11 luglio 2011

Gli azzurri portano a casa dai campionati del mondo di parapendio a Piedrahita, in Spagna.

La medaglia d'argento di Luca Donini (Molveno, Trento) è il bottino che gli azzurri portano a casa dai campionati del mondo di parapendio a Piedrahita, in Spagna. Il campionato doveva terminare il 16 luglio, ma è stato anticipatamente chiuso a causa di alcuni incidenti. Sotto accusa i parapendio classe competizione, bolidi che schizzano a 70 km/h senza l'aiuto di alcun motore, e dei quali la Federazione Aeronautica Internazionale ha sospeso certificazione ed uso in gara. Con sconforto dei 150 piloti iscritti in rappresentanza di 48 nazioni, restano validi i risultati acquisiti nelle sole due prove disputate. Vince il titolo maschile il francese Charles Cazaux, seguito da Luca Donini e dal tedesco Andreas Malecki; quello femminle è andato a Petra Slivova (Repubblica Ceca) davanti alla svizzera Regula Strasser e Kirsty Cameron
(Gran Bretagna). Classifica a squadre, nell'ordine: Francia, Gran Bretagna e Svizzera. Gli altri membri del team azzurro erano Marco Littamè di Gassino Torinese, Christian Biasi di Rovereto (Trento), il CT Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano), i tecnici Giorgio Corti di Suello (Lecco) e Paolo Zammarchi di Roncadelle (Brescia). Grande attesa a Sigillo (Perugia) per il Campionato del Mondo di deltaplano, che ritorna in Italia dopo 12 anni. Nei cieli dell'Umbria, dal 16 al 30 luglio, 165 piloti di 37 nazioni dispiegheranno ali colorate al vento e tra le nuvole, decollando, secondo le condizioni meteo, dal Monte Cucco, o dal Monte Subasio sopra Assisi, o dal Monte Gemmo, per seguire percorsi in tutta la regione, prima di raggiungere l'atterraggio ufficiale in località Villa Scirca, vicino Sigillo. Pronta la complessa macchina organizzativa e soprattutto gli azzurri a difendere i titoli individuale ed a squadre vinti nel 2009. Il CT della
nazionale, il varesino Flavio Tebaldi, ed il suo assistente Andrea Bozzato di Verbania guideranno il campione del mondo in carica Alex Ploner, 35 anni, di San Cassiano (Bolzano), Christian Ciech (Mornago, Varese), Elio Cataldi di Vittorio Veneto (Treviso) Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia), Filippo Oppici di Parma, Karl Reichegger di Falzes (Bolzano), il
friulano Suan Selenati e Vanni Accattoli di Macerata.

Gustavo Vitali
Ufficio Stampa FIVL - Federazione Italiana Volo Libero

IV Edizione Premio “Anacapri Bruno Lauzi – Canzone d’Autore”

Si terrà il 2 settembre 2011 nella splendida piazza San Nicola ad Anacapri la serata finale della IV edizione del Premio Anacapri Bruno Lauzi – Canzone d’Autore. La kermesse musicale, che vede la direzione artistica del giornalista e scrittore Roberto Gianani, è inserita nel cartellone dei festeggiamenti della Settembrata Anacaprese. La tradizionale manifestazione folkloristica isolana è dedicata, quest’anno, ai 150 anni dell’Unità d’Italia. La conduzione dell’evento musicale è affidata al giornalista Rai Andrea Vianello che sarà affiancato dalla giovane e bellissima attrice Francesca Ceci. I sette finalisti, selezionati tra i numerosissimi partecipanti, si esibiranno sul prestigioso palco tanto caro a Bruno Lauzi. A giudicare i loro brani inediti la giuria di esperti presieduta, ancora una volta, dal Maestro Gianfranco Reverberi e composta da Maurizio Lauzi, figlio del cantautore genovese, Edoardo Vianello, Peppino di Capri, Mariella Nava, Carlo Marrale (ex Matia Bazar), Franco Fasano, dal musicologo Pietro Gargano e  dai giornalisti Alessandro Cecchi Paone ed Alberto Zeppieri. Le performance di alcuni dei giurati si alterneranno a quelle dei finalisti. Nel corso della serata verrà consegnato anche il Premio Anacapri Penna d’Autore a Marino Bartoletti. Lo storico giornalista Rai, appassionato cultore della musica di qualità sarà premiato da Giuseppe Aquila, amministratore delegato di Montegrappa Italia, con una penna tricolore appositamente realizzata dalla maison di Bassano per celebrare l’anniversario dell’unità d’Italia.


Maria Rispoli
Ufficio stampa

Villaggio della Solidarietà, al vi a le attività del campo.

PARETE. Con la tradizionale conferenza di avvio lavori, tenuta questa mattina alle ore 11.00 nell’aula consiliare del Comune di Parete, è iniziato il terzo anno del Villaggio della Solidarietà. Iniziativa promossa dallo stesso comune aversano, associazione Nero e non Solo!, Arci Caserta e moschea di San Marcellino messa in campo per combattere sfruttamento e emarginazione e per diffondere la cultura delle buone pratiche e del dialogo interculturale. “Siamo contenti – ha affermato Nello Zerillo, presidente dell’associazione Nero e non solo! in apertura di conferenza stampa – della decisione della nuova amministrazione di continuare nel solco tracciato nei due anni precedenti dalla giunta guidata da Luigi Aurelio Ennio Verrengia. Il Villaggio rappresenta un momento importante per tutte le persone che in questi mesi sono impegnate nei campi come stagionali, sia dal punto di vista aggregativo che dal punto di vista di assistenza socio-sanitaria”. Il Villaggio della Solidarietà offrirà ai lavoratori agricoli stagionali, quasi tutti provenienti da Africa ed est Europa e impiegati nei territori di Parete, Santa Maria la Fossa, Casal di Principe, Villa Literno, San Cipriano d’Aversa e Castel Volturno, la possibilità di accedere a servizi sanitari, legali e ad attività di accoglienza, mensa e formazione nella settimana che va da lunedì 11 luglio a quello successivo presso la scuola elementare di via Cavour, a Parete. Iniziative che nei primi due anni di vita del campo hanno coinvolto associazioni e volontari nell’avvio di decine di pratiche per la regolarizzazione dello status degli immigrati, nella distribuzione di centinaia di pasti e nella somministrazione di prestazioni sanitarie sul posto. Risultati che hanno eletto il Villaggio della Solidarietà a principale punto di riferimento dei tanti stagionali impegnati nei raccolti delle coltivazioni della piana dell’agro aversano e fatto delle sue iniziative il primo e importante momento per la restituzione della dignità di cui questi cittadini si vedono troppo spesso spogliati. Allo stesso momento il Villaggio è stato un’importante occasione di incontro anche per gli abitanti del posto “Coinvolti – ha affermato l’assessore Marilena D’Angiolella – attraverso le associazioni locali, tutte aderenti all’iniziativa. Per aumentare la forza dell’iniziativa abbiamo deciso di integrare il Villaggio della Solidarietà all’interno dell’Eco Summer. Integrazione – ha concluso l’assessore – significa rispetto reciproco e per questo abbiamo voluto l’introduzione, fra le numerose iniziative del campo, di una volta ad insegnare anche agli immigrati la differenziazione dell’immondizia. Imparare a fare la differenziata può infatti rappresentare un primo piccolo passo verso l’accettazione delle nostre leggi e regole e avviare in seguito un processo di integrazione completo”. A farle eco un altro assessore, Raffaele Tessitore “Abbiamo avuto non poche difficoltà a reperire i fondi per finanziare le attività sul territorio. Per questo abbiamo dovuto fare una cernita di quelle sulle quali valeva la pena puntare e il Villaggio della Solidarietà è sicuramente una di quelle. Allo stesso tempo però speriamo che il Villaggio diventi un qualcosa di più grande che possa operare tutto l’anno, seguendo casomai il percorso segnato dall’esperienza con la Flai Cgil e il camper per i diritti dei lavoratori che ha sostato in città negli scorsi autunno e inverno.” Saranno circa quaranta i volontari impiegati all’avvio delle attività del campo. A questi si aggiungeranno i volontari che, come di consueto, aderiranno nell’arco della settimana di lavori, facendo del Villaggio della Solidarietà un vero e proprio ponte fra culture, saperi e diritti civili. Forte di questi risultati, il Villaggio quest’anno si amplia inserendo due novità che segneranno la crescita del progetto: il coinvolgimento di volontari che giungeranno da Pisa e l’avvio delle prime operazioni di pulizia e adattamento di alcuni terreni agricoli confiscati alla camorra e affidati al circolo Nero e non solo!. Saranno infatti questi i due elementi di novità intorno ai quali ruoterà il campo di ques’anno. I ‘rinforzi’, circa 15 ragazzi dai 26 anni a salire, arriveranno da Pisa grazie ad un accordo sottoscritto con il circolo provinciale Arci Pisa e con la Camera del Lavoro della stessa provincia. Persone con una solida esperienza nel campo del volontariato maturata in altre parti della penisola grazie ad attività di cooperazione indirizzate al contrasto della criminalità organizzata. Iniziative, come quella di Parete, che vogliono dimostrare quanto la lotta alle mafie si faccia non solo nelle aule di tribunale, ma anche con attività sociali che proliferano in tutto il mondo associativo e cooperativo. I volontari toscani saranno inoltre ospitati saltuariamente da alcune famiglie del posto per facilitare l’opera di dialogo che dovranno sviluppare in questa esperienza. Infine i volontari impegnati quest’anno daranno il loro fattivo contributo all’avvio della riqualificazione dei terreni nel comune di Santa Maria la Fossa assegnati all’associazione casertana Nero e non solo!, sui quali dovrà sorgere una fattoria didattica. I lavori saranno indirizzati, principalmente, alla ripulitura del campo e alla sua recinzione in modo da permettere una vera e propria presa di possesso dei terreni e accelerare i tempi per la realizzazione dei progetti sociali ideati per la loro riqualificazione. Chiusura di conferenza affidata al consigliere del comune aversano Antonio Camerino L’iniziativa è di alto profilo e rappresenta una speranza per le generazioni future maggiormente pronte al dialogo e all’integrazione con persone che vengono da Paesi lontani. Occasioni come quella del Villaggio sono importanti per mettere a confronto culture distanti che portano con se differenti problematiche, che solo con il dialogo e lo scambio reciproco possono essere risolte o attenuate”.PARETE.

Alessandro Dorelli

Ottimi i risultati della ASD S. Maria La Fossa. Martino: intorno alla nostra società gravitano almeno 200 ragazzi.

Santa Maria La Fossa – “C’è stato un buco di più di un decennio nel quale il calcio era praticamente scomparso a Santa Maria La Fossa. E la cosa non poteva continuare così”. Esordisce in questo modo l’arch. Roberto Martino, presidente dell’ Associazione sportiva dilettantistica, che quest’anno ha portato a termine il suo primo campionato in ben quattro categorie: Pulcini, Esordienti, Allievi e Terza categoria. “ Contiamo più di cento tesserati, ma intorno alla società gravitano almeno duecento ragazzi. Persone sottratte al Bar e immesse nel circuito virtuoso dello sport. E che lo sport sia maestro di vita - ha continuato il presidente Martino – lo dimostra il fatto che la gran parte di coloro che hanno frequentato una società sportiva poi hanno intrapreso carriere professionali e lavorative di tutto riguardo”. Non abbiamo fatto comunicati stampa nel corso dell’anno, ma una conferenza stampa a consuntivo che desse conto dei risultati lusinghieri raggiunti e compensasse gli enormi sforzi fatti sia economici ma anche personali, era indispensabile. Si pensi all’impegno profuso dagli allenatori, solo per fare un esempio. I campionati si sono conclusi conquistando posizioni di metà classifica, ma il prossimo anno vogliamo e dobbiamo vincere almeno il campionato di terza categoria. Stiamo, per questo, attivandoci per acquistare giocatori da altre società. Il prossimo anno, parteciperemo senz’altro ad un torneo estero di quelli organizzati dalla FIGC . ” Alcuni giocatori si sono distinti tanto da essere richiesti da società importanti come la Cavese. E i cui genitori stanno valutando l’offerta di trasferimento.
Invitato dalla società era altresì presente l’assessore allo sport Nino Minolfi che ha assicurato il suo sostegno a tutte le iniziative sportive locali. E ha reso edotto i presenti circa lo stato dell’arte relativamente al completamento del campo sportivo. Presenti tre dei quattro allenatori: Giovanni Papa; Giuseppe Versano e Domenico Della Vecchia.
Questo l'organigramma societario: Presidente: ENRICO ROBERTO MARTINO; VICE-PRESIDENTE: ANTIMO RUSSANO; SEGRETARIO: GIOVANNI PAPA;CASSIERE: SALVATORE RUSSO ;CONSIGLIERI: AMERIGO GAUDIANO;EMILIO CANTIELLO;SALVATORE LUISO;LUIGI GIUSTI;GIUSEPPE VERSANO
(nella foto da sx: Giuseppe Versano, Domenico Della Vecchia, Roberto Martino, Nino Minolfi, Giovanni Papa)

Don Pasquale Buompane nuovo parroco, Schettino: “Se tutti i preti fossero come lui sarebbe una grande grazia per un vescovo”.

 

DON PASQUALE BUOMPANE
Santa Maria La Fossa (di Antonio Gaudiano) – “Se tutti i preti fossero come lui sarebbe una grande grazia per un vescovo”. E’ stato di sicuro il complimento – riconoscimento più bello e sentito che l’arcivescovo mons. Bruno Schettino potesse fare al neo parroco don Pasquale Buompane. E l’occasione è stata la presa di possesso come neo parroco della parrocchia Maria SS. Assunta in Cielo di Santa Maria La Fossa da parte di don Pasquale, che succede a don Sabatino Sciorio, che come parroco pure lui ritorna al suo paese d’origine: Cancello. La purezza d’animo e l’obbedienza non supina ma convinta le doti che l’arcivescovo ha voluto mettere in risalto della persona di don Pasquale. A dare il benvenuto a questo “Figlio di questa terra”, come lo ha chiamato il sindaco di Santa Maria La Fossa Antonio Papa, una folla enorme che ha affollato la chiesa – basilica dedicata all’Assunta, “il più bel gioiello della diocesi” come l’ha definita l’Arcivescovo. Una folla che si è stretta attorno a don Pasquale e ai suoi emozionatissimi genitori: mamma Anna (per tutti: ‘ninnarella’ ) e papà Gabriele (per tutti: ‘biluccio’), che a don Pasquale chiede di essere un pastore di anime. ‘Santa Maria La Fossa ha bisogno non di dottori, ma di pastori”, ha infatti detto nel suo breve discorso il sindaco Antonio Papa. A salutare il neo parroco c’era altresì il sindaco di Grazzanise Pietro Parente del cui comune fa parte la parrocchia di San Martino di Brezza (frazione appunto di Grazzanise), che ha sottolineato le doti di precisione e partecipazione attiva a tutte le manifestazioni di don Pasquale. “Un parroco in comunione” (lo ha definito Parente), nel senso che don Pasquale è si stato nominato parroco di Santa Maria La Fossa, ma conserva ‘fino a nuove disposizioni’ anche l’amministrazione della parrocchia di Brezza (così come da incarico letto dal vicario del vescovo mons. Pierino Piccirillo). Presenti altresì le autorità militari (Arma dei carabinieri; vertici dell’Aeronautica), una folta rappresentanza delle suore Francescane; delle ‘Figlie di Maria’ (suore laiche); il presidente dell’Azione cattolica diocesana Sandro Schiavone. Ma anche tanti sacerdoti hanno voluto con la loro presenza salutare il neo parroco tributandogli tutto il loro affetto. Don Pasquale si ritrova una bellissima chiesa per la quale dovrà impegnarsi a completare l’opera di recupero per far si che diventi una vera e propria chiesa-museo. Ma si troverà anche a dover ‘gestire’ una comunità che ha manifestato tanta voglia di partecipazione, che non si è mai potuta esprimere appieno da più di un lustro.

Differenziata, i controlli stanno dando i loro frutti.

Santa Maria La Fossa – Ad una settimana di distanza dai primi controlli predisposti e fortemente voluti dall’assessore all’Ambiente, i risultati si sono visti. “In questa settimana abbiamo raccolto ben quattro quintali in più di plastica; due quintali in più di carta e 2,7 quintali in più di vetro. Per quanto riguarda invece l’umido, non è stato ancora quantificato, ma abbiamo motivo di pensare che anche questo tipo di rifiuto è stato raccolto in misura considerevolmente superiore”. E’ un assessore a dir poco soddisfatto Cepparulo. “I risultati stanno andando ben oltre le nostre più rosee previsioni. In questo modo, - dichiara Franco Cepparulo  (nella foto)- continuando su questa strada abbiamo modo di prevedere una raccolta differenziata che si potrà attestare a fine anno sui 65-70%. Superando di gran lun ga il limite minimo (50%) impostoci dalla Provincia per quest’anno, al di sotto del quale sarebbe scattato un aumento del 40% della Tassa sui rifiuti solidi urbani a partire dal 2013. La nostra azione di controllo non si esaurisce – avverte Cepparulo-. I controlli continueranno. In questo momento stiamo risolvendo problemi relativi all’identificazione delle buste d’immondizia con le famiglie che le producono. Si pensi alla zona 167: le buste venivano ammassate fuori al cancello d’ingresso, con conseguente impossibilità di identificare la famiglia che aveva prodotto il rifiuto.. In questo caso le buste dovranno essere posizionate fuori delle singole unità abitative, mettendo gli accertatori in condizione di identificare i rifiuti con la famiglia che li ha prodotti e rendere agevole i controlli”. Nel frattempo è partita l’iniziativa della raccolta degli oli esausti. Da lunedì 11 potranno essere ritirati i moduli per la richiesta di tanichette per la conservazione degli oli utilizzati per la cottura dei cibi, mentre il contenitore è già stato posizionato dalla ditta incaricata presso l’area mercato. Il passo ulteriore sarà quello del codice a barre sulle buste dell’immondizia. Un’iniziativa che doveva già partire da tempo,poi bloccatasi con il passaggio alla Provincia del ciclo integrato dei rifiuti. Un’iniziativa che potrà a questo punto essere ripresa e realizzata.