22 ottobre 2013

IL RISCATTO E’ PARTITO: BOOM DI FOTO CARICATE SUL SITO


Prata Sannita

A pochi giorni dal lancio di “Riscatta la tua Terra” è già grande la voglia di partecipare: più di cento le foto ricevute. E’ ufficialmente attivo il sito www.riscattalatuaterra.it. A pochi giorni dal lancio della piattaforma sono già un centinaio le foto ricevute. La segreteria organizzativa di “Riscatta la tua Terra” dovrà ora passarle al vaglio secondo i requisiti richiesti dal bando. Prende forma la mappa dei luoghi “riscattati”, nuovo progetto dell’Associazione Nazionale “Qui, l’Italia si racconta”, che ha l’obbiettivo di raccogliere le foto più rappresentative del territorio casertano per comunicare l’altra faccia di Caserta e della sua provincia. L’iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Caserta, dall’EPT – Ente Provinciale per il Turismo di Caserta, i Parchi Regionali del Matese e di Roccamonfina ed il Club UNESCO di Caserta si propone di riscattare, attraverso la fotografia e partendo dalla gente comune, i luoghi esclusivi e spesso meno conosciuti del territorio. Le foto dovranno esprimere l'appartenenza e l'amore per il luogo che si intende riscattare. Foto amatoriali e scatti d’autore, per promuovere i luoghi protagonisti. Tutti possono condividere questa idea, tutti coloro che amano il proprio territorio. Per costruire c’è bisogno di crederci e costruire credendoci è la mission di questa idea di manifesto sociale proposta dall’Associazione Nazionale che comincia a muovere i suoi primi passi sul territorio. Dopo i numerosi fatti di cronaca che hanno spesso presentato il nostro territorio unicamente per le sue storture e mancanze, è arrivato il momento di far conoscere all'Italia, che la nostra provincia non è solo quella che passano i media, bensì uno dei più fertili e meravigliosi territori italiani, al punto da indurre i Romani a chiamarlo "Campania Felix". Partecipare è semplice, basterà pubblicare direttamente sul sito dedicato all’iniziativa la foto del riscatto, accompagnata da un breve messaggio. Ogni mese verranno premiate le prime tre fotografie che hanno conquistato il maggior numero di consensi dal sito, mentre ci sarà un premio finale assegnato da una giuria di esperti che decreterà un vincitore per ogni categoria. La premiazione avverrà sul luogo “riscattato” attraverso un evento durante il quale ad ogni partecipante verrà consegnata una t-shirt realizzata da un writer che scriverà a mano uno dei messaggi più belli allegati alle foto dai concorrenti. Riportare alla luce le bellezze del nostro angolo di mondo è compito di ogni abitante che sente la propria terra maltrattata ma che non vuole fermarsi a questo, bensì ha voglia di agire per cambiare le cose. Questo è lo spirito giusto per partecipare al concorso.Per essere continuamente aggiornati sull'iniziativa consultare la pagina facebook RISCATTA LA TUA TERRA
NELLA FOTO: BORGO MEDIEVALE DI PRATA SANNITA A CURA DI ALESSANDRO SANTULLI

Presidente CLAAI Adelaide Tronco: parole e idee


Adelaide Tronco

Il nostro Paese e la nostra terra in particolare hanno un enorme quanto inoppugnabile problema, quello di discutere all’infinito sui problemi usando parole efficaci che nascondono una sostanziale mancanza di idee e di soluzioni. Quindi via libera alla ricerca di frasi ad effetto, slogan accattivanti, parole che penetrano nella mente delle persone e volteggiano sulle folle come evanescenti bolle di sapone. Sempre più rari i momenti di apporto concreto di idee innovative che, anche se più lente nella diffusione, potrebbero scatenare una vera rivoluzione culturale e politica. Mai che si pensi di andare contro corrente se è giusto farlo. Mai una riflessione che faccia comprendere, ad esempio, quanta ricchezza può nascondersi nell’esperienza consolidata di uomini onesti, quanta ricchezza c’è nella collaborazione tra esperienza ed entusiasmo giovanile, e che il mero dato anagrafico non può costituire un valore in sé o un demerito. Osservo allora il panorama politico, imprenditoriale, sociale, sindacale vedo tante parole che fluttuano nelle sale di convegni e congressi … ed aspetto, abbastanza sfiduciata dopo tutti questi anni, che qualcuno dia finalmente un peso a quelle parole e che alla fine si esca dal vortice delle verbosità per entrare nel silenzioso e gratificante mondo dei progetti e dell’impegno concreto alla risoluzione dei problemi. 
Adelaide Tronco
Presidente provinciale CLAAI Caserta

Maddaloni - “Orientamento sul paracadutismo”, conf erenza presso la Fondazione Villaggio dei Ragazzi.



Maddaloni - (Salvatore Candalino) - “Orientamento sul paracadutismo”: è stato questo il tema di una conferenza tenuta presso la Fondazione Villaggio dei Ragazzi “Don Salvatore d’Angelo“ dai responsabili della Sezione Paracadutisti di Caserta “Gambaudo-Polverino”. L’Ing. Giusto Nardi, Preside dell’Istituto Tecnico Aeronautico e Navigazione Aerea, nel suo intervento di saluto ha ricordato che quella del paracadutismo è una disciplina severa e allo stesso tempo affascinante, ha ricordato, inoltre, che vari alunni dell’I.T.A. si sono brevettati con l’A.N.P.d’I Caserta.  Il Presidente della Sezione Michele Franzese, nel rivolgere alla platea - formata degli alunni delle classi terza – il saluto dei paracadutisti casertani, ha  ringraziato il Preside Nardi per la squisita e calorosa accoglienza. Il Direttore Tecnico Istruttore e ripiegature di paracadute, Tommaso Ferraiolo, ha illustrato le varie fasi del corso di paracadutismo: esercizi propedeutici, norme di comportamento in volo durante la discesa  e la fase di atterraggio, che richiede massima attenzione. Gli studenti fanno capo al loro docente Ing. Alfonso Santonastaso che farà da tutor ai ragazzi che intendono iscriversi al corso. Contro il proliferare di manifesti e locandine affisse in luoghi pubblici e non, da parte di Organizzazioni e di privati, che si vantano di preparare giovani per il conseguimento del brevetto da paracadutista per l’ottenimento di punteggio valido per i concorsi nelle FF..AA., la Sezione Paracadutisti di Caserta ci tiene a sottolineare che sola ed esclusivamente l’A.N.P.d’I - con le sue 140 sezioni periferiche distribuite in tutto il territorio Nazionale, con propria veste giuridica e riconosciuta con D.P.R. n. 629 del 10. Febbraio 1956 - è deputata alla preparazione degli allievi paracadutisti e al successivo rilascio dell’attestato. La sezione casertana, inoltre, fa conoscere che nessun intermediario fa capo alla stessa.  Gli aspiranti possono presentarsi nella sede di via Battisti, 8, Caserta il mercoledì  e venerdì, ore 17.00 – 19.00, per chiedere tutte le informazioni necessarie. I corsi si svolgono seguendo le direttive delle Circolari emanate dallo Stato Maggiore dell’Esercito con esercizi propedeutici mirati alla pratica del paracadutismo con Istruttori riconosciuti ed abilitati allo scopo.

Luigi Ferritto si laurea di nuovo Campione degli All Star Mtb d'Italia 2013

Luigi Ferritto
Luigi Ferritto si laurea di nuovo Campione degli All Star Mtb d'Italia 2013, dominando la categoria Master 1. Luigi Ferritto, portacolori del FRW ORONERO, domenica 20 ottobre 2013, a Sangemini (TR), ha vinto per la seconda volta consecutiva gli All Star di mountain Bike d'Italia!  Teatro della manifestazione e' stata la gran fondo Antica Carsulae, dura gara di 50 km ai cui nastri di partenza si sono presentati circa 500 alteri, provenienti da tutta Italia! Così Luigi Ferritto, subito dopo aver tagliato il traguardo:" Sono felicissimo, e' tutta la stagione che ho lavorato duramente per questo appuntamento e centrarlo e' stato il massimo! Ringrazio tutta la mia famiglia e in particolare mia moglie Alba, le mie piccole e i miei genitori e grazie a Freewheeling, che continua sempre a credere in me"

GUARDIA DI FINANZA DI CASERTA: ACCERTATO UN DANNO ERARIALE PER INDEBITA SPESA SANITARIA PER OLTRE 1,5 MILIONI DI EURO



CASERTA - Massima attenzione nel contrasto all’evasione fiscale, ma altrettanto rigore nel controllo della spesa pubblica. Al termine di articolati accertamenti, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta ha rilevato un danno all’Erario per oltre 1,5 milioni di euro, derivante dall’indebita corresponsione di emolumenti, da parte della A.S.L. di Caserta, a favore di circa 400 medici di medicina generale.  La complessa attività investigativa, che ha avuto origine alla fine dello scorso anno, è stata svolta analizzando ed incrociando i copiosi dati acquisiti presso i 104 comuni della provincia di Caserta con quelli contenuti nell’anagrafe tributaria e nel “database” in uso al servizio di gestione e sistema informativo della prefata Azienda.  Dagli accertamenti eseguiti, è emerso che, a causa del comportamento negligente e poco attento degli organi apicali dell’Ente sanitario, praticamente non compatibile con i livelli di professionalità richiesti a chi partecipa alla gestione della “cosa pubblica”, non si era provveduto all’aggiornamento degli iscritti nelle liste dei medici di medicina generale. Tale mancanza di controllo ha comportato uno sperpero di risorse erariali consistente nella corresponsione di indennità, a circa 400 medici di base, per l’assistenza sanitaria di 1.215 soggetti deceduti, 2.010 emigrati all’estero e 2.763 emigrati fuori provincia. Il nocumento alle casse del servizio sanitario nazionale è stato quantificato, con la collaborazione della locale A.S.L., in oltre 1,5 milioni di euro.  Tra i casi più eclatanti riscontrati, un medico di base che annoverava tra i suoi assistiti circa 40 soggetti tra deceduti, emigrati all’estero e fuori provincia, nonché’ quello di un altro professionista che aveva tra i suoi assistiti un soggetto deceduto da circa 30 anni. Inoltre, è stato accertato che un fisioterapista di un importante centro riabilitativo casertano aveva effettuato prestazioni specialistiche domiciliari, nei confronti di una donna, in epoca successiva al decesso. Lo stesso è stato, pertanto, deferito alla locale Procura della Repubblica per i reati di falso e truffa ai danni dello Stato. I dirigenti pro-tempore della A.S.L. di Caserta sono stati segnalati alla Corte dei Conti per il danno erariale arrecato. L’operazione condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Caserta costituisce un ulteriore tassello della penetrante azione svolta dal Corpo, quale unica forza di polizia economico finanziaria, a tutela del bilancio dello Stato e degli enti locali.
Comunicato Comando Provinciale Guardia di Finanza

La Tunisia: un viaggio da sogno in un paese di sogno


La Tunisia si conferma il paese del nord Africa più vicino a noi per le tradizioni del nostro sud e a cui siamo legati da vincoli di antica amicizia. «L’incremento del turismo è in ascesa - ha detto il Ministro del Turismo Tunisino, Jamel Gamra - e rappresenta il 7% del PIL nazionale dove lavorano 400 mila persone. Il nostro Paese attira da sempre un gran numero di turisti e l’obiettivo che vogliamo raggiungere è di avere 10 milioni di turisti all’anno, uno per ogni abitante, così da ritornare alle cifre di prima della Rivoluzione del Gelsomino». Tunisi affascina immediatamente il visitatore con i suoi magnifici palazzi antichi concentrati nella medina, il centro storico della città arabo-musulmana. Case e palazzi principeschi negli ultimi anni sono diventati alberghi di charme, ristoranti, sale da tè, gallerie d’ arte, atelier o centri culturali. La Compagnia aerea Tunisair Express, collega lunedì, mercoledì e venerdì l’aeroporto di Napoli - Capodichino a quello di Tunisi - Cartagine con voli sempre pieni ed a prezzi competitivi che non cambiano per tutto l’anno. La richiesta della destinazione Tunisia è in costante crescita da parte dei turisti di casa nostra, dal momento che il Paese, all’indomani del gennaio 2011, risulta tranquillo e sempre più attraente per le ottime strutture alberghiere, il cui rapporto qualità/prezzo è particolarmente conveniente, soprattutto in bassa stagione, considerando che si tende ad allungare la stagione estiva con offerte allettanti. A rassicurare ancora una volta i vacanzieri del nostro Paese è stato il Ministro del Turismo, Jamel Gamra, che tra i punti principali del suo piano di azione mette al primo posto la sicurezza e a seguire l’ambiente, la qualità dell’offerta e la promozione. «La sicurezza è un punto fondamentale - egli ha detto - sia per noi che per i turisti  e vogliamo ribadire che, anche se  c’è stata una rivoluzione, siamo sulla linea di costruzione di una nuova Tunisia democratica, dal momento che la prima regola della democrazia è il rispetto l’uno dell’altro». Il Ministro intende coinvolgere le municipalità e le comunità locali per la pulizia delle spiagge e dei siti archeologici, nonché punta a migliorare la qualità dei servizi offerti per una sempre più incisiva promozione dell’immagine turistica della Tunisia che da cinquanta anni investe nel settore. Tunisi può vantare con i suoi 270 ettari la medina più grande, la più popolosa con i suoi centomila abitanti e meglio conservata del Nord Africa. Le famiglie borghesi, che abbandonarono negli anni Sessanta la città vecchia per i quartieri residenziali, sono ritornate e contribuiscono alla salvaguardia della medina dal punto di vista socio-culturale. C’è anche un pezzetto della nostra Sicilia, nella medina. Nei pressi del souk delle erbe, nel palazzo Dar Bach Hamba, costruito da dignitari religiosi e gestito oggi dalla fondazione Orestiadi di Gibellina (Trapani), è collocato un museo permanente di arti decorative con lo scopo di valorizzare la tradizione artigianale e artistica della Tunisia e della Sicilia. Per l’Ambasciatore Raimondo De Cardona, da poco arrivato a Tunisi,  dopo la fase di transizione ancora complessa che attraversa la Tunisia, c’è da approfondire in questi prossimi mesi le aspettative della collettività italiana, operosa e ricca di storia, che risiede nel Paese. « Intanto noi continueremo ad investire sui molti tratti che accomunano l’Italia alla Tunisia - egli ha affermato - e in particolare sulla raggiunta comunanza di valori democratici, pronti a dare il nostro contributo anche all’interno del più ampio quadro dell’Unione Europea. L’Italia gode in Tunisia di un capitale di simpatia che occorre continuare ad alimentare». Per la Tunisia è prioritario sviluppare il mercato italiano e non a caso il Ministro del Turismo Gamra ha avuto a maggio a Roma  un incontro con il nostro Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Massimo Bray, proprio per concordare le azioni da seguire per promozionare congiuntamente  lo sviluppo di un turismo “triangolare” che porterà a visitare entrambe le bellezze storiche di Roma e di Cartagine, attraverso pacchetti culturali combinati da presentare nel 2015 a Milano in occasione dell’Expo.  La cultura, dunque, marcia di pari passo con il turismo. Un esempio di quanto c’è voglia di cultura, lo si è visto il 14 gennaio, in occasione dei due anni dalla rivoluzione, allorquando tanti visitatori hanno potuto visitare il Museo nazionale del Bardo, da poco restaurato. Si tratta del museo archeologico più antico dell’Africa, potendo contare sulla principale collezione di mosaici romani del mondo. Si possono ammirare scene mitologiche, religiose, ludiche o riguardanti la vita quotidiana, originate dalle sapienti mani di artisti africani. Tra questi lavori spiccaPerseo libera Andromeda”, un mosaico che costituiva la parte centrale di una sala di ricevimento di una villa romana ipogea del sito archeologico di Bulla Regia;  “Venere alla toilette” dove appare la dea per metà nuda che regge in una mano i propri capelli e nell'altra uno specchio, mentre due Amorini le portano una collana e dei gioielli. Ben collocato nella nuova ala d’ingresso del museo è il “Trionfo di Nettuno” dove al centro di un medaglione figura il dio Nettuno con in testa un’ aureola che guida  una quadriga trainata da quattro ippocampi. Si tratta di un immenso pavimento di 140 metri quadrati proveniente dalla casa di Sorothus a Sousse. Per quanto riguarda l’emblematico ritratto di Virgilio, che ascolta le muse Clio e Melpomene, in atto di scrivere l’Eneide, questo stupendo mosaico è posizionato a tutt’oggi nelle nuove sale. La bellezza del Palazzo del Bardo, residenza ufficiale dei bey husseiniti, è tanto evidente che meriterebbe di essere visitato anche se fosse privo delle sue collezioni. Naturalmente il Museo del Bardo non è importante solo per i mosaici, perché al suo interno sono custoditi reperti archeologici che raccontano la storia millenaria della Tunisia. Da non perdere poi la visita di Cartagine, che fu fondata da una principessa fenicia, Elyssa, soprannominata Didone. Il suo sito archeologico è in parte ricoperto oggi da ville e giardini moderni, restando impregnato del ricordo del suo glorioso passato attraverso le vestigia di una civiltà raffinata che si distingueva per i traffici commerciali nel bacino del Mediterraneo. Gli italiani che si recano in autunno nel nord della Tunisia, possono andare alla scoperta del vasto patrimonio culturale, partendo da Cartagine per spostarsi poi ai siti archeologici di: Dougga, El Djem, Boulla Regia, Sbeitla, Utica. Il turista potrà naturalmente anche scegliere di rigenerare il corpo con la talassoterapia nelle Spa degli alberghi, imperdibile è l’Angélite Spa del “Regency” a La Marsa di Tunisi.

Per quanti non vorranno rinunciare a godersi il mare e concedersi un relax salutare sulle spiagge bianche del Paese, lo potranno fare a Tabarka, una delle perle della costa nord della Tunisia, nota come costa del corallo. Si tratta di un’apprezzata stazione balneare conosciuta proprio per la lavorazione del corallo e per l’industria del sughero. Lungo il litorale si alternano grandi picchi rocciosi e lunghe spiagge di sabbia fine. Per l’ acqua trasparente e i suoi fondali mozzafiato è un vero paradiso per gli appassionati di diving. Sul promontorio si staglia il forte di Tabarka, costruito dai Genovesi nel XV secolo e dalla cui sommità si può ammirare un panorama notevole, sempre che sarà possibile accedere ai bastioni, previo permesso da chiedere al Commissariato del turismo regionale. La città di Tabarka, situata a confini con l’Algeria, dispone di un aeroporto internazionale, dove fanno scalo i voli  della Tunisair. L’aeroporto di Tabarka in particolare ha una capacità di trecentomila viaggiatori per anno, cosa questa che ha consentito lo sviluppo turistico di tutta la costa su cui sono sorti alberghi di prestigiose catene alberghiere. «Qui c’è una ricettività notevole con seimila posti letto con strutture che vanno dall’una alle cinque stelle. Da noi - dice Anouar Boukhari, commissario regionale del turismo di Tabarka  e di Ain Draham - si viene perché si ama la natura. Il futuro del turismo di questa città è l’ambiente e vale la pena di scoprire anche l’entroterra e le molteplici piante diffuse nella zona come quelle officinali, peraltro presenti solo qui, e che attirano un gran numero di appassionati italiani di botanica». Ventisei chilometri di coste di una bellezza incredibile hanno reso celebre questi luoghi in tutto il mondo, sia per la diversità e la ricchezza dei paesaggi, sia per il campo da golf a 18 buche, contornato da una foresta di eucalipti che degrada dolcemente verso il mare. Il commissario Boukhari ci ha poi presentato  l’ interessante progetto “Tabarka Millennium”, che nei prossimi anni porterà delle grosse novità a Tabarka senza stravolgere il suo ambiente naturale. Esso si avvarrà di un finanziamento di privati di 250 milioni di euro per la ristrutturazione del porto, la costruzione di una zona residenziale, che prevede anche un palazzo dei congressi con mille posti a sedere, e la realizzazione di una zona industriale.  Un po’ più a sud - ovest Dougga, Patrimonio dell’Unesco, si erge da tempi immemori su una collina, in quella che era una delle aree più importanti dell’antica Numidia. La città, che conobbe la fase di splendore sotto il dominio cartaginese, è oggi uno dei più importanti siti archeologici della Tunisia, con i suoi monumenti ben conservati come: il Campidoglio, le terme di Licinio, la Piazza dei Venti, l’Anfiteatro, l’arco di Alessandro, le mura numidiche, il Mausoleo di Massinissa ed il tempio della triade capitolina. Ad accompagnarci è una guida, che da 45 anni conduce i turisti, il quasi ottantenne Chemithi Moed Arbi, che ci ricorda come sia stata meravigliosa questa città ai tempi dei Romani. Altro sito archeologico di notevole interesse  è quello antico di Bulla Regia. In questo sito sulla strada che da Tabarka porta a Tunisi, sono da vedere le abitazioni romane ipogee e, in particolare la Venere della casa di Amphitrite, mosaico bellissimo che si potrà ammirare meglio versandovi sopra un po’ d’acqua così da poter scoprire i vivaci colori originali. «Purtroppo dal ’72 - ci dice la giovane guida Amel  - sono fermi gli scavi anche se c’è un gruppo di italiani e americani che lavorano qui dal 2009 per la conservazione di quanto è stato ritrovato. Allo stato solo il 20% degli 80 ettari del sito di Bulla Regia è visibile, il resto è tutto ancora da scavare».
Sarà in questo prossimo mese di novembre presente alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, la Tunisia e la sua molteplice offerta di siti archeologici. Per Abdel Malek Behiri, responsabile dell’Ente del Turismo Tunisino per il Centro Sud Italia -  sarà questa un’occasione importante «per far conoscere i beni culturali tunisini a quanti vorranno cogliere al volo questa possibilità di prolungare le vacanze, andando  alla riscoperta del nostro prestigioso passato». La Tunisia è dunque un Paese che fa sognare dove il cielo è sempre limpido ed azzurro, dove si può scoprire l’eccezionale patrimonio culturale e le tradizioni originarie, dove si possono apprezzare i paesaggi inondati di luce e le meraviglie del mare. Un paese da vivere con la famiglia in tutta tranquillità.
Harry di Prisco