03 ottobre 2019

PRESTO NUOVI TRENI SULLA LINEA PIEDIMONTE MATESE - NAPOLI.



PIEDIMONTE MATESE - Buone notizie per il trasporto locale arrivano da Milano dove questa mattina ad Expo Ferroviaria 2019, è stato presentato il nuovo treno Stadler che viaggerà sulla linea Piedimonte Matese / Napoli. Cinque nuovi treni ibridi, Diesel - elettrici, entreranno in servizio entro il 2022. Il treno potrà partire dalle stazioni in modalità completamente elettrica con conseguente minore impatto in termini di inquinamento. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra EAV/Regione Campania e FNM/Ferrovie Nord/Regione Lombardia. come avevamo anticipato nei mesi scorsi, infatti, EAV infatti si è inserita in un accordo quadro già siglato tra FNM e Stadler, con conseguenti economie di scala e di tempo. Si tratta del primo esperimento in Italia. La collaborazione tra Nord e Sud funziona se si opera in trasparenza e nell’interesse generale. Presenti alla manifestazione il Presidente di FNM Andrea Gibelli ed il Presidente di EAV Umberto De Gregorio. Non si tratta solo di un potenziamento della linea ma di una nuova scelta tecnologica in quanto la propulsione di questo tipo di treno è garantita da due motori diesel di ultima generazione a basse emissioni (stage V con catalizzatore SCR) che alimentano due set di batterie. Ciò permetterà ai nuovi treni di viaggiare a emissioni ridotte lungo i tracciati suburbani e a emissioni zero nelle stazioni. La trazione elettrica fornirà anche potenza supplementare in fase di accelerazione. Tra le altre dotazioni tecnologiche da segnalare: illuminazione LED, Wi-Fi, prese 220V e USB, sistema di informazione a passeggeri, telecamere per la videosorveglianza e un sistema di assistenza luminosa che segnala apertura e chiusura delle porte.  L’accessibilità per le persone a mobilità ridotta è resa agevole dalla presenza di pedane scorrevoli che compensano la distanza tra porta e banchina. Presenti anche postazioni per le biciclette. Il Presidente di EAV Umberto De Gregorio ha sottolineato che si tratta di un segnale importante alla ricerca di collaborazione tra le aziende ferroviarie che porti alla riduzione di tempi e costi nell’interesse della collettività, un primo esperimento a livello nazionale, cui potranno seguire altre iniziative analoghe per contrastare i tempi della burocrazia. Questa operazione, ha precisato il presidente di FNM Andrea Gibelli - rafforza il ruolo strategico di FNM come Rolling Stock Company e contribuisce a rendere più salda la cooperazione tra aziende del trasporto pubblico locale a vantaggio di tutto il sistema. Molto soddisfatta anche dell’Assessore regionale al Lavoro Sonia Palmeri: “Il Matese non sarà più fanalino di coda per le infrastrutture. Inseriremo questa immensa area interna tra le aree interne regionali oggetto di programmazione per il periodo 2021/2027, eliminando questa assurda mancanza rispetto al territorio matesino determinata dal precedente governo regionale”. Rispetto ai risultati odierni, “Complimenti al Presidente EAV Umberto de Gregorio e al Presidente di FNM Andrea Gibelli”.
Pietro Rossi



CICLO DI INCONTRI IN MOLISE SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE COME NUOVA IDENTITA’ PER LA MONTAGNA.


“Lo sviluppo sostenibile come nuova identità per la montagna. Sfide e opportunità connesse al territorio”. Questo il titolo della XXIX edizione degli Incontri Tra/Montani (ITM) che si svolgerà tra il 4 e il 6 ottobre nell’Alto Molise. Un evento organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Intramontes e dal gruppo di associazioni dell’arco alpino, gli ITM, con il supporto del Master di II Livello Unimol in “Progettazione e promozione del paesaggio culturale”, che nasce da un fortuito incontro a Pietrabbondante nell’estate del 2018. “Antonio De Rita camun-molisano, ritornando durante l’estate del 2018 nella sua patria natìa (Pietrabbondante), scoprì l’esistenza di un’associazione culturale molisana chiamata Intramontes. Immediatamente scattò nella sua mente l’assonanza con gli ITM Incontri Tra/Montani e propose un collegamento tra le due associazioni” scrive Giancarlo Maculotti coordinatore ITM. Un evento rivolto allo scambio di esperienze sul tema dello sviluppo sostenibile come portatore di una nuova identità territoriale legata alla montagna italiana, caratterizzata da una sempre maggiore marginalità socioeconomica e culturale e in crescente crisi demografica. In questa tre giorni le realtà alpine ITM conosceranno il territorio altomolisano e le sue ricchezze ambientali, storiche e culturali attraverso un percorso a tappe che toccherà Agnone, Capracotta, Pietrabbondante e Pescolanciano. E proprio a Pescolanciano sabato 5 Ottobre si terrà il XXIX Convegno ITM, cuore dell’evento. Tra i numerosi relatori, provenienti da diverse parti d’Italia, Annibale Salsa, antropologo, già presidente del Club Alpino Italiano, il prof. Luciano de Bonis, coordinatore del Master e membro della Commissione Montagna nella Società dei Territorialisti/e, il direttore del Gruppo di Azione Locale Alto Molise dott. Mario Di Lorenzo e il prof. Paolo Di Martino dell’Università del Molise. Il pomeriggio la parola passa alle realtà che operano sul territorio e che racconteranno le loro esperienze dirette: Marcello Miozzo della DREAM Italia ci parlerà del progetto Life Granatha, Oreste Torri ci racconterà la rinascita di Succiso, grazie all'amore dei pochi abitanti rimasti per il proprio paese, Anna Benedetti ci illustrerà come la forza di una associazione può dare risposta al problema della gestione di beni museali e naturalistici in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale. E poi il recupero di un castagneto sperimentale nel Comune di Grondona, la Bear Smart Community di Salviamo l'Orso, il viaggio della Transumanza sui tratturi molisani con Transumando, la Lessinia sostenibile, la Valsassina come valle dei formaggi, la valorizzazione della Montagnola Molisana e la sostenibilità montana nel mezzogiorno. I lavori si concluderanno con la premiazione del concorso “Basilio Mosca” promosso ogni due anni dal Gruppo ITM. La speranza è che questo evento possa stimolare la riscoperta della propria identità territoriale, calandola nell’esigenza di uno sviluppo sostenibile, in grado di permettere alle nuove generazioni di tornare a vivere ed interpretare i luoghi di appartenenza con la coscienza che le aree interne e marginali rappresentano una risorsa di inestimabile valore. Solo mediante un impegno costante che veda coinvolti cittadini ed amministratori per rendere sostenibili le pratiche e le attività tradizionali dei territori di montagna, promuovendone di nuove nell’ottica della sostenibilità sociale, ambientale ed economica, sarà possibile rivitalizzare le aree interne e contrastarne l’abbandono.   
Pietro Rossi