12 febbraio 2013

OPERAZIONE “COCA EXPRESS” SMANTELLATA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DEDITA AL NARCOTRAFFICO.



Alle prime ore di oggi i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Napoli nei confronti di 16 persone, di cui all’allegato elenco, nell’ambito di attività d’indagine coordinata da questa Direzione Distrettuale Antimafia che ha consentito di individuare i componenti un’associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio nazionale. Le indagini, protrattesi per circa un anno e mezzo e precisamente negli anni 2007/2009, hanno svelato l’esistenza di un sodalizio criminoso operante nell’hinterland napoletano, con ramificazioni in Campania, Sicilia e Lombardia, avente lo scopo di smerciare all’ingrosso e al dettaglio diversi tipi di droga e, in particolare cocaina e hashish. Le attività investigative hanno permesso di accertare come gli indagati si fossero organizzati in una struttura verticistica e dotati di mezzi e disponibilità economiche al fine di distribuire le sostanze stupefacenti in diverse regioni giovandosi, a tal fine, di pregressi e stabili rapporti con altri spacciatori o acquirenti all’ingrosso, secondo una direttrice nord-sud, che, partendo dalle province di Napoli e Caserta giungeva sino alla Lombardia ed alla Sicilia ove operavano alcuni esponenti di spicco dei sodalizi criminosi colpiti dall’operazione odierna. Il sodalizio dedito al traffico di cocaina era promosso e diretto da GRASSO Antonio, GRASSO Carmine e TRIOLA Giovanni, soggetti direttamente collegati al clan dei cc.dd. “Scissionisti”,  egemoni nel quartiere Scampia di Napoli, sorto nel 2005 all’esito della nota faida innescatasi all’interno delle fila del clan Di Lauro. I militari della Guardia di Finanza, attraverso una articolata e complessa attività di osservazione e pedinamento in numerose località italiane, hanno accertato, inoltre, come l’associazione organizzasse compravendite di sostanza stupefacente, cocaina ed hashish, sia al minuto, nelle zone di Napoli, Casoria e Casavatore, che all’ingrosso, con forniture di ingenti quantitativi ad associati residenti nell’hinterland napoletano, a Brescia e a Palermo. Le attività investigative, svolte prevalentemente mediante l’uso di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno svelato, ancora, come gli associati utilizzassero tra loro un linguaggio convenzionale per concordare le modalità di approvvigionamento e di cessione della sostanza stupefacente ed adottassero un modus operandi finalizzato ad agevolarne l’acquisto da parte dei tossicodipendenti. La vendita delle singole dosi, infatti, avveniva nelle abitazioni degli spacciatori così impedendo una assidua frequentazione delle note piazze di spaccio e riducendo sensibilmente i rischi di identificazione sia dei luoghi  che dei soggetti dediti allo spaccio. Le indagini, ancora, hanno permesso di individuare un altro gruppo di trafficanti di ingenti quantitativi di hashish, diretto da DI GUIDA Vincenzo, composto da persone residenti in Sicilia ed altre nel napoletano, che assicurava un costante rifornimento alle piazze di spaccio palermitane. Nel corso delle indagini, infatti, numerosi sono stati i contatti telefonici e personali tra napoletani e siciliani, prevalentemente localizzati nel quartiere “Brancaccio” di Palermo, finalizzati a concordare le modalità più sicure per il trasferimento della droga e per eludere i controlli di polizia sui carichi diretti verso il sud Italia. Ciò nonostante i militari della Guardia di Finanza, seguendo le tracce lasciate dagli spacciatori e dai trafficanti, ed a riscontro delle operazioni di intercettazione telefonica, localizzavano i luoghi in cui avvenivano le riunioni tra gli associati, nel porto di Napoli ed in alcuni bar del quartiere Brancaccio, ed individuavano i veicoli con cui veniva trasportata la sostanza stupefacente sottoponendo a sequestro anche ingenti carichi di hashish. Nel corso dell’operazione di questa mattina la Polizia Giudiziaria delegata ha anche eseguito il sequestro preventivo di beni mobili ed immobili per un valore complessivo di diverse centinaia di migliaia di euro tra cui una concessionaria di auto, la “CAR HOUSE” di Calvizzano, vero e proprio luogo di ritrovo e base logistica ed operativa dell’organizzazione dedita al traffico di sostanza stupefacente.

Comunicato Guardia di Finanza - Comando Provinciale Caserta

EX MATTATOIO COMUNALE, IL COMUNE CHIEDE LA RIPRESA DEI LAVORI

Stefano Giaquinto
CAIAZZO - Al via i lavori di demolizione dell'ex mattatoio comunale di Caiazzo che da anni ospitava il servizio veterinario e della prevenzione collettiva. Dopo il trasferimento in altre sedi da parte del Comune dell'Unità Operativa così da garantire il servizio al territorio, il sindaco Stefano Giaquinto a gran voce chiede che vengano ripresi i lavori, un cantiere che era stato sospeso in attesa del trasferimento. Ebbene, il trasloco è stato compiuto da circa due mesi, la Regione Campania ha finanziato l'opera di ricostruzione e " non c'è altro tempo da perdere - invoca il primo cittadino - Napoli potrebbe revocare i finanziamenti". Il manufatto ricostruito ospiterà un centro servizi da destinare al distretto sanitario, pertanto Uopc e Uov ritornerebbero nella sede iniziale. "I lavori devono essere ripresi immediatamente", se ciò non dovesse avvenire - fanno sapere dal palazzo municipale - sarà chiesto all'ufficio tecnico di revocare l'appalto e la nomina dei tecnici con eventuale richiesta di risarcimento. L'amministrazione non può e non vuole assumersi la responsabilità di vedersi revocato un finanziamento che con fatica è riuscita ad ottenere.

Iniziative del Comitato NO TURBOGAS per sollecitare ulteriormente gli organi competenti a dare risposte ai cittadini.

Il Comitato per la salvaguardia dell’Alto Casertano: NO TURBOGAS a PRESENZANO, comunica che: tenuto conto della mancata presa in considerazione della mobilitazione popolare che è in atto nella Valle del Volturno in contrarietà alla costruzione di una centrale Turbogas nel territorio di Presenzano, seguiranno una serie di iniziative per sollecitare ulteriormente gli organi competenti a dare risposte ai cittadini. Da mesi si aspetta la convocazione di un tavolo di confronto da parte del Prefetto con i Sindaci e le associazioni. Per questo motivo il Comitato, assieme agli altri soggetti appartenenti al Movimento No Turbogas, effettuerà, dando comunicazione anticipata alle autorità competenti, un presidio e conferenza stampa sotto la Prefettura di Caserta in cui una delegazione del Movimento chiederà di incontrare di persona il Prefetto stesso. A questa iniziativa seguirà la convocazione di un presidio e conferenza stampa sotto la Procura di Cassino per sollecitare gli organi giudiziari alla verifica di casi di illegittimità nel procedimento amministrativo che consentirebbe la costruzione della Centrale. Il Movimento quindi è pronto a portare la battaglia No Turbogas fuori dalla Valle di Volturno per recarsi direttamente sotto le istituzioni che sono tenute a dare risposte ai cittadini e a Sindaci che da troppo tempo ormai chiedono di essere ascoltati.

c.s.

“Terziario Sociale”,la nuova iniziativa dell'ENDAS di Caserta


Adelaide Tronco

È una delle novità più importanti lanciate dall'ENDAS di Caserta”. Con queste parole la presidente provinciale Adelaide Tronco annuncia la costituzione di un gruppo di lavoro che si occuperà dei “servizi alle persone”.“In questi anni il welfare si è drammaticamente ridotto fin quasi a scomparire – ha spiegato la presidente Tronco – ma è contemporaneamente aumentata la popolazione anziana e la necessità per le donne lavoratrici di essere assistite con i bambini, i portatori di handicap e con gli stessi anziani. Il cosiddetto “Terziario Sociale” mira a creare le condizioni per facilitare la vita quotidiana delle persone che combattono ogni giorno con gravi difficoltà sociali e familiari”. Il progetto dell'ENDAS di Caserta è quello di rispondere alla domanda, in costante aumento, di sostegno sanitario e di assistenza, di un aiuto in campo dell'istruzione, delle attività culturali e ricreative. “Tenteremo di dare una risposta alle esigenze di chi ha bisogno – ha dichiarato in conclusione la presidente ENDAS – e di supplire in tutti i modi possibili al grande vuoto delle istituzioni. Il Terziario Sociale è inoltre un'occasione di lavoro per i giovani che intendono dedicarsi al prossimo con dedizione e passione. Contiamo anche sulla disponibilità dei tanti volontari desiderosi di aiutare chi ha bisogno e di arricchire la propria esperienza in questo settore”. La presidente Tronco termina con un appello agli enti pubblici ed alla politica: “La nostra è una scommessa, dobbiamo riuscire a vincerla...Se ci sarà una risposta concreta delle istituzioni, a cui va il mio appello, possiamo farcela sarà la nostra provincia a vincere!”

Uff.Stampa ENDAS Caserta

I SINDACI DI PIEDIMONTE MATESE E ALVIGNANO A DIFESA DEL PRESIDENTE DEL CONSORZIO DI BONIFICA.


Vincenzo Cappello

PIEDIMONTE MATESE. In merito alle notizie di stampa apparse negli ultimi giorni e riguardanti un ipotetico cambiamento di maggioranza e di amministrazione in seno al Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, si riportano qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dai Sindaci dei Comune di Piedimonte Matese, Avv. Vincenzo Cappello (Pd), e di Alvignano, Ing. Angelo Di Costanzo (Pdl):
Angelo Di Costanzo
“I partiti devono stare fuori dal Consorzio di Bonifica – dichiara il primo cittadino del capoluogo matesino – perché è giusto che siano i diretti rappresentanti degli agricoltori ad occuparsi della gestione di un Ente strumentale al loro mondo. L’Ente certamente non può essere al centro di spartizioni politiche da parte di nessuno, sinistra, centro e destra, anche e soprattutto alla luce dell’operato sin qui svolto dall’attuale amministrazione retta dal Presidente Prof. Pietro Andrea Cappella che, dopo dieci anni di commissariamento, ha saputo dare nuovo slancio all’azione gestionale e ridare fiducia ai consorziati, come dimostrano anche i bilanci in positivo e l’attenta politica di razionalizzazione della spesa e di taglio degli sperperi. Come Sindaco, poi, sto avendo da tempo contezza della buona amministrazione e del grado di soddisfazione da parte degli agricoltori rispetto alle scelte operate dall’attuale maggioranza e dei servizi offerti sin qui alla vasta utenza”.  Anche da parte del Sindaco di Alvignano Di Costanzo arriva un monito forte e preciso: “La politica stia fuori dal Consorzio di Bonifica e non vada a sindacare o, peggio ancora, ad intromettersi nell’azione svolta in questi primi quasi due anni dalla Deputazione Amministrativa presieduta dal Prof. Pietro Andrea Cappella. La gestione dell’Ente, la scelte strategiche e le decisioni sui servizi devono appartenere solo ed esclusivamente al Consiglio generale e alla Deputazione tutta composta da rappresentanti diretti degli agricoltori, da loro votati ed eletti, e non certo dalla politica che deve piuttosto stare al fianco dell’attuale maggioranza ed aiutarla a risolvere i tanti ed annosi problemi di bilancio, di personale, di tariffe e di costi che attanagliano il Consorzio. La mia comunità, tra l’latro, esprime una larga rappresentanza in seno agli organi di governo consortile e tutti i consiglieri partecipano e continueranno a partecipare attivamente all’attività amministrativa, convinti della bontà delle scelte sin qui operate dal Presidente Cappella e dalla sua Deputazione che vanno incontro alle esigenze dei tantissimi consorziati. Sicuramente destabilizzare un Ente così importante per il nostro territorio e mettere a rischio servizi vitali per l’economia del’intero Alto Casertano non farebbe onore alla politica. Quindi, - conclude Di Costanzo - il mio invito all’attuale amministrazione è di andare avanti nel solco già tracciato in questi primi due anni di buon governo del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano”. 
Pietro Rossi

CASERTA: A SAN VALENTINO UNA KERMESSE DI “DEDICHE D’AMORE”.


Immacolata Brignoli

CASERTA – Amore e Poesia. Anzi, Amore è Poesia. Un felice binomio ed una perfetta coincidenza: su questo binario si giocherà la deliziosa serata organizzata dalla Brignoli Edizioni in collaborazione con Guida Caserta per il 14 febbraio, festoso giorno di San Valentino. Sicché nell’accorsata libreria aperta ai civici 41-43 di Via Caduti sul Lavoro risuoneranno dediche, sms, versi e musiche inneggianti all’amore di coppia, ma anche all’amore filiale, materno, per se stessi e per quanto sboccia e vive nella migliore affettività. Ci sarà dunque spazio e tempo per tutti: chiunque potrà liberamente intervenire, donando e catturando scintille di sentimento. Non vi sarà bisogno d’inviti: s’andrà e basta, sicuri di avere un microfono a disposizione per declamare poeticamente l’amore. Sul far della sera, dalle 18 in poi, la valente attrice Lucia Ferillo condurrà l’evento d’eccezione brillantemente pensato per il “giorno degli innamorati”. La signora Imma, titolare della Brignoli Edizioni, e lo scrittore Giuseppe Santabarbara introdurranno. Reciteranno poi Francesco Borrasso, Luciano De Fortuna e Mariastella Eisenberg. Ma il momento clou vedrà di scena la stessa conduttrice con Giulio Merolle in un travolgente ed elegante “tango argentino”. Poi si continuerà ancora con le spontanee ingerenze del pubblico. E comunque non v’è amore senza canto: sarà perciò riservato un bel “cantuccio” alle interpretazioni della brava cantante Sonia De Francesco che proporrà brani capaci d’addolcire perfino i “cuori di pietra”. Indi lo spumeggiante brindisi, a salutare il finale di un indovinato raduno d’amicizia e d’allegria, dandosi, naturalmente, l’arrivederci “alla prossima!”. Per info e contatti: Brignoli Edizioni Tel. 0823 1890795 - Guida Caserta Tel. 0823 351288.

 L’addetto-stampa: Raffaele Raimondo

Cattiva programmazione dei fondi Psr. L'allarme di Coldiretti Campania: ''Rischiano di chiudere centinaia di imprese''.



CASERTA - Milioni di fondi europei non spesi a causa della cattiva programmazione della Regione Campania. Soldi da destinare ai tabacchicoltori, a fronte di una dotazione aggiuntiva di 210 milioni per il Piano di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013 e che, e' il caso di dirlo, sono quasi tutti andati in fumo. Le conseguenze? Circa il 40% delle imprese sull'orlo della bancarotta e che nel 2013 potrebbero chiudere i battenti. A denunciarlo al ministro per le Politiche agricole, Mario Catania, a margine della tavola rotonda ''Il futuro del tabacco in Europa'' organizzata dall'Ismea al Belvedere di San Leucio (Caserta), sono i vertici di Coldiretti Campania. I fondi dovevano servire a ristrutturare il settore o dovevano aiutare le imprese nel percorso di riconversione delle attivita'. E invece, dicono i vertici di Coldiretti, quasi nulla di tutto cio' e' stato fatto. ''Il problema e' stato causato dalla programmazione - dicono il presidente e il direttore della federazione campana Gennarino Masiello e Prisco Lucio Sorbo - E' stata pessima e le conseguenze si sono viste tutte. Dei 210 milioni di euro arrivati nello scorso triennio, fondamentali per il comparto, soltanto una minima parte e' stata spesa''. Sono quasi 30mila in Campania i lavoratori della tabacchicoltura, in Italia circa 200mila. I fondi in questione sono i 70 milioni all'anno per tre anni, in totale 210 appunto, destinati da Bruxelles alla filiera del tabacco. In particolare gli obiettivi erano due: la ristrutturazione del settore per renderlo piu' moderno e piu' competitivo o il sostegno alle imprese che invece sceglievano il percorso della riconversione. Nulla o poco piu' e' stato fatto, spiegano da Coldiretti, e i problemi sono quelli che in maniera simile hanno coinvolto altre tipologie di interventi.  ''Tutto questo e' grave - dicono Masiello e Sorbo - in questo periodo di forte crisi economica e' a rischio la tenuta dell'intero settore che qui in Campania conta centinaia di aziende e migliaia di dipendenti. Almeno il 40% delle aziende potrebbe chiudere entro l’anno se non si inverte la tendenza. Il delegato Nugnes non ha responsabilita' - dicono - ma le chiediamo di accelerare al massimo gli interventi e le istruttorie in corso e soprattutto di procedere con una programmazione piu' efficace''.  ''C'e' bisogno di piu' forti politiche di sostegno - dicono Masiello e Sorbo - bisogna inserire la tabacchicoltura tra le produzioni che beneficiano della Pac. Abbiamo bisogno di certezze economiche e operative perche' la chiusura di tante imprese sta lasciando sul territorio delle gravi ferite''.