14 agosto 2008

IL REFERENTE CITTADINO DEL W.W.F. INTERVIENE SULLA RIAPERTURA DEL MERCATO COPERTO.




Piedimonte Matese - In merito alla notizia ufficiale della riapertura del Mercato Coperto del giorno 12 agosto u.s., rilasciata dal Sindaco di Piedimonte Matese e riportata dalle pagine di questo giornale, interviene, per dovere d’informazione, il referente cittadino per il W.W.F. provinciale -Nico Brunelli (nella foto) che lo scorso anno, stanco delle continue segnalazioni inevase, denunciò lo stato di degrado e fatiscenza della struttura pubblica, il quale ci tiene precisare: “In data 24 ottobre 2007, dopo le segnalazioni ricevute da cittadini-utenti, a salvaguardia e tutela della salute pubblica, ho provveduto personalmente a segnalare al Dirigente dell’U.O. P.C./D.S. n.30 dell’A.S.L. CE/1, la necessità e l’urgenza di un verifica igienico-sanitaria presso il mercato coperto comunale in piazza Europa. Successivamente a seguito della comunicazione nota prot. n.2662/UOPC dell’esito degli accertamenti eseguiti in data 08.11.2007 dai Tecnici della Prevenzione della stessa U.O. P.C. e, infine, a quanto fatto presente in data 13.11.2007 dal Responsabile del Settore LL.SS.PP. -Ing. Ernesto PALERMITI (… che l’inizio delle lavorazioni possono avere inizio nel termine massimo di giorni 15 dalla presente…), per evidenziare che nonostante la proposta della Dirigente Medico Responsabile della U.O. P.C. -Dott.ssa Laura LEONCINI, di emettere ad horas idonea ordinanza finalizzata alla sospensione delle attività presso il Mercato Coperto di Piazza Europa, fino alla risoluzione delle problematiche riscontrate e di disporre opportuni interventi urgenti al fine di ripristinare nel più breve tempo possibile le condizioni di igienicità, funzionalità e sicurezza dell’edificio, seguiti dalla bonifica, dalla sanificazione e dalla disinfestazione del sito. In data 16 gennaio 2008 -continua l’ambientalista- non solo le attività non sono state sospese, ma le opere riportate giustamente in un idoneo cartello di cantiere (nella foto), non sono mai iniziate. Pertanto, ho dovuto sollecitare chi di competenza, per la risoluzione definitiva dell’annosa problematica, evitando di interessare le Forze dell’Ordine e/o la Magistratura competente. Ora, auspichiamo solo che la struttura pubblica, finalmente posta in sicurezza -conclude Brunelli- venga organizzata e usata nel migliore dei modi dagli operatori addetti e, in futuro, continuamente controllata dagli organi preposti”.

PietroRossi

La famiglia di Enrico Caruso fa alcune precisazioni.


Caiazzo. Tantissima gente si è stretta intorno alla stimata famiglia Caruso per esternare il proprio cordoglio in seguito alla prematura scomparsa di Enrico, il quarantaquattrenne morto dopo essersi tuffato nella piscina di una struttura ricettiva di Alvignano. Non sono mancate, però, le polemiche per le notizie non veritiere, o peggio tendenziose, divulgate a mo’ di fotocopia dalla solita stampa disinformata, in seguito alle quali i familiari del defunto si sono visti costretti a diramare un breve ma significativo comunicato, di seguito riportato integralmente come richiesto: “La famiglia del compianto Enrico Caruso (nella foto) trova commovente l'interessamento della stampa locale per il dramma che ha colpito il congiunto, ma allo stesso tempo esprime rammarico per la facilità con la quale si pubblicano notizie poco confacenti i fatti reali. I familiari sono tuttora in attesa di risposte certe agli struggenti interrogativi che naturalmente seguono circostanze del genere e non si spiegano l'origine e le fonti degli articoli pubblicati. Sapere che ci sono persone che già traggono o hanno tratto conclusioni indipendentemente dal cercare eventuali conferme o smentite non rispetta la riservatezza e la discrezione del proprio dolore. Tuttavia esprimendo la grande commozione che ha suscitato la massiccia partecipazione, la famiglia Caruso ringrazia pubblicamente le persone che da Caiazzo e dai paesi limitrofi le si sono strette intorno nelle lunghe ore che hanno separato la morte del caro Enrico dal giorno delle sue esequie. La famiglia ribadisce che non vi è ancora certezza sulle cause del decesso, non essendo ad ora resi noti gli esiti dell'esame autoptico né quelli della perizia medico legale di parte”.

Fonte: teleradionews