27 dicembre 2020

IN PROVINCIA DI CASERTA LE PENSIONI DI GENNAIO IN PAGAMENTO DAL 28 DICEMBRE NEL RISPETTO DELLE NORME ANTI-COVID


CASERTAPoste Italiane comunica che in provincia di Caserta le pensioni del mese di gennaio verranno accreditate a partire da lunedì 28 dicembre per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dai 144 ATM Postamat disponibili in provincia, senza bisogno di recarsi allo sportello. In funzione della diffusione del virus Covid-19, l’Azienda ricorda l’esigenza di agire con responsabilità nel rispetto delle indicazioni delle autorità. In tal senso, la volontà di continuare a garantire un servizio essenziale per la vita del nostro Paese, coniugata con la necessità di tutelare la salute di clienti e dipendenti, impone l’adozione di provvedimenti rispondenti alle disposizioni normative attualmente in vigore.Pertanto, coloro che non possono evitare di ritirare la pensione in contanti in un Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal seguente calendario che potrà variare a seconda del numero di giorni di apertura dell’ufficio postale di riferimento:

I cognomi                 dalla A alla C          lunedì 28 dicembre

dalla D alla G          martedì 29 dicembre

dalla H alla M          mercoledì 30 dicembre

dalla N alla R          giovedì mattina 31 dicembre

dalla S alla Z           sabato mattina 2 gennaio.

 

Poste Italiane ricorda che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti e che non hanno già delegato altri soggetti al ritiro della pensione, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri. Poste Italiane comunica inoltre che in 170 uffici postali della provincia di Caserta è possibile prenotare il proprio turno allo sportello tramite WhatsApp. Richiedere il ticket elettronico con questa modalità è molto semplice: basterà memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715 e seguire le indicazioni utili a conseguire la prenotazione del ticket. Per gli uffici abilitati alla prenotazione su WhatsApp, è stata riattivata anche la possibilità di prenotare il proprio turno allo sportello da remoto direttamente da smartphone e tablet utilizzando l’app “Ufficio Postale” oppure da pc collegandosi al sito poste.it, senza la necessità di registrarsi. Negli uffici postali con possibilità di prenotazione “a distanza”, è inoltre possibile tornare ad attendere il proprio turno allo sportello all’interno dei locali. Per conoscere gli uffici abilitati alla prenotazione del ticket da remoto e per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

Pietro Rossi

 

 

24 dicembre 2020

Inaugurato il Servizio di Psicodiagnostica al Centro L’ “Incontro” di Teano


TEANO - La criticità della situazione attuale dovuta alla pandemia SARS-Covid19 ha determinato una notevole accentuazione di problemi di carattere psichico: gravi preoccupazioni, disturbi da stress, depressioni, sintomi somatici, insonnia negli adulti e disordini di carattere comportamentale, emotivo-affettivo nei bambini. Riguardo a questi ultimi ed in risposta alla crisi psico-sociale attuale il Centro di Fisiokinesiterapia e Riabilitazione l’Incontro di Teano (CE) s.r.l. centro convenzionato con l’ASL, ha inteso intensificare gli sforzi per fornire ai propri utenti una riorganizzazione funzionale dettata dalle norme per garantire la massima sicurezza. Inoltre è stato allestito in conformità alle richieste dell’utenza un nuovo ambulatorio di psicodiagnostica nell’eventualità di rintracciare quelle criticità psicologiche alla base del malessere psichico. Presso “l’Incontro” è possibile eseguire una Valutazione Psicodiagnostica, che consiste in un processo strutturato di indagine e conoscenza della persona finalizzato alla comprensione del suo funzionamento psicologico. L’obiettivo primario è quello di identificare la presenza di eventuali problematiche e difficoltà psicologiche, evidenziare gli aspetti salienti della struttura di personalità e individuare risorse e abilità della persona. Le principali aree oggetto di indagine sono: la sfera emotiva/affettiva, la sfera cognitiva e gli stili relazionali o comportamentali. Nell’ambulatorio di psicodiagnostica vengono utilizzati strumenti validi scientificamente e scelti in base alla tipologia di problematica da valutare. La batteria che si offre all’utenza comprende:

-           TEST COGNITIVI: WPPSI (4-6); WISC (6-17); BAYLEY (1-42 mesi); Batteria Valutazione Neuropsicologica per l’età evolutiva (BVN 5-11); Esame Neuropsicologico per i disturbi Specifici dell’apprendimento (DSA); Matrici Progressive di Raven; Leiter R;

-          TEST PROIETTIVI: Disegno Figura Umana; Disegno Famiglia Immaginaria; Disegno Famiglia Cinetica; Disegno della Famiglia Animale; Family Attitude Test; Separation Anxiety test;

-          TEST DI PERSONALITA’: Minnesota Multifasic Inventory Personality (MMPI 2)

-          TEST PER L’AUTISMO: VB-MAPP; ADOS-2;

Nello specifico, si propongono, inoltre, nuovi strumenti di psicodiagnostica nell’Area emotiva, comportamentale e neuropsicologica, risultato di un lavoro continuo di ricerca e aggiornamento condotti sempre dal gruppo interno dell’ambulatorio di psicologia clinica e ricerca del Centro. Il servizio, ovviamente, è prioritariamente dedicato all’Utenza interna convenzionata con l’ASL, ma è possibile offrire anche servizi all’utenza privata che così non dovrà più sottoporsi a spostamenti anche fuori regione per avere chiarimenti sullo stato di salute psicofisica del proprio figlio. Le novità promosse dal Centro sono:

Coffy Test – Nuovo test proiettivo per studiare le rappresentazioni mentali che il bambino ha delle sue relazioni con i genitori, sul ruolo protettivo del caregiver, sul ruolo normativo svolto dalle figure genitoriali, indaga inoltre l’ansia da separazione, la propensione all’attività esplorativa e il rapporto con i coetanei;

Questionario del Comportamento Manifesto (QCM) per indagare il profilo comportamentale di bambini in fascia d’età tra i 6 e i 12 anni;

Test della Ri-costruzione per le funzioni prassiche;

Test Neuropsicologici per la Disgrafia con relativo piano specifico di Riabilitazione.

I nuovi test di psicodiagnostica sono somministrati e valutati dall’equipe sanitaria del centro, perché competenza e professionalità siano garantiti a tutti gli Utenti del Centro.

 

Dott. Giuseppe Guglielmo Leggiero - Coordinatore del servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia

Dott. ssa Teresa Sapatiello - Coordinatrice del servizio di Psicodiagnostica

Dott. Ssa Renata Serio - Tirocinante di Psicologia del servizio di Psicologia e Psicoterapia

 

21 dicembre 2020

NASCE L’ACCADEMIA POPOLARE DI ARCHEOLOGIA DEL MATESE.


SAN POTITO SANNITICOA San Potito Sannitico nasce l'Accademia Popolare di Archeologia del Matese (APAM), un progetto che ha come scopo la promozione del patrimonio archeologico del Matese, attraverso conferenze, pubblicazioni e laboratori interattivi, attraverso il contributo di esperti delle scienze del patrimonio culturale. Il Progetto nasce dalla collaborazione fra l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e il Comune di San Potito Sannitico, guidato dal Sindaco Francesco Imperadore, alle falde del Matese, che ha permesso al Laboratorio di Archeologia Tardoantica e Medievale dell'Ateneo napoletano di essere ospitato in una bellissima sede al centro del territorio al cui studio esso si dedica da venti anni. L'APAM, come spiega il Prof. Federico Marazzi (nella foto), è un progetto che vuole avvicinare chiunque sia curioso di conoscere cosa sia l'archeologia e come lavorano gli archeologi attraverso attività di didattica, per adesso a distanza, di assoluto rigore scientifico, ma alla portata di tutti. L'APAM è un progetto che vuole coinvolgere gli abitanti del territorio del Matese, diviso fra Molise e Campania, nella conoscenza della loro eredità archeologica, ma vuole anche collegarne l'illustre passato al panorama generale delle grandi scoperte archeologiche. Dall'11 gennaio 2021 partirà il primo progetto di APAM: un CORSO DI ARCHEOLOGIA, libero, gratuito e aperto a tutti, al quale daranno il loro contributo gli archeologi che in questi anni hanno costruito la storia del LATEM, insieme a studiosi e divulgatori del massimo livello nazionale, protagonisti di alcune delle indagini e scoperte più appassionanti degli ultimi anni.

Pietro Rossi

19 dicembre 2020

Corsi per aiutare le persone con disabilità, le loro famiglie e le associazioni.

NAPOLI - Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avv. Paolo Colombo (nella foto), accogliendo le numerose sollecitazioni pervenutegli, di concerto con le associazioni delle persone con disabilità, delle loro famiglie, con gli Ordini professionali interessati, le Autorità Giudiziarie e le Università, ha emanato tre bandi per la realizzazione di corsi che aiutino ad affrontare e superare le difficoltà che quotidianamente si incontrano. I corsi riguardano la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, l’Amministrazione di Sostengo e il Sostegno Psicologico alle famiglie. I bandi sono rinvenibili sul sito del Garante (cr.campania.it/garante-disabili).

Pietro Rossi

18 dicembre 2020

Alimentale cala il tris di Prosciutti: arrivano Vero Italiano, Vero Campano e Vero Casertana.



Il Patto di Langhirano arriva alla sua parte più interessante. In questi giorni iniziano ad arrivare sulle tavole degli italiani i primi prosciutti prodotti secondo le indicazioni stabilite dall'accordo sottoscritto nel marzo del 2019 fra le aziende partner del progetto, unite dal comune denominatore di voler proporre al consumatore finale un prodotto di altissima qualità: Alimentale, Prosciuttificio Tanara e Perol Carni. Vede così la luce un triplete di prodotti destinati a cambiare le abitudini di acquisto di quanti sono stanchi di accontentardi dei soliti sapori e pretendono il meglio: Vero Italiano, Vero Campano e Vero Casertana. Pronti per la degustazione i prosciutti crudi figli della sperimentazione avviata dalle linee guida messe in campo dagli ideatori del bollino Vero Filiera Sostenibile: Giuseppe Di Bernardo e il professore Vincenzo Peretti e raccolte, appunto nel marzo del 2019, dall’imprenditore Paolo Tanara, proprietario di uno dei più importanti prosciuttifici italiani.  Mai in regione Campania si era acceso un faro così importante sul prosciutto crudo. La selezione delle carni "made in Campania" è affidata alla Perol di Alvignano, quelle nazionali allo stesso Tanara che ha messo a disposizione anche i decenni di esperienza maturati nel settore nella capitale italiana del crudo: Langhirano. Facilmente individuabili i cinque criteri di garanzia dei prodotti:

- Selezione dei suini e attento controllo del processo di lavorazione delle carni per permettere una lunga stagionatura;

- Cosce di suini 100% Italia (Vero Italiano), 100% Campania (Vero Campano) e 100% suino di razza Casertana (Vero Casertana);

- Poco sale e stagionatura accurata, di oltre 16 mesi;

- Salatura fatta a mano con sale marino naturale;

- Stagionatura all'aria pura e frizzante dell’Appennino Tosco-Emiliano che circonda Langhirano.

La città di Langhirano, in provincia di Parma, è ben nota in campo gastronomico per la produzione del celeberrimo Prosciutto di Parma. Ecco perché ci si aspetta anche dal “Prosciutto Vero Italiano”, dal “Prosciutto Vero Campano” e dal "Prosciutto Vero Casertana" la stessa dolcezza e lo stesso sapore che i sapienti accorgimenti di salatura e stagionatura conferiscono allo stesso. Sposandolo al meglio con gli aromi provenienti dalle zone di allevamento e dalla scelta delle razze dei suini impiegati per il processo. Il resto lo fanno le condizioni climatiche uniche e l’aria fresca della valle che assiste il paziente processo della stagionatura. I consumatori potranno facilmente identificarli nella selva di cosce che si trovano sui banconi proprio grazie alle diciture Vero Italiano, Vero Campano e Vero Casertana. Il bollino Vero è applicabile a tutti gli alimenti che superano uno specifico test di controllo e di qualità, coordinato da esperti di Genenvet, laboratorio di Genetica Veterinaria del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che stabilisce l’idoneità ad ottenere un’apposita attestazione di conformità che consente il successivo rilascio del sigillo. “Per ottenere il bollino Vero –spiegano gli ideatori Peretti e Di Bernardo- è importante che l’intera materia prima sia di provenienza nazionale o regionale (se tutela e valorizza la biodiversità zootecnica), che il metodo di lavorazione sia artigianale e che garantisca la sostenibilità di filiera. Verificato ciò, si procede all’inserimento dell’azienda nella famiglia Vero e al rilascio del bollino. Nel caso del prosciutto crudo è prevista la marchiatura a fuoco direttamente sul prodotto”.     I primi ad accoglierli sono stati proprio i dottori della Carne della Perol che commentano: “Crediamo-sottolineano Alberto Rossetti e Massimiliano Peretti-  in un prodotto originale, tradizionale e autentico che deriva da un suino campano o dal suino di razza Casertana, allevato ed alimentato secondo quella tradizione che ha fatto grande i prodotti dell’agroalimentare della Campania. A questo poi si aggiunge l'antica esperienza di stagionatura e affinamento (minimo 16 mesi) presso la cantina Tanara a Langhirano in Emilia Romagna, che completa quella che possiamo considerare una vera e propria opera d'arte".

Pietro Rossi

INCONTRO DEI COMMERCIANTI E ARTIGIANI SULLA CRISI CAUSATA DAL COVID



PIEDIMONTE MATESE
  - Il Partito Democratico a sostegno del commercio locale invita, il giorno 21 dicembre 2020 alle 20:00 ,  presso la sede di piazza Roma a Piedimonte Matese i commercianti e gli artigiani ad un confronto sui temi e le problematiche che toccano le attività cittadine investite da un momento critico a causa dell'emergenza Covid-19, per condividere idee ed esperienze e individuare proposte mirate ad aiutare in modo concreto le attività commerciali della città di Piedimonte Matese. Un anno infame questo 2020 per l’emergenza sanitaria in atto, per le devastanti conseguenze che ha prodotto sulla salute di molti italiani e sull’economia in grandissima difficoltà per via delle misure restrittive e perché questo virus ha profondamente cambiato le abitudini di tutti. Il commercio e l’artigianato, anche nella nostra città, stanno vivendo una crisi senza fondo che sta mettendo in pericolo tante piccole e medie imprese e centinaia posti di lavoro. Il mese di dicembre, da sempre il più ricco, rischia di assestare un definitivo colpo mortale a molte attività. Partendo da questa durissima realtà si stanno avviando molte iniziative al fine di invitare i piedimontesi a consumare prodotti locali e ad acquistare nei negozi della città.

Pietro Rossi

15 dicembre 2020

CONFCOMMERCIO CASERTA LANCIA UN APPELLO AI FUTURI CANDIDATI SINDACI PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2021


CASERTA - Confcommercio Caserta guarda con fiducia al post pandemia e lancia un appello ai futuri candidati a sindaco in vista delle elezioni amministrative del 2021. ‘Il commercio è l’anima delle città e gli esercenti rappresentano una fetta consistente della popolazione – fa notare il presidente provinciale di Confcommercio Caserta, Lucio Sindaco (nella foto) – ciò significa che gli enti locali non possono non tenere in debita considerazione le esigenze e le proposte che arrivano dalla categoria. Siamo disponibili al dialogo e al confronto con tutti, a prescindere dal colore politico e dal partito di appartenenza, ma a condizione che i candidati dicano chiaramente cosa hanno intenzione di fare per il territorio e soprattutto per il commercio, illustrino il loro programma in tal senso e siano pronti a recepire le istanze avanzate dalle piccole e medie imprese. Dal canto nostro, stiamo predisponendo un questionario che già nelle prossime settimane verrà somministrato ai singoli commercianti per conoscere i disagi e le difficoltà riscontrate nello svolgimento quotidiano delle attività, acquisire pareri e suggerimenti, valutare le priorità e farci portavoce delle loro richieste. Dall’analisi e dall’esame delle risposte acquisite prenderà corpo un vero e proprio decalogo che Confcommercio sottoporrà a tutti i candidati alle prossime amministrative. Una sorta di vademecum per illustrare ciò che la categoria vorrebbe fosse realizzato sui singoli territori per dare nuovo slancio al commercio, rilanciare l’economia e con essa l’intera città. Tutto ciò – conclude il presidente Sindaco – per migliorare la qualità di vita e le condizioni di lavoro di tanti negozianti. Soprattutto alla luce della drammatica crisi vissuta in questo 2020 e degli ingenti danni provocati dall’emergenza Covid’. 

Pietro Rossi

 

12 dicembre 2020

CONVENZIONE TRA LEGA CONSUMATORI CASERTA E ISTITUTO AMATO

CASERTA - Il Presidente della Lega Consumatori di Caserta, Vito Conforti (nella foto), porta a conoscenza dei propri soci e aderenti della firma di un Protocollo d'intesa con l'Istituto Amato di Caserta, Ente di Formazione accreditato dalla Regione Campania. L'istituto si occupa di corsi in tema di sicurezza sul lavoro, di qualità e ambiente avvalendosi di importanti enti e professionisti in grado di formare e certificare ogni tipo di azienda. L'Istituto Amato con sede in Caserta ha siglato con la Lega Consumatori di Caserta un accordo di convenzione in cui si impegna a riconoscere una scontistica dal 10 al 20% in base alla tipologia di corsi per gli associati o familiari conviventi convenzionati. Tale sconto verrà applicato sul prezzo di listino e non potranno essere applicati ulteriori sconti per i corsi già in promozione e per i servizi legati all’Università telematica E-campus in quanto i prezzi sono imposti dall’università stessa. L'elenco dei corsi e disponibile sul sito www.istitutoamato.com.  Per ulteriori informazioni gli interessati si possono rivolgere, il giovedì dalle 16,30 alle 18,00, allo sportello della Lega Consumatori Caserta presso la propria sede di Caserta in via De Martino,14, Parco SNICER tel. 3385027093.

Pietro Rossi

ANCHE A PIEDIMONTE MATESE PARTE LA CAMPAGNA DEL PD “SOLIDARIETA’ IN CIRCOLO”


PIEDIMONTE MATESE - Il circolo cittadino di Piedimonte Matese aderirà alla campagna nazionale, "Solidarietà in Circolo". Il Partito Democratico passa all’azione concreta, mettendo a disposizione i propri circoli, i propri volontari per una raccolta alimentare rivolta alle persone e alle famiglie in difficoltà. Da sabato 12 a sabato 19 dicembre saranno raccolti generi alimentari di prima necessità, che verranno devoluti alle associazioni di volontariato per le persone più bisognose. Dalla parte delle persone”, è la scelta valoriale che il PD ha fatto, come nuovo indirizzo di una pratica politica per il gruppo dirigente, gli iscritti e i militanti. Una scelta identitaria per combattere insieme la pandemia, per superare le difficoltà e la crisi che ha generato. Crisi economica e sociale. L’imperativo è un solo “Rimettere al centro la parola solidarietà per avere una Città migliore”.

Pietro Rossi

11 dicembre 2020

Appello di Fipe-Confcommercio al Governo Conte


CASERTA - Disagio e preoccupazione crescenti tra i ristoratori della provincia di Caserta. Chiedono al Governo di poter tornare al più presto in zona gialla e soprattutto di poter riaprire i locali nelle ore serali. La chiusura forzata durante il primo lockdown unita al coprifuoco e ai limiti imposti con la seconda ondata Covid, hanno di fatto condannato a morte migliaia di imprese, tantissime infatti quelle che non riapriranno più, e messo in ginocchio tutte le altre. ‘Che senso ha – si domandano i ristoratori – essere aperti solo a pranzo, in una fascia tradizionalmente molto gettonata dai lavoratori, se il 70 per cento di questi è ormai in smart working? Ben venga la fascia gialla, con il rispetto di tutti i protocolli sanitari previsti, ma a condizione che i locali possano essere aperti anche a cena dove si concentra il maggior numero di richieste’. ‘Le oltre diecimila attività della provincia di Caserta – fa notare Giuseppe Russo, presidente provinciale Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) Confcommercio – legate ai settori della ristorazione e del tempo libero sono ormai sfibrate dall’incertezza e demotivate dall’instabilità economica e finanziaria. Nel 2020 hanno lavorato appena sei mesi su dodici e per lungo tempo svolgendo soltanto attività di asporto e delivery. Impossibile continuare così. Con tutte le perdite accumulate nessuno riuscirà a rimanere in piedi’. A tutto ciò si aggiunge l’amarezza legata a provvedimenti considerati inadeguati: ‘Da ottobre – conclude Russo - siamo sottoposti ad un vero e proprio stillicidio di misure nazionali, regionali ed in alcuni casi locali spesso contradditorie e in più siamo costretti a fare i conti anche con ristori assolutamente insufficienti a compensare i rilevanti danni registrati. Basti pensare che il rischio insolvenze è passato dal 6% al 29%. Un dato drammatico che non deve e non può essere sottovalutato perché avrà delle inevitabili ricadute sul piano economico e sociale. Occorre adottare immediatamente un piano ad hoc per la categoria in grado di tenere in vita le attività. Un piano che sia basato su accordi trasversali che possano coinvolgere non soltanto gli operatori del settore ma anche gli istituti di credito, i fornitori, i proprietari dei locali commerciali e le utenze. Altrimenti si moltiplicheranno le chiusure, aumenterà la disoccupazione e crescerà anche la dispersione delle professionalità’. Un invito a rispettare i tempi legati all’erogazione dei rimborsi arriva anche dal presidente provinciale di Confcommercio Caserta, Lucio Sindaco: ‘Il Governo ha garantito contributi straordinari alla categoria entro la fine dell’anno per consentire di recuperare gli investimenti fatti ma temo non saranno sufficienti rispetto alla platea, piuttosto ampia, dei ristoratori che ne ha fatto richiesta. Servirebbero molti più fondi così come sarebbe auspicabile una proroga a tutto il 2021 della decontribuzione fiscale e l’adozione di un pacchetto di misure mirate fondamentali per uscire dalla crisi’. Ma non è tutto. In queste ore il settore si interroga soprattutto sul post pandemia: ‘Vorremmo conoscere gli interventi che il Governo intende mettere in campo – precisa il presidente Sindaco - per permettere alle aziende di superare e risolvere i problemi che hanno contraddistinto questo 2020. Le perdite sono state ingenti e migliaia di attività, soprattutto quelle legate alla ristorazione tradizionale, non riusciranno a ripartire. E’ tempo di risposte chiare, se si vuol realmente imprimere una svolta. In caso contrario saremo costretti a fare i conti, anche nel 2021, con perdite di fatturato, di posti di lavoro, di aziende attive’.

Pietro Rossi

PER NUOVE FRONTIERE DI BENESSERE OCCORRE UNA NUOVA PSICOLOGIA


PIEDIMONTE MATESE - Ora più che mai il Covid19 ha portato in superficie l’urgenza di stabilire un piano di benessere psicosociale: Politica e Istituzioni, richiedono fortemente la presenza degli Psicologi nella task-force della sanità per salvaguardare la salute mentale della popolazione, in vista degli effetti logoranti che il contagio, l’ospedalizzazione, la quarantena e il lutto comportano. Gli Psicologi della Campania, come in ogni iniziativa per la salute e il benessere psicosociale, hanno risposto ampiamente, promuovendo numerosissime iniziative in merito.  La Regione Campania ha l’alto merito di avere una presenza profusa di Centri di Riabilitazione dove lavorano molti Psicologi, Psicoterapeuti e Operatori della riabilitazione. Un vero fiore all’occhiello per la Campania che potrebbe trovare un netto miglioramento sistematizzando le condizioni lavorative dei professionisti impegnati. In modo improprio, nel settore privato i servizi di Psicologia-Psicoterapia, non godono delle stesse prerogative del settore pubblico. Ovvero sia amministrativamente che economicamente non sono ancora tutelati da norme legislative di riferimento. Ciò comporta una grande confusione nella contrattualizzazione dei servizi sanitari di psicoterapia in riabilitazione, che in forza di ciò non possono essere adeguati ai crescenti e pressanti bisogni dell’Utenza. Per avere una visione dell’entità del fenomeno riportiamo i dati riscontrati da parte del Comitato Campano – Psicologi per la Salute Pubblica (comitatopsicologicampani@gmail.com) dal quale, nel mese di Giugno di quest’anno è stata lanciata sul Web una petizione  per poter sostenere e sensibilizzare le problematiche che vivono quotidianamente centinaia di colleghi nei Centri di RIABILITAZIONE provvisoriamente accreditati. Ebbene, in poco tempo hanno aderito liberamente circa 500 firmatari. Pertanto, il Comitato ha espressamente redatto un documento in cui propone possibili soluzioni all’adeguamento legislativo di tale condizione.

1-    Accreditamento in modo stabile delle attività sanitarie di Psicologia e Psicoterapia presso i Centri di Riabilitazione convenzionati.

2-    Riconoscimento delle competenze e la professionalità acquisite presso tali strutture, mediante bandi e pubblicazioni di incarichi con richiesta di requisiti specifici nel settore.

3-    Tutela per assistenza e continuità terapeutica attraverso riferimenti normativi e contrattuali adeguati ai professionisti.

Questo documento sarà sottoposto all’attenzione delle Autorità preposte, forze politiche e sociali, per averne un sostegno e sollecitare un cambiamento amministrativo in meglio, atteso da molti anni dagli psicologi della riabilitazione, che in ogni caso, anche in questa situazione di precariato e sperequazione, non si sono mai sottratti ai loro impegni terapeutici ed etici nei confronti dei piccoli pazienti e delle loro famiglie. Accogliere le richieste del comitato è un atto atteso ed intelligente in quanto significa cogliere l’occasione affinché la Regione Campania risulti essere, ancora una volta, una Istituzione lungimirante e all’avanguardia, dimostrando nel concreto che ha a cuore la salute e il benessere psicosociale dei suoi cittadini ed il rispetto e la valorizzazione meritocratica dei professionisti della Psicologia.

Giuseppe Guglielmo Leggiero, Renata Serio, Teresa Sapitiello

10 dicembre 2020

SALLY CANGIANO APPRODA ALLE SEMIFINALI DEL PREMIO FABRIZIO DE ANDRE


PIEDIMONTE MATESE – Il musicista piedimontese Sally Cangiano è stato selezionato per partecipare alla fase semifinale della XIX edizione del Premio Fabrizio De Andrè, uno degli appuntamenti più attesi per gli artisti che sperimentano nuove forme per la musica d’autore. Sally Cangiano all’anagrafe "Salvatore", figlio d’arte in quanto il papà Lino Cangiano è stato storico batterista del complesso musicale dei Paladini, nasce nel '73 e comincia a suonare la chitarra già all’età di dieci anni. Negli anni ha suonato musica jazz ma anche pop, è un musicoterapeuta ed ha all'attivo due CD uno a proprio nome "Natale a modo mio" e uno con Franco Del Prete, storico batterista degli “Showman” e “Napoli Centrale” con il quale ha registrato nel 2017 "La chiave" in veste di cantante e chitarrista. Porta in giro da anni il suo "Solo Project" dove con una chitarra preparata e loop machines tiene 2 ore di spettacolo creando da solo il sound di una intera band. Patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus e organizzato da iCompany, con la direzione artistica di Luisa Melis, il Premio De Andrè che si avvale di una giuria costituita da scrittori, giornalisti, critici musicali ed operatori del settore, presieduta da Dori Ghezzi, ha come scopo quello di stimolare (presso autori, compositori, interpreti ed esecutori esordienti di musica italiana) una creatività libera e scevra da tendenze legate alle mode, ai generi e ai concetti di commerciabilità, al fine di favorire l’originalità e la vitalità delle nuove produzioni artistiche. Questi gli artisti semifinalisti della XIX Edizione: Agnello (Palermo) ∙ Agnese Valle (Roma) ∙ Andrea Fabiano (Novara) ∙ Beatrice Sott'acqua (Roma) ∙ Chiaradia (Treviso) ∙ Danomay (Grosseto) ∙ Dinastia (Paternò - CT) ∙ Esc (Roma) ∙ Fanoya (Foggia) ∙ Filippo Villa (Verona) ∙ Flora (Roma) ∙ Franz (Carnate - MB) ∙ Giulia Ventisette (Firenze) ∙ Jamila (Scandicci - FI) ∙ Kutso (Marino - RM) ∙ L'uomo In Più (Napoli) ∙ La Saux (Terlizzi - BA) ∙ Le cose importanti (Latina) ∙ Lupi  (Bologna) ∙ Marchettini (Milano) ∙ Massimo Francescon Band (Orsago - TV) ∙ Matteo Croce (Arezzo) ∙ Melga (Massafra - TA) ∙ Montag (Bergamo) ∙ Nicholas Merzi (Carpi) ∙ Sally Cangiano (Piedimonte Matese - CE) ∙ Sebastiano Pagliuca (Montelparo - FM) ∙ Tabascomeno (Bologna) ∙ The Vito Movement (Palermo) ∙ Tornitore (Catania). La Giuria di Qualità avrà il compito di scegliere gli Artisti finalisti (almeno 8) che accederanno alla FINALE NAZIONALE, che si svolgerà tra il 15 ed il 31 gennaio 2021.

Pietro Rossi

09 dicembre 2020

CASHBACK, ACCESSO DIRETTO CON LE APP DEI CLIENTI DI POSTE ITALIANE


“I clienti di Poste Italiane titolari di una delle 29 milioni di carte carta BancoPosta o Postepay in circolazione possono iscriversi al piano cashback direttamente sulle app BancoPosta o Postepay, che contano già 20 milioni di download”. Lo ha detto Marco Siracusano, Amministratore Delegato di Postepay S.p.a., ai microfoni del TGPoste, il telegiornale dell’azienda, in un’intervista sul ruolo di Poste Italiane nel piano cashback promosso dal governo. “Poste Italiane – ha proseguito Siracusano – sta dando un grandissimo contributo al Piano Italia Cashless, a livello di evoluzione e solidità delle nostre piattaforme, nella costruzione e nella tenuta dell’impianto del cashback di Stato. Inoltre – ha sottolineato - diamo anche un contributo diretto: tutti i clienti di Poste Italiane titolari di una carta BancoPosta o Postepay possono iscriversi al programma direttamente sulle nostre App Postepay o App Bancoposta, abilitare le proprie carte e iniziare le attività di pagamento in modo diretto, senza bisogno di fare altro, con la possibilità di monitorare le spese e quanto sta maturando il cashback”. Ma le iniziative di Poste Italiane a supporto del Piano Italia Cashless non si fermano qui, a conferma del ruolo dell’azienda nell’inclusione digitale e nell’alfabetizzazione sui sistemi di pagamento digitali. “Lo sforzo di Poste Italiane – continua Siracusano – non è solo garantire 29 milioni di carte, ma anche un’iniziativa integrativa per favorire i pagamenti digitali più innovativi, tramite app e QR code, una modalità innovativa su cui Poste Italiane sta investendo molto attraverso codice Postepay. Per questi ci sarà un incentivo in più: chiunque infatti pagherà tramite codice Postepay potrà maturare un euro in più di cashback per ogni operazione, che si aggiunge al 10% riconosciuto dallo Stato. La capillarità degli uffici postali è un elemento che favorisce questa nuova modalità di pagamenti digitali sicura e conveniente. Per questo riteniamo importante focalizzarci sugli uffici postali – ha concluso e Siracusano – e via via sui merchant che stiamo convenzionando a questa modalità di pagamento e di incasso”.

 

COVID-19, LAMENTELE DEI CITTADINI SULL’AVVISO PUBBLICO PER L’ROGAZIONE DEI BUONI SPESA PER GENERI ALIMENTARI.


BAIA E LATINA - Lettera aperta del gruppo Uniti per Baia e Latina al Sindaco e ai consiglieri comunali di maggioranza sulle difficoltà che tanti cittadini stanno riscontrando nel partecipare all’avviso pubblico per la erogazione dei buoni mensa in vista del Natale che il Comune assegnerà a quelle famiglie maggiormente colpite dal coronavirus. Facendosi portavoce delle lamentele dei residenti nel piccolo centro della media valle del Volturno, il leader dell’opposizione Michele Santoro (nella foto) ha voluto rivolgere un appello pubblico all’Amministrazione comunale affinchè possa apportare correttivi ed agevolare la fruizione del beneficio economico da parte dei cittadini. “Carissimo signor Sindaco, carissimi colleghi Consiglieri, la presente per sottoporre alla vostra cortese attenzione una problematica che in questi giorni, in queste ore purtroppo, è causa di continue contestazioni e critiche nei confronti dell’Amministrazione comunale da parte di moltissimi concittadini. Nei giorni scorsi, con la pubblicazione dell’Avviso pubblico, a firma del Sindaco, veniva portato a conoscenza dei cittadini la pubblicazione del Bando che prevede i requisiti necessari da possedere da parte dei cittadini, in stato di bisogno, per accedere agli aiuti previsti nell’avviso riguardante l’acquisto di generi alimentari. Proprio i requisiti elencati nel Bando di partecipazione hanno allarmato i cittadini.  Purtroppo, mio malgrado, ho constatato che le lamentele, ed i malumori, avanzate dai cittadini corrispondono al vero. Così come è stato strutturato l’Avviso Pubblico, con la elencazione dei requisiti da tenere, difficilmente consentirà ad una platea ampia di bisognosi di accedere agli aiuti previsti dal Governo”, scrive il gruppo di Uniti per Baia e Latina. “Alla luce anche di quello che sta succedendo, presso altri comuni della Provincia di Caserta, in particolare nel Comune capoluogo Caserta, si chiede di valutare la possibilità e l’opportunità, anche per i cittadini di Baia e Latina, di presentare istanza per accedere agli aiuti alimentari disposti dal Governo, e, quindi, si chiede di consentire, anche ai percettori del reddito di inclusione o di altri sostegni pubblici, di presentare la domanda di richiesta del contributo ampliando in tale modo il numero di partecipanti. Chiaramente ogni richiedente, nel formulare la richiesta, dovrà scrupolosamente indicare l’esatta situazione economica del nucleo familiare. Sarà poi cura degli Uffici comunali stilare una graduatoria dove si darà la priorità (come indicato anche dall’ANCI con nota di indirizzo del 24 novembre 2020) a chi non ha ricevuto alcun sussidio e che oggi versa in una situazione di difficoltà”, spiega la minoranza. “In definitiva, l’Ufficio dovrà dare priorità a quei cittadini non assegnatari di sostegno pubblico. Disponendo in tal senso l’accesso al contributo attraverso avviso aperto e a scorrimento dei richiedenti fino ad esaurimento delle risorse disponibili assegnate dal Governo. Siamo certi che, nell’interesse dei cittadini amministrati, valuterete attentamente e compitamente quanto innanzi riportato”, conclude l’ex sindaco Santoro.

Pietro Rossi

04 dicembre 2020

LA CONSULTA DEL MATESE NON GIUSTIFICA I RINVII PER LA COSTITUZIONE DEL PARCO DEL MATESE

 PIEDIMONTE MATESE - Siamo chiari fin da subito, dichiara il Presidente della Consulta del Matese Dott. Vincenzo D’Andrea, da tre anni non viene dato seguito alla procedura di costituzione del Parco Nazionale del Matese, istituito con la Legge 205 del 27.12.2017. Il motivo è che la Regione Campania persevera nel sottrarsi al confronto sulle proposte di perimetrazione e di zonazione (un Parco Nazionale è suddiviso in zone con regole più o meno stringenti in relazione al grado di antropizzazione) formulate dal Ministero dell’Ambiente sulla base degli studi effettuati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). O, se lo fa, circoscrive il confronto in una camera caritatis, limitata ad una sola parte del territorio del Matese campano, e con discussioni approssimative che nulla hanno a che vedere con gli argomenti scientifici e/o socio-economici richiesti dal Ministero dell’Ambiente (MATTM). È evidente che l'identificazione di un territorio quale “area protetta” presuppone che vi siano valori naturali e paesaggistici a rischio di compromissione, che lo Stato intende salvaguardare. Di conseguenza, il tempo non è un fattore neutro: in tre anni si è perso tanto, sia occasioni di miglioramento sia l’opportunità di tutelare quei luoghi di elevato valore non ancora alterati o contaminati, ma fortemente a rischio di degrado. Tutte le aree comprese nella recente perimetrazione del Parco Nazionale del Matese fornita da ISPRA, e con la quale concordiamo perfettamente, sono continuamente penalizzate dai ritardi di esecuzione delle principali operazioni di avviamento del Parco Nazionale e, ancor più, dalla scarsa consapevolezza del valore potenziale intrinseco di un Parco Nazionale, anteponendo l’idea di “vincolo” a quello di “tutela e valorizzazione”. Va compreso quale sia la reale idea di “vincolo”, inteso verosimilmente come il timore di non poter sfruttare irresponsabilmente il nostro decantato territorio! Noi crediamo che questa insana e ingiustificata paura di non poter gestire le cose in modo approssimativo o addirittura illecito, stia scatenando la rincorsa allo sfruttamento in questi mesi di “attesa”, come sta accadendo nella Valle del Tammaro, dove l’aggressione è tuttora in pieno svolgimento: con molteplici allevamenti intensivi, in essere ed in ampliamento, ed impianti eolici fortemente invasivi sul territorio e sul paesaggio. Ma siamo ben coscienti che la stessa “paura” vorrà procrastinare la nascita del Parco Nazionale del Matese per poter ancora una volta attuare uno sviluppo INSOSTENIBILE del territorio, tanto in Molise (pensiamo ai progetti di sviluppo, lontani dalle esigenze reali dei tempi attuali, di Campitello Matese) che nel Matese casertano (progettazioni di strutture e sistemi con rischio di eccesso di invasività senza alcun reale beneficio). Il tutto in nome di uno “sviluppo” che, oltre a non aver mai compreso le potenzialità del territorio, è ormai obsoleto e estraneo a qualsiasi visione di sviluppo sostenibile riconosciuta da tempo nelle strategie nazionali e europee. Ben lontano dal concetto di reale e durevole del “Green Deal”, ormai sulla bocca di tanti ma nella consapevolezza di pochi. Oltre alla devastazione paesaggistica, le aree già individuate da ISPRA come da tutelare rischiano di subire un consumo di suolo senza precedenti. Fare presto il Parco Nazionale del Matese è una esigenza imprescindibile anche per fermare il crescente consumo di suolo rilevato annualmente a livello nazionale e in atto ad un ritmo inaccettabile, con conseguente degrado del territorio, perdita delle funzioni degli ecosistemi naturali e danno idrogeologico, sanitario e climatico. Il Matese sudorientale vede alcuni comuni ai primi posti delle graduatorie regionali con punte superiori di oltre 50 volte la media nazionale in mq annuali pro capite! I casi di Morcone e San Lupo sono al riguardo eclatanti. Il termine ultimo per produrre osservazioni alla terza proposta di perimetrazione, presentata da ISPRA, è scaduto il 31 ottobre, con ulteriore deroga al 30 novembre: quali osservazioni sono pervenute dunque dalla Regione Campania e dalla Regione Molise? La Provincia di Benevento risulta aver chiesto una proroga per individuare un percorso condiviso con le Regioni Molise e Campania, senza tuttavia aver prodotto sinora alcuna osservazione di merito tecnico-scientifica. La VII Commissione del Consiglio della Regione Campania (Ambiente) avrebbe invece richiesto, con i soli Sindaci già appartenenti al Parco Regionale del Matese, una ulteriore proroga fino a 6 mesi, con proposte di perimetrazione e zonazione approssimative, fuori luogo rispetto ai criteri di esistenza di un Parco Nazionale secondo il principio della norma sulle “Aree Protette” (L.394/91 e s.m.i.). A nostro avviso, Conclude il Presidente della Consulta Vincenzo D’Andrea, si tratta di un “balletto” istituzionale indecoroso ed irresponsabile che non conduce a soluzione efficace: laddove, sin dall’inizio, occorreva dar vita ad un confronto tecnico finalizzato ad approfondire e nel caso adeguare alle “Valenze Ambientali” del territorio, la proposta di perimetrazione, in un pieno allineamento fra le Regioni, le Province, ed i 64 Comuni interessati, si è voluto invece produrre una frammentazione del percorso, utile solo a dar voce a interessi campanilistici, a portatori di interessi contrari alla tutela del territorio e a bacini elettorali. Noi riteniamo che ulteriori rinvii siano estremamente pregiudizievoli per il Patrimonio territoriale da custodire, non abbiano ormai alcuna motivazione ragionevole e sostenibile sul piano tecnico – scientifico e siano funzionali solo a favorire interessi e a logiche che nulla hanno a che vedere con un processo attuativo di un Parco Nazionale. Non sarà certo la nascita del Parco Nazionale del Matese il capro espiatorio delle istituzioni per giustificare un mancato sviluppo socio-economico del territorio. Noi continueremo a sostenere quanto invece essa rappresenti finalmente una possibilità concreta per le comunità che vivono il Matese di intraprendere un percorso di sviluppo sostenibile, proficuo e duraturo nel tempo, nel pieno rispetto delle peculiarità e delle ricchezze del territorio, disarmando chi ancora non possiede la necessaria evidenza e conoscenza di un’area meravigliosa troppo spesso relegata all’anonimato. Sarà piuttosto una pessima governance, frutto di un percorso partecipativo troppo spesso ostacolato e corrotto, a rischiare di determinare ciò che alcuni ambienti politici territoriali paventano. Verosimilmente quegli stessi ambienti politici, responsabili dei ritardi e delle distorsioni del processo attuativo della legge istitutiva, che potrebbero reclamare ai vertici dell’Ente figure inadatte e controproducenti nell’attuare gli scopi gestionali e propositivi di un Parco Nazionale. Cosa già vista in tante occasioni, come nel Parco Regionale del Matese che, per questo, ha creato sfiducia, malcontenti e diffidenza, influenzando anche chi non ha mai vissuto in un’Area Protetta. È da qui che bisogna partire, prima di “fare” il Parco! Da attenti e consapevoli stakeholder del territorio matesino saremo incisivi col Ministro dell’Ambiente, non accettando ulteriori proroghe controproducenti. Allo stesso modo agiremo sulle Regioni, affinché si riapproprino del ruolo di programmazione di uno sviluppo armonico ed equilibrato del territorio.

Pietro Rossi

03 dicembre 2020

Giornata Internazionale delle persone con disabilità: proteggere i disabili dalla possibile terza ondata Covid19.


NAPOLI - “La Giornata Internazionale delle persone con disabilità, va dedicata alle persone disabili, fisiche, psichiche e sensoriali, che si sono ammalate e che sono decedute per il Covid19 e anche per un sistema sanitario ancora impreparato di fronte alle loro specifiche esigenze sanitarie e sociali, e a mettere in campo decisioni e azioni politiche, sia sul piano nazionale sia su quello regionale, per proteggerle dai possibili rischi di una terza ondata.” E’ quanto afferma il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avv. Paolo Colombo (nella foto). “La pandemia ha messo in evidenza quanto ancora ci sia da fare per le persone con disabilità e quanto sia urgente porre le politiche per la disabilità al centro dell’azione di Governo nazionale e regionale”, sottolinea l’avv. Colombo, che rivolge “un appello al Governo nazionale e regionale affinché nell’affrontare le questioni inerenti il Natale e le possibili riaperture dal 4 dicembre per sostenere l’economia, tenga ben presenti le particolari esigenze e i potenziali rischi delle persone disabili per adottare decisioni che siano nel segno della prudenza e della salvaguardia di questa delicata categoria di persone che sono più esposte delle altre ai contagi e alle complicazioni derivanti dal Coronavirus.” “In particolare - aggiunge il Garante – faccio riferimento alle realtà delle RSA e dei Centri residenziali per disabili, che sono stati investiti dalla seconda ondata pandemica e che bisogna a tutti i costi tenere al riparo dalla possibile terza ondata. Ciò nelle more che arrivino le vaccinazioni e che le persone con disabilità possano essere tra le prime categorie a esserne sottoposte”.

Pietro Rossi

02 dicembre 2020

Calo delle vendite, i gioiellieri auspicano riapertura delle attività.


CASERTA - C’è preoccupazione tra gli imprenditori del settore orafo casertano e campano. Il calo delle vendite prima e le limitazioni imposte dalla zona rossa poi stanno mettendo in grave difficoltà i gioiellieri. Denunciano ingenti perdite di fatturato e auspicano una riapertura delle attività come già avvenuto in altre regioni d’Italia. Il loro caso sarà affrontato venerdì 4 dicembre a partire dalle ore 14,30 nell’ambito di una videoconferenza organizzata da Federpreziosi Confcommercio. ‘Sarà l’occasione – spiega Steven Tranquilli, direttore nazionale di Federpreziosi – per condividere idee e proposte volte al rilancio del settore orafo campano ma anche per rafforzare la sua attrattività. Speriamo quindi che all’incontro on line possano intervenire in tanti. Associati a Confcommercio e non. Il momento è particolarmente difficile e l’unico modo per superarlo è fare rete. In provincia di Caserta operano 351 aziende al dettaglio, mettere insieme le forze significa avere un’unica grande voce che non potrà non essere ascoltata dalle istituzioni. Il rinvio delle scadenze fiscali e i ristori sono infatti, a nostro avviso, soltanto una panacea. Non risolveranno i problemi della categoria. Noi vogliamo lavorare per poter far fronte agli impegni assunti. In particolare con i fornitori. Continuare a rimanere chiusi significa erodere una grossa fetta di mercato soprattutto in vista delle festività natalizie’. Poi un riferimento all’e-commerce. ‘E’ vero – spiega Tranquilli – che le vendite on line nell’ultimo anno sono aumentate, passando in media da un 35% ad un 50% , ma si tratta di un risultato poco significativo innanzitutto perché ha riguardato soltanto i punti vendita che sono riusciti ad organizzarsi e non quindi tutti gli imprenditori del settore ma anche perché il nostro resta un prodotto fisico che il cliente è abituato a toccare con mano, guardare da vicino, verificarne le caratteristiche prima di acquistare’. Infine un augurio alla categoria in occasione della festività del santo patrono, Sant’Eligio, che ricorre il primo dicembre: ‘Lo spirito che in tutta Italia unisce gli orafi nella giornata dedicata al santo patrono resta immutato malgrado la crisi. Riti religiosi e riunioni conviviali sono da sempre una tradizione estremamente viva e profondamente sentita alla quale quest’anno forzatamente dovremo, nostro malgrado, rinunciare. Le celebrazioni per la figura simbolo della categoria – l’artigiano orafo divenuto maestro di Zecca alla corte di Francia, apprezzato per la sua onestà e trasparenza – ci vede però, quest’anno più che mai, accomunati da un sentimento di condivisione e di testimonianza dei valori comuni al di là della tradizione formale. Valori reali e valori morali’. Per partecipare alla videoconferenza di venerdì 4 dicembre è sufficiente inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica caserta@confcommerciocampania.it ed ottenere il link della piattaforma zoom che ospiterà l’evento on line.

Pietro Rossi

CAIAZZO BENE COMUNE CHIEDE ALL’AMMINISTRAZIONE GIAQUINTO DI INTERVENIRE URGENTEMENTE PER GARANTIRE UN SERVIZIO IDRICO MINIMO ESSENZIALE ALLA ZONA POZZILLI


CAIAZZO - “Privare un’intera borgata dell’acqua in tempi di pandemia, quando essa rappresenta l’elemento fondamentale per prevenire il diffondersi del Covid-19, è davvero assurdo ed anche incomprensibile perchè non è possibile che, dopo aver sostituito la pompa di sollevamento già 4 volte, la zona di Pozzillo oggi registra ancora gravi carenze idriche”.  La denuncia arriva dai consiglieri comunali di Caiazzo Bene Comune, Michele Ruggieri, Marilena Mone e Mauro Carmine Della Rocca (nella foto) che, dopo l’ennesima segnalazione arrivata dai residenti della zona, hanno preso carta e penna e chiesto direttamente al sindaco Stefano Giaquinto, all’assessore delegato Giovanni Di Sorbo e al responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Raffaele Marra di attivarsi affinchè, in tempi brevissimi, venga ripristinata la normale erogazione di acqua potabile in quell’area. “Sono giorni che ci pervengono lamentele riguardo il disservizio che riguarda la fornitura idrica e che vede coinvolta la zona di “Pozzillo”. Ancora una volta ci ritroviamo a parlare di carenza idrica e, ancora una volta, ad essere interessata è quella zona di periferia dove abitano il consigliere Tommaso Pannone e l’Assessore Teresa Fasulo che pare non si accorgano della problematica, o magari fanno finta di non accorgersene. La sola differenza è che questa volta sindaco ed assessore delegato non possono ricorrere ai futili alibi e nascondersi dietro la comoda scusante che nel periodo estivo si riempiono le piscine e vi sono gli orti da innaffiare. Infatti, proprio nel periodo estivo, l’assessore delegato ai lavori pubblici e servizio idrico disse che il problema era scaturito dal troppo lavoro che le pompe dovevano sopportare per sostenere le richieste dell'utenza”, spiegano i rappresentanti della minoranza. “Sta di fatto che la pompa idrica in questione che permette il sollevamento dell’acqua da Caiazzo (scuole medie) fino al serbatoio in località Pozzillo, è stata già sostituita 4 volte dall’estate, l’ultima volta proprio nel mese scorso. Volendo considerare i costi che l’Ente deve sostenere ogni volta per la sostituzione delle pompe, ci accorgiamo di quante migliaia di euro sono state spese inutilmente. Ora, noi abbiamo difficoltà a capire cosa possa essere successo ma, sta di fatto che la situazione attuale è gravissima ed imbarazzante, per non dire tragica. Nella situazione sanitaria attuale, considerato che i residenti in questione allo stato attuale stanno vivendo una situazione precaria, non potendo di fatto ottemperare a quelle che sono le linee guide dettate dall’OMS per contrastare il Coronavirus, è ancora più grave la mancanza dell’acqua, senza contare che nella zona abitano persone affette da gravi patologie. Se non possiamo parlare di incompetenza, allora deve proprio trattarsi di stregoneria”, concludono Ruggieri, Mone e Della Rocca.

Pietro Rossi