24 maggio 2013

Alla luce del sole per Mondragone!



MONDRAGONE. Non è tollerabile, né utile a nessuno, che s'interrompa il normale decorso dell’attuale mandato amministrativo per motivi assai lontani dall'interesse generale della Città. Le principali forze politiche, Pdl e Pd, condividendo il principio in base al quale è prioritario impedire una débâcle del nostro territorio che si concretizzerebbe con un dannoso commissariamento, ritengono necessario cooperare in modo aperto e costruttivo – senza sotterfugi – e, sulla base di spunti programmatici comuni, assumersi l’impegno di amministrare nel modo migliore la nostra Città, superando le avversità che sono esistite nel passato tra due forze politiche antitetiche. Mondragone ha bisogno di un’Amministrazione forte e duratura che sappia dare risposte concrete all’emergenza e, per questo, è necessario che vi sia un accordo tra le forze democratiche e che, tra loro, si stabilisca una valida cooperazione, ponendo come priorità il raggiungimento di alcune iniziative capaci di superare la crisi e di migliorare le condizioni della nostra Città. Nei prossimi tempi si svolgerà un’iniziativa congiunta fra i rappresentanti dei due partiti, in cui saranno indicati più precisamente gli obiettivi da raggiungere a breve, medio e lungo termine. I due partiti, quindi, saranno chiamati ad operare, a testa alta, su un programma comune ed un impegno vero, costante nel tempo, capace di superare ogni forma di pregiudizio e per nulla soggetto ad umori e malumori, amministrando, esclusivamente, per il bene della Città. Noi scegliamo di assumerci la responsabilità!

C.S.

StudioPmi in Corea del Sud per il “Seoul Food&Hotel 2013”



Studio Pmi (www.studiopmi.it),  attivo da anni nella consulenza per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, approda in Corea del Sud. In occasione del “Seoul Food&Hotel 2013”, fiera internazionale dell’Agroalimentare da poco conclusasi. Lo Studio del casertano ha fatto conoscere al pubblico internazionale lcune aziende come la Martinucci, nota per la raffinata pasticceria italiana, la Salicella conosciuta per la rinomata mozzarella di Bufala Campana Dop e la Polselli rinomata azienda produttrice di farine da pizza. Lo Studio Pmi ha così posto l’attenzione dei buyers stranieri sulla pregiata produzione alimentare Made in Italy.
Seoul Food&Hotel” è l’esposizione internazionale dell’ alimentazione, bevande, ospitalità e foodservice. Conosciuto come Food & Hotel Korea, si tratta del più grande centro espositivo in Corea, Kintex. Si contano più di 450 espositori provenienti da 30 paesi, circa 430 aziende locali, una grande occasione per gli operatori del settore per promuovere l’agroalimentare italiano.
Info-web: info@studiopmi.it | tel. 0823.820708

Microcredito, Fecondo (Pd): “Il Comune al fianco delle famiglie e dei piccoli imprenditori: dalla crisi o ne usciamo tutti o la città soffrirà nella sua interezza”

Filippo Fecondo
MARCIANISE. E’ l’elemento solidaristico il centro del programma di Filippo Fecondo, candidato sindaco del Pd, sostenuto dalla colazione di centrosinistra che vede insieme Pd, Sel, Centro Democratico e Democratici per Marcianise. Incontrando ieri il mondo del lavoro e dei lavoratori prima e le famiglie della città poi, Fecondo ha garantito entro i primi cento giorni del suo mandato l’avvio del progetto del microcredito, spiegando: “Erogheremo a chi si trova in una situazione di momentaneo disagio, un sostegno economico a tasso zero: questa città ha la necessità di uscire dalle difficoltà e dobbiamo farlo tutti assieme. Non è pensabile che si possa crescere lasciando qualcuno indietro”.
A confermare la necessità del microcredito, la fotografia consegnata qualche giorno fa dall’Istat secondo la quale in Italia ci sono famiglie che non potrebbero far fronte ad un imprevisto di 800€ senza minare la propria stabilità economica. E lo stesso avviene per i piccoli imprenditori o gli artigiani.
Ci attiveremo per garantire l'erogazione del microcredito per i cittadini che ne faranno richiesta avendone la necessità-dice- e  lo faremo entro cento giorni di attività. Tre mesi- conclude- per provare tutti insieme a far ripartire Marcianise”.  

CANCELLO ED ARNONE: CALLIOPE 2013, VINCITORI TORRICO E ABBRO



CANCELLO ED ARNONE – “Io posso vederti./ Momento di sospensione viva./ Un attimo rapito al tempo./ Un’immagine carpita al mondo/… E quando non ho niente per conoscerti,/ io…io posso immaginarti./ Fantasìa, pensiero, magìa”: questi i versi d’esordio e di chiusura dell’autentico inno “All’Arte, un dono di Dio, un bisogno dell’uomo” col quale la giovane poetessa Paola Torrico, originaria di Francolise, si è aggiudicata il massimo trofeo della “Sezione Giovani” del Premio nazionale di Poesia “Calliope 2013-1^ Edizione” promosso dall’associazione culturale New Melody. Seconda in classifica la diciottenne Raffaella Palmieri di Capua, autrice di “Rivedo te”. Al 3° posto ex aequo il sedicenne Micheleandrea Benedetto (Castellana Grotte/BA -“La disperazione”) e Rosamaria De Paola (San Prisco-“Anima e luce”). Per la “Sezione Adulti”, vincitore assoluto Luigi Abbro, pensionato di San Nicola la Strada, con “La mamma”, toccante composizione attraversata dalle trepidanti premure di una madre per il figlio disabile. Ecco i versi conclusivi: “Lo guardava e sorrideva./ Fu la gioia di un istante ma quel tanto le bastò./ Poi tornò nel suo angolino. E’ ancor lì che si domanda:/ -Che sarà di lui domani, quando io non ci sarò?/ Non ha ancora la risposta./ E consuma la sua vita confidando solo in Dio/ tra speranze sempre vaghe e certezza di dolore/”. In seconda posizione Ada Varriale, ospite della casa-albergo San Francesco, che aveva presentato la poesia “Con il mio cuore per te Sean”. Terzi classificati ex aequo Maria Raviele (Piedimonte Matese -“Anna”) ed Enrica Romano (Sant’Arpino –“Mille Criste”. La proclamazione dei finalisti è avvenuta - in una gratificante atmosfera di festa e comunque di riflessione - nell’ambito del programma “Ania Show” ripreso dalle telecamere di Italiamia (canale 87-satellitare 936) e trasmesso nella serata di mercoledì 22 maggio. Una cerimonia davvero speciale per il cui migliore allestimento molto si è adoperato in precedenza il comitato organizzatore presieduto dalla scrittrice Tilde Maisto e che, oltretutto, ha premiato il massiccio impegno profuso in tutte le fasi operative dal giornalista Mattia Branco vera “anima dell’iniziativa” ed al quale sono giunti tantissimi apprezzamenti. Gli stessi tributati all’intero staff che ha fatto corona intorno ad Anja e ad Alex, proponendo performances musicali e coreutiche di notevole valore artistico. I trofei, le targhe e le pergamene sono stati consegnati ai finalisti dai membri della Giuria – Aldo Cervo, Gaetano Ciaramella, Antonio Leone, Maria Luisa Santonicola, Grazia Graziano – e da alcuni componenti del Comitato d’Onore – Saverio Dionizio, Luigi Antonio Gambuti, Valerio Iermano, Paolo Mesolella – intervenuti al bell’approdo conclusivo del “Calliope 2013”. Importante quanto gradita anche la partecipazione dell’artista grazzanisana Filomena Florio che ha voluto donare ai primi classificati due sue pregevoli stampe. Felice il vincitore Luigi Abbro (“Ho provato un senso di profonda soddisfazione per il consenso attribuito ad una poesia che racconta un tema di scottante umanità”); riconoscente la finalista Enrica Romano (“E’ stato importante riportare all’attenzione di tutti le mille donne armene crocifisse, nel 1917, dall’esercito turco. Mille Criste che mi vennero in sogno ad ispirarmi i versi, silenziose ma non mute”); pieni d’evidente letizia tutti gli organizzatori ed i fruitori di un evento che, in buona sostanza, si è imposto, sulla quotidiana prosa che ogni giorno ci avvolge, come una piccola-grande rivincita della poesia.
                                                                                                                     RAFFAELE RAIMONDO

CESARANO, IL SINDACO USCENTE GIAQUINTO: "IL MIO PERCORSO E' PARTITO DALLA FRAZIONE"

Stefano Giaquinto
CAIAZZO - "Tutto è partito nel 1998. Il mio percorso politico-amministrativo parte da Cesarano, la zona della città di Caiazzo dove sono nato, cresciuto e mi sono formato. Una frazione che non aveva un rappresentante e che invece 15 anni fa, grazie al consenso e alla fiducia degli amici di sempre e di chi ha creduto in me, ha rappresentato un esempio per tantissime altre frazioni e tante contrade della citt". Ripercorre con tanta emozione la sua storia personale, la sua esperienza prima di assessore e poi di sindaco per due mandati (le due elezioni nel 2003 e nel 2008) il primo cittadino uscente Stefano Giaquinto, candidato alla carica di consigliere nella lista n. 2 con Tommaso Sgueglia candidato a sindaco. Giaquinto tracciando il suo profilo, menziona anche l'esperienza ancora in corso in Provincia di Caserta, dove è stato nominato prima consigliere (risultando terzo eletto) e poi (a novembre scorso) assessore all'Agricoltura. Non dimentica chi ha lavorato con lui, quanti hanno condiviso obiettivi volti al miglioramento della vivibilità di Caiazzo, i familiari che lo hanno sostenuto, la gente comune che ogni giorno, nelle strade del centro e in periferia, lo hanno avvicinato per riconoscergli obiettivi raggiunti ma anche per segnalare emergenze e problemi che immediatamente il gruppo Uniti per Caiazzo ha risolto. Quanto a Cesarano, il riferimento va alla realizzazione nel 2000 della pubblica illuminazione, alla creazione della rete idrica comunale ("anche se il Consorzio ancora oggi crea qualche disservizio"), alla piazza che la "frazione meritava", che è stata pensata, progettata, realizzata e consegnata ai residenti con una dedica speciale, l'intitolazione della stessa al Papa polacco, Giovanni Paolo II. "Abbiamo anche fatto in modo che la scuola non fosse chiusa, abbiamo realizzato gli impianti di depurazione - aggiunge il capolista della compagine Uniti per Caiazzo - impianti per i quali manca soltanto l'allacciamento elettrico". Ritiene di non aver dimenticato nessuno in questa esperienza di vita amministrativa, "ci siamo impegnati per le fasce deboli - ammette Giaquinto - e per le persone meno fortunate di noi, ottenendo finanziamenti e non attingendo fondi dalle casse comunali". Il primo cittadino uscente, il secondo nella storia di Caiazzo ad aver amministrato per dieci anni consecutivi, ripensa al passato ma guarda anche già al futuro: "Siamo persone libere, affidabili e pronte a riprendere il percorso. L'operato della squadra di Uniti per Caiazzo, in nome dell'efficienza e della concretezza, deve andare avanti per realizzare ancora tante opere e tanti progetti".

Salviamo San Leucio. Salviamo la Nostra Storia.

CASERTA. L’intollerabile degrado in cui versa non solo il Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio ma l’intera ex colonia serica borbonica non può più essere taciuto. Il Belvedere giace in uno stato di palese trascuratezza, bisognoso di restauri urgenti, minato da evidenti infiltrazioni d’acqua, cadute d’intonaco e cornicioni, invaso da piante infestanti. A tutto ciò si aggiunge la scarsa manutenzione e un regolamento di gestione e di utilizzo spesso lacunoso e molto spesso disatteso. Il borgo con le antiche case degli operai è alla mercè di quotidiani, scellerati interventi abusivi, operati dagli stessi proprietari. Oltre ad essere meta di bivacchi di balordi, con relativi atti vandalici, tra spazi incolti di verde pubblico, strade dissestate, lampioni spenti, cumuli di immondizia. I dati turistici sono imbarazzanti, laddove i visitatori lamentano l’assenza anche delle normali dotazioni museali e ricettive (una mostra permanente di manufatti serici, le indicazioni logistiche, un punto di ristoro, i bagni pubblici, le navette - con orario preciso - da e per Caserta centro-Reggia). I cittadini leuciani e casertani hanno già subito una ferita gravissima con la chiusura delle fabbriche seriche, pur essendo la seta, soprattutto quella locale, ancora richiestissima (dai ricchissimi paesi arabi, ad esempio). Ciò a causa di una palese, nefasta gestione imprenditoriale, nel silenzio di chi sapeva e poteva intervenire. Ora anche l’UNESCO ha manifestato la propria perplessità relativa, per quanto detto, all’annoverare ancora una realtà tanto degradata nell’elenco dei siti patrimonio dell’umanità. La cancellazione - dopo 16 anni - sarebbe l’ennesima onta, che non è possibile ignorare. È il momento di agire, di guardare al futuro, di tutelare le generazioni che verranno. Non è più, infatti, una questione dei leuciani o dei casertani: riguarda l’Italia intera, è un’assunzione di responsabilità o di corresponsabilità da condividere a livello internazionale (come è ovvio, la scelta dell’UNESCO comporterebbe un’ulteriore emarginazione di Caserta, del Sud, dell’Italia a livello mondiale). San Leucio non è uno dei tanti monumenti sparsi nel nostro Paese. La colonia borbonica - per molti un fastidio! - è un esempio di welfare ante litteram, la prima, lungimirante forma di città industriale con un proprio statuto, un codice di leggi precedente alla Rivoluzione Francese, con una serie di norme attualissime (pensiamo alla parità tra uomo e donna o alla tutela dei lavoratori ), che se fosse stato davvero studiato farebbe di questa piccola frazione casertana la patria del diritto moderno! Non è più il tempo di guardare a un passato glorioso; non è più il tempo di ricordare i luoghi storici in cui ammirare nel mondo la seta leuciana. È il momento di capire e di agire per investire sull’oggi e sul domani di San Leucio. Come a Venaria, come al Louvre. Come nei paesi civili. Dove per civiltà s’intende non semplicemente e malamente accogliere le eredità storico-culturali, ma potenziarle, incrementarle, svilupparle. Secondo una precisa, studiata, valida PROGETTUALITA’, nel medio e nel lungo periodo. Se gli organismi preposti, istituzionali e politici, sono latitanti, più o meno consapevolmente, se l’imprenditoria rifugge, giustamente, situazioni poco chiare, se la cultura in chiave contemporanea è lasciata a personaggi incompetenti e da anni inefficienti, è il caso che le famiglie, gli studenti, i professionisti, gli operai, le associazioni si accollino l’impegno di SALVARE SAN LEUCIO. Un impegno gravoso, complesso, scevro da qualsiasi inutile protagonismo e da qualsiasi ideologia. Tutti noi dobbiamo tutelare e proteggere i nostri beni, la nostra casa, la nostra storia. Le ultime notizie, certe e inequivocabili, indicano delibere assurde prese dagli organi competenti, che ghigliottineranno per sempre la realtà leuciana. Si autorizza un wine-bar a gestione privata all’interno delle antiche Stalle reali, e si incoraggia l’ennesima locazione a titolo gratuito di un bene che potrebbe fruttare lavoro e ricchezza agli abitanti di Caserta. A tutti gli abitanti di Caserta. Favole, parole? O, forse, meglio, un’altra sconsiderata vicenda come quella riguardante la “cessione” immotivata, volutamente secretata, che sa di regalo, del Teatro Comunale della nostra città? APPUNTAMENTO PER UN PRIMO INCONTRO, per una conferenza stampa di “sensibilizzazione” pubblica SABATO 25 MAGGIO p.v. ALLE ORE 12,00 presso la LIBRERIA GUIDA CASERTA (via Caduti Sul Lavoro). Già in molti hanno aderito, a titolo personale o in rappresentanza di sodalizi indipendenti. Già nomi importanti della cultura e della società civile hanno confermato la loro partecipazione attiva al progetto/comitato Salvare San Leucio. Una raccolta pubblica di firme, a cui ne seguiranno altre, sancirà l’inizio di un percorso particolare. È il momento di seguire il proprio cuore, la propria testa, la propria COSCIENZA. Per non essere tutti correi di un “omicidio” culturale, sociale, urbanistico, economico.

c.s.