18 agosto 2012

CALCIO AMATORIALE, SCADONO LUNEDI’ PROSSIMO I TERMINI PER LE ISCRIZIONI AL “MEMORIAL GRIECO”

Achille Grieco
VAIRANO PATENORA-Ultime ore per le iscrizioni all’edizione 2012 del Campionato di Calcio Amatoriale Under 35 dell’Alto Casertano, che, intitolato alla memoria  del compianto Paride Grieco, vede tra i suoi organizzatori più attivi r motivati quel grande appassionato di football dilettantistico che va sotto il nome Achille Grieco. Posto che le squadre aventi diritto alla partecipazione sono il “Centro Copie”, di Vairano Patenora, vincitore del torneo dello scorso anno, il  Capriati al Volturno, il “Carangi”, di Venafro, il Vairano Patenora, il Vairano Scalo, il Tora e Piccilli, il Pratella, il Fontegreca, il Simauto”, di Calvi Risorta, “La Teanese”, di Teano, il Teano Scalo, “La Nuova Pietravairano”, di PIetravairano, e il Pietravairano, per perfezionare le operazioni di partecipazione all’importante manifestazione sportiva, c’è tempo fino alle ore 20.00 di lunedì prossimo, 20 agosto. Quest’anno, i curatori della kermesse, che, in passato, hanno deciso di migliorare nettamente gli standard qualitativi dell’evento agonistico stesso. Ed è per questo motivo che hanno anticipato i tempi  di perfezionamento del programma necessario al buon andamento del torneo. Negli anni passati, si inizava a lavorare dopo le ferie agostane. Adesso, invece, si è già entrati in piena attività. L’obiettivo dichiarato  è quello di  limare o eliminare del tutto gli intoppi e i problemucci che hanno caratterizzato l’andamento dell’edizione appena consegnata agli archivi. Per ulteriori informazioni si può contattare il numero di telefonia mobile 368997484, al quale risponde il referente dell’iniziativa stssa, Achille Grieco. interessate a partecipare al nostro campionato possono prendere contatti con il referente pro-tempore sig. Achille Grieco al  368/997984 .

Daniele Palazzo

Razionalizzare la spesa degli enti territoriali per sostenere il welfare locale

La situazione di sofferenza, finanziaria e funzionale, nella quale versano gli enti locali è stata recentemente confermata dai dati della Ragioneria generale dello stato: gli enti locali hanno contribuito in misura preponderante alle riduzioni di spesa per il risanamento della finanza pubblica. Eppure, sotto la spinta convergente dei progressivi tagli ai trasferimenti statali e dell’inasprimento del Patto di stabilità, si chiede alle autonomie locali di continuare a stringere la cinghia rinunciando a 500 milioni di trasferimenti statali, solo nel 2012, e 2 miliardi a partire dal 2013. A poco vale che la procedura per l’individuazione dei tagli garantisca la loro selettività in base ai livelli di virtuosità della gestione finanziaria di ogni singolo Ente. Questa misura non vale, da sola, a garantire la tenuta dei servizi. È la nota di lettura del decreto predisposta dal Servizio Bilancio del Senato a dirlo: la riduzione delle entrate per i comuni e le province, se non accompagnata da un incremento corrispondente di entrate, vale a dire dall’innalzamento delle tasse, pone un problema di praticabilità e di sostenibilità degli obiettivi di risparmio connessi al rispetto del patto di stabilità interno. E questo equivale a condannare diversi enti al dissesto finanziario. Ci sarebbe voluta una soglia più alta per la soppressione di enti, agenzie e organismi: un esercito di poltrone che costringe i cittadini a pagare due volte, come contribuenti e come consumatori. Viene da chiedersi se il non considerare prioritariamente l’ente come uno strumento a servizio della collettività di riferimento e dei suoi bisogni, e riproporre invece un approccio “ragionieristico” alla gestione dell’ente locale finalizzata a realizzare sistematicamente avanzi, possa garantire quella invarianza dei servizi scolpita nel titolo del decreto. L’esigenza di trasparenza, di rigore e di rispetto di sani equilibri economico‐finanziari sono fondamentali, ma non possono certamente costituire il fine ultimo della gestione. E se si fosse voluto perseguirli nell’ottica di un taglio vero alla spesa improduttiva, allora si sarebbe potuta fissare una soglia più alta del 20% per la soppressione di enti, agenzie e organismi, un esercito di poltrone che costringe i cittadini a pagare due volte: come contribuenti, perché sopportano il costo di imprese spesso inefficienti e in perdita, e come consumatori, costretti a rivolgersi a gestori selezionati perché contigui al potere pubblico e non perché capaci di offrire prestazioni migliori a condizioni più vantaggiose.

COMUNICATO CISL FUNZIONE PUBBLICA

CRESCE NELL’ALTO CASERTANO LA VOGLIA DI APPARTENENZA AD ALTRA PROVINCIA O REGIONE.


Michele Santoro
BAIA LATINA. Gli eventi imprevedibili , degli ultimi tempi, riguardante la ricerca ossessiva da parte del Governo Centrale   di centri di spesa da eliminare o nel miglior caso da ridurre, riporta all’attenzione delle comunità della media Valle del Volturno,  o meglio dire dell’alto Casertano,  la possibilità di approfondimento di una discussione iniziata da circa 20 anni e mai portata a compimento e cioè dell’adesione dei territori di molti comuni oggi appartenenti alla Provincia di Caserta e domani forse potrebbero appartenere ad altra provincia o addirittura ad altra Regione da definire. Già negli anni ottanta, dichiara Michele Santoro Sindaco del Comune di Baia e Latina nonché Coordinatore Regionale di “Unione Popolare”, diverse Associazioni del territorio hanno  posto l’interrogativo dell’appartenenza territoriale ad un Ente anziché che ad un altro. Per la verità, oggi nella Regione Campania, continua Michele Santoro,  i programmi di sviluppo e di assistenza politica al territorio è sproporzionalmente spostato verso la Provincia di Napoli e Salerno a danno delle cosiddette zone interne ed in generale delle attuali Provincie di Caserta, Benevento ed Avellino. Attualmente qualsiasi programma di investimento o finanziamento della Regione Campania interessa per la quasi totalità la città di Napoli e la provincia di Napoli e Salerno e marginalmente le altre Provincie. Successivamente poi quanto la centralità di programmare gli  investimenti interessa la Provincia di Caserta è facile rendersi conto che tutto pende a favore dei territori dell’agro aversano e Marcianise a danno delle zone interne della Provincia. Quando poi stranamente la Regione Campania deve varare il piano estrattive allora poi si ricorda delle zone interne, localizzandovi la quasi totalità delle attività estrattive che se realizzato provocherebbe un immenso disastro ambientale ad un territorio unico per le sue bellezze naturali. La discussione e l’approfondimento,  dell’appartenenza territoriale, oggi riveste una importanza strategica fondamentale in quanto nella fase di riorganizzazione che spetta per legge alle Regioni  diventa facile imporre una decisione del territorio di appartenere ad una provincia anziché  che ad un’altra.  E’ questa  quindi, conclude Michele Santoro, è l’occasione per le tante Associazioni che   negli anni passati si sono interessate della problematica di riprendere l’iniziativa del dibattito e coordinare le volontà espresse dagli attori interessati per realizzare forse un sogno che dura da tanti anni. Se poi le varie iniziative intraprese sono servite   a queste Associazioni solo per strumentalizzare a fini politici l’orientamento politico a vantaggio di qualche formazione politica allora è necessario che l’intero territorio interessato prenda coscienza di tutto quanto è avvenuto negli anni passati ed autonomamente aprire un costruttivo dibattito. Noi di “Unione Popolare” siamo disponibili ad un confronto aperto e sereno estrapolato dall’appartenenza politica o dall’interesse di bottega di questo o quest’altro riferimento politico al  fine di approfondire,  valutare ed interpretare con lungimiranza la reale volontà del nostro territorio. Se veramente, conclude Michele Santoro, le tante Associazioni che nel tempo si sono interessate della questione lo hanno fatto disinteressatamente ebbene allora questo è il momento di metterci tutti insieme per realizzare quello che per tanti anni tanti di noi hanno desiderato che avvenisse. 
Pietro Rossi

I ringraziamenti dei cittadini di Vicolo II Cila al Sindaco Cappello per la risoluzione dei problemi fognari.


Via Cila
PIEDIMONTE MATESE. I residenti del vicolo II Cila , hanno espresso la più viva riconoscenza e gratitudine per l’impegno, l’energia e l’attenzione messa a disposizione dal Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello che ha reso possibile la soluzione di un problema annoso e penoso, l’assenza della rete fognaria nella zona del Vicolo II Cila. Questa situazione, nel corso degli anni, aveva creato notevoli disagi ai residenti ed aveva penalizzato una tra le zone più suggestive e caratteristiche di Piedimonte Matese. La responsabilità da subito mostrata verso il problema, a ribadito Claudio Simeone a nome dei residenti, la generosa disponibilità di tempo, competenza e mezzi nonché l’assidua e personale vigilanza del Sindaco Cappello sull’andamento dei lavori sono la dimostrazione di un impegno assunto con serietà, sono la prova di una collaborazione proficua attivata tra amministrazione e cittadino per il raggiungimento di obiettivi condivisi ma soprattutto l’espressione con i fatti di cosa significhi “buon governo”. In tempi nei quali è sempre più difficile rendere concreto quello che si ritiene comunemente giusto, l’impegno del Sindaco Cappello e la sensibilità mostrata verso il problema meritano di essere sottolineate ed apprezzate. Ora, ha concluso Simeone, tutti ci attendiamo la definizione di alcuni problemi ancora irrisolti tra cui la sistemazione della rete fognaria del Rivo e piccoli interventi di manutenzione della strada ma siamo sicuri che il nostro  sindaco continuerà a sostenere un metodo di governo locale fatto di efficienza e risultati concreti.

Pietro Rossi

CONCLUSA LA QUINDICESIMA EDIZIONE DELLA SAGRA DEGLI ANTICHI SAPORI A GIOIA SANNITICA.





GIOIA SANNITICA. Grande successo ha avuto la Sagra degli Antichi Sapori svoltasi dall’11 al 17 agosto a Gioia Sannitica. Una manifestazione giunta quest’anno alla sua 15esima edizione e promossa ed organizzata come sempre dalla Pro Loco Gioiese, con il patrocinio della Provincia di Caserta, dell’Ente Parco del Matese, del Comune di Gioia Sannitica, dell’Unpli, dell’Ept di Caserta, della Comunità Montana del Matese e della Regione Campania. Nella piazza retrostante la Casa Comunale, i tanti partecipanti che da anni affollano l’evento e ai turisti che accorreranno dai centri maggiori tanto di Terra di Lavoro quanto del Sannio, hanno potuto  degustare le pietanze tipiche della lunga tradizione gastronomica del Matese, nell’ottica di riscoprire gli antichi sapori di una volta che il ritmo frenetico della vita prima e la globalizzazione poi hanno finito per confinare in un oblìo che la Sagra organizzata dalla Pro Loco Gioiese punta a cancellare. Gioia Sannitica ha vissuto una settimana di Ferragosto dedicata ai prodotti tipici locali e al cibo genuino di una volta che ha consentito ai visitatori della 15esima Sagra degli Antichi Sapori di assaggiare succulenti piatti con pasta fresca fatta in casa, dagli gnocchi alle pappardelle, dagli scialatielli ai fusilli finendo ai cicatielli, e a base del fungo porcino del Matese, con arrosti misti, trippa soffritto, melanzane ed i classici peperoni imbottiti, senza dimenticare la porchetta, gli abbuoti, gli spiedini, la carne di maiale con i peperoni, i salumi ed i formaggi tipici matesini, le pizze fritte fatte in casa e le bruschette fatte al momento, il tutto condito dall’ottimo olio delle colline gioiesi e innaffiato dai vini locali, tra cui falangina, piedirosso, coda di volpe e pallagrello. 

 Pietro Rossi

Successo della Traversata del Parco Regionale del Matese 2012.





CASTELLO DEL MATESE. Grande successo ha avuto anche quest’anno la Traversata del Parco Regionale del Matese dal 6 al 12 agosto, un itinerario di trekking di interesse ambientale, naturalistico, culturale, gastronomico di circa 90 chilometri che si svolge in sette giorni e coinvolge il territorio del Parco Regionale del Matese. . Questo percorso è stato ideato dal  CAI Sez. di Piedimonte Matese in collaborazione con il Centro di Educazione Ambientale Castello del Matese, con il patrocinio morale dell’Ente Parco Regionale del Matese ed è caratterizzato da punti di forza quali la sostenibilità, un cammino consapevole e di conoscenza e l’interazione con il territorio in collaborazione con i comuni le pro loco e le associazioni. L’evento  della Traversata del Parco vuole essere un ‘occasione per vivere una esperienza unica, sensoriale, ricca di emozioni, che offre la possibilità di immergersi nell’essenza dei territori montani, di vivere gli incantevoli e suggestivi luoghi della natura, ecosistemi complessi come il bosco, i laghi, i pianori carsici, di conoscere i vari aspetti del Parco Regionale del Matese, di interagire con il territorio attraverso una esperienza diretta e condivisa. Una settimana nel cuore del Parco per vivere in prima persona gli incantevoli paesaggi del Matese, dai boschi ai laghi di Gallo, Letino, Matese, dalle vette delle montagne ai pianori carsici, dai pascoli ai sentieri del brigantaggio, in un incontro di natura, cultura, storia, sport e curiosità. La Traversata del Matese non è solo il sentiero del Parco, ma un’esperienza per immergersi nell’ambiente e nell’essenza dei territori di montagna.

Pietro Rossi

PIETRAROJA, IN MONTAGNA TRE GIORNI DI SAGRA DI PRODOTTI TIPICI LOCALI,



Pietraroja. La XII sagra di montagna di Pietraroja, patria del celeberrimo cucciolo di dinosauro “Scipionyx samniticus”, meglio noto come “Ciro”, è stata voluta nell’intento di richiamare l’attenzione dei visitatori (con un appuntamento annuale) anche sui particolari e rinomati prodotti locali, frutto di una lunga ed apprezzata tradizione. Tre i giorni di sagra: da sabato 18 a lunedì 20 agosto. Ricordiamo innanzi tutto il famoso prosciutto, che è stato addirittura presentato al “Salone del Gusto” di Torino, dove è stato definito con aggettivi che, senza mezzi termini, ne hanno messo in risalto l’eccellenza: squisito, prelibato, unico. Il prosciutto di Pietraroja è andato anche in quella occasione letteralmente a ruba, nonostante la miriade di stand allestiti per l’occasione, nei quali si sono potuti assaporare tantissimi altri prodotti nazionali ed internazionali. Oltre al famoso prosciutto, si potranno gustare anche tanti altri prodotti locali, tra cui i formaggi dell’altopiano. A Pietraroja, però, Il fatto di avere certe potenzialità (prodotti tipici locali come il famoso prosciutto, fossili di fama mondiale come quello del dinosauro, ecc.) e non riuscire a sfruttarle, comincia ad avere il sapore di un beffa e di una grande mortificazione. La fortuna, poi, di avere anche un ambiente naturale così bello e così attraente, per una zona che ripone nel turismo buona parte delle sue speranze di sviluppo, finisce con l’accentuare questo sentimento di beffa e di mortificazione. Perché Pietraroja possa cominciare a sfruttare le sue potenzialità, occorre creare almeno delle condizioni minime. Una di queste, di cui si parla da tempo, è sicuramente la realizzazione di una viabilità idonea al conseguiento di questo importantissimo obiettivo, da troppo tempo promessa e mai realizzata dal potere politico.

Emidio Civitillo