03 agosto 2019

LETTERA APERTA DEGLI OPERATORI DEI CENTRI PER L’IMPIEGO DI TEANO E SESSA AURUNCA AL MINISTRO DEL LAVORO


Caro Ministro, Siamo gli Operatori dei Centri per l’Impiego della sua Regione, la Campania. Le parole che ha utilizzato per definire il nostro ruolo e il nostro lavoro, sono offensive e certamente, rivelano la non conoscenza di cosa sono gli Uffici pubblici per il lavoro e delle qualità che possiedono i Dipendenti che vi operano. Cosa penserebbe se nell’etichettare, indiscriminatamente, i politici come corrotti e inappropriati, bugiardi e opportunisti, Lei, per deduzione, venisse, in questo modo, apostrofato? Lo riterrebbe giusto? Noi, ci siamo sentiti così!! Ingiustamente e immotivatamente, omologati agli “elargitori di umiliazioni”. Eh no, caro Ministro, proprio no! Senza voler considerare la storia di vita personale e lavorativa di ognuno di noi, rispetti almeno il coraggio di aver subito gli “stati umorali” alterni, a volte isterici, della politica che ci ha visto destinatari di compiti e funzioni, importanti ed uniche (con il vecchio Collocamento) poi, lentamente e inesorabilmente, esiliati con le Sezioni Circoscrizionali per il Lavoro, per poi finire nel “ghetto”, con l’avvento delle moderne Agenzie private e poi ancora, risorgere con la “visione europea” dell’imprescindibile Servizio Pubblico e la conseguente destinazione di fondi e risorse per i nuovi Centri per l’Impiego, nelle mani delle Province più o meno motivate e più o meno sane, economicamente! Questa, molto in sintesi, la nostra storia e Noi che man mano, invecchiavamo lì, a sostenere i “giochi” di riempimento e svuotamento delle funzioni e dei compiti, ma sempre presenti, per poter garantire, quotidianamente, quel prezioso “servizio pubblico” che, insieme a molti altri Comparti della Pubblica Amministrazione, regge l’Italia e la fa andare avanti! Noi, i “missionari” nella “cura” delle Fasce Deboli, degli Svantaggiati, dei “non skillati”, noi che nell’impossibilità di fare molto (senza mezzi e vincolati da una burocrazia miope e arretrata) non ci siamo mai sottratti al nostro ruolo di raccoglitori di sfoghi, di “vigili urbani” dei servizi pubblici e di attivatori di percorsi impossibili, in cui soltanto il preciso convincimento che lo Stato esiste e interviene, ha motivato le nostre azioni e ha supportato le indicazioni che abbiamo sempre dato ai lavoratori. Noi non umiliamo nessuno, ma UMILMENTE serviamo tutti, garantendo i Livelli essenziali delle Prestazioni, nella maniera più opportuna. Tutto questo, lei lo sa? Lei sembra riportare le chiacchiere da bar e senza comprendere né come né quando, ci ha già classificato! Fino a giugno 2018 ci sentivamo ancora nel limbo, rintontiti da normative che sembravano non sapere dove sistemarci. Poi la svolta: il Presidente De Luca e l'Assessore regionale al Lavoro e al Personale Palmeri scelgono di puntare su di noi. Ci assorbono nei ranghi regionali e diventiamo finalmente parte integrante di un progetto. Il progetto di rinascita e nuova identità dei Servizi pubblici al lavoro. Abbiamo finalmente un referente preparato a cui fare costante riferimento, che ci motiva e ci fa vivere il senso di appartenenza ad una "Istituzione" che punta a svestire gli abiti del brutto anatroccolo ed a vedersi riconosciuta la dovuta dignità Venga a trovarci, Ministro! Venga a vedere come operiamo e cosa possiamo, effettivamente, offrire, in termini di servizio, di disponibilità e di correttezza!! Venga a vedere come la sua Campania ha fatto passi da gigante e venga a constatare la ritrovata motivazione degli Operatori dei Servizi per l’Impiego che, come Dipendenti della Regione, hanno, finalmente, una governance unitaria ed una concreta visione delle loro potenzialità lavorative! Siamo tutti avanti negli anni, ma, caro Ministro, se vorrà veramente, segnare il passo, prepari una nuova “Classe” di Dipendenti, con regolare contratto di lavoro e che come funzionari della Pubblica Amministrazione, rispondano, in maniera univoca, ad un Ente dal quale dipendono, in via esclusiva e che dopo un importante giuramento, si formino negli uffici e si preparino a sostituire, con l’affiancamento’, noi vecchi operatori che nella nostra vita lavorativa, abbiamo scelto e servito lo Stato e che non meritiamo certo, l’offesa di un Ministro che umiliandoci, riduce TUTTO a NIENTE!!]
P:S. Piuttosto Ministro di Maio, ci tenga informati, sui risultati delle politiche per lo sviluppo industriale della Campania, in modo da poter realisticamente proporre le 3 offerte di lavoro previste dal suo decreto.
Cpi di Sessa Aurunca e Teano