22 aprile 2012

SERVIZI SOCIALI, PUNTO CARDINE DELLA PROPOSTA ELETTORALE DI PIEDIMONTE DEMOCRATICA.


Vincenzo Cappello
Piedimonte Matese. Costante e sempre viva l’attenzione nei confronti del mondo del sociale da parte dell’Amministrazione comunale guidata in questi cinque anni da Vincenzo Cappello, ricandidato al Governo cittadino con la lista n.1 Piedimonte Democratica. Trovandosi ad attraversare un periodo critico per la società, in cui si sono moltiplicati i bisogni della cittadinanza e soprattutto di quelle fasce sociali più deboli, è stato dedicato un impegno continuo nel soddisfare la crescente domanda sociale. Centrali a questo proposito le risorse messe a disposizione dalla Regione Campania con la Legge 328/2000, che però sono state via via ridotte negli ultimi anni. Per questo sono state preziose anche quelle somme derivate dalle indennità di carica alle quali gli amministratori hanno rinunciato, come da programma elettorale, e di cui buona parte è stata utilizzata per finanziare nuovi servizi e potenziare quelli già esistenti, salvaguardando la continuità dei livelli di assistenza anche a fronte dei tagli alle risorse, sia in maniera autonoma che associata all’Ambito Sociale C6, istituito con la Legge 328.  Ai servizi socio-sanitari  e di assistenza ad anziani e disabili si sono affiancati i contributi per il sostegno economico alle famiglie in condizioni di disagio, con il comodato d’uso gratuito dei libri scolastici, il supporto agli studenti universitari meritevoli, e soprattutto con il progetto di contrasto alla povertà, in cui a un corrispettivo economico mensile ha corrisposto un’attività lavorativa di pubblica utilità. Ottimi risultati anche con ‘MONTabilmenteMARE’, apprezzatissimo progetto turistico rivolto a giovani disabili, e con le iniziative di reinserimento socio-lavorativo di ragazzi ex tossicodipendenti.
Molto ancora intende fare Vincenzo Cappello assieme ai candidati di Piedimonte Democratica. Ampliare ulteriormente la rete di servizi sociali è una delle priorità del nuovo programma elettorale, che oltre ad un ascolto più attento ai bisogni della comunità di Piedimonte Matese prevede, tra i progetti in programma, la realizzazione di una mensa per indigenti nei locali della centrale Enel di piazza Europa, e la promozione di un piano di riqualificazione dell’ex mattatoio di via Caso per farne un nuovo centro di erogazione di servizi sociali.

Ufficio stampa
Piedimonte Democratica

Il CUB, sigla del Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta, è l'emblema delle storture.


CASERTA. Da anni in provincia di Caserta il ciclo integrato dei rifiuti è sinonimo di crisi emergenziale con aspetti inquietanti che partono dalle questioni ambientali e giungono a quelle occupazionali passando tra precari equilibri di una miriade di ambigui interessi. Il CUB, sigla del Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta, è l'emblema delle storture, poiché invece di rappresentare un'opportunità, in quanto ente pubblico, nato per rendere un servizio pubblico essenziale, ma senza esigenza di lucro, è diventato una grande zavorra clamorosamente affondata dai poteri politici locali che, attraverso la leva dei canoni di servizio artatamente distratti in altre attività, hanno utilizzato il CUB solo per convenienza facendolo finire in liquidazione. In questo esercizio di scempio, oggi, un posto d'onore spetta anche alla Provincia di Caserta che arrogantemente, pur competente per legge, ha un atteggiamento per niente solidale alle problematiche occupazionali. Infatti, attraverso la Gisec spa, la società provinciale che gestisce l'impiantistica di smaltimento rifiuti in provincia di Caserta, ma dovrebbe subentrare al CUB, per la raccolta dei rifiuti urbani, sta portando avanti un progetto di suddivisioni in 5 ambiti gestionali ottimali del territorio casertano prevedendo la diretta partecipazione in quota minoritaria, ma sostanziale, almeno il 40%. Il progetto però nasce monco perché sono bastate poche riunioni per capire che la Provincia vuole continuare come fatto con il CUB, a prendere solo la parte buona evitando accuratamente di farsi carico degli oneri. Infatti, ha abbozzato uno statuto dove chiede la gestione politica e tecnica degli ambiti, ma senza mettere in campo le dovute risorse economiche per far decollare il progetto. A questo punto, agli scaltri Sindaci è bastato poco per capire che è meglio correre da soli e continuare a tentare la fuga dal CUB magari portandosi in dote una quota minima del Personale del CUB. Tra l'altro, la stessa Provincia, insieme ad alcune indegne amministrazioni comunali, già segnalate alla Corte dei Conti Regionale per danno erariale, hanno fatto scuola. Infatti la Gisec per il capitolo dell'impiantistica, nonostante le sollecitazioni sindacali, non ha preso in carico la quota parte del personale amministrativo come previsto per legge. Intanto, la situazione del CUB, tra il disinteresse generale diventa rapidamente ingestibile, cresce la rabbia dei lavoratori, abbandonati da tutte le istituzioni, che vivono un percorso drammatico, zeppo di tensioni per arrivare mediamente a percepire 1 stipendio, decurtato finanche degli assegni familiari, privo di copertura previdenziali, ogni 3 mesi. In questo contesto avvertiamo che il CUB è mina vagante e da un momento all'altro, potrà drammaticamente trasformarsi in luogo di forte conflitto sociale facilmente strumentalizzabile da chicchessia. Quindi le scriventi OO.SS. fanno appello al Presidente della Provicia di Caserta, on.le Zinzi, affinché si attivi personalmente per un proficuo tavolo di concertazione prima che sia troppo tardi senza sottovalutazioni come già avvenuto con l'ACMS.
Nel contempo si comunica che nei prossimi giorni sarà proclamata apposita giornata di Sciopero con corteo e manifestazione di protesta da tenersi sotto il Palazzo della Provincia di Caserta

Le segreterie provinciali di Caserta

Prima Fiera dell’Artigianato locale a Capua


CAPUA. Grande attesa nella Città del Foro  per la prima Fiera dell’Artigianato locale organizzata, in pompa magna, dalla nascente Associazione Culturale AnfiteArti, insieme al prezioso contributo della Proloco Antica Capua, che in poco tempo ha raccolto moltissimi artigiani sammaritani giovani e non più giovani ma animati dalla volontà di contribuire alla rinascita economica e culturale della Città. E così Domenica 22, in Piazza Mazzini a Santa Maria Capua Vetere dalle ore 9:30 fino alle ore 23:30, quaranta artigiani esporranno i loro prodotti che variano da gioielli in paste polimeriche e tessitura alle ceramiche artistiche di cui alcuni pezzi raffigurano Siti e Monumenti  cittadini sia dipinti sia a rilievo; dalla decoupage a i pastori stile ‘700 sia in terracotta sia in legno; dai gioielli artigianali per accessori alle pietre dure; dalle borse fatte a mano ai giocattolini in legno; e poi, come se non bastasse, pigotte, dipinti, lavori in perline e fimo e chi più ne ha più ne metta…Si tratta, dunque, di un evento che manca da molti anni in Città. E che, sicuramente, è destinato a diventare il primo di una lunga serie che coniughi le tradizioni dell’Antica Capua con l’Arte delle nuove generazioni. “Nel risveglio culturale generale che sta vivendo Santa Maria Capua Vetere – spiega l’Assessore Mario Tudisco – non poteva mancare una manifestazione che giustamente desse spazio e opportunità agli artigiani locali. Infatti, sono convinto che tali iniziative siano davvero molto utili per far conoscere le vere tradizioni della nostra storica Città anche a chi non è del posto ma intenderà partecipare. I miei migliori auguri, quindi, ai quaranta artigiani e all’Associazione Culturale AnfiArti che curerà l’organizzazione dell’evento nell’ambito della valorizzazione del Territorio.”

Targa-ricordo del Comune alla pianista Elvira Menditto

CASAGIOVE. Presso la Sala Consiliare del Comune di Casagiove il Sindaco dott. Elpidio Russo ha consegnato una targa-ricordo alla nota pianista Elvira Menditto, in merito al prestigioso premio “Un bosco per Kyoto” anno 2012 che le è stato conferito a Roma dall’Accademia Kronos. Il Sindaco Russo, nel consegnare la targa dell’Ente comunale alla maestra  Menditto, ha sottolineato che è un onore per la città annoverare nella comunità casagiovese una così valente pianista, insignita di premi e riconoscimenti prestigiosi. La Maestra Menditto contribuisce significativamente all’arricchimento delle coscienze culturali sul territorio casagiovese attraverso le sue splendide interpretazioni  musicali effettuate con autentica passione e trasporto emotivo. L’Assessore alla Cultura, dott. Lorenzo Pasquariello, ha sottolineato che nel corso delle iniziative culturali, che l’Ente intende promuovere nei prossimi mesi, si terrà una manifestazione alla quale sarà invitata la Maestra Menditto. Hanno partecipato alla cerimonia - tra gli altri - oltre al Sindaco Russo ed all’Assessore Pasquariello, l’Assessore comunale Paolo Lagnena, il consigliere comunale Davide Rotunno, il Consigliere comunale Antonio Palmiero. Presenti numerosi cittadini e dipendenti dell’Ente comunale. Hanno partecipato al momento di festa anche i genitori, il marito, Maestro Luigi Palmiero, ed altri familiari della Maestra Menditto.La pianista Elvira Menditto, ha studiato presso il Conservatorio di Benevento; ha partecipato a diversi concorsi nazionali classificandosi sempre tra le prime posizioni, tra cui: il “Concorso Nazionale Città di Stresa”, il  Concorso Nazionale Pianistico “Città di Monte Lungo”, il Concorso Nazionale  Musicale “Visconti” ed altri ancora. Ha suonato in varie rassegne e tenuto numerosi concerti, svolgendo un’intensa attività concertistica da solista e in formazioni cameristiche.

Salvatore Candalino

L'artista Tino Stefanoni si è incontrato con i giornalisti casertani

Caserta – L’artista Tino Stefanoni  si è incontrato con i giornalisti casertani presso la Galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea di via Don Bosco 7. Durante la prevew  per la stampa, improntata da un clima di estrema  cordialità e disponibilità, il maestro Stefanoni  ha rilasciato interviste e ha disegnato e firmato i cataloghi per i giornalisti intervenuti. All'incontro erano presenti, tra gli altri, anche il gallerista Nicola Pedana e il critico Enzo Battarra. Presso la Galleria sono in esposizione quindici opere su tela e una serie di lavori su carta. In precedenza Stefanoni aveva esposto una sola volta a Caserta nell’ambito della rassegna “Perché ancora la pittura?” inaugurata alla Reggia nel dicembre 1970.

Salvatore Candalino

INTERVISTA AL DOTTOR ANTONIO SALERNO AD UN ANNO DAL SUO INSEDIAMENTO ALLA DIREZIONE DELL’UFFICIO ARCHEOLOGICO DI CALVI RISORTA

ANTONIO SALERNO CON L'ASSISTENTE ENZO PICONE
Un anno fa l’insediamento del Dottor Antonio Salerno nella carica di nuovo Direttore dell’Ufficio Archeologico di Calvi Risorta, che, grazie all’acume gestionale della nuova figura dirigenziale e dell’ottima intesa di collaborazione offertagli dal personale a sua disposizione, ha decisamente cambiato faccia, avviandosi verso standard di eccellenza sempre più qualificanti. In occasione dell’anniversario della presa di possesso dell’importante poltrona dirigenziale, Il Dottor  Salerno, che, forte di una disponibilità riconosciutagli sia dai colleghi che dai suoi sottoposti, è molto ben visto in tutto l’ambiente lavorativo che gli è consono, ci ha concesso una intervista nella quale, stimolato anche dalle nostre domande, ha toccato tutti gli aspetti che, nel bene e nel male, caratterizzano la struttura affidata alle sue cure amministrative dalle massime cariche del Ministero per i Beni Ambientali e Culturali. Alla luce delle problematiche con le quali Salerno e i suoi collaboratori sono costretti a misurarsi ogni giorno, iniziamo col mettere in evidenza gli aspetti salienti dei primi 365 giorni di attività del Dottore Antonio Salerno. “Per quanto riguarda la funzionalità dell’Ufficio che presiedo, esordisce il nostro interlocutore, devo rimarcare che non sono state apportate variazioni sostanziali rispetto alle linee di conduzione della passata gestione. Ciò specialmente per quanto concerne gli aspetti  gestionali della tutela del patrimonio archeologico a noi demandato. Tant’è che, onde rendere più incisivo il lavoro di salvaguardia e tutela del territorio, si è proceduto all’apposizione di nuovi vincoli sia nel comprensorio dell’antica Cales che in altri punti sensibili del territorio di nostra competenza”. D’accordo, ma cosa si sta facendo di concreto in tale direzione? “Riguardo all’impegno istituzionale per la prevenzione dei reati contro il patrimonio culturale, si esplica un attento controllo sul territorio, sia da parte del personale dell’Ufficio che ad opera del Nucleo di Tutela dei Carabinieri per un’attenta ed opportuna prevenzione e repressione di ogni aggressione al patrimonio archeologico.” Dottor Salerno, a noi risulta che, da qualche tempo a questa parte, l’incidenza di tale tipo di reati sia notevolmente calata. “Esatto! E’ diminuita soprattutto per l’attenta opera di prevenzione che viene eseguita.” In quest’ottica, si registra anche un’ottima sinergia di collaborazione con le varie associazioni operanti sul territorio. “L’apporto collaborativo con le associazioni socio-culturali operanti sul territorio e le Amministrazioni Comunali è ottimale. Parlo di sodalizi che svolgono una più che incisiva funzione di attenzione verso le problematiche archeologiche, anche se, diciamola tutta, non mancano, aspetti puramente polemici e deleteri cha hanno il solo scopo di denigrare le diverse Istituzioni impegnate a trecentosessanta gradi per la tutela del territorio.” A quanto ci risulta, le emergenze più calde e controverse proverrebbero dal Comune di Francolise e, in modo specifico, dalle questioni legate ai lavori riguardanti il cantiere di via Auzente e l’insediamento dell’antica città di Urbana. “A riguardo di via Auzente, posso dire che è mancata una corretta e doverosa intesa con il Comune, finalizzata ad una buona tutela del patrimonio. Urbana è un caso a parte. Ci sono delle problematiche legate all’esatta ubicazione e all’estensione del sito, il che rende problematico individuare una mappa precisa per l’apposizione del vincolo.” Nonostante la grande ricchezza del territorio, che si contraddistingue sia per la presenza di vestigia imponenti che per una serie di importanti ritrovamenti, la città che ospita il complesso dell’antica Cales non dispone ancora di una istituzione museale. Come mai? “E’ vero, ma un progetto a tal proposito esiste. Per renderlo realizzabile, si attende la conclusione dei lavori di restauro, messa in sicurezza e consolidamento funzionale del Castello Aragonese, presso il quale, a tempo debito, sarà trasferita anche la nostra struttura operativa. Cales, continua Salerno, è molto importante dal punto di vista archeologico, tant’è che una gran mole di reperti provenienti dallo specifico comprensorio archeologico sono sparsi in numerosi musei e depositi, tra cui quelli di Napoli e Santa Maria Capua Vetere. Nella seconda metà del 1700, approfittando della sua funzione, l’Ambasciatore inglese Hamilton trafugò diversi reperti provenienti dall’antica Trebula Balliensis, attualmente in esposizione nelle teche del British Museum, di Londra.” Dottor Salerno, cosa ci può dire circa l’incidenza collaborativa del personale di cui dispone? “Nonostante le difficoltà nelle quali siamo costretti ad operare e, soprattutto, l’inadeguatezza della struttura che ci ospita, riusciamo a gestire un attrezzato deposito, una sala-studio e un ben strutturato archivio. Tutto questo grazie alla dedizione e alla professionalità del personale dell’Ufficio, che, malgrado in forzata deficienza d’organico, si da molto da fare, muovendosi sul territorio con grande competenza e professionalità e senza alcun rimborso per spese di missione. Sono fortunato ad avere una squadra come la mia.” Un’ultima domanda. Il suo Ufficio, composto da quattro Assistenti alla Vigilanza, dispone  di un solo Assistente Tecnico dei due previsti in Pianta Organica. E’ un problema? “Sulla carta, lo sarebbe, ma, in effetti, non lo è. Apprezzo l’impegno dell’Assistente Enzo Picone, che si dedica al lavoro con grande senso di abnegazione, non facendo pesare la mancanza della figura professionale che dovrebbe affiancarlo.” Dunque, il suo è proprio un Ufficio modello? “Non so cosa lei intende per Ufficio modello. So solo che sono molto soddisfatto dei risultati conseguiti grazie anche al personale di cui dispongo.”
Daniele Palazzo

MADDALONI: FERRARO NOMINATO COORDINATORE CITTADINO DI GRANDE SUD

MADDALONI. Si è svolto stamattina l’incontro tra gli esponenti di Grande Sud della Città di Maddaloni ed il Coordinamento Provinciale Casertano. Alla riunione, alla quale hanno partecipato oltre al Coordinatore Provinciale Paride Amoroso anche il Coordinatore della Macroarea competente Antonio Sagnalli, si è discusso della riorganizzazione del partito a livello locale in un contesto di apertura alla società civile del Comune maddalonese. Durante la riunione, il coordinatore Provinciale ha anche delineato la cabina di regia del coordinamento cittadino affidando a Michele Ferraro il ruolo di coordinatore cittadino e ad Alfonso Sagnelli il ruolo di coordinatore vicario. “Sono assolutamente soddisfatto ed orgoglioso per l’occasione che mi è stata concessa. Saremo di sicuro un gruppo aperto all’ascolto delle istanze del territorio e della cittadinanza”. Questo è quanto ha dichiarato a margine dell’incontro il neo coordinatore cittadino Michele Ferraro . “Vogliamo che siano i bisogni della gente a dirigere la nostra azione politica ed amministrativa”.
“L’incontro di oggi” – ha dichiarato il segretario provinciale Paride Amoroso – “rappresenta un ulteriore passo in avanti verso la definizione della struttura territoriale del partito. Questo momento, inoltre, è la testimonianza diretta dell’interesse che il nostro gruppo nutre verso tutte le realtà locali e non solo verso i grossi centri. La scelta da noi operata” – continua Amoroso – “di nominare Michele Ferraro come coordinatore cittadino di Grande Sud è una conseguenza di questa nostra vicinanza al territorio: non a caso abbiamo scelto un uomo da anni attivo nel sociale e nella promozione del territorio di Maddaloni. Sono sicuro” – ha concluso Paride Amoroso  – “che lui riuscirà, con il contributo di Alfonso Sagnelli, ad organizzare il partito a livello locale e ad operare le scelte migliori per il bene della collettività.”

INCENDIO INSIDE A BELLONA, NESSUN ALLARME PER CAIAZZO

Stefano Giaquinto
CAIAZZO - "Le concentrazioni di inquinanti riscontrate sono tali da far escludere la possibilità di effetti acuti sulla popolazione". Questo il testo del fax recapitato alle ore 15.25 di venerdì 20 aprile 2012 presso la casa municipale di Caiazzo, mittente l'Arpac (l'Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania). Nessun allarme inquinamento dunque, almeno per il comune retto dal sindaco e consigliere provinciale Stefano Giaquinto, primo cittadino che prontamente ha chiesto l'intervento degli esperti regionali e soprattutto ha assunto l'iniziativa per chiarire ed informare nel giro di poco tempo i cittadini. Caiatini che, in tanti e preoccupati, hanno contattato gli uffici del palazzo di città per verificare lo stato dei fatti e soprattutto per conoscere il destino di terreni e coltivazioni alla luce delle centinaia di balle di rifiuti dell'impianto di stoccaggio dell'Iside srl andate a fuoco in località Ferranzano di Bellona. La salvaguardia dell'ambiente e del territorio stanno a cuore all'amministrazione comunale di Caiazzo. Altra lodevole iniziativa in tal senso la riunione in programma martedì 24 aprile 2012 alle ore 16.30 presso l'aula consiliare del palazzo di piazzetta Martiri Caiatini. Il sindaco Giaquinto ha invitato i colleghi dei Comuni dell'Ambito Nord, i primi cittadini dei comuni dell'Associazione Alto Casertano, e per conoscenza la provincia di Caserta e la Gisec Spa, per l'esame della bozza di Statuto della costituenda Società di Ambito Territoriale. "Ti sottolineo - ha scritto Giaquinto - che l'iniziativa dello scrivente si colloca nell'ambito di una disamina approfondita del vigente quadro normativo che prevede la cessazione del regime transitorio di cui all art. 11, comma 2 ter della L. n. 26/2010 e ss.mm.ii., alla data del 31.12.2012, nonché della situazione di default finanziario e gestionale acclarata in cui versa il Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e di Caserta Articolazione Caserta".

c.s.