24 febbraio 2011

Luigi Imperato e Teatro di Legno con Non merita lamenti per il Teatro Civico 14.


Caserta.Spettacolo finalista del Premio Scenario 2009, Non merita Lamenti, sarà sul palco del Teatro Civico 14 nell’ultimo week-end di febbraio. Venerdì 25 e sabato 26, alle ore 21.00, e domenica 27, alle ore 19.00, Fedele Conanico, Ilaria Cecere e Annamaria Palomba porteranno in scena la vita di Pascalina Di Gesù coniugata Colantuono, mamma impegnata in due attività, “una piena di cazzimma, l’altra caritatevole verso me e verso l’anima che mi chiama”. Mamma che diede alla luce una figlia ingrata che si lasciò andare al suicidio, una figlia che non resistette alla sua storia, alla sua vita repressa. Così lo spettacolo scritto e diretto da Luigi Imperato e Silvana Pirone prende corpo attraverso il racconto della vita delle due donne narrato dalle loro stesse voci. La storia di una piccolina, che da prima della classe dovrà lasciare andare tutto ciò che ha appreso sotto i colpi della violenza paterna, sotto i colpi di un padre che si arroga il diritto di distruggere un’esistenza solo perché l’ha creata, perché ne è padrone. Sulle tavole di vicolo Della Ratta la madre ricorderà il dolore e i lamenti ingoiati in nome della vergogna che suscita una morte suicida, una morte che non merita lamenti. “Io piango i figli di tutti perché – racconta Pascalina Di Gesù coniugata Colantuono – non ho potuto piangere mia figlia. I morti di suicidio non si piangono. Si atterrano silenziosi. La gente manco se ne deve accorgere. Quando è morta mi sono stata zitta. Ho inghiottito tutte le urla delle madri che abbracciano figli morti, ho divorato tutta la pietà della madonna vergine. Ma io sono tosta. Mi lamento tutti i giorni, e vomito quello che ho ingoiato. Mi lamento per chi muore di malattia, di fatica, di speranza, ammazzati, morti uccisi, vecchi, giovani, piccirilli. Chi si suicida non è cristiano, non merita lacrime. Non merita lamenti”.