurrezione di Gesù, un annuncio che, prima di essere una parola trasmessa da uomini, è opera che viene dall’alto. Tra poco, tramite l’imposizione delle nostre mani, la potenza dello Spirito si effonderà su di te. Tale potenza ti concederà il carisma sacramentale del sommo sacerdozio e ti porrà come successore degli apostoli; Cristo sta per invitarti a continuare la sua missione: “Come il padre ha mandato me, così io mando voi”, io mando te. Questa è la grande rivoluzione del Vangelo, di cui il vescovo è il primo testimone. Nelle terre d’Africa, dove tu sei chiamato a operare, la chiesa ha una grande tradizione di annunciazione, di testimonianza, fino al martirio: in un paese come il Rwanda, che ha conosciuto l’orrore del genocidio, il rappresentante pontificio ha il compito di accompagnare nel cammino i sacerdoti e i vescovi, facendosi servitore dei suoi fratelli in Cristo. Nessun timore prevalga sulla speranza». Al termine della cerimonia, il neo-vescovo mons. Russo ha voluto sottolineare personalmente il suo legame di fratellanza con la chiesa locale: «Con animo grato, sento in modo speciale la mia appartenenza alla diocesi di Aversa, la cui Cattedrale oggi ci accoglie. […]. Alla Vergine Maria, Madre di sapienza e di prudenza – ha concluso – affido il mio ministero episcopale e la missione che il Santo Padre mi ha affidato in terra d’Africa, cercando di essere umile strumento nelle mani del Signore, per il bene delle anime e la gloria di Dio». S.E. Mons. Luciano Russo è nato a Lusciano (Caserta) Diocesi di Aversa il 23 giugno 1963.  Laureato in Diritto Canonico, è stato ordinato sacerdote il 1° ottobre 1988 ed incardinato in Diocesi di Aversa. Entrato a soli trent’anni nel Servizio diplomatico della Santa Sede, ha svolto il proprio apostolato presso le Rappresentanze diplomatiche della Santa Sede in Papua Nuova Guinea, Honduras, Siria, Brasile, Paesi Bassi, Stati Uniti d'America, Bulgaria. È stato nominato arcivescovo titolare di Monteverde (Av) il 27 gennaio 2012. È stato nominato Nunzio Apostolico in Rwanda il 16 febbraio 2012.

  Rita Castello

Saluto di Mons. Luciano Russo

"Sapienza e Prudenza". Nel motto episcopale ho desiderato mettere queste due parole che fanno riferimento alla Sapienza del Vangelo, Parola di Dio incarnata, e a Maria che come una stella illumina la nostra vita e la guida verso la salvezza, Gesù Cristo suo figlio e nostro Signore. Il grande mistero della risurrezione di Gesù, evento fondamentale della nostra fede, che ha cambiato il corso della storia e che si rende attuale in ogni celebrazione eucaristica, ci pervade e ci riempie il cuore di gioia. Con l’Ordinazione Episcopale Cristo risorto mi ha configurato ancora di più a sé. In questo giorno importante e solenne, desidero riconoscere la presenza e l’amore del Signore nella mia vita. E’ Lui che ci ha amati per primo e sempre prende l’iniziativa per condurre la nostra esistenza secondo i suoi disegni di salvezza. Benedico, perciò, il Signore, datore di ogni bene, per il dono della vita, per il Battesimo, per la fede cristiana, per la vocazione sacerdotale. Ringrazio, in primo luogo, la mia famiglia, i miei genitori che con sacrifici e generoso impegno mi hanno sempre aiutato e sostenuto nella mia scelta vocazionale; i miei fratelli e sorella con le rispettive famiglie che mi sono vicini e che partecipano, oggi, con me alla gioia di questo incalcolabile dono celeste. Rinnovando la gratitudine alla Chiesa, Corpo di Cristo nella storia, per la grazia del battesimo, desidero esprimere la mia filiale riconoscenza, comunione e fedeltà al Santo Padre il Papa Benedetto XVI, Successore dell’Apostolo Pietro, principio e fondamento perpetuo e visibile dell’unità della fede e della comunione. In modo particolare ringrazio Sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità, per avermi conferito l’Ordinazione Episcopale, e tutti i Vescovi che dopo di lui mi hanno imposto le mani: i conconsacranti, Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa, e Mons. Giovanni Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato della Città del Vaticano; il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli, i Vescovi emeriti della diocesi di Aversa e tutti gli altri Vescovi della Campania. Sono molto grato per la presenza dei Nunzi Apostolici con cui sono stato collaboratore: Mons. Alfio Rapisarda, in Brasile, e Mons. Francois Bacqué, in Olanda; nonché dei Nunzi della diocesi di Aversa qui presenti: Mons. Angelo Mottola, del mio stesso paese di nascita, Mons. Alessandro D’Errico, Nunzio Apostolico in Bosnia ed Erzegovina, e Mons. Giovanni d’Aniello, Nunzio Apostolico in Brasile, Con animo grato, sento in modo speciale la mia appartenenza alla diocesi di Aversa, la cui Cattedrale oggi ci accoglie. Saluto con affetto tutti i sacerdoti concelebranti; i diocesani, quelli provenienti da altre diocesi della Campania, da Roma, dall’Italia; permettetemi un ringraziamento particolare a Mons. Antonio Cacciapuoti, parroco a Pasadena, in California, che è venuto dagli Stati Uniti solo per questa occasione. Siamo entrati insieme in prima media al seminario e siamo gli unici due sacerdoti di quella classe. Saluto i diaconi, transeunti e permanenti, i religiosi, le religiose e in modo speciale la rappresentanza della Nunziatura Apostolica in Bulgaria, dove sono stato fino a qualche mese fa Consigliere. Ricordando con riconoscenza gli importanti anni della formazione al sacerdozio, dapprima nel Seminario diocesano di Aversa ed in seguito nell’Almo Collegio Capranica a Roma, qui rappresentato dall’attuale Rettore, Mons. Gildo Manicardi, saluto con affetto tutti coloro che mi hanno educato a crescere nelle virtù umane e cristiane. Sono grato per la partecipazione delle distinte autorità civili e militari, dei comuni di Aversa e Lusciano, e di tutta la nostra provincia di Terra di Lavoro. Un saluto cordiale a coloro che sono venuti da Monteverde, mia sede titolare. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che con dedizione e generoso impegno hanno collaborato alla preparazione e alla riuscita di questo straordinario evento che ha registrato, per la prima volta in questa storica Cattedrale, la presenza del Cardinale Segretario di Stato. Un saluto cordialissimo e specialissimo ai Luscianesi, che come sempre sono accorsi numerosi per accompagnarmi con l’affetto e la preghiera. A loro si unisce anche il mio saluto a tutti coloro che hanno voluto onorarmi, oggi, con la loro presenza: gli amici, i parenti, i conoscenti, le associazioni e le congreghe. Alla Vergine Maria, Madre di sapienza e di prudenza, affido il mio ministero episcopale e la missione che il Santo Padre mi ha affidato in terra d’Africa, cercando di essere umile strumento nelle mani del Signore, per il bene delle anime e la gloria di Dio. Perciò, con  tutto il popolo cristiano, ripeto: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio, ascolta le nostre suppliche e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.”
Amen.

Santa Maria La Fossa – Le attività sui beni confiscati in un’apposita sezione del portale del Comune


Antonio Papa

Santa Maria La Fossa – Il portale ufficiale del Comune (www.comunedisantamarialafossa.it) si arricchisce di un’altra importante sezione: Beni confiscati. Si tratta di una sezione nella quale si vuole dare conto di tutte le attività che sono state fatte o si faranno relativamente a tutti gli immobili che, confiscati alla criminalità organizzata, siano poi stati affidati al Comune di Santa Maria La Fossa. “Abbiamo inteso sistemare sulla home page del sito istituzionale – ha dichiarato il sindaco Antonio Papa - una apposita sezione dedicata ai beni confiscati,  in  modo da rendere immediata la consultazione di tutte le attività poste in essere sia dal Comune sia da tutti i soggetti (cooperative, consorzi) che svolgono  attività sui predetti beni , nell’ottica della massima trasparenza e nel perseguimento della legalità. Obiettivi che da sempre questa amministrazione si è posta”.
c,s,