25 ottobre 2010

Alla Ibg prevalga il senso di repons abilità.


CASERTA.“Aver trasformato le piccole incomprensioni dell’ordinaria amministrazione in una faida tra lavoratori non è stata una gran trovata" E' quanto afferma il responsabile industria della Ugl Caserta Ferdinando Palumbo (nella foto) in merito alle vicissitudini vissute alla Ibg negli ultimi giorni. "E' vero, la comunicazione non è mai stata il forte della dirigenza aziendale, ed un vera cultura sindacale è di la da venire, ma mettere a ferro e fuoco l’Ibg per una questione di permessi o per questioni personali non è stata una scelta lungimirante tant'è che con una raccolta firme nata in maniera spontanea la maggioranza dei dipendento, per lo più impiegati, hanno richiesto alla dirigenza di confermare anche nel 2011 la decennale procedura sull’orario di lavoro estivo. Alla Ugl non interessa sferrare fendenti micidiali per le più svariate minuzie e chiedere nel contempo biglietti omaggio in tribuna Vip al Palamaggiò per far bella mostra accanto al presidente Caputo durante le partite della Juvecaserta, noi abbiamo guardato sempre alla pace sociale e nel corso degli anni siamo riusciti a portare a casa categorie soddisfacenti per la quasi totalità dei lavoratori, un accordo sugli orari di lavoro, abbiamo evitato ulteriori esborsi sui trasferimenti per i lavoratori di fuori provincia ed ottenuto un buon contratto di secondo livello sottoscritto peraltro anche dalla Cgil di Salerno. Identifico il momento attuale come quello in cui bisognerà ulteriormente migliorare le condizioni generali di lavoro nell'interesse di tutti i lavoratori. Misurarsi su queste tematiche in un momento così difficile per il paese" svelenisce Palumbo "è un esercizio al quale partecipo con ottimismo".

Fonte: Comunicato Stampa UGL

I PRODOTTI AGROALIMENTARI CASERTANI PRIMEGGIANO AL SALONE INTERNAZIONALE DEL GUSTO DI TORINO.


CASERTA. Nell’ambito delle iniziative tese alla promulgazione ed alla valorizzazione dei prodotti agro-alimentari di eccellenza di Terra di Lavoro, programmate dal Presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi, la Provincia ha partecipato al SALONE INTERNAZIONALE DEL GUSTO DI TORINO con una delegazione costituita da Carlo Puoti assessore al turismo, Ettore Corvino, assessore all’agricoltura, Ciro Costagliola dirigente del Settore, Francesco Bortone presidente della V commissione, Gabriele Cicala, vicepresidente V commissione. La giornata di sabato 23, dedicata alla provincia di Caserta presso l’Osteria della Regione Campania ed in collaborazione con Slow Food Campania è stata caratterizzata dalla presentazione dei prodotti tipici di eccellenza casertani. Il salone del Gusto, ha dichiarato l’assessore Puoti, è il luogo dove si realizza una fitta rete di relazioni nel nome di un cibo sostenibile, dove un filo virtuale lega il cibo alle tradizioni, alla cultura ed alla terra dove si produce: cibo, cultura e turismo sono termini che non possono prescindere l’uno dall’altro. Puntare sulla qualità e valorizzazione delle eccellenze casertane, ha proseguito l’assessore Corvino, è una sfida che ci sentiamo di lanciare: far conoscere i nostri prodotti che rappresentano la nostra identità, la nostra storia, la nostra cultura. Il 2010 è l’anno internazionale della biodiversità, aggiunge Costagliola, che significa anche varietà di cibo e di culture; dobbiamo raccontarci i legami che hanno fatto nascere questa splendida gamma di eccellenze portandole con orgoglio in Europa e nel mondo. Uno dei prodotti da far conoscere e divulgare è sicuramente la carne di bufalo, e da qui è partito il percorso della giornata di lavoro: la presentazione dell’estratto della ricerca, “benefico impatto sul rischio cardiovascolare del consumo di carne di bufalo indiano” tenuto dal cardiologo dr. Bortone. Si è proseguiti con la presentazione della cucina casertana, fase di grande successo dove un pubblico numeroso ma competente ha apprezzato la degustazione guidata dei prodotti casertani di eccellenza. Sono stati presentati i formaggi: la mozzarella di bufala campana DOP (Garofalo, Capua), il caciocavallo del Matese (Ferritto, Letino), il pecorino di Laticauda (Quercete, San Potito Sannitico); fra i salumi la bresaola di bufalo (Buffalo Beef, Capua), salsiccia, capicollo e soppressata di maiale nero razza ”casertana” (Crispino, Piedimonte Matese), e fra i prodotti orto-frutticoli la Lenticchia di Valle Agricola (D’Amico, Valle Agricola), gli oli extravergini d’oliva (Fontana Lupo di Giovanni Petrazzuolo, Ruviano Nostras di Francesco Girardi, S. Angelo d’Alife Badevisco di Franco Cassetta, Sessa Aurunca), la Castagna di Roccamonfina (Consorzio di tutela Castagna del Vulcano di Roccamonfina di Albanese Fabio), la Melannurca I.G.P. (Consorzio tutela melannurca I.G.P.) ed i Cachi (Giovani Coltivatori società agr. s.r.l. di Emilio Nuzzo).

Pietro Rossi

IMPONENTE PELLEGRINAGGIO A POMPEI DELL'ASSOCIAZIONE SALESIANI COOPERATORI CAMPANIA BASILICATA.


Piedimonte Matese. Un’altra tappa significativa nel cammino spirituale dall’Associazione Salesiani Cooperatori di Campania e Basilicata si è aggiunta a quella celebrata l’anno scorso col recente , tradizionale pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Pompei. Da tempo ormai immemorabile, il mese di ottobre, per i salesiani cooperatori dell’Ispettoria Meridionale, è dedicato alla visita del Santuario di Pompei .Anche quest’anno la tradizione si è rinnovata con un pellegrinaggio che ha raccolto migliaia di persone sotto l’accogliente manto della Vergine Celeste. Basilica gremita di fedeli, già dalle prime ore del pomeriggio in attesa di a recitare il Santo Rosario e seguire con grande devozione la Santa Messa celebrata dall’Ispettore don Pasquale Martino. Tra i tantissimi devoti della Madonna di Pompei faceva spicco il nutrito gruppo dell’Associazione Salesiani Cooperatori di Piedimonte Matese. la cui partecipazione è stata resa possibile grazie all’impegno profuso dalla famiglia Amendola nell’organizzazione del viaggio. Un merito particolare va senz’altro attribuito all’opera svolta dal dr. Enzo Del Giudice, coordinatore regionale dell’Associazione Salesiani cooperatori di Campania Basilicata, perché il pellegrinaggio si svolgesse nel migliore dei modi e nei tempi prefissati. Alle 15.30, orario previsto per l’accoglienza, il Santuario era già gremito di fedeli assorti nella preghiera e nella recita del Santo Rosario. In attesa della celebrazione della Santa Messa la corale Kerigma, formata da giovani dell’Associazione salesiani Cooperatori di Piedimonte Matese, accompagnati dal maestro Roberto Sperandio all’organo e Alfonso Mauro alla chitarra, ha eseguito numerosi canti dedicati alla Vergine. I ragazzi del coro, durante tutta la celebrazione Eucaristica, sono stati guidati dalla direttrice Valentina Nisio che, nell’attesa del canto d’ingresso, dall’altare, ha coordinato il canto dei fedeli con quello del coro. Un grandissimo onore per i giovani della corale Kerigma dell’Associazione Salesiani cooperatori di Piedimonte Matese per essere stata scelta, tra tante corali salesiane, ad animare una funzione così solenne. Diversi e significativi i momenti del pellegrinaggio ad iniziare dall’accoglienza,con il saluto e il ringraziamento del Vescovo Mons. Carlo Liberati; la Santa Messa, celebrata dall’Ispettore e le toccanti parole dell’’Omelia con l’invocazione alla Vergine affinché guidi la Famiglia Salesiana tutta ad essere faro che illumina i giovani con particolare attenzione a quelli più provati dalla vita; l’offerta dei doni all’altare,( per Piedimonte portati dalle signore Gigliola Foggia e Sofia Iannotta) e, la Supplica alla Madonna del Rosario. Alla fine il Celebrante ha rivolto un invito a pregare perché il Beato Bartolo Longo sia innalzato alla gloria del cielo. Durante la celebrazione eucaristica si è respirato un autentico clima salesiano grazie anche alla presenza dei novizi salesiani guidati da don Angelo Santorsolae all’animazione dei giovani della corale di Piedimonte Matese A ricordo della bellissima giornata, trascorsa immersi nella fede e nella dedizione alla Regina del SS. Rosario di Pompei, il Consiglio Provinciale dei Salesiani Cooperatori ha voluto donare, a tutti i partecipanti , un graditissimo dono a simboleggiare l’amore e la gioia dello stare insieme, nello spirito di Don Bosco.


Nicola Iannitti

CHIESA ANNUNZIATA,. IL COMITATO CHIEDE DI COLLOCARE UNA TARGA.


CAIAZZO – E’ stata recapitata nelle mani del sindaco del Comune di Caiazzo Stefano Giaquinto (nella foto) la proposta di collocare una targa commemorativa del restauro della Chiesa dell’Annunziata proprio all’interno del prestigioso complesso religioso del centro storico. Una proposta, che porta la firma del comitato pro Annunziata di cui è presidente Franco De Simone, che vorrebbe essere “una testimonianza dell’impegno profuso dall’amministrazione comunale, da S.E il vescovo Pietro Farina e dal Comitato stesso” proprio per l’operazione di restyling che ha interessato l’Annunziata e che dopo anni ha riportato “in vita” un monumento-pilastro per la città di Caiazzo. “Il presidente – si legge nella richiesta – assicura di provvedere alla spesa occorrente per la collocazione ed ogni altra cura necessaria onde evitare danni a cose e a persone”. La richiesta è dunque in fase di valutazione da parte del primo cittadino e dell’intera amministrazione comunale. Ricordiamo intanto che la Chiesa dell’Annunziata era un sito di proprietà della Diocesi Alife-Caiazzo per il quale il sindaco Stefano Giaquinto con l’allora vescovo Farina siglò anche un protocollo di tutela. Rifatta tra il 1740 e il 1768 conservava il dipinto dell’ “Annunciazione” (ora custodito nella sacrestia della Cattedrale) di Francesco La Mura che lo realizzò ad imitazione di un altro che si trova nella Chiesa dell’Annunziata di Napoli. Tra le varie opere vi erano inoltre due statue di stucco: quella dell’Arcangelo San Raffaele e quella di San Vito. E’ stata prima gestita dalla Amministrazione di Beneficenza, poi è passata alla Congrega della Carità. Era la chiesa che forniva l’assistenza religiosa per i malati dell’ospedale adiacente, una chiesa che purtroppo è stata danneggiata ulteriormente dal sisma del novembre del 1980 e febbraio del 1981. Il progetto di restyling ha previsto così il restauro, consolidamento e la valorizzazione dell’intero complesso, da destinare a sala polifunzionale.

c.s.

Capriati al Volturno è stato preso d'assalto dall'inizaitiva dell'Enel "Centrali Aperte".


CAPRIATI AL VOLTURNO. Oltre 1.500 persone di cui 700 studenti dai sette ai diciassette anni delle scuole del comprensorio ed oltre, hanno visitato questa mattina la centrale idroelettrica di Capriati al Volturno complice anche una bellissima giornata di sole.L'iniziativa "Centrale Aperta" è nata nel 2002 con lo scopo di aprire al pubblico il grande patrimonio tecnologico di Enel, con l'obiettivo di avvicinare la popolazione sensibilizzandola sulle capacità tecniche della maggiore industria elettrica italiana, sulle profonde doti umane di chi ci lavora con sacrificio e dedizione e sull'attenzione verso la tutela dell'ambiente che attraverso lo studio e la ricerca Enel impiega nei suoi impianti. E' per me e per la comunità che rappresento motivo di orgoglio e soddisfazione ospitare sul mio territorio un evento così importante come quello di domani "Enel Centrale Aperta" - il dichiarato Giovanbattista Viccione Sindaco di Capriati a Volturno - E' una importante occasione per promuovere l'idea di una energia pulita prodotta in un ambiente sano e incontaminato e per promuovere il nostro territorio, questo sito in particolare rappresenta un piccolo gioiello incastonato in questo habitat meraviglioso. Il nostro comune ha investito notevoli risorse per valorizzare ed attrezzare questo spazio ed è mia intenzione dare impulso a questa iniziativa promuovendo attività che valorizzino il sito possano creare attrazione e sviluppo per il nostro territorio, tutto nel rispetto dell'ambiente e della natura in piena sintonia con il Parco del Matese di cui siamo parte integrante. Sono felice di accogliere ed ospitare sul mio territorio gli studenti delle scuole del comprensorio ed oltre.
I giovani sono il veicolo ideale per trasmettere i valori della salvaguardia della natura e del territorio". "Siamo lieti di aprire questa centrale, antica dal punto di vista storico con i suoi 50 anni ma modernissima e attuale dal punto di vista tecnologico. - ha dichiarato Pietro Navatta, responsabile Enel Nucleo Idroelettrico Presenzano - Lo scopo di questa manifestazione è quello di far entrare il pubblico in diretto contatto con il pianeta energia, a partire da una delle più importanti fonti energetiche rinnovabili esistenti in natura : l'acqua". A partire dalle 10 i tecnici Enel sano stati a disposizione degli studenti che incurisiti ed affascinati hanno visitato l'impianto, alla scoperta dei segreti della produzione di energia e del grande patrimonio tecnologico e storico di Enel. Ma non solo cultura anche tanto divertimento con spettacoli di magia giochi gonfiabili per i più piccoli, giri sul lago in dragon boat accompagnati dal campione olimpionico Davide Tizzano, esibizione degli Sbandieratori delle Torri Metalliane di Cava dei Tirreni (Salerno), musica dal vivo con il gruppo "Kjusa Parentesi", spettacolo di addestramento cani.Particolare interesse ha scuscitato la Sarà inoltre possibile visitare all'interno della Centrale Capriati la mostra fotografica e documentale "Un percorso dell'energia" a cura dell'Archivio Storico Enel che ha dato l'opportunità di ripercorre le tappe fondamentali della costruzione della centrale.
Il progetto della centrale di Capriati a Volturno risale al 30 ottobre 1954 ma i lavori di esecuzione ebbero inizio solo alcuni anni dopo. Il 24 novembre del 1961 l' Avv. Vito Antonio Di Cagno, Presidente della Società Elettrica Meridionale, in una sua corrispondenza con l'allora Ministro della Pubblica Istruzione, faceva presente che "per la costruzione di nuovi impianti per la produzione di energia elettrica il Gruppo SME ha incluso l'impianto del Sava-Lete nella provincia di Caserta. I lavori per l'esecuzione dell'impianto si svolgeranno nei Comuni di Letino, Gallo, Ciorlano e Capriati a Volturno e per essi è prevista la durata di circa 4 anni con l'impiego di circa 10.000.000 di ore lavorative". I lavori per la costruzione della centrale di Capriati al Volturno furono eseguiti sotto la direzione dell'Ing. Mario Bancale e il costo delle opere ammontò a 7 milioni di Lire (opere reversibili per 4 milioni, condotte forzate per 1,3 milioni, macchinario e apparecchiature per 1,7 milioni). Una simpatica opportunità per trascorrere una giornata all'insegna della cultura, del divertimento e dell'energia, che Enel dedica a tutti coloro che usufruiscono ogni giorno di questo importante bene, per comprendere il lavoro e l'impegno di quanti ci lavorano e che permettono alle fabbriche dell'energia di operare nel pieno rispetto dell'ambiente. L'impianto idroelettrico di Capriati è un impianto di produzione e pompaggio misto avente potenza efficiente di 113 MW. Esso utilizza i deflussi del fiume Sava, del fiume Lete scaricati dalla sovrastante Centrale Gallo e quelli delle sorgenti Mulini e Capo le Mandre derivate in gronda. Tali deflussi sono invasati nel serbatoio di Gallo per essere turbinati nella centrale di Capriati, dotata di due gruppi ternari di produzione idroelettrica, ciascuno della potenza di 60 MVA, costituiti ciascuno da un generatore - motore sincrono, una turbina ed una pompa centrifuga. Le acque utilizzate dalle turbine sono immagazzinate in un bacino di accumulo, ubicato immediatamente a valle della centrale, per essere ciclicamente pompate nel sovrastante serbatoio di Gallo.

Fonte: www.caiazzorinasce.net



Sposi d’Autore, si è chiusa la fiera-mercato per le nozze.Soddisfatti gli organizzatori: “Tanto calore e partecipazione”.



Casagiove – Bilancio positivo per la fiera-mercato “Sposi d’Autore” edizione 2010. Quattro giorni dedicati al mondo delle nozze esplorato in tutta la sua vastità, dalle romantiche tradizioni che affondano nel meridione le sue radici nell’epoca borbonica fino alla modernità proposta da giovani stilisti all’avanguardia nella moda sposa. La quattro giorni si è conclusa con un bagno di folla per la showgirl Barbara Chiappini, salutata con affetto dai visitatori della kermesse, e per Barbara Di Palma, inviata de “La vita in diretta”, conduttrice delle ultime due serate di “Sposi d’Autore”. “Sono molto soddisfatta – ha dichiarato Luana Cavazzuti, direttore artistico della manifestazione, al termine della serata – Sono felice che tanto lavoro sia apprezzato dal pubblico che accorre ogni anno numerosissimo a visitare i nostri stands e mostra di apprezzare con calore i nostri ospiti”. Smontati i riflettori che hanno illuminato le sale borboniche della Caserma De Martino, placati i flash dei fotografi e spente le luci rosse delle telecamere che hanno seguito la manifestazione, gli organizzatori assaporano il successo pensando già al prossimo anno.


C.S.

MAXI TRUFFA DA OLTRE 6 MILIONI DI EURO.


AVERSA. Quindici persone raggiunte da ordinanza di custodia cautelare (5 in carcere e 10 ai domiciliari) emesse su richiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Tra loro anche un direttore di banca e 10 amministratori di società che, attestando falsamente rapporti di lavoro con soggetti disoccupati, consentivano, per il tramite di una società di mediazione creditizia di Aversa, di ottenere finanziamenti garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio. L’indagine è partita dalla denuncia presentata direttamente alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere dal rappresentante legale di una delle tre finanziarie truffate con cui erano stati sottoscritti oltre 300 contratti con “dipendenti” di diverse società presenti nella regione Campania. Oltre un terzo dei contratti fraudolenti erano stati sottoscritti da “falsi lavoratori” di due società di Caserta operanti nella raccolta dei rifiuti. La quasi totalità dei dipendenti veniva reclutata nelle zone popolari di Afragola e Melito di Napoli. Le attività, condotte dai finanzieri del Gruppo di Aversa, hanno permesso di appurare che ad alcuni di loro venivano inoltre aperti dei conti correnti presso istituti bancari e, a fronte di poche decine di euro, sono stati fatti sottoscrivere carnet degli assegni in bianco. Una volta erogato il finanziamento l’assegno, circolare e con la clausola di non trasferibilità, veniva posto all’incasso presso filiali bancarie in cui operavano direttori compiacenti. Per gli istituti in cui i direttori si rifiutavano di cambiare gli assegni in assenza dell’intestatario del titolo di credito, intervenivano direttamente gli operatori della società di Aversa che, dopo aver accompagnato personalmente il falso lavoratore presso lo sportello della banca, si facevano consegnare il denaro per rinvestirlo a loro piacimento. Parte del denaro, come emerso nel corso delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza, è stato utilizzato anche per dare un acconto ad una società finanziaria di cui si volevano acquisire le quote azionarie. I rappresentanti della società aversana, infatti, miravano ad acquistare una finanziaria al fine di poter allargare il proprio giro di affari. La finanziaria individuata per la “scalata” ha sede legale a Milano ma gli uffici operativi sono presenti nell’hinterland napoletano. Alla stessa, la societas sceleris indagata presentava pratiche per l’erogazione di finanziamenti garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio che, una volta “monetizzati”, venivano rigirati per l’acquisto delle quote azionarie. In pratica il sodalizio stava acquistando le azioni della finanziaria con il denaro della stessa società di finanziamento. L’attività investigativa, convenzionalmente denominata “ Operazione money for nothing”, ha consentito alle Fiamme Gialle aversane di accertare una truffa superiore ai 6 milioni di euro.

Fonte: Comunicato Guardia di Finanza - Comando Provinciale Caserta