31 luglio 2012

Successo del progetto “CHIESE APERTE" ad Alvignano


ALVIGNANO. Davvero tantissimi gli eventi organizzati quest'anno dalla pro loco alvignanese. Un estate all'insegna del buon cibo e piatti tipici, delle tradizioni e della cultura. E così dopo l'evento del 2 giugno “Slow food day” realizzato dalla Pro Loco alvignanese insieme  alla condotta Slow food Volturno, che ha visto giungere ad Alvignano moltissimi visitatori . In tale evento sono stati offerti gratuitamente ai tantissimi visitaori  circa 14 piatti tipici, bevande e frutta di stagione,  cucinati da ristoratori locali. Il 30 giugno, la pro loco è stata attrice della  “festa della Mietitura”  che ha visto la partecipazione di molti mietitori e di molti cittadini alvignanesi nonché di persone giunte per l'occasione da paesi limitrofi. Anche in tal caso le tradizioni, l'accoglienza e il buon cibo l'hanno fatta da padrone e i mietitori, dopo aver tagliato il grano (sia a mano che con mezzi d'epoca) e raccolto lo stesso  in “fascine”, hanno consumato i loro piatti tradizionali. Ai tavoli sono stati offerti, gratuitamente, dalla pro loco alvignanese e dai suoi volontari, piatti tipici contadini,  (pasta, prosciutto, salsicce, salami, frittata, bevande, buon vino, frutta tipica di stagione ecc.) molto graditi, dalle molte centinaia di persone giunte in via Sfilatore (luogo dell'evento). Il 7 luglio la pro loco alvignanese ha proposto la rievocazione storica della “fiera del pane e della cipolla”, nell'ambito delle giornate della festa patronale e collaborato fattivamente con il comitato festeggiamenti S. Ferdinando per la corretta realizzazione dei festeggiamenti stessi. Anche in tal caso, sono stati offerti sempre gratuitamente, a tutte le persone giunte ad Alvignano, piatti tipici, bevande e frutta di stagione. Infine il 15 luglio è stata la volta della “Rievocazione storica  della battitura e trebbiatura” con esposizione di mezzi d'epoca in via Olivella, anche questa voluta dalla Pro Loco alvignanese in collaborazione con l'associazione “Piccolo Mondo Contadino”. Tale evento ha suscitato  molta curiosità nei tantissimi visitatori i quali hanno partecipato, dopo la tradizionale battitura del grano e trebbiatura con macchina d'epoca, alla consumazione (anche in tal caso gratuita) di piatti tipici, bevande e frutta di stagione. Senza dimenticare che la pro loco, in questi mesi estivi, sta svolgendo azione di promozione di Alvignano,  con la presenza di un folto numero di volontari e diversi stand, in manifestazioni che si stanno svolgendo in paesi vicinori, in particolare: la pro loco alvignanese è stata presente all'assemblea regionale UNPLI che si è tenuta ad Alvignanello, con diversi espositori locali, e a Capua al progetto “Ozi di Capua” dal 21 luglio al 5 agosto ,dove sono  stati allestiti degli stand e volontari pro loco stanno distribuendo, alle migliaia di visitatori, depliant relativi al nostro paese nonché assaggi gratuiti di nostri prodotti tipici (vino, pane, birra, assaggi di salumi e formaggi vari). Agli Ozi di Capua, presenti, sotto stand targati pro loco alvignanese, anche ristoratori locali, i quali, stanno facendo gustare, cucinati in loco, le nostre bontà. Molti sono stati i visitatori che hanno invaso gli  stand promozionali pro loco alvignanese nei giorni di festa e in particolare  il giorno 21 e 22 luglio in cui si è tenuto il famigerato Carnevale estivo con relativa schiuma party  in zona “fossati di Capua” . La pro loco ha collaborato altresì il 26-27-28-29 luglio  con il comitato “festeggiamenti S. Anna” per la corretta realizzazione della festa, in borgo S. Mauro. Infine ieri la realizzazione dell'evento “Chiese Aperte” che ha visto impegnati i volontari della Pro Loco Alvignanese e i volontari dell'Associazione Cattolica alvignanese. Tale progetto prevede per il mese di luglio, agosto e settembre, l'apertura e la possibilità di visita gratuita, di tutte le chiese presenti sul suolo cittadino, dalle ore 20.00 alle ore 22.00 (ultima domenica del mese).  Tale evento ha visto ieri la partecipazione di un discreto numero di persone, anche alvignanesi, i quali hanno potuto ricevere dai volontari, informazioni di carattere artistiche- storico- culturale relative alla chiese stesse. Voglio ringraziare, ha dichiarato il presidente Cesare Ianniello,  in primis tutti i volontari della pro loco alvignanese, i quali stanno lavorando  alacramente per la realizzazione dei tanti eventi programmati, coloro che credono nel volontariato pur non essendo iscritti alla pro loco e grazie anche al loro aiuto riusciamo a progettare e realizzare eventi, in particolare ringrazio i ragazzi dell'Associazione cattolica nonchè il presidente Grazia Biasi, ringrazio altresì Rosy Mongillo la quale è stata presente presso la Chiesa S. Pietro e Paolo nel progetto "Chiese Aperte" fornendo ai visitatori notizie relative alla chiesa stessa. Ringrazio infine il comune di Alvignano, il sindaco ing. Angelo di Costanzo , gli amministratori, i parroci Don Emilio Angelo Meola e Don Leo e tutte le altre associazioni, che operano sul territorio cittadino, che stanno collaborando con noi per la realizzazione dei tanti eventi.   Insomma Estate Alvignanese all'insegna dell'associazionismo, divertimento e cultura... tantissimi eventi "Estate Alvignanese 2012" targati PRO LOCO ALVIGNANESE 

ALIFE: ECUBA, O IL LATRATO DELL’ANIMA



ALIFE (Raffaele Raimondo) – Dopo l’applaudito Pseudolo plautino, il calendario dei “Teatri di Pietra” proseguirà - giovedì 2 agosto alle ore 21,30, nello splendore dell’anfiteatro romano di Alife tirato a lucido – con “Ecuba, o il latrato dell’anima” in un mix da Euripide, Seneca e Omero, per la regìa e la coreografia del maestro Aurelio Gatti, direttore artistico della consolidatissima Rassegna. Un appuntamento da non perdere, decisamente! Epperò al pubblico converrà raggiungere l’importante location archeologica (ove in questi giorni è al lavoro un gruppo di ricercatori spagnoli) con adeguato anticipo.  “Per noi Ecuba è anche l’estrema difesa dell’identità e della storia, donna – prima ancora che regina – che cerca strenuamente di ‘salvare’ la memoria di una razza, di un popolo e di una discendenza” avvertono le note di regìa. “Regale e regina nelle Troiane è in tutta la prima parte dell’Ecuba... fino alla scoperta dell’uccisione del piccolo Polidoro”, sicché “la cagna/Ecuba nasce dalla consapevolezza dell’annullamento di una stirpe, di una città e della sua civiltà”. E allora “tre lingue, la danza, il canto e la parola per inviare lo stesso messaggio: ogni guerra è un immane misfatto dell’uomo, qualunque ne sia la causa; è un male terribile per tutti, vincitori e vinti; il cuore femminile, più di quello maschile, ne è travolto e grida, con tutta la forza della passione e la lacerazione di una madre...”. Il genio di Aurelio Gatti s’infiamma davanti al possente profilo epico di ogni eroina e rende sublime la variegata narrazione teatrale, rapendo lo spettatore inchiodato dall’emozione, in volo verso le grandi ragioni dello spirito umano. In un’intervista esclusiva che ci ha concesso il 22 luglio, il regista Gatti ha confermato le attuali enormi proporzioni di una Rassegna nata proprio sulle radici della ricchezza antica della nostra provincia - come egli stesso ha ricordato -: infatti, in quest’anno 2012, la progressiva e profonda riscoperta della tradizione culturale greca e latina siglata “Teatri di Pietra” interviene in ben sette regioni italiane – dalla Toscana alla Sicilia – interessando oltre quaranta siti e con 150/180 giornate di programmazione. Suo un puntuale monito: “In questo momento il Paese sta veramente in crisi e la richiesta è, unica e sola, di fare molta attenzione, perchè la cultura e lo spettacolo non possono dismettersi dal loro impegno primario che è quello di osservare con acume, ma soprattutto di porsi come testimoni attivi del contemporaneo”. E vale perciò, a maggior ragione, la certezza che la letteratura classica, per la sua originalità ed universalità, parla agli uomini di ogni tempo e luogo, specialmente nelle fasi di smarrimento originate da sconvolgenti macrofenomeni. “Ecuba” allora si presenta al pubblico con lo stile di “una performance in cui vari artisti, tra danzatori, attori e cantanti, danno vita ad una vicenda che di intimo ha solo l’attonito ricordo e Polissena. Il resto è solo l’urlo/latrato dell’anima”.    Palpabilmente e giustamente fiero il sindaco di Alife, Giuseppe Avecone, per il quale il contributo della Rassegna – che prevede ancora due appuntamenti  per l’8 agosto (“Cassandra”) ed il 24 (“Ione”) – si colloca “nel giusto indirizzo per una ripresa socio-economica di tutto l’Alto Casertano”.    

Magliocca coordinatore del Dipartimento Enti Locali del Pdl di Caserta


Giorgio Magliocca
CASERTA. L'insediamento dei Dipartimenti istituiti dal Coordinamento provinciale del  PdL di Caserta é slittato a fine agosto ma i senatori Giuliano e Coronella lavorano per definire la griglia dei nomi da inserire nei rispettivi organismi. In questa prospettiva, Giuliano e Coronella hanno incontrato  l'avv. Giorgio Magliocca al quale hanno chiesto la disponibilità a coordinare il Dipartimento Enti Locali. Il Magliocca ha accettato e ringraziato per la fiducia ed ha garantito il massimo impegno. "Giorgio Magliocca rimane un punto di riferimento importante del Partito in provincia di Caserta e la sua indiscussa competenza e professionalità unita all'esperienza maturata, per due consiliature Sindaco di Pignataro Maggiore e due consiliature Consigliere provinciale di Caserta, saranno il valore aggiunto per dirigere l'importante dipartimento degli Enti Locali. A Giorgio Magliocca, unico esponente politico di Pignataro Maggiore inserito nella Direzione Provinciale del PdL di Caserta, i nostri ringraziamenti e gli auguri di buon lavoro" Lo hanno dichiarato i Senatori Pasquale Giuliano e Gennaro Coronella.    

C.S.

Servizi Demografici in trasferimento, il funzionamento degli Uffici dal 2 al 7 agosto



Caserta - "Sta per arrivare a conclusione il trasferimento di attrezzature ed arredi dell'Ufficio Servizi Demografici ed Elettorali nella nuova sede di via San Gennaro, nell'ex Caserma  Sacchi. Durante gli ultimi giorni di questo allestimento, in occasione della chiusura della vecchia sede di via Patturelli, dal 2 pomeriggio al 7 agosto, i servizi essenziali degli Uffici funzioneranno presso le Delegazioni decentrate. L'Amministrazione si è adoperata affinché, in questi giorni, fossero assicurati i servizi più utilizzati dai cittadini, a partire dalle carte d'identità, il cui rilascio avverrà nell'Ufficio di San Benedetto alla via Ferrarecce. Confidiamo nella comprensione e nella collaborazione della cittadinanza e ci scusiamo fin da ora per gli eventuali minimi disagi all'utenza durante il periodo del  trasferimento". Lo dice l'assessore ai Servizi Demografici, Pasquale Parisella, comunicando il dettaglio del funzionamento degli Uffici durante i prossimi giorni. Il Settore Servizi Demografici e Statistica si trasferisce, infatti, dalla sede di via Patturelli, 75 a quella di via San Gennaro, 10, nell'ex Caserma Sacchi di Falciano. I nuovi uffici saranno operativi nella nuova sede dall08 agosto 2012. Dal pomeriggio del 2 al 7 agosto,  i servizi di maggior rilevanza saranno assicurati nelle sedi sottoelencate, secondo i consueti orari di apertura al pubblico (dal lunedì  al venerdì  dalle ore 9,00 alle 12,30; il martedì e giovedì  anche dalle ore 15,10 alle 17,00):
- Nascite, matrimoni e decessi:  presso l’ufficio decentrato sito in San Clemente al vicolo G.F. Ghedini  (traversa via Galatina);
- Carte di identità:  presso l’ufficio decentrato sito in via Ferrarecce, 197;
- Certificazioni anagrafiche ed autentiche di firme e copie:  in tutti gli uffici decentrati.     

c.s. 

Una proposta tutta casertana la nuova legge per la stella al merito del lavoro in discussione alla prima commissione affari istituzionali

on. Giovanna Petrenga

CASERTA  - E’ tutta casertana la proposta di legge ordinaria numero 4858 in discussione oggi  presso la  prima Commissione Affari Costituzionali avente come tema “Nuove norme per l’assegnazione della stella al merito del lavoro”.  Promotrice dell’iniziativa è stata l’on. Giovanna Petrenga che ha fatto proprie  le istanze che sono arrivate dagli insigniti dal presidente della repubblica da molte parti d’Italia e raccolte in una bozza di legge dal Centro Studi ed Alta Formazione Maestri del Lavoro d’Italia. La proposta, oltre alla prima firmataria,  porta le firme dei parlamentari: Giulia Cosenza, Giorgio Holzmann,  Riccardo Mazzoni, Giuseppe Molese e  Roberto Speciale, Relatrice è la senatrice  Beatrice Lorenzin  che l’ha illustrata ai componenti della commissione in attesa di osservazioni. Prossimamente un’apposita commissione di insigniti sarà ricevuta dalla parlamentare per apportare ad alcuni articoli  gli opportuni emendamenti. Un iter lungo, ma facilmente superabile visto che nell’istruttoria sono previsti i pareri di molte altre commissioni:  Giustizia (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), III Affari esteri, V Bilancio, VI Finanze, VII Cultura, X Attività produttive, XI Lavoro e XII Affari sociali. Complessivamente non ci dovrebbero essere ostacoli perché la legge è perfettamente inquadrata nel regime di austerità voluto dall’attuale governo e porta un risparmio complessivo in termini economici allo stato italiano. Infatti si prevede un dimezzamento delle onorificenze con un cerimonia unica che dovrà tenersi a Roma presso il Quirinale durante la festa del primo maggio e la nascita di una nuova categoria quella degli ufficiali del lavoro, il che significa la costituzione di un apposito ordine. Contemporaneamente ci sarà la  rifondazione della Federazione Maestri del Lavoro d’Italia che diventerà Maestri ed ufficiali del lavoro d’Italia. Un dimezzamento delle onorificenze a favore della qualità degli insigniti, e quello che si proponevano gli estensori del documento con più alte motivazioni che vanno oltre all’aver lavorato con diligenza e laboriosità, qualità che dovrebbero essere insite in ogni italiano. Inoltre la legge ha lo scopo di mettere definitivamente nel cassetto un provvedimento che trae origine nel regime fascista anno 1923 e che si è protratto  con poche modifiche fino ai nostri giorni.

c.s.

La Compagnia del Salone Margherita di Napoli in “Le stelle del caffè chantant”


Tante risate e tanti applausi per gli esilaranti sketch, le canzoni e i balletti messi in scena dai grintosi ed emozionati alunni della scuola media e della scuola elementare di Caiazzo con uno spettacolo musicale e teatrale, omaggio al Varietà e più in generale alla tradizione dell’arte napoletana.  Molto gradite dal pubblico anche le esibizioni del gruppo folk Kaiatia. E stasera sarà la volta di ‘Cafè Chantant” varietà comico musicale, a cura dell’associazione culturale ‘Napolincanto’ e della Compagnia del Teatro Salone Margherita di Napoli, per la regia di Luciano Capurro. Pronipote di Giovanni Capurro, l’autore della celeberrima canzone “O’ Sole Mio”, Luciano, mattatore di classe che fa della voce il suo punto di forza, per arrivare al pubblico sia con il repertorio classico della tradizione partenopea, sia con le romanze e l’operetta, ha riportato in auge il varietà con la sua compagnia teatrale. Con lo spettacolo “Preferisco il ‘900” ci si cala nel mondo del Salone Margherita che è stato il primo cafè-chantant di Napoli, o meglio il primo mai aperto in Italia. Nacque per volere dei fratelli Marino che decisero di importare il modello dei cafè-chantant francesi in Italia. Divenne subito un punto di riferimento nel mondo dello spettacolo presso la società dorata della Belle Epoque.

“Arzente” e la buona politica: bonifica ambientale e riutilizzo dei terreni agricoli


Felice Colella
MARCIANISE. Una vera e propria bonifica ambientale potrà esserci solamente quando i marcianisani si riapproprieranno della loro terra. Su questo concetto si basa l’idea di Arzente, l’associazione di “cittadini attivi” che si propone di mettere in campo progetti concreti per la propria città. Fino a quando i nostri fertilissimi terreni resteranno abbandonati a se stessi, saranno sempre meta di criminali e gente senza scrupolo per sversarvi rifiuti anche pericolosi. La nostra proposta è quella di mettere a disposizione dei giovani imprenditori che vogliono investire nel lavoro agricolo, le competenze necessarie al fine di ripopolare la nostra vasta zona agricola.   Per far ciò bisognerà procedere al monitoraggio ambientale dei potenziali terreni e controllare la genuinità degli stessi assieme alla qualità della falda acquifera. Bisognerà quindi procedere alla eventuale bonifica dei terreni inquinati e poi, con l’ausilio dell’Università di Agraria, mettere in piedi un progetto di riorganizzazione dei terreni dividendoli, a secondo dei casi, in area a coltura “food” e area “no food” in base alla tipologia di produzione agricola ed alle caratteristiche degli stessi. Un ripristino della destinazione agricola delle terre marcianisane avrebbe il duplice effetto di salvaguardare la risorsa naturale “vera” della città e nel contempo creare occasioni di lavoro per i giovani.
Terreni di proprietà del comune potranno essere messi a disposizione di cittadini e/o gruppi di cooperative agricole, che perseguiranno produzioni specifiche,  magari vendendo anche sul posto le loro derrate, i cosiddetti prodotti a “ KM zero”. Risulta evidente che tutto ciò non può accadere dalla sera alla mattina, ma attraverso specifici corsi di formazione che abiliteranno la nuova classe di lavoratori/imprenditori. Consapevoli che la logica del posto fisso è qualcosa che non riesce a garantire l’assorbimento “in toto” della disoccupazione, i giovani devono affidarsi alla loro creatività puntando sulla tradizionale vocazione naturale locale.  “Per fare ciò – spiega Felice Colella, presidente di Arzente – bisognerà che la città si doti di una certificazione di qualità dei terreni rilasciati da organismi terzi ed affidabili. Per questo motivo sarà necessario coinvolgere associazioni ambientaliste come Slow Food e Legambiente. La nostra idea è semplice e dettagliata ma soprattutto fattibile, rispettando così il nostro intendimento principe che è quello di proporre non “chimere” ma idee facilmente realizzabili. Dopo la crisi industriale, del terziario avanzato e della finanza vogliamo scommettere sulle nostre origini con spirito cooperativo/imprenditoriale?”.