31 maggio 2012

L'Eps Campania, esce dal coordinamento delle associazioni venatorie della Campania per costituire un comitato civico di tutti i cacciatori campani..........


Abbiamo da poco appreso, (la notizia è di ieri) delle dimissioni presentate del Presidente Regionale della FIDC prof. Felice Buglione, al Consiglio Regionale Federale di Caserta, la cosa non ci rattrista, anzi. Per l’EPS Campania, tutte le associazioni devono avere pari dignità, è anacronistico pensare diversamente. Avevamo accettato con spirito di abnegazione quel coordinamento denominato SEI CONTRO UNO o SETTE MENO UNO, ma la realtà non era sei contro uno, ma uno,due, tre, quattro contro altre in alcune occasioni e viceversa in altre. Ci saremmo augurati che fosse stato un coordinamento UNO PER TUTTI e TUTTI PER UNO, uniti si vince!!!!!!!!! Sempre…….ma, Non si può costruire TAVOLI DI CONCERTAZIONE, insieme a chi pensa solo a come fregare l’altro. A nulla è valso l’invito a mantenere fede agli impegni assunti, tempo sprecato. Purtroppo non ci restava altro che uscire UFFICIALMENTE da quel sedicente coordinamento e comunicare la formazione di un comitato civico di cacciatori (non ci interessa a quale associazione appartengono) attraverso il quale tutti potranno esprimere le proprie opinioni. L’uscita dal coordinamento ci libera dalle pastoie che questi impone, perciò da oggi ci sentiamo liberi di comunicare con tutti attraverso qualsiasi organo di informazione che avrà la gentilezza di ospitarci. Comunichiamo inoltre, che saranno diramati comunicati inerenti le questioni, che prima, per il rispetto dovuto al coordinamento delle ASSOCIAZIONI VENATORIE evitavamo di fare. IL CORAGGIO, non c’è mai mancato!!! Eravamo e restiamo contrari unici all’art. 34, quell’articolo che altre associazioni, per interessi di bottega, hanno voluto e continuano a sostenere. Promettiamo l’impegno assoluto per l’eliminazione dell’infame articolo 34. Ci riusciremo?  Non siamo in grado di assicurarlo, ma ci batteremo. Per il resto, tutto quanto da noi programmato (in modo particolare la pari dignità di tutte le associazioni venatorie) continueremo a sostenerlo, anche senza l’aiuto di quelle associazioni, che speriamo, con un colpo di reni, riescano a scrollarsi di dosso il loro antico ruolo di lacché.-

UFFICIO STAMPA
Segreteria Regionale Eps Campania

Continua a prendere forma il calendario dei No-Gas

CAPUA. Continua a prendere forma il calendario dei No-Gas, tra assemblee pubbliche e di rione nella città di Capua, iniziative e volantinaggi sparsi su tutto il territorio, la festa del 16, e la mobilitazione generale di fine mese per le strade della bella città d’arte. Grande la partecipazione popolare la settimana scorsa al “parco verde” dove si è tenuta un’assemblea dei cittadini del quartiere, così i no-gas lanciano subito un altro appuntamento per venerdì 1 giugno all’ USB di Capua sita in via Riviero Casilino 98. Stesso la sera di venerdì, alle 20 e 30 ci sarà l’assemblea dei No-Gas al centro agorà di Vitulazio. Ultimo appuntamento del movimento per questa settimana è previsto per domenica 3 giungo con il volantinaggio in mattinata nelle piazze di Capua. I No-Gas continuano la loro azione di presenza attiva sul territorio mentre nel silenzio dei palazzi si continuano a progettare a tavolino piani scellerati, come da ultimo la minaccia “preparata” dell’emergenza rifiuti, che vede Capua, le sue strade e le sue piazze colme di “monnezza”.

IL MOVIMENTO NO GAS

I CAMERA PRESENTANO IL LORO ALBUM D’ESORDIO SUL PALCO DEL MR ROLLY’S DI VITULAZIO

VITULAZIO. I CAMERA fissano un nuovo concerto per la presentazione del loro primo lavoro discografico “Favole e apocalisse” uscito il 15 maggio sotto l’etichetta MArteLabel. Sabato 2 maggio, infatti, la formazione campana che fa capo ai musicisti Davide Maria Viola, Agostino Pagliaro, Marco Pagliaro e l’attore regista Luigi Morra, salirà sul palco del Mr Rolly’s di Vitulazio. Legati ad un’idea di performance che unisce la musica ad altre arti performative, primo tra tutte il teatro, i Camera hanno prodotto questo primo lavoro discografico, che si presenta come un’antologia di cinque brani riarrangiati, selezionati dai loro lavori realizzati nei loro quattro anni di attività,  registrati in Italia e missati negli USA da Kramer, produttore di band come “Urge Overkill” e “White Zombie”.
“Favole e apocalissi” è infine in distribuzione anche sui principali store digitali come Amazon e Itunes.

LA GIUNTA COMUNALE APPROVA IL PROGETTO PER IL RESTAURO DEL CATASTO ONCIARIO.


Vincenzo Cappello Sindaco di Piedimonte Matese
PIEDIMONTE MATESE. Nell’ultima seduta della giunta comunale di Piedimonte Matese è stato approvato il progetto 2012 per la promozione culturale da finanziare con le  LL.RR. n° 49 del 04.09.1974 e n° 4 del 03.01.1983 che disciplinano le procedure di finanziamento regionale a favore delle biblioteche di ente locale per iniziative che promuovono progetti di tutela e valorizzazione di patrimonî bibliografici antichi e di pregio. La Giunta Comunale di Piedimonte Matese ritenendo importante procedere al restauro e alla conservazione di tutto il patrimonio librario antico, custodito presso la locale biblioteca civica e a rischio di deterioramento, in quanto oggetto di numerosi studi e ricerche da parte degli storici ha approvato un accurato progetto di recupero. Il programma di interventi approvati è stato reso necessario per il restauro e la conservazione del manoscritto cosiddetto Catasto Onciario, datato 1754, considerato tra i più importanti documenti locali in quanto unica fonte delle indagini dalle quali risultano le condizioni della città di Piedimonte Matese e degli abitanti, nel reciproco sviluppo della loro economia, delle loro industrie e dei loro beni, ed in rapporto alla costituzione, all’intensità ed allo sviluppo delle forze rispettive.

Pietro Rossi

IL GRUPPO PROTEZIONE CIVILE DI SAN POTITO SANNITICO SUGLI SCUDI.


SAN POTITO SANNITICO. Il gruppo comunale volontario Protezione Civile di San Potito Sannitico, grazie alla volontà dell’assessore delegato della protezione civile Paolo Riccio e al sostegno del sindaco Francesco Imperadore e vice-sindaco Raffaele Lombardi, ha partecipato insieme ai gruppi comunali di protezione civile Curti di Caserta e di Santa Maria Capua Vetere all’esercitazione Sorbo Serpico 2012. La protezione civile “le Aquile” di Sorbo Serpico ha organizzato l’esercitazione in modo da testare la capacità operativa dei volontari in caso di evento sismico, vista la forte propensione delle nostre zone a tali eventi. La simulazione è stata del tipo “Table Top” (Tavoli di Comando) che ha comportato la collaborazione tra il Centro operativo comunale(COC ) e l’Associazione Radioamatori Italiani (ARI), in modo da dare allo scenario un aspetto il più realistico possibile. Le varie squadre di Protezione Civile accorse si sono unite in modo da eseguire le varie missioni riguardanti l’esercitazione quindi si è allestita una tendopoli nel campo sportivo di Sorbo Serpico come centro di raccolta. Le attività addestrative hanno interessato: la comunicazione a maglia radio, il coordinamento attività logistiche, il monitoraggio del territorio. Tali esercitazioni sono atte a formare il volontario per operare in caso di eventi tellurici ed essere, quindi, pronti e preparati ad agire in caso di tali calamità. 

Pietro Rossi                                                                         

Il CAI di Piedimonte Matese denuncia abusi ambientali nel Parco del Matese alla Commissione Tutela Ambiente Montano.


PIEDIMONTE MATESE. La Sezione CAI di Piedimonte Matese ha rilevato sul territorio matesino, nell’ambito di alcune escursioni previste da calendario, alcune situazioni anomale, che sono state prontamente segnalate alle autorità competenti.  Nello specifico, nel pianoro dell’Arvaneto, nel territorio comunale di Cusano Mutri, sono stati osservati una trentina di alberi vittime, da parte di anonimi, del fenomeno della cercinatura, ovvero l’operazione praticata sugli alberi destinati all'abbattimento (in questo caso selvaggio), consistente nell'asportazione di un anello di corteccia fino alla profondità del cambio, per farlo appassire e quindi indurire.  Nei pressi del Rifugio di Monte Orso, in loc. Pianellone, ricadente nel territorio di  Castello del Matese, sono stati invece rilevati numerosi alberi segati illegalmente, e lasciati a terra in attesa della loro essiccazione e quindi al fine di potersene appropriare in maniera illegale.  Una segnalazione di quanto rilevato è stata inoltrata dalla Commissione TAM (Tutela Ambiente Montano) della Sezione CAI di Piedimonte Matese al Corpo Forestale dello Stato, ai Sindaci di Cusano Mutri e Castello del Matese, ed al Presidente del Parco Regionale del Matese, al fine di consentire agli stessi i necessari provvedimenti in merito. Tali segnalazioni sono motivate inoltre dalla circostanza che la vigente normativa in materia prevede che il legname secco sia di proprietà del Comune presso il quale lo stesso si trova. E quindi, a tutela, oltre che degli incantevoli scenari delle nostre terre, degli interessi dei Comuni e della popolazione dei Comuni matesini.

Pietro Rossi

Baia Latina inserita tra le Aree Wilderness in Provincia di Caserta.


Michele Santoro
BAIA LATINA. Un piccolo Paese una grande Idea! Chi non frequenti il cosiddetto Alto Casertano difficilmente sa dell’esistenza di due piccoli borghi che uniti assieme formano il Comune di Baia e Latina, nella valle del Fiume Volturno. Antichi borghi che racchiudono valori e bellezze storiche ed architettoniche che pochi conoscono, ai quali fanno da sfondo dense colline boscose di macchia mediterranea. Oggi la saggezza degli amministratori di questo piccolo Comune casertano ha fatto sì che Baia e Latina sia inserito tra i Comuni che hanno fatto una scelta Wilderness a tutela dei propri luoghi rimasti finora inalterati. Una proposta per la designazione di alcune Aree Wilderness che permettano la difesa di ciò che è rimasto selvaggio su quelle colline senza per questo sottoporre i propri cittadini a vessazioni con rinunce impossibili da farsi per quanto riguarda l’uso delle risorse naturali rinnovabili, quali il taglio dei boschi, il pascolo, la raccolta dei funghi e la caccia, nei giorni scorsi è stata accolta dal Consiglio comunale che ha infine deliberato, con decisione unanime di maggioranza e minoranza, la designazione di ben 3 lembi di Area Wilderness per un totale di circa 600 ettari. Esse tutelano lembi di colline rivestite da una densa macchia mediterranea composta in prevalenza da lecci, terebinti, alberi di Giuda, roverelle, ornielli ed aceri. Oggi le Aree Wilderness di Baia e Latina, denominate “Santa Maria degli Angeli”, “Baia e Latina” e “Costa Latina” sono inserite nel Sistema delle Aree Wilderness Italiane; una rete di aree che dal nord al sud ha già raggiunto il numero di quasi 70 per un totale di quasi 45.000 ettari. Lembi di natura da far rimanere paesaggisticamente immacolati, dove l’uomo possa ancora andare a ritrovare i valori del tempo andato, preservati affinché almeno qualcosa dei propri luoghi resti immutati per le generazioni a venire. Recentemente la vicina Regione Lazio, a firma del proprio Presidente del Consiglio ha presentato una proposta di legge per il riconoscimento di queste Aree, affinché i Comuni designatori possano venire a godere di finanziamenti pubblici quali premio per quanto essi hanno fatto autonomamente a favore della tutela dell’ambiente. Con queste ultime Aree decise dal Comune di Baia e Latina anche in Regione Campania si sta predisponendo il terreno politico affinché una legge simile possa presto essere presentata: ad oggi sono difatti già 18 le Aree Wilderness campane, delle quali ben 8 in Provincia di Caserta. Un plauso va quindi dato agli amministratori di Baia e Latina, ed in particolare al loro Sindaco  Michele Santoro (ma anche all’amministrazione precedente che per prima accolse la proposta e che oggi ha ritenuto di farla propria pure stando all’opposizione) per la saggezza e lungimiranza della decisione. Tra l’altro le tre Aree Wilderness oggi si prefigurano, almeno di fatto, anche come un baluardo a quel progetto famigerato che vorrebbe vedere il Monte Monaco (naturale proseguimento di queste colline, benché ricadente in altro Comune) trasformato in cava e cementificio, anziché essere preservato come gioiello ambientale e paesaggistico quale esso è, posto quasi come un’isola tra il Matese, il Monte Maggiore e le sue acque minerali, il vulcano spento di Roccamonfina ed i monti di Mignano. Scampoli di integre colline che ora si cercherà di farle conoscere a chi le saprà apprezzare per il loro valore di per sé; perché è con piccole cose come queste che si rende noto un paese e lo si valorizza, dandogli un’etichetta come prodotto di qualità.

Pietro Rossi