29 maggio 2009

Gita ai Castelli Romani organizzata dai cooperatori salesiani di Piedimonte Matese.


Piedimonte Matese. Il Gruppo Cooperatori Salesiani di Piedimonte Matese (nella foto Istituto Salesiani Piedimonte Matese) nel ricordare che la copia della salma di San Giovanni Bosco sta girando per tutte le Ispettorie Salesiane del mondo ha reso noto che nell'Ispettoria Meridionale arriverà per il 2014!!!! Attualmente sta girando per la Nuova Ispettoria dell'Italia Centrale ed il 7 giugno sosterà a Castel Gandolfo, per questo l'Associazione Salesiani Cooperatori di Piedimonte Matese ha organizzato per il 7 giugno 2009 una gita con il seguente programma:
- Partenza ore 7.00 dall'Oratorio Salesiano di Piedimonte Matese
- Arrivo previsto per le ore 10.30 circa a Castel Gandolfo, residenza estiva del Papa, per contemplare e pregare presso la salma di San Giovanni Bosco con eventuale partecipazione alla Santa Messa.
- Successivamente visita all'abbazia greca di San Nilo presso Grottaferrata dove tutt'ora sono presenti i monaci basiliani;
- Lauto pranzo a ristorante ai Castelli Romani;
- Nel pomeriggio visita all'abbazia cistercense di Casamari presso Veroli (FR);
- Rientro previsto per le ore 21.00.
Quota di partecipazione € 40,00 che comprende trasporto in pullman GT e LAUTO PRANZO IN RISTORANTE! Per le iscrizioni rivolgersi a Cinzia Arena o all'avv. Gianni Amendola, l'organizzatore del viaggio! All'atto dell'iscrizione occorre versare una quota simbolica di almeno € 10.00.

Fonte: comunicato stampa


In viaggio verso le Europee con Sinistra e Libertà.


Capriati al Volturno. Oggi 29 aprile 2009 alle Ore 18.00 presso l’aula consiliare L’Associazione per la Sinistra Matese invita tutti a Capriati al Volturno. Si discute con Gerardo Rosania e Salvatore Vozza entrambi candidati alle Europee con Sinistra e Libertà e Vincenzo Aita europarlamentare uscente. I temi saranno lavoro, ambiente ed Europa: opportunità per dare voce alla sinistra delle zone interne. Si prosegue per Valle Agricola alle ore 21.00 comizio in Piazza XX Settembre. In questo territorio abbiamo pensato di costruire un nuovo soggetto politico-culturale: per la Sinistra Matese. Nato dalla volontà di diverse sensibilità politiche che si riconoscono nella costruzione del progetto europeo di Sinistra e Libertà. Questo progetto si inserisce in un percorso ancora più bello: il sogno della costruzione della Sinistra Italiana. Questo sogno ha i primi accenni di realtà nel soggetto politico di Sinistra e Libertà, che si presenta alle europee per il quale non chiediamo un voto utile, ma un voto ed una partecipazione ad un sogno utile per l’Italia e per l’Europa.
Questi sono i nostri candidati: Nichi Vendola, Presidente regione Puglia, Salvatore Vozza, Sindaco di Castellammare e Gerardo Rosania (consigliere regionale). L’associazione se da un lato intende lavorare per la costruzione della Nuova Sinistra Italiana dall’altro aspira a creare una forza territoriale e federalista del Matese.

Fonte: comunicato stampa

GRAZIE ALL’INTERESSAMENTO DEL SEN. SARRO PRESTO RITORNERA’ A PIEDIMONTE LA STATUETTA IN BRONZO DEL CORRIDORE DEL CILA.


Piedimonte Matese. Torna in città il Corridore del Cila, la statuetta in bronzo finora custodita dalla Sovrintendenza Speciale di Napoli e Pompei. A seguito dell’interessamento diretto del Senatore della Repubblica Carlo Sarro (nella foto), che lo scorso 5 maggio aveva anche inviato all’uopo una lettera al Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi, gli uffici competenti del Dicastero di Viale del Collegio Romano hanno disposto la restituzione al Museo Civico Cittadino di Piedimonte Matese delle collezioni archeologiche, in primis del Corridore del Cila rinvenuto nel 1928 in città. La bella notizia è stata comunicata al Senatore Sarro, in una lettera, direttamente dalla Senatrice Diana De Feo, componente della VII Commissione Beni Culturali del Senato della Repubblica, che proprio insieme all’ex sindaco lo scorso 12 maggio avevano incontrato ufficialmente il Ministro Bondi per perorare il ritorno in città dei reperti archeologici. “È stata parimenti acquisita la disponibilità-ha scritto De Feo a Sarro-la disponibilità al rientro di 7 opere pittoriche di cui una su tavola. Al fine, però, di regolarizzare i procedimenti amministrativi contemplati dalla normativa di settore, risulta necessario l’inoltro di apposita istanza da parte del Comune, quale ente titolare del Museo Civico. In tal senso la stessa Sovrintenda territorialmente competente ha sollecitato l’Ente a formalizzare quanto prima la richiesta in oggetto. Resta inteso che continueremo a seguire le problematiche inerenti il Museo Civico, come da te diffusamente rappresentate al Signor Ministro, con le Tue missive del 12 marzo e del 5 maggio 2009”. La futura esposizione dell’importante statuetta bronzea, così come delle collezioni mussali e degli ulteriori reperti archeologici e delle opere pittoriche, nelle sale del polo museale inaugurato nel 2004 e la cui riapertura fu fortemente voluta proprio dall’allora sindaco Sarro, non potrà che avere positive ricadute sulla città. “Sono particolarmente soddisfatto dell’interesse che il Ministro Bondi sta garantendo rispetto alle problematiche del nostro Museo Civico cittadino.-ha dichiarato il Senatore Carlo Sarro-L’arricchimento della Pinacoteca costituisce un ulteriore tassello che permetterà al Nostro Museo di essere un punto di riferimento culturale per tutto l’Alto Casertano. Anche la notizia sul recupero del Corridore del Cila e di altri reperti archeologici, mi rende fiducioso sul rafforzamento della presenza mussale a Piedimonte Matese. È un impegno che ho assicurato alla città, come da me dichiarato nel Consiglio Comunale del 23 dicembre 2008, e rappresenta, sul piano personale, il completamento del lavoro da me iniziato come Sindaco con il recupero e la riapertura del Museo ed il ritorno delle collezioni dopo un trentennio di totale abbandono. Il mio prossimo impegno sarà quello di riprendere il progetto di recupero del Palazzo Ducale, dopo che la fallimentare esperienza del centrosinistra alla guida della Provincia di Caserta ha fatto arrestare una iniziativa, da me attivata sempre come Sindaco, e che se portata avanti, avrebbe oggi consentito alla città di Piedimonte Matese di disporre, in termini di fruibilità, del suo più importante monumento e di ospitare una istituzione universitaria”.


Fonte:comunicato stampa


SI INAUGURA LA FONTANA DI PIAZZA ROMA.


Piedimonte Matese. L’amministrazione comunale di Piedimonte Matese si prepara a presentare a tutta la cittadinanza la fontana tonda di piazza Roma (nella foto il cantiere), fresca di un completo restyling avvenuto negli ultimi mesi. È in programma per lunedì 1 giugno, nel pomeriggio, la cerimonia di inaugurazione dello storico monumento presente nella piazza più importante della Città da più di cent’anni (la prima inaugurazione risale addirittura al 2 giugno 1892), con una manifestazione che vedrà, oltre allo svelamento della fontana e un discorso introduttivo del sindaco Vincenzo Cappello, la lettura di una epigrafe commemorativa composta dall’Assessore all’Urbanistica Attilio Costarella in veste di ricercatore storico. Piazza Roma sarà così sgombra dal cantiere che l’ha occupata dallo scorso marzo, quando l’amministrazione targata Cappello ha dato avvio ai lavori di restauro conservativo dell’opera artistica che funge da rotatoria per il traffico veicolare, resisi necessari a causa di cedimenti statici. Si è trattato di interventi che hanno interessato l’intera struttura: oltre alla pulizia del fondale e la messa a nuovo del perimetro circolare, è stato installato anche un impianto di riciclo delle acque. Ed è ritornato all’antico splendore anche la statua centrale del cigno, ripulita dalla vernice bianca, e che ora appare nella sua colorazione originaria, quella della ghisa. Una scelta, questa del colore, a cui ha dato il via libera anche l’architetto Francesco Canestrini, della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Caserta, nell’ultimo dei suoi sopralluoghi avvenuto lo scorso lunedì. Tra pochi giorni i cittadini piedimontesi potranno dunque guardare con i loro occhi i risultato dei lavori di restauro della fontana, che senza dubbio contribuirà a rendere più importante ed elegante la storica piazza Roma.


Michele Menditto

Il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa lunedì a Caserta con il candidato alle elezioni Europee Carlo Puoti.



Caserta. Il segretario nazionale dell’Udc, on. Lorenzo Cesa, (foto in alto) farà tappa a Caserta lunedì 1 giugno alle ore 21 per incontrare militanti e simpatizzanti del partito. All’incontro pubblico – in programma in via Botticelli nella sede del comitato elettorale del candidato alle Europee, Carlo Puoti (foto in basso) – sarà presente il gotha del partito guidato in Campania dall’on. Domenico Zinzi. Un’occasione per rafforzare ulteriormente l’immagine dell’Udc in provincia di Caserta anche alla luce dei numerosi consensi e del forte fermento di attenzioni che il partito sta ricevendo nelle ultime settimane. ‘Allo stato ci sono, a mio avviso, tutte le condizioni per riaggregare al centro tutti quei moderati che condividono gli stessi nostri valori - ha dichiarato al riguardo Carlo Puoti – a tutti loro va il nostro invito ad affrontare insieme le tante emergenze che vive attualmente il territorio per fornire risposte adeguate e concrete ai cittadini. E’ giunto il momento di mettere al bando la politica delle promesse e degli annunci per lasciare invece spazio alla politica dei fatti. Questo l’appello che lunedì sera, insieme al segretario nazionale, l’on. Lorenzo Cesa, lanceremo agli elettori della provincia di Caserta e non solo’.

Daniela Volpecina

La carovana del Giro D’Italia entusiasma Piedimonte Matese.



PIEDIMONTE MATESE. Piedimonte Matese tinto di rosa ieri pomeriggio. Il Giro d’Italia, che festeggia con questa edizione i suoi primi cento anni di vita, ha attraversato il capoluogo matesino nel corso della diciottesima tappa, 182 km da Sulmona, in Abruzzo, a Benevento. Ormai alle sue ultime battute (restano solo tre tappe prima del traguardo finale nella Capitale), la gara ciclistica più importante del Paese è tornata a salutare Piedimonte dopo sedici anni dall’ultima volta, ponendola sotto i riflettori delle emittenti televisive nazionali e sotto gli occhi di tutta l’Italia. In fibrillazione gli appassionati e i cittadini accorsi numerosi per l’evento ai bordi delle strade con tanto di cappellini e magliette rosa, e le immancabili macchine fotografiche, curiosi ed emozionati di vedere dal vivo i corridori sfrecciare lungo le arterie cittadine. Giungendo da Alife, lungo la Strada Provinciale 331, i partecipanti hanno fatto il loro ingresso in città, correndo lungo via Caso per imboccare poi via Sannitica e dirigersi quindi verso Benevento, punto d’arrivo, con un gruppetto di 25 ciclisti in fuga seguito dal resto dei partecipanti tra i quali era possibile vedere la maglia rosa Denis Menchov e i suoi più temuti avversari per la vittoria finale, gli italiani Di Luca e Pellizotti. Un evento questo del Giro di grande portata, che si è verificato a poca distanza di tempo da un’altra importante competizione su due ruote (la seconda edizione della “Gran Fondo del Volturno”), per il quale Piedimonte è stata preparata puntigliosamente dall’amministrazione comunale, che qualche giorno prima aveva predisposto lavori di sistemazione del manto stradale e di messa in sicurezza per quei tratti sui quali sarebbe passata la carovana rosa, al fine di eliminare qualsiasi imperfezione dell’asfalto o ostacoli che potessero mettere in difficoltà i corridori. Inoltre scuole chiuse e uffici pubblici invitati dall’amministrazione alla chiusura anticipata, per limitare gli eventuali disagi e pericoli ai cittadini e agli studenti, in particolare nelle ore di punta, visto che la chiusura del traffico era prevista per le 13. Il sindaco Vincenzo Cappello e il presidente della Comunità Montana Fabrizio Pepe non hanno nascosto soddisfazione per l’arrivo della carovana rosa in città, “un evento storicamente e culturalmente rilevante- ha commentato il primo cittadino - che certamente ha dato tanta visibilità al nostro territorio consentendo di mostrarne tutte le bellezze, come sempre più spesso sta accadendo negli ultimi tempi, richiamando l’attenzione di visitatori e favorendo così l’economia locale”.


Michele Menditto

Due giorni di festa dedicati alla città di Piedimonte Matese.


PIEDIMONTE MATESE. Due giorni di festa interamente dedicati alla città in programma l’1 e il 2 giugno. In occasione della festa del patrono, San Marcellino, Piedimonte celebrerà due importantissimi avvenimenti: è infatti in programma per lunedì pomeriggio a partire dalle 16.30 l'inaugurazione della reastaurata fontana che dal 1892 sorge nella parte alta della storia piazza Roma, in prossimità della cassa armonica. Si tratta della famosa "fontana con la papera" che a dispetto di un'espressione così semplicistica rappresenta invece un cigno, in ghisa, che il restauro di questi mesi ha riportato alla luce in tutto il suo splendore. La novità associata a questo lavoro è il riciclo dell'acqua della fontana, che con dispiacere di molti, non potrà più essere bevuta. E in tempo di crisi ed eccessivi sprechi di acqua questa non può essere che bella notizia. "Un atto di responsabilità dovuto - ha affermato il sindaco Vincenzo Cappello. Abbiamo ridato la fontana alla città ma con questo "risparmio" di acqua abbiamo reso ancor più intelligente la sua collocazione". La cerimonia di inaugurazione vedrà accanto al sindaco, l'amministrazione tutta e l'assessore Attilio Costarella, che ha fortemente voluto per la città il recupero di questo monumento ma che è stato anche sostenitore di un'altra lodevole iniziativa. Con decreto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, infatti la città di Piedimonte ha ottenuto una propria bandiera il cui disegno è stato scelto liberamente dalla cittadinanza con un voto. Presso l’aula delle adunanze della sala consiliare il sindaco riceverà ufficialmente il vessillo e il bozzetto a colori. Il 2 giugno, Festa della Repubblica sempre presso la sala consiliare alle ore 9.00, l’amministrazione e i cittadini ricorderanno l’anniversario che celebra la repubblica italiana. Saranno presenti alle cerimonie, civili e religiose di questi due giorni, il vescovo mons. Pietro Farina e una delegazione di 30 persone provenienti da Seligenstadt, la città tedesca, che condivide con Piedimonte la devozione per San Marcellino e che presto sarà con essa gemellata. Il gruppo di visitatori dalla Germania - e non è la prima volta che sono presenti a Piedimonte - sarà accompagnato dal borgomastro, sign.ra Dagmar B.Nonn-Adams (nella foto con il Sindaco Cappello) e verrà ospitato presso l'antico monastero di San Benedetto.


Maria Grazia Biasi

Affondo della politica alifana: Ambasciatrice di Pace Agnese Ginocchio ammonisce: Basta Arroganza!


Alife - Affondo della politica alifana. L' Ambasciatrice internazionale per la Pace testimonial di terra di lavoro Agnese Ginocchio -Premio nazionale per la Legalità Paolo Borsellino per l'impegno sociale e civile- figlia di questa terra scende in campo e ammonisce: " Cari candidati fare politica significa servizio. Per chi o cosa state lavorando, per il bene della comunità o per un vostro tornaconto? Perché nei vostri comizi non fate altro che aggredire gli avversari, andate a trovare la pagliuzza nell'occhio dell'altro senza accorgervi della grossa trave che sta nella vostra mente? Già, una trave, e sapete come si chiama questa trave? Arroganza! L' arroganza impedisce di vedere oltre. Vi rendete conto che con il vostro ostruso metodo di fare politica state scandalizzando l'intera comunità? Fare politica lo ricordo ancora una volta significa servire la comunità, aprirsi al dialogo, al confronto anche verso l'avversario, proprio perché il fine é quello di raggiungere un'intesa comune, attraverso la quale facilitare il percorso di vicinanza ai problemi della comunità. Voi con il vostro comportamento non fate altro che deludere le aspettative e le speranze dei cittadini e dei giovani innanzitutto. Dunque quale futuro e quale rinascita per Alife? Inutile il mio appello lanciato alcune settimane fa rivolto proprio a voi candidati delle amministrative, attraverso cui vi invitavo a riflettere seriamente sul tema del momento: "Costruiamo le città dei Diritti umani..." . Ma quale città volete costruire? Non sia l'arroganza a prevalere nei vostri discorsi, come neanche gli accordi nascosti fra le parti per assicurare il posto a tizio o caio, bensì, sia la Pace a prevalere nel vostro modo di fare politica. La Pace che assolve ogni contesa, la Pace che riporta equilibrio e giustizia, la Pace che da esempio di rettitudine e di responsabilità, la Pace che sa essere di servizio e di ascolto, la Pace che si batte per i valori della Legalità, la Pace che offre vicinanza e si impegna per risolvere i problemi del territorio. La Pace, infine, che costruisce mediante l'impegno attivo la nuova città, che fa sentire l' urgenza e la passione di lottare per il bene comune, per il riscatto ed i diritti della nostra terra e per i diritti di ogni singolo cittadino a partire dagli ultimi. Ma per fare questo é necessario possedere in se il senso del fare vera politica di servizio, e trovare risorse umane che siano in grado di ascoltare e di vedere oltre le mura della nostra città, eliminando ogni barriera e paraocchi. Risorse umane che devono essere in grado di sfidare la crisi e di andare a passo con i tempi, usare un grande senso di altruismo, di solidarietà e di umanità verso il prossimo, rispettando e giammai aggredendo l'avversario. Costruiamo insieme le città dei Diritti significa cambiare rotta. La cultura é tale solo se si fonda sulla giustizia, sulle pari opportunità e sulla Pace partendo proprio dagli ultimi. Se si riuscirà a mettere in pratica quest' appello allora forse, potremo ben sperare che qualcosa cambi, o altrimenti il tutto sarà solo l'ennesima illusione per tutti e contribuirete non alla costruzione bensì alla distruzione della città dei diritti e delle pari opportunità. Basta con i teatrini politici, più rispetto, più compassione e più umiltà sia nei vostri discorsi elettorali".(Foto: Agnese Ginocchio, autore Andrea Pioltini)


Fonte:comunicato stampa

Carlo Puoti e Ciriaco De Mita a colloquio con i Popolari democratici di Santa Maria a Vico.


S.Maria a Vico. I candidati dell’Udc alle prossime elezioni Europee, Carlo Puoti e Ciriaco De Mita, hanno tenuto un incontro questo pomeriggio con i Popolari democratici della sezione di Santa Maria a Vico. Un incontro informale per fare il punto in vista dell’imminente competizione elettorale e soprattutto per annunciare i punti salienti del programma che punta a risollevare le sorti del Sud Italia. ‘Ho deciso di accettare questa sfida e di candidarmi con l’Udc – ha spiegato nel suo intervento De Mita – perché ho riconosciuto nelle battaglie portate avanti in questi anni dagli scudocrociati i principi ispiratori e i valori fondanti della gloriosa Dc. Spero di potervi rappresentare in Europa con l’obiettivo di contribuire alla nascita di quel processo di integrazione a lungo auspicato dagli Stati membri ma con la consapevolezza che ciascuno di noi possiede una propria irrinunciabile identità’. Nella stessa direzione l’intervento di Carlo Puoti che ha proferito parole di elogio per il capolista De Mita considerato uno dei padri storici della Dc, ‘una personalità politica di grande rilievo – ha spiegato l’avvocato casertano - che rappresenterà senz’altro un valido punto di riferimento in Europa per tutti’. E in relazione al processo di integrazione ha aggiunto: ‘Sono sempre più convinto che occorra portare l’Europa in Italia e non l’Italia in Europa perché solo così il nostro territorio potrà ottenere la visibilità e l’attenzione che invoca da anni con interventi ad hoc in grado di porre fine alle problematiche che ne ostacolano lo sviluppo e la crescita’.

Daniela Volpecina

Incontri in onore del Padre Vescovo Raffaele Nogaro.


CASERTA. Venerdì 5 Giugno ore 19,30 presso la PARROCCHIA SANTISSIMO NOME DI MARIA – CASERTA si terrà il primo degli incontri in onore del Vescovo Mons. Raffaele Nogaro (nella FOTO). Donatella Abignente (Università Gregoriana) e Sergio Bastianel (vice Rettore Università Gregoriana) parleranno del loro libro”Le vie del bene” modera l’incontro Sergio Tanzarella. Come riconoscere le vie del bene, i percorsi di autenticità umana nella storia? Come scegliere il bene oggettivo di cui siamo responsabili? Come comporre, nella complessità di relazioni storiche che ci formano e che formiamo, libertà e responssabilità, diritto e gratuità, fede e laicità di co-scienza nella ricerca del bene e del vero? A partire da indicazioni conciliari nella Gaudium et spes, il testo raccoglie, in un primo tempo, modelli di comprensione storica del bene presenti nella Scrittura per arrivare a delineare criteri di giudizio e di decisioni umane storiche e oggettive, pro-fondamente personali e non arbitrarie. Nella seconda parte del testo, la riflessione esplicita il rapporto tra soggetto e oggettività del bene, con-centrandosi sulla dimensione intersoggettiva della relazione etica e della efficacia della presenza di Cristo, attraverso il rapporto con lui vissuto dai credenti per la vita del mondo. Il testo propone il risultato di una collaborazione nell'insegnamento, in particolare per Corsi di secondo Ciclo offerti alla Pontificia Università Gregoriana. Lunedì 8 giugno ore 19,30,p sarà presentazione il libro “Fuoritempio. Omelie laiche “ a cura di L. Kocci e V. Gigante, Intervengono alcuni dei coautori del libro suor Rita Giarretta (Comunità Orsoline di casa Rut)la prof.ssa Anna Carfora (Facoltà Teologica Italia Meridionale) don Vitaliano Della Sala (Parroco di Mercogliano), modera Silvestro Montanaro. Un libro in cui i commenti al Vangelo della domenica sono affidati ad uomini e donne, credenti, non credenti oppure cristiani non cattolici, laici o preti o religiosi che per scelta, per condizione o per decreto si trovano a vivere la condizione di credenti "sulla strada" fuori da ogni protezione o benedizione del potere ecclesiastico. Riflessioni, non "prediche", poco clericali, quindi; ma forse proprio per questo profondamente evangeliche, condotte da persone che hanno accolto l'invito di lasciarsi provocare dal dirompente messaggio di Gesù. Ad alternarsi sulle pagine di questo libro, nato da una rubrica che Adista, storica agenzia progressista di informazione politico-religiosa, ha inaugurato nel 1998, un eterogeneo e autorevole gruppo di "omileti", significativo anche e soprattutto per un pubblico di lettori laici, poco addentro alle questioni del tempio, ma forse curiosi di leggere un commento al Vangelo sottratto al genere predicatorio, svestito del rassicurante ed asettico stile del linguaggio ecclesialese, che cerca di far risuonare la grazia dell'inquietudine, della domanda, dell'attesa, che evita vapori spiritualistici e languori buonisti, che tenta di "affliggere i consolati" (come si proponeva Don Tonino Bello) e di convertire i buoni.

Pietro Rossi