17 aprile 2010

IL PARTITO SOCIALISTA CHIEDE DI INTITOLARE UNA STRADA ALL'EX PRESIDENTE PERTINI.


Piedimonte Matese. Il Partito Socialista di Piedimonte Matese oggi e domani 18 aprile è presente con uno stand in Piazza Carmine per raccogliere le firme per una petizione popolare che chiede l'intitolazione di una strada all'ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Pertini è stato un grande Presidente, ha dichiarato l'assessore comunale Fernando Catarcio (nella foto), che ha saputo, in un periodo di profonda difficoltà per il nostro Paese, lacerato e travagliato dal terrorismo,mantenere bel salda la rotta del nostro Paese ed esprimo grande soddisfazione per la decisione della sezione del P.S.I. “Andrea Santomassimo” di Piedimonte Matese di chiedere al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di intitolare una strada a Sandro Pertini, presidente di tutti e certamente uno dei più amati. Sono sicuro che ci sarà un consenso trasversale a questa petizione che inizierà oggi sabato 17 e continuerà domani 18 aprile in piazza Carmine perché testimonierà, di come, di fronte ad alcune figure istituzionali non vi sono remore o distinzioni di sorta. L’immagine più famosa di Pertini “quella della vittoria ai mondiali di Spagna dell’82”, si affianca – continua l’assessore Catarcio – a quella della sua presenza alla tragedia di Afredino Rampi a Vermicino, sempre presente nei momenti importanti del paese. Pertini ha saputo restituire lustro e importanza al Quirinale. Non da ultimo va un elogio al Pertini che si batté in gioventù per la libertà dell’Italia e al suo coraggio - sottolinea sempre l’assessore Catarcio – di rendere omaggio, in un periodo difficilissimo, a Paolo Di Nella in Ospedale e alla salma di Giorgio Almirante. Gesti- ha concluso Catarcio – che hanno contribuito a creare un clima diverso in Italia.

Pietro Rossi

UNIVERSITA’ DI SAMARCANDA: UNA LEZIONE SU CASERTA E L’ITALIA.


CASERTA.Una giornata dedicata alla sua Caserta e all’Italia. Lo scorso 10 aprile, al Dipartimento di Italiano della Facoltà di Lingue Straniere di Samarcanda, nella Repubblica dell’Uzbekistan, Vittorio Giorgi (nella foto), avvocato civilista e presidente dell’Unione Regioni Storiche Europee (URSE), ha tenuto il seminario “L’Italia oltre l’Italia: la lingua e la cultura italiana nel mondo”. Nel corso dell’incontro, l’avv. Giorgi ha spiegato ai giovani studenti uzbeki l’importanza della conoscenza della lingua e cultura italiana nel sistema globale, ed ha illustrato anche aspetti storici della sua Caserta al tempo del Regno delle Due Sicilie. Ha infatti parlato delle famose sete prodotte nelle fabbriche di San Leucio, fornendo così un elemento di collegamento con la loro incantevole città (oggi di 500 mila abitanti) posta sull’antica Via della Seta. Ed ha evidenziato che le città di Samarcanda e di Caserta (con il Palazzo Reale, l'Acquedotto Carolino e il complesso di San Leucio) sono inserite nella lista dei siti dichiarati dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità”. Ha poi concluso ricordando che nella Reggia di Caserta, sulla volta della Sala di Alessandro, è dipinta la scena del matrimonio di Alessandro Magno e Roxana, la bellissima principessa di Samarcanda. Diretto dalla prof.ssa Giovanna Piera Viale, lettrice a contratto, il Dipartimento conta oggi ben 150 studenti ed è ritenuto il più importante di tutta l’Asia Centrale. Questo seminario si inserisce nell’ambito dei rapporti di cooperazione tra i due Paesi che, grazie al proficuo lavoro dei rispettivi ambasciatori, Jakhongir Ganiev e Giovanni Ricciulli, si stanno sempre più rafforzando. Due giorni dopo a Tashkent (la capitale con 2,3 milioni di abitanti) su invito del Ministero della Giustizia uzbeko, l’avv. Giorgi ha partecipato al convegno internazionale “The effectiveness of the anti-crisis program and priorities of post-crisis devolopment in the case of Uzbekistan” con la relazione “Il ruolo del Diritto e dell’Avvocato nel periodo della crisi economica”. Per l’occasione ha portato il saluto del suo Ordine Forense di Santa Maria Capua Vetere. Appena rientrato, l’avv. Vittorio Giorgi ha dichiarato che dopo 5 anni di collaborazione col Governo dell’Uzbekistan e 4 esperienze professionali vissute in quel paese, ci sono ora i presupposti per creare collegamenti diretti e sinergie con le istituzioni della provincia di Caserta.




Pietro Rossi



Un Monitoraggio del fiume Volturno per la salvaguardia dell’ambiente.






ALIFE. Frequentando le rive del Volturno, principale corso d’acqua dell’Italia meridionale, nella zona che va dal ponte Quattroventi a valle, da qualche anno la vita animale in ogni sua forma è finita. Per rendersene conto basta costeggiare il Volturno nel tratto che bagna i comuni di Alife, Baia e Latina, Dragoni, Alvignano e praticare alcune specifiche località, come ad esempio Boscarello, Fontana Canapa, Ponte Margherita e S. Simeone. Si trova di tutto, ma ciò che è più grave bisogna munirsi di mascherina per accedere in quei luoghi che una volta rappresentavano un posto di svago per i tanti appassionati di canna ed amo. Il colore dell’acqua assomiglia molto a quella di una cloaca a cielo aperto e non potrebbe essere altrimenti considerato che vi si trovano rifiuti di ogni genere, carcasse di animali e liquami che, molto probabilmente, alcune aziende agricole presenti sul territorio scaricano direttamente nell’alveo del fiume. Proprio per questi motivi i volontari del WWF della provincia di Caserta domenica 2 maggio, nell’ambito della campagna Liberafiumi 2010, hanno ritenuto opportuno partecipere al monitoraggio dello stato di salute del fiume Volturno. L’iniziativa prevede di verificare, attraverso la compilazione di apposite schede, lo stato delle sponde del fiume, delle zone di esondazione, l'urbanizzazione presente, le situazioni a rischio e lo stato della biodiversità, in particolare delle comunità ittiche (i pesci, infatti, sono efficaci indicatori biologici). I primi risultati del censimento verranno comunicati il 16 maggio, durante la Giornata nazionale delle Oasi. La raccolta dei dati sarà anche l’occasione per fare dei paragoni tra la situazione attuale e quella censita ben nove anni fa durante la prima edizione della campagna.La situazione dei nostri corsi d’acqua è infatti critica a causa del diffuso dissesto idrogeologico, della non buona qualità delle acque e della progressiva perdita di biodiversità, evidenziata dall’elevato numero di pesci delle nostre acque interne in pericolo di estinzione. Il WWF Italia, che già negli anni passati ha realizzato campagne sui fiumi con grande mobilitazione di volontari (1980,1990, 2001 “WWF Liberafiumi”) e il coinvolgimento di molti soggetti (Parchi, Associazioni di categoria, ANBI, UPI, ANCI, ecc.), vuole con forza richiamare l’attenzione di tutte le istituzioni affinché si possa garantire il mantenimento o il raggiungimento del “buono stato ecologico” degli ecosistemi d’acqua dolce entro il 2015, come previsto dalla Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE.

Pietro Rossi

CONVEGNO SCIENTIFICO SULLA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO A PIEDIMONTE MATESE.


PIEDIMONTE MATESE. Oggi 17 Aprile si è svolto presso l’Aula Magna della clinica ATHENA CASA DI CURA VILLA DEI PINI di Piedimonte Matese il convegno dal tema “La gestione del rischio clinico”. Responsabile Scientifico dell’evento è il Dr. Pasqualino Simonelli (nella foto), che ha aperto l’evento con una relazione dal titolo: “Sicurezza dei pazienti e gestione del rischio clinico: quadro generale di riferimento”. Il rischio clinico è la possibilità che un paziente subisca un danno imputabile alle cure sanitarie ovvero sia soggetto ad un danno causato da una cattiva gestione del sistema che compromette l’esito delle azioni programmate e che comporta un danno al paziente non dovuto alle sue condizioni di salute, ma alla condotta assistenziale. La maggior parte degli errori è dovuto all’interazione fra le diverse componenti del sistema: tecnologica, umana ed organizzativa. Nei sistemi complessi che richiedono elevato controllo dei rischi è stata costruita una “cultura del rischio e dei sistemi di prevenzione” con il fine di offrire ai pazienti sicurezza e tutela. Il tema del rischio clinico è stato affrontato in numerosi paesi: l’OMS nel programma 2006-2007, ha stilato alcune linee guida che rappresentano le aree prioritarie di intervento, queste si sono associate diverse società scientifiche, sia internazionali che nazionali, tanto che il Ministero della Salute ha prodotto un documento “Risk Management in Sanità”. Infine alcune società scientifiche e ordini professionali hanno elaborato proprie strategie ed indicato alcune azioni da sviluppare a livello nazionale. Questo piano sarà il vero protagonista dell’incontro unitamente alla “Modalità di prevenzione e controllo del rischio” che è stato affrontato con l’ausilio del Dr. Alessandro Colambassi. “La componente manageriale nella gestione del rischio clinico” è stato invece il titolo della relazione del Dr. Mario Pietracupa sui rischi vengono affrontati come una serie di procedure raggruppati in due fasi: l’analisi del rischio e la gestione del rischio (Risk Assesment e Risk Management). In questo percorso procedurale l’etica non è pertinente solo nelle scelte finali ma ha rilevanza in tutto il processo. La prima parte del convegno si chiuderà con una breve dissertazione circa “la documentazione sanitaria”, uno strumento fondamentale per la qualità dell’assistenza e la tutela professionale ed in particolare ci si soffermerà sulla “cartella clinica” che deve portare traccia della comunicazione avuta con il paziente in merito alle scelte diagnostiche-terapeutiche proposte e alla conseguente scelta consapevole da parte del paziente (consenso informato). In conclusione dell’evento l’Avv. Sergio Simonelli ha affrontato il tema della “Responsabilità professionale e aspetti medico-legali”. Negli ultimi dieci anni l’incidenza del danno alla salute sul totale dei danni di responsabilità civile è aumentata del 50%. La responsabilità è diversa da quella di altri professionisti, perché l’attività che svolge è diretta alla tutela della salute umana che è un diritto costituzionale espletata nei confronti di un soggetto debole( malato). Esiste una responsabilità contrattuale e una extra contrattuale. La prima comprende tutte le forme che scaturiscono da un rapporto obbligatorio già precostituito e può derivare da un contratto, dalla legge o da un atto unilaterale. La seconda sorge da un atto illecito posto in essere in violazione del principio generale neminem laedere che ogni soggetto è tenuto a rispettare. Il rischio è il risultato di una combinazione di probabilità e di danni, aventi valenza economica; questo si traduce in un problema manageriale complesso. Oggi c’è l’esigenza di misurare il rischio clinico, tipico di ogni struttura sanitaria e, poi, definire quale parte di esso possa essere ritenuta e gestita dalla direzione generale e quale trasferita presso le compagnie di assicurazione.

Pietro Rossi

TERZA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE 100 RAGAZZI SUL MATESE.


CASTELLO DEL MATESE. Questa mattina 17 aprile si è tenuta la terza edizione della manifestazione «100 Ragazzi sul Matese», ideata dalla sezione CAI di Piedimonte Matese e realizzata in collaborazione con il CEA di Castello del Matese nell'ambito del progetto Il Salvaboschi: amare per non bruciare, finanziato dalla Comunità Montana del Matese e dalla Fondazione per il Sud. L'evento, che ha lo scopo di avvicinare e sensibilizzare i giovani alla montagna, al suo rispetto ed alla sua cultura, ha visto quest'anno la partecipazione della scuola secondaria di primo grado di Alife e di molte famigliole e simpatizzanti. programma della giornata è stata una passeggiata nei boschi circostanti il Lago Matese, con soste volte a stimolare l'interesse e la sensibilità dei ragazzi verso l'ecologia ed il rispetto della natura. Cento Ragazzi sul Matese è diventato ormai un appuntamento fisso nel territorio del Parco del Matese. Le precedenti edizioni hanno avuto molto successo tanto da far prevedere agli organizzatori altri impegni analoghi prima della chiusura dell'anno scolastico: fino ad oggi hanno prenotato la loro giornata verde i plessi scolastici di Castello del Matese, Gioia Sannitica e San Potito Sannitico ed un gruppo di studenti della Seconda Università di Napoli.

Pietro Rossi

IL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE OSPEDALIERA COLPISCE ANCHE CASERTA.


CASERTA. Chiudono definitivamente l'Ospedale di Teano e il Palasciano di Capua, diventando così Poliambulatori, centri resideziali o strutture specialistiche, salvo (al momento) l'Ospedale di Piedimonte Matese. Oltre mille posti letto in meno, 10 ospedali riconvertiti e altri 17 accorpati con strutture limitrofe. Sono i numeri principali del piano di razionalizzazione ospedaliera messo a punto dal subcommissario alla sanità campana, Giuseppe Zuccatelli. Una manovra anti-deficit che il commissario e governatore uscente Antonio Bassolino ha invece scelto di non firmare e che avrebbe dovuto essere consegnata ieri al governo. L’obiettivo principale è la riduzione dei ricoveri, che dovranno passare da 831.088 a 603.259 attraverso una riorganizzazione della rete ospedaliera che punta al risparmio di 150 milioni di euro in tre anni. Un passo fondamentale sarà la riconversione di 2.119 posti letto per acuti in posti per riabilitazione e lungodegenza. A conti fatti, si passerà da 19.726 posti letto a 18.725.Il disegno strategico di Zuccatelli, che recepisce le linee guida del piano ospedaliero approvato dal Consiglio regionale il 31 ottobre del 2008, prevede la divisione del territorio in aree di intervento con quattro grandi poli che costituiranno la rete del trauma center e saranno attrezzati per curare anche le malattie più gravi: il Cardarelli e l’Ospedale del Mare in provincia di Napoli, il Ruggi a Salerno e il Rummo a Benevento. Una differenza sostanziale rispetto a quanto stabilito dal Consiglio che aveva tutelato il principio della territorialità (un ospedale di riferimento in ogni provincia).Una rivoluzione attende, poi, i piccoli ospedali della Campania: i presìdi di Bisaccia, Sant’Agata dei Goti, Cerreto Sannita, San Bartolomeo in Galdo, Teano, Palasciano, il Loreto Crispi di Napoli e gli ospedali di Ravello, Agropoli e Roccadaspide verranno trasformati in poliambulatori o centri residenziali o strutture specialistiche...

C.S.

ARTE E DESIGN: UN INCONTRO PER BENEFICENZA.


VAIARNO PATENORA. Anche una vetrina internazionale come il Salone del Mobile può diventare occasione per promuovere iniziative di solidarietà. Ci ha pensato il MARSEGLIA HOME partecipando da protagonista a SOS DESIGN, mostra mercato di oggetti di design, donati dalle più prestigiose aziende del mondo, venduti ad un prezzo equo e solidale ed il cui ricavato viene devoluto interamente ad associazioni benefiche. Partendo dall’idea di Paolo Gianfrancesco, brillante ed eclettico fotografo della Mediacontents, società di produzione e postproduzione fotografica, video e web, si è svolto nell’ambito di SOS DESIGN un concorso fotografico a tema. I vincitori dei 10 temi fotografici sono stati premiati con la pubblicazione delle proprie immagini nel D+Photography, speciale libro fotografico di pregio a tiratura limitata e numerata realizzato grazie al contributo del MARSEGLIA HOME, nuova struttura da qualche mese inaugurata a Vairano Patenora, che ha sostenuto interamente le spese di stampa del libro ora in vendita durante Sos Design 2010. i proventi della vendita verranno interamente devoluti al reparto di infettivologia e virologia dell’Ospedale Sacco di Milano; il volume si può acquistare anche online collegandosi al sito http://www.photosmail.it/. Nei prossimi mesi MARSEGLIA HOME inaugurerà presso il proprio show room una mostra itinerante che permetterà alle foto premiate di continuare a promuovere, attraverso il linguaggio universale dell’arte, il messaggio solidale di Sos Design.


c.s.

Martedì 20 aprile assemblea pubblica del movimento Speranza Provinciale.


Martedì 20 aprile alle ore 18.30 presso il teatro della Parrocchia SS. Nome di Maria a Puccianiello-Caserta, il Movimento Speranza Provinciale terrà una assemblea pubblica con i simpatizzanti ed i candidati alle recentissime elezioni provinciali, per una analisi del voto ma soprattutto per discutere sul rilancio dell’azione politica. La scelta di celebrare l’assemblea nel medesimo luogo dove il 13 gennaio 2010 è nato il movimento Speranza Provinciale non è casuale: è in questo luogo infatti che in soli due mesi abbiamo posto le basi per costruire un movimento di cittadini che vuole dare un segnale forte ai partiti tradizionali e che dimostra come la sociètà civile sa organizzarsi e mettere in crisi questa politica fatta di affari, interessi personali e corruzione generalizzata.
Gli 11.500 voti conseguiti nelle elezioni provinciali, senza aver avuto alcuna visibilità mediatica e senza risorse economiche, dimostrano che anche in questo territorio esiste un margine o meglio un “enzima” significativo per generare quella crescita positiva, di cui ha necessità ed urgenza la società di Terra di Lavoro.

Martedì 20 aprile alle ore 18.30 si riparte!
Tutti i cittadini onesti sono invitati a riporre il disagio dell’astensionismo, per collaborare ad un movimento che vuole essere protagonista dell’ ”utopia” del cambiamento.
Speranza Provinciale non è né vuole essere una lista civica, un campanile sia pur motivato e carico di valori e programmi, ma un movimento di cittadini che considera le città non come mezzo per dare acqua corrente, energia elettrica, gas e inquinamento ambientale ed acustico alle persone, ma come strumento per rafforzare il senso di comunità attraverso istruzione, formazione, cultura, servizi, accoglienza e solidarietà.

CASERTA. Martedì 20 aprile alle ore 18.30 vogliamo avere il contributo di tutti! Abbiamo bisogno del contributo delle forze sane di questa terra poiché nei prossimi mesi ci troveremo ad affrontare una autentica guerra contro l’illegalità, la camorra e i poteri occulti forti che fanno della camorra un intelligente ed ossequioso strumento, come abbiamo potuto verificare nella vicenda dello smaltimento illegale dei rifiuti in questo territorio. Guerra senza esclusione di colpi che non risparmierà nessuno e che vede tutta la società civile di questa provincia al fianco della magistratura, dei tanti “Saviano” che giorno dopo giorno operano per affermare il diritto ad esistere, alla dignità, alla legalità, alla trasparenza ed alla partecipazione. Per realizzare tutto questo occorre convogliare nel Movimento di Speranza Provinciale la voglia del fare, chiarire la strada che si vuole percorrere e definire insieme l’organizzazione da darsi.
Martedì 20 aprile alle ore 18.30, presso il teatro della Parrocchia di Puccianiello con il seguente ordine del giorno:
Saluto di Giuseppe Vozza
Breve analisi del voto
La questione acqua pubblica (intervento della Prof.ssa Mena Moretta)
Le ragioni di un rifiuto. Tarsu e la battaglia del Sindaco Cenname
I prossimi appuntamenti di Speranza Provinciale



Fonte: Comunicato del Movimento Speranza Provinciale


ANTEPRIMA DEL DOCUMENTARIO "ECLISSI PARZIALE".


CAPUA. Il mese di Maggio riserverà una gradita sorpresa agli estimatori del maestro Giovanni Izzo. Sarà, infatti, presentato a Palazzo Lanza, a Capua, in anteprima il documentario ‘Eclissi parziale’, prodotto da Gaetano Ippolito e dedicato al territorio di Castel Volturno dove è ambientato. In concomitanza la mostra fotografica sui volti del luogo dei fotografi Luigi Caterino e Giovanni Izzo. Si tratta di un ‘viaggio al fianco dei medici e degli infermieri del 118 operante sul territorio di frontiera di Castel Volturno’. Ippolito racconta ‘quella umanità molto spesso abbandonata a se stessa, nei suoi aspetti più tragici e drammatici, quelli della malattia, dell'incidente, in una parola sola: del dolore. «Ho avuto modo di vedere da vicino la sofferenza - ha detto Ippolito - come è capitato quando una sera siamo andati al centro di accoglienza per gli immigrati>>. Centinaia e centinaia che dormivano sulle scale, sui tavoli, a terra. Uomini e donne che non avevano niente, a cui è stata rubata anche la dignità. I ragazzi del 118 hanno soccorso una ragazza di colore picchiata in viso e stuprata. Una ragazza che continuava a dire di voler ritornare in Africa’. Si racconta ‘un'umanità eclissata, proprio come il titolo del film: «Eclissi parziale»’. Ospiti d’eccezione e dopo la proiezione del documentario la performance live degli Hard To Get, la band rock che ha composto la colonna sonora del film. L’evento sarà bissato successivamente a Cancello Scalo. In tale contesto un posto particolare per Giovanni Izzo, autore degli scatti di ‘Promised Land’, il libro di ritratti di numerosi ospiti del Centro Fernandes, di cui è attesa la presentazione proprio a Capua entro la fine del mese in corso, che ha saputo con la sua sensibilità e maestria cogliere l’animo di quanti hanno postato per il suo obiettivo.


Giovanna Pezzera

FRANE, CHIESTO STATO DI CALAMITA' NATURALE.


CAIAZZO – Il Comune di Caiazzo chiede lo stato di calamità per le numerose frane causate dalle recenti piogge in alcune aree periferiche della città, tra queste località Riccetta. Lo ha fatto con una delibera comunale approvata lo scorso lunedì e che è stata inoltrata non solo alla Regione Campania, ma anche al Ministero competente e alla Protezione Civile. Una richiesta per la concessione della calamità naturale ma soprattutto di finanziamenti per far fronte ad una situazione di emergenza che coinvolge a tutt’oggi, in particolare, 4 nuclei familiari e numerosi edifici pubblici. “Le avversità atmosferiche hanno interessato varie e diverse zone del territorio comunale – spiega il primo cittadino Stefano Giaquinto (nella foto)– arrecando danni oltre che alle colture ed immobili privati soprattutto a opere infrastrutturali di nevralgica importanza nell’assetto viario del Comune”. Restano infatti inagibili e sgomberati tre fabbricati a seguito di ordinanze che circa un mese fa il sindaco Stefano Giaquinto ha dovuto emettere per salvaguardare e tutelare le famiglie da altri e più rischiosi pericoli. Permane dunque la sistemazione in alloggi precari per numerosi cittadini e cresce la conta di danni amplificata anche dal rischio idrogeologico.

C.S.