23 aprile 2013

SEQUESTRATE OLTRE 100 IMBARCAZIONI E L’INTERA LINEA DI PRODUZIONE DI UNA NOTA AZIENDA CASERTANA SPECIALIZZATA NELLA COSTRUZIONE DI NATANTI DI LUSSO.






MONDRAGONE. I militari della Guardia di Finanza di Mondragone, al termine di una complessa attività di polizia economico-finanziaria, hanno posto sotto sequestro circa 100 imbarcazioni, nonché l’intera linea di lavorazione della vetroresina e del legno di una nota azienda casertana specializzata nella produzione di natanti di pregio. La vicenda inizia nell’ottobre scorso quando, a causa dei forti debiti accumulati, il Tribunale di Napoli ha dichiarato il fallimento della società e, al fine di soddisfare le numerose richieste avanzate dai creditori, atteso anche il delicato momento di congiuntura economica, ha affidato la gestione dell’impresa ad un collegio di curatori appositamente nominato. A seguito di un immediato accesso disposto dall’Autorità Giudiziaria nella sede della società in Carinaro (CE) e presso il deposito delle imbarcazioni in Gricignano d’Aversa (CE) sono immediatamente emersi concreti elementi indiziari nei confronti del titolare dell’attività, atteso che i locali sono risultati completamente vuoti, così come non vi era traccia nemmeno delle barche affidate alla ditta per il c.d. “rimessaggio invernale”. A questo punto i Finanzieri hanno posto in essere una serie di attività investigative finalizzate ad evitare che, in poco tempo, il patrimonio della società potesse “sparire” senza possibilità per i creditori di vedere riconosciuti i loro interessi. Attraverso appostamenti, pedinamenti e osservazione notturna, le Fiamme Gialle sono riuscite ad individuare in Castel Volturno il probabile luogo dove erano stati occultati i natanti e trasferite le linee di produzione dell’azienda. Infatti, all’interno di una vasta area, dedicata solitamente allo stoccaggio delle imbarcazioni nel periodo invernale, sono state rinvenute numerose imbarcazioni dello stesso tipo e modello proprio dell’azienda fallita, oltre a numerosi stampi in vetroresina e minuteria nautica. Le successive indagini hanno permesso di accertare che due dipendenti della vecchia azienda, immediatamente dopo il fallimento, avevano creato una società fittizia, che usava praticamente lo stesso nome della prima, al solo scopo di sottrarre fraudolentemente alla procedura fallimentare l’importante ramo d’azienda costituito dal “rimessaggio e sosta” delle barche durante il periodo invernale. La certezza delle prove è arrivata quando a precise domande dei militari, i presunti amministratori non hanno saputo indicare la sede legale della società, l’esatta composizione del capitale versato e addirittura il notaio presso il quale la stessa era stata costituita. I militari hanno quindi sottoposto a sequestro l’intera area e più di 100 imbarcazioni, oltre ad arredi in legno pregiato, motori “Mercury Marine” di elevata potenza, attrezzature per la costruzione delle barche e trattamento della vetroresina. Il valore del patrimonio posto sotto sequestro si aggira su oltre 70 milioni di euro. Il titolare dell’azienda fallita e i due soggetti “prestanome” sono stati denunciati, in concorso tra di loro, per il reato di bancarotta fraudolenta.

Comunicato Guardia di Finanza - Comando Provinciale Caserta


Sequestrata a Falciano del Massico, una vasta area utilizzata per la gestione abusiva di rifiuti speciali.



I finanzieri della Sezione Aerea di Napoli, validamente supportati, dai militari della Compagnia di Mondragone, sono intervenuti ed hanno sequestrato un’area, nel comune di Falciano del Massico, dove, in violazione alle norme, si stavano consumando diversi reati contro l’ambiente. Nel corso della diuturna attività di ricognizione aerea sul territorio campano volta alla prevenzione e repressione degli illeciti di natura economico-finanziaria e di altro genere, erano stati individuati ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi e non, derivanti prevalentemente da una attività abusiva di autodemolizione di veicoli, posta in essere, come rilevato dagli ulteriori accertamenti, in assenza delle prescritte autorizzazioni, stoccati in un area in pieno centro cittadino .Ciò ha portato a organizzare un articolato intervento repressivo per risolvere la situazione e verificare se, fra i rifiuti ivi radunati, vi fossero sostanze pericolose e nocive per la popolazione. L’operazione si è conclusa con il sequestro di un’area per complessivi 3.000 m2, di un centinaio di veicoli rottamati non bonificati, almeno un migliaio di pneumatici fuori uso e diverse tonnellate di rifiuti, costituiti da parti di veicoli provenienti dall’attività di demolizione, di un ingente quantitativo di vernici. Tutti i rifiuti sono stati rinvenuti miscelati tra di loro e stoccati in parte in locali, in parte sotto tettoie improvvisate, in cemento- amianto e in parte all’aperto, depositati sul nudo terreno, senza alcun accorgimento teso ad evitare la contaminazione del suolo e del sottosuolo, atteso che da alcuni motori non bonificati fuoriuscivano liquidi e olii inquinanti. All’interno dell’area stessa sono stati rinvenuti anche materiali altamente infiammabili ed è stata riscontra la totale assenza di estintori o qualsivoglia sistema antincendio, Il responsabile, T.E. di anni 73 del luogo, è stato denunciato alla magistratura competente per le violazioni alla normativa a tutela l’ambiente. Fondamentali sono state le ricognizioni aeree svolte dagli elicotteri della Sezione Aerea di Napoli – Capodichino, infatti, grazie all’ausilio del mezzo aereo, è stato possibile scoprire e denunciare le attività che illegalmente venivano condotte e la cui pericolosità era ulteriormente aggravata dall’ubicazione in una zona densamente abitata . Durante le operazioni, a cui hanno preso parte tecnici dell’A.R.P.A.C.  di Caserta, sono stati acquisiti elementi documentali che saranno oggetto di approfondita analisi da parte della Compagnia di Mondragone, per l’individuazione dei  connessi illeciti di natura fiscale. Dall’inizio dell’anno è questo è la dodicesima operazione, sul territorio regionale, messo a segno dai finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Napoli nel campo della tutela dell’ambiente, che ha portato alla denuncia di 16 persone al sequestro di 12 aree per 35 000 metri quadri, 53000metri cubi di rifiuti speciali e più di cento fra edifici e manufatti.


Comunicato Guardia di Finanza – Reparto Operativo Aeronavale Napoli
 

SECONDA GIORNATA ANNIBALICA A PONTELATONE



PONTELATONE. Domenica 28 Aprile si svolgerà a Treglia di Pontelatone la Seconda Giornata Annibalica in Campania e Molise, che consacra l'ingresso del Comune di Pontelatone e del Gruppo Archeologico Trebula Balliensis nella Rotta dei Fenici, Itinerario del Consiglio d'Europa, che consentirà una maggiore conoscenza della storia e delle vicende che videro Annibale i Sanniti e i Romani come protagonisti, in lotta per il controllo dell'Antica Trebula Balliensis, la città ritenuta la Pompei dei Sanniti, e la Campania tutta. L'evento è particolarmente importante per il lancio del turismo culturale in un territorio, quello delle battaglie e degli Ozi di Annibale, verde e ricco di eccellenze archeologiche, monumentali, paesaggistiche e , non ultime, enogastronomiche. La giornata si aprirà alle ore 9 con il saluto del Sindaco di Pontelatone Dott. Antonio Carusone, la cui amministrazione ha fortemente creduto nella necessità di garantire un futuro al territorio , tutelandolo grazie all'investimento nel Parco Archeologico. Porterà il saluto ufficiale del Comune di Tuoro sul Trasimeno Lorenzo Borgia, vicesindaco del Comune capofila del Cammino d'Annibale. La precedente edizione della giornata già vedeva coinvolto il Comune di Tuoro, inaugurando una serie di incontri formativi e scambi culturali e progettuali, le cosiddette "buone prassi". Porteranno il loro saluto il Presidente del Gal Altocasertano Dott. Ercole De Cesare, il Presidente dell'Istituto Storico-Archeologico Campano Sannitico Dott. Giuseppe Monti, il presidente dell'Archeoclub di Falciano del Massico Dott. Ugo Zannini (Direttore del Museo Civico di Carinola) , ed il Direttore regionale dei Gruppi Archeologici della Campania Luigi Sorrentino, con cui il G.A.Trebula Balliensis progetta da anni iniziative di volontariato sempre più a largo raggio. La giornata sarà introdotta e moderata da Valerio Caiazza, autore della riscoperta dell'eredità annibalica in Campania, che interverrà illustrando i percorsi di archeotrekking e le ippovie progettate con il comune nei luoghi ove passarono in armi e sparsero sangue le truppe di Annibale.Doveroso il riferimento degli organizzatori a iniziative che hanno lasciato il segno quali Castra Hannibalis e la Prima Giornata Annibalica. Nel mezzo della mattinata avrà luogo una sessione scientifica in cui si discuteranno aspetti controversi anche alla luce delle recenti ricerche portate avanti dal territorio dagli enti organizzatori. I relatori di tale sessione rappresentano l'eccellenza territoriale degli studi storici e topografici: aprirà il Prof. Giuseppe Guadagno (Docente Emerito dell'Univ. Di Salerno) che tratterà dal punto di vista storico la seconda guerra punica in Campania, mentre l'Avv. Domenico Caiazza (Presidente Centro-Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro) ne esaminerà gli aspetti legati al Sannio e all'Antica Trebula.
Pietro Rossi