26 agosto 2013

Straordinario successo della seconda edizione de “La Notte bianca dei sapori e delle tradizione” di Maiorano di Monte.





DRAGONI. Si è conclusa all’alba la Notte Bianca voluta ed organizzata dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Dott. Silvio Lavornia; affluenza di turisti e curiosi mai registrata nella piccola frazione che con la totale partecipazione della popolazione hanno fatto in modo che l’intero borgo di Maiorano di Monte si riempisse in tutti i suoi spazi. Grande entusiasmo da parte degli espositori locali e non, grande soddisfazione degli amministratori comunali. Tanta musica, cabaret, enogastronomia, hanno reso per una nottata la piccola frazione centro di grande attenzione ed interesse a livello provinciale; gente accorsa da ogni parte della provincia hanno apprezzato la bellezza naturale del luogo e la cordialità e l’ospitalità degli abitanti della frazione. Più di 40 stands con prodotti tipici e locali alla riscoperta di antiche tradizioni, di antichi sapori ed antichi oggetti fatti rigorosamente a mano da artigiani che ormai non esistono più, circa 1500 visitatori accorsi da ogni parte della provincia, più di 8 ore di musica live no stop con artisti di strada, gruppi locali, musica disco con Dj locali e cabaret hanno reso la nottata magica. “Questa manifestazione – dice il Sindaco Lavornia - fa parte del progetto cultura e spettacolo che la nostra Amministrazione ha inserito nel proprio programma, vuole significare un momento importante di condivisione, di aggregazione e confronto; bisogna stimolare i giovani affinché possano interessarsi al proprio territorio e ai prodotti che la terra offre, riscoprire antiche tradizioni artigianali e sapori oramai scomparsi e creare una vetrina, un’opportunità per i giovani che oggi si pongono l’importante domanda sul futuro lavorativo. Insieme ai colleghi amministratori stiamo portando avanti un programma serio che tende a valorizzare il nostro territorio gettando le basi per una crescita sana e reale. L’impegno è massimo e sarà sempre tale, stasera abbiamo ottenuto l’ennesima positiva risposta a tale impegno sociale e culturale e la numerosa presenza di visitatori testimonia ciò e ci conferma che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta. Non dobbiamo dimenticare che la nostra terra è ricca di tradizioni che devono essere solamente riproposte, è ricca di sapori che vanno riscoperti e valorizzati ed è ricca di giovani volenterosi con la voglia di crescere e di fare;  con l’impegno di tutti possiamo creare un’economia turistica ed enogastronomica che potrà senza dubbio rappresentare un’economia locale reale capace di soddisfare le esigenze delle nuove generazioni. Siamo soddisfatti - conclude il Sindaco Lavornia - della riuscita e vorrei ringraziare in primis tutti gli abitanti della frazione Maiorano di Monte per l’impegno profuso e per lo spirito di collaborazione e di unione dimostrato in un goliardico quanto importante momento di aggregazione e condivisione e tutti gli espositori e le persone che con il loro contributo hanno consentito la realizzazione di questa Notte Bianca. Con l’esperienza maturata in questa seconda edizione siamo sicuri che potremo fare ancora meglio l’anno prossimo. Ad ogni modo interesseremo a breve anche le altre frazioni di Dragoni con attività socio culturali come questa e siamo sicurissimi dell’ottima riuscita. Arrivederci a l’anno prossimo ancora più numerosi.
Pietro Rossi

BILANCIO PIU’ CHE POSITIVO PER L’OTTAVA EDIZIONE DELLA TRAVERSATA DEL PARCO DEL MATESE ORGANIZZATA DAL CAI


PIEDIMONTE MATESE. Oltre cento sono stati i chilometri percorsi nell’ottava edizione della Traversata del Parco Regionale del Matese, organizzata anche quest’anno dalla Sezione di Piedimonte Matese del Club Alpino Italiano. Circa 30 i partecipanti, provenienti da ogni parte d’Italia, oltre che alcune traversatrici originarie della Germania. Nulla più del “bilancio di conclusione” degli organizzatori ed accompagnatori del gruppo Sandro Furno ed Alessandro Valle può raccontare l’incantevole esperienza: «Come da tradizione ogni anno l’itinerario varia, ed in questa edizione, dalla Valle Santa in S.Lorenzello, passando per gli incantevoli castagneti di Civitella Licinio, siamo giunti alla Chiesetta di S. Maria della Neve, ove era in corso la messa in onore di questa Madonna, festeggiata appunto il 5 agosto, con la benedizione del pane. La forra di Lavello e il suo bel delizioso percorso lungo il Titerno ci ha accompagnati fino al ponte di “sprecamugliera”. In serata a Cusano Mutri incontro con suonatori e danzatori Cusanesi fino a notte inoltrata, con canti e danze della tradizione popolare. Il secondo giorno siamo rientrati nella provincia di Caserta, passando per il Rifugio di Monte Ariola (S.Potito Sannitico), gentilmente concesso dal GEM come punto di appoggio, e poi visita al punto di decollo di parapendio e deltaplani e via verso i sentieri di Castello del Matese, passando per il Pozzo di Arito e per il passo dello “Stincone”, sotto una fresca pioggia pomeridiana che ci ha accompagnato fin quasi al Rifugio Tassitello, dove gli allevatori avevano appena finito di mungere le proprie mucche e ci hanno offerto un bicchiere di latte fresco… ancora “caldo”. L’ospitalità della Masseria D’Abbraccio a Reale ha concluso la giornata con una cena sull’aia, sotto il cielo stellato, e canzoni a volontà. Nella mattinata del terzo giorno si è invece svolto un laboratorio didattico sulla produzione del formaggio pecorino e della ricotta. Visita al vivaio forestale delle “Carboniere”, con calorosa accoglienza degli operatori. Ormai nel regno del faggio, sopra i 1000 m di quota, un bel sentiero ci ha condotto nella piana di Capo di Campo, dove – presso l’area attrezzata delle “Fascetelle” era accampato un gruppo scout. Un caffè al Saloon dell’Impiccato, e poi rifornimento d’acqua alla fontana del Corvo, dove un gruppo di cavalli era all’abbeverata, e poi su, per la Serra del Perrone nell’Oasi WWF di Guardiaregia, fino a rientrare nel territorio di Castello del Matese nella Valle S.Maria, dove era accampato un secondo gruppo scout, nei pressi del rifugio nuovo. Tappa alla Capanna Sociale CAI Rifugio Monte Orso. In serata momento eno-gastronomico culturale, con “Cantine Mattei” che ha illustrato la storia e le caratteristiche del Pallagrello del Matese, della produzioni vinicola aziendale, seguita dalla degustazione di vini ed olio del Matese. Nella notte si è svolta anche una particolare “Caccia al tesoro” nei boschi intorno al rifugio, armati di bussola e torcia. Quarta tappa: dal Rifugio M. Orso a S. Gregorio Matese. Entusiasmante discesa lungo il sentiero per la Grotta dell’Orso e il Concone delle Rose, visita al piccolo rifugio omonimo nel bosco, poi il guado del Fosso del Cerasiello. Percorso il Regio Tratturo, rievocandone la storia con l’aiuto del Prof. Nando Pirro, siamo giunti presso la località “Rena rossa”, e quindi sulle rive del Lago Matese, percorrendo uno dei bastioni che separano il lago dagli inghiottitoi esterni. Con l’occasione si è posto in evidenza le attività dei campi naturalistici di osservazione avifaunistica “Migrandata” svolti da Legambiente e dall’ associazione ornitologica ARDEA. Dalle rive del lago, tra i profumi del canneto e della menta selvatica, abbiamo potuto avvistare alcuni lontri, le tipiche imbarcazioni a fondo piatto, e poi – previo rifornimento alle “tre fontane” – abbiamo imboccato il Sentiero Italia, in direzione Parco d’Amore, valicando il Raspato e guadagnando il paese di San Gregorio Matese passando per l’”Acqua Nevera” sulla via delle “Macce”, la Santa Croce e la via Crucis. Dopo una ricca cena all’Hotel M.Miletto, serata all’insegna dell’Hard Rock con il “Tributo ai Deep Purple” e concerto di Pino Scuotto. Il 9 agosto il gruppo di traversatori, arricchitosi di altri partecipanti provenienti dalla Basilicata, si è mosso verso Valle Agricola, passando per la “Frocca di Macchia Lunga” e per il Rifugio di Camporuccio. In paese erano in corso i primi festeggiamenti in onore di S.Rocco (festeggiato infine il 16 agosto), presso la bella Piazzetta S.Antonio, al cospetto dell’antica Porta S.Giovanni, ed a due passi dalla via Gelso, dove i festeggiamenti sono proseguiti per i traversatori con un’esplosione di musica popolare, con l’incontro di anziani suonatori e danzatrici locali, arricchiti dalla visita di altri appassionati provenienti da Caserta. Preludio alla fine traversata, il percorso da Valle Agricola a Letino, sulla via detta “Panoramica”, con interessanti punti di interpretazione del paesaggio della valle del Volturno, da Pratella a Prata Sannita con il suo Castello normanno, a Ciorlano con il suo Parco Eolico, Fontegreca e la Cipresseta, Capriati a Volturno e sulla Rava di Prata e le grotte del Cauto. Pranzo di fine tappa presso il Centro di Didattica Ambientale “Il Mulino di Patino” e riposo pomeridiano in un bellissimo B&B in pietra, nella Piana delle “Secine”. Dopo cena, animazione presso il “Chioschetto”, in bella vista del Lago di Letino, attraversamento del centro storico del paese fino al Castello, e quindi escursione in notturna fino a Campo Figliolo, presso la Fontana dei “Palummi”. All’alba il gruppo degli infaticabili è ridisceso verso Gallo Matese, beneficiando di una splendida vista dall’alto del Lago di Gallo. Stanchi, ma soddisfatti, i trekkers si sono congedati nella bella piazza di Gallo, dopo aver ripercorso le proprie emozioni nell’ultimo briefing con il Presidente Franco Panella e con il gruppo della logistica, al quale va un grande ringraziamento per la grande disponibilità. Ancora una volta il Matese è stato la splendida scenografia di un percorso che, a detta  degli stessi partecipanti, non è semplicemente una escursione attraverso bellissimi paesaggi, ma è soprattutto una esperienza di socialità, di scambio culturale e di amicizia, sia tra i partecipanti che con le splendide persone del Matese». Un ringraziamento da parte del CAI è andato, oltre che ai partecipanti, anche alle Amm.ni Comunali che hanno accolto i traversatori (in particolare Valle Agricola e Letino), al Farmacista di S.Gregorio nonché al socio Antonio, allo STAPF di Caserta per la visita al Vivaio Forestale, alle Proloco di Cusano Mutri, Valle Agricola e Letino e all'azienda Cantine Mattei.
Pietro Rossi

GRAZZANISE: D’ELENA VS GRAVANTE, PERDUTAMENTE



GRAZZANISE – Abbiamo già intervistato Federico Conte e Vito Gravante, fra i candidati a sindaco in pole …per le amministrative del 2015. La dissacrazione delle bare del 17 agosto al vecchio cimitero impose una doverosa pausa. Ora riprendiamo il percorso esplorativo  ascoltando il fondatore della civica Campi Stellati, il geom. Domenico D’Elena. -Quale giudizio sulla situazione attuale? “Di fronte a questo scenario - esordisce l’esponente di lungo corso - anche per me sgorgano contrastanti sentimenti: un giorno mi ritrovo scettico davanti alla pessima realtà politico-amministrativa in cui siamo costretti a vivere; all’indomani mi dico ‘Resisti ed impegnati di più!’. Molti, oggettivamente, i punti oscuri. Fra l’altro, non si vuole ammettere che la storia sentenzia gli epiloghi. Eppure il mio non è venuto ancora, poiché la stessa storia insegna che chi ha rischiato deve pur avere, prima o poi, la possibilità di dimostrare le soluzioni dei problemi per i quali s’è battuto”. -E, dunque, la sua proposta politica consequenziale? “Il mio progetto si basa su un’esperienza di vita e di attività professionale maturata in varie regioni d’Italia: 9 anni al Nord per lavoro, tanti altri vissuti, per motivi politici, a contatto con istituzioni e all’interno di consigli nazionali di partito. La mia odierna collocazione è nel centrodestra: oltretutto sono stato candidato alla Camera, nel febbraio 2013, nella lista MIR (Moderati in Rivoluzione). Grazie al mio buon rapporto umano col leader Gianpiero Samorì, uomo dell’alta finanza italiana che ritornerà a Grazzanise nel prossimo autunno, credo di poter stabilire sinergie utili ad incoraggiare l’economia locale e l’occupazione. Mi appresto ad organizzare incontri mirati (nei campi dell’agricoltura, dell’artigianato…) per aiutare la gente che lavora e che vuole lavorare”. -Allora, D’Elena, liste di partito o civiche? “Parlare oggi di liste di area a Grazzanise è poco opportuno, anche considerando che le due grandi coalizioni del bipolarismo nazionale sono conviventi a Roma”. -E il suo parere sugli altri aspiranti alla carica di primo cittadino? “Non vedo assolutamente Vito Gravante sindaco di Grazzanise, perché non avrebbe dovuto affatto partecipare, per la sua autorevolezza di medico specialista e coi consensi elettorali che ne ricava, alla vittoria svoltista del 2010 che noi tutti già sapevamo che si sarebbe tradotta nella fine del percorso, cioè nel triste canto del cigno”. Il chirurgo vascolare è dunque il probabile candidato cui D’Elena riserva il più tagliente giudizio. Con Federico Conte, infatti, intrattiene rapporti di cordialità. Liquida col silenzio gli altri aspiranti alla fascia tricolore, magari aspettando di vederli veramente al nastro di partenza quando saranno convocati i comizi. Intanto egli dà appuntamento al popolo in piazza per il tradizionale comizio pubblico di San Francesco che quest’anno, per i fatti amministrativi ed i fenomeni politici che vanno accumulandosi, potrebbe far saltare una miriade di scintille, assai oltre la scìa già densa delle sue incursioni abituali.
                                                                                            RAFFAELE RAIMONDO

Il sindaco di S.Maria la Fossa Papa candidato alle elezioni regionali 2014

Antonio Papa
"E’ naturale la mia candidatura alle elezioni regionali dopo quella alla Provincia, perché devono essere valorizzate le persone che sul territorio hanno svolto un buon lavoro e per il contributo in termini di operatività soprattutto in campo ambientale e nella valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata”. E’ quanto dichiarato da Antonio Papa, sindaco di Santa Maria La Fossa, che continua “Non è non da poco conto essere il sindaco di un comune che della lotta alla legalità si è distinto sul campo. Infatti l’amministrazione di Santa Maria La Fossa è tenuta in alta considerazione per il lavoro svolto. Valuterò – conclude Papa -  con attenzione la proposta di candidatura per portare a livelli istituzionali più alti il lavoro svolto”.

GUARDIA DI FINANZA DI CASERTA: PERCEPIVA LA PENSIONE DELLA MADRE DEFUNTA



CASERTA. Continuava a percepire la pensione della madre, nonostante la donna fosse morta nel febbraio del 2009. Scoperta dalla Guardia di Finanza, la donna è stata denunciata per truffa alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Nell’ambito di accertamenti in materia di spesa pubblica e, in particolare, sulle pensioni erogate dall’INPS, scaturiti a seguito di una mirata attività di analisi di rischio, condotta attraverso l’incrocio dei dati dell’Ente previdenziale con quelli dell’Anagrafe Tributaria, la Compagnia di Caserta ha scoperto che A. G., di anni 54, residente a Castelvolturno, villaggio Coppola, percepiva, indebitamente, la pensione della madre defunta nel 2009. La donna, munita di delega, riscuoteva la pensione di oltre 900 euro che mensilmente veniva accreditata sul libretto postale cointestato con la defunta, per un importo complessivo di circa 50 mila euro. Le successive indagini hanno consentito di individuare e sottoporre a sequestro il c/c postale, nonché tutta la documentazione utilizzata per porre in essere la truffa. In particolare, è stato rinvenuto il libretto cointestato tra madre e figlia utilizzato per percepire indebitamente gli emolumenti pensionistici e sul quale sono stati rilevati tutti gli accrediti. In un momento difficile come quello che sta attraversando il nostro Paese, nel quale ai cittadini sono stati richiesti ulteriori, pesanti sacrifici, tutti i comportamenti che danneggiano la solidarietà sociale devono essere combattuti con estrema decisione.  Massima è l’attenzione delle Fiamme Gialle nel contrasto all’evasione fiscale, ma altrettanto rigore nel controllo della spesa pubblica e, in particolare, di quella previdenziale.
Guardia di Finanza - Comando Provinciale Caserta

Da “Le Iene” è nata una star, Dalila Italiano

Dalila Italiano
Roma – La 19enne Dalila Italiano, maturità classica appena conseguita, ha visto la sua vita cambiare all’improvviso. Da spensierata ragazza, al pari delle sue coetanee, tutta studio e divertimento, proiettata secondo i parametri tradizionali, verso un percorso universitario, si è ritrovata repentinamente ad essere catapultata sotto i riflettori mediatici. Il tutto grazie a un’intervista realizzata da quel mattacchione di Enrico Lucci per “Le Iene”, in merito ad alcune foto sexy postate sul tempio dei social network, Facebook. Da quel momento è stato tutto un susseguirsi di proposte lavorative e un tripudio di entusiasmo per quello che ormai è un esercito di fan dell’avvenente ragazza romana. E Dalila, che non nasconde una certa appagante soddisfazione per l’inaspettata celebrità, confessa di avere sempre avuto una travolgente passione per il mondo dello spettacolo e per il cinema in particolare. Infatti ora ha deciso di intraprendere gli studi di recitazione che affiancherà a quelli universitari, per dare pieno sfogo alle sue aspirazioni professionali. Tra l’altro l’interesse per l’arte pare impresso saldamente nel suo patrimonio genetico, con il padre Nazzareno, di professione medico, ma con un passato da valente musicista e sua madre Laura con significativi trascorsi da corista. Attualmente fervono le trattative, che sembrano destinate ad un epilogo positivo, per posare come protagonista per l’edizione 2014 del calendario di Italymedia.it, il portale di informazione diretto da Antonello De Pierro. Insomma per la conturbante fanciulla di Dragona, la borgata capitolina che ha visto crescere il grande Enrico Brignano, il destino pare avere spalancato una finestra su un roseo futuro nella galassia dello spettacolo, esattamente come sta avvenendo per una sua ex compagna del liceo, Laura Adriani, la Miriam de “I Cesaroni”, lanciata ormai verso un ampio successo.
(Foto di Massimo Morabito)

Ufficio Stampa Dalila Italiano