26 aprile 2013

Marilù Iaderosa, candidata PD al consiglio comunal e di Marcianise

Marilù Iaderosa
MARCIANISE: E’ Marilù Iaderosa, 42 anni, impiegata, la prima candidata al consiglio comunale a presentarsi ufficialmente a Marcianise a sostegno dell'aspirante sindaco Filippo Fecondo. Moglie e mamma attenta ai problemi della scuola e del territorio, Marilù ha scelto di essere in campo con la lista del Partito Democratico. Domenica pomeriggio la candidata del Pd ha incontrato i suoi sostenitori in un informale brindisi benaugurale.  Tra le priorità del suo programma la scuola ( “proveremo a far partire il tempo prolungato”, ha dichiarato) e l’ecologia ( “puntiamo all’obiettivo rifiuti zero”). “Intendiamo riprendere un discorso amministrativo anzitempo interrotto- ha spiegato Iaderosa- per ridare slancio a quell’idea di una Marcianise diversa avviata con la gestione di Filippo Fecondo”

Elezioni Marcianise, Fecondo: "La situazione dell'ospedale specchio della cattiva gestione del Comune e della Provincia. Rimettere mano agli investimenti previsti"


MARCIANISE: “Qualcuno deve dirlo chiaramente: Marcianise non ha più un ospedale all’avanguardia per l’inadeguatezza di chi ha gestito la città e la provincia negli ultimi anni”. Ne è convinto Filippo Fecondo, già sindaco di Marcianise e candidato a primo cittadino della coalizione di centrosinistra “Avevamo fondi e progetti per fare della struttura di via Santella un ospedale all’avanguardia ma la superficialità con cui è stata affrontata la vicenda, rischia oggi di mortificare le ragioni di un’intera comunità: hanno consentito che venisse chiusa l’Ortopedia e ridimensionati la Chirurgia e i tavoli operatori. Ultimamente, infine, ignorando tutte le istanze che arrivavano dal territorio, sono stati disposti trasferimenti e riduzioni di personale e si è proceduti con la graduale chiusura del Pronto Soccorso che, di fatto, è diventato mero presidio d’urgenza”.  
“E’ una situazione che Marcianise non può accettare: alla Regione chiediamo che siano destinati al nostro ospedale i finanziamenti già previsti per il suo completamento e per l’apertura di nuovi reparti ed il potenziamento di quelli esistenti. Alla Provincia ed al suo presidente chiediamo che si mettano in campo tutte le azioni possibili per ridare certezza ai piani di sviluppo dell’ospedale di Marcianise. Dal canto nostro- conclude- riavvieremo da subito tutte le azioni messe in campo all'epoca della nostra amministrazione”

Ad Ermelinda Della Valle l’Award Alfonso Batelli, voluto dai Maestri del lavoro

CASERTA - La dott.ssa Ermelinda Della Valle vince l’”Award Alfonso Batelli”, il premio istituito dal Centro Studi ed Alta Formazione Maestri del lavoro d’Italia con la collaborazione del dipartimento di economia della Seconda Università di Napoli e l’ordine dei geometri della Provincia di Caserta.
La commissione composta da Clelia Mazzoni direttore dipartimento di economia; Paolo Vincenzo Pedone presidente onorario del CeSAF; Enrico Bonetti docente di Marketing alla SUN;  Paolo Parente presidente dell’ordine dei geometri; Gianluigi Diamantini consiglio direttivo del CeSAF e Mauro Nemesio Rossi presidente CeSAF,  dopo ave esaminato gli elaborati pervenuti e tenuto conto degli articolo 2 dell’apposito bando, ha assegnato il premio in base alla sommatoria dei punteggi ottenuti dai partecipanti.
Ermelinda della Valle ha presentato la tesi: “l’analisi multidimensionale dei dati: la qualità del lavoro nelle cooperative sociali” conseguita nella facoltà di economia a Capua relatore prof.ssa Rosaria Lombardo e correlatori prof. Giuseppe Sannino e prof. Danilo Tuccillo. Attestati di riconoscimento andranno a: Fusco Valentina, Isernio Vincenzo e Merola Antonella.
Un argomento quello dell’impresa sociale che rappresenta negli ultimi tempi un fenomeno estremamente innovativo nel cotesto sociale ed economico italiano.  Il termine ha assunto prevalentemente la forma giuridica di cooperativa sociale e si sposa con il dettame dell’art. 45 della Costituzione Italiana la dove stabilisce che “la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata”.
Un tema perfettamente in linea con lo spirito costituente dell’associazione CeSAF Maestri del lavoro che  ha scopi comuni  alle cooperative sociali che perseguono l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi soci sanitari ed educativi; lo svolgimento di attività diverse - agricole, industriali, commerciali, e di servizi, finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
“Il premio assegnato ai laureati della facoltà di economia di Capua – si inquadra nel protocollo di intesa istituito tra la nostra associazione e il dipartimento di economia di Capua – ha commentato Mauro Nemesio Rossi -  Si aggiunge al ‘premio esagono’ oramai giunto alla sua terza edizione e che quest’anno sarà assegnato agli studenti di architettura. Il nostro è un modo concreto di operare e dare fiducia a quanti conseguiti un titolo di studio si apprestano ad affrontare, in un momento difficile per il paese, il mercato del lavoro”. Il premio sarà consegnato dai familiari del maestro del lavoro Alfonso Batelli socio fondatore del sodalizio degli insigniti dal presidente della Repubblica.

Provincia: Mirra, Cimmino e Delle Curti uf ficializzano il ritorno al Pd

CASERTA: “Accolgo con soddisfazione il ritorno al Partito Democratico casertano dei consiglieri provinciali Antonio Mirra, Emiddio Cimmino e Giuseppe Delle Curti che oggi hanno ufficializzato la loro adesione al gruppo Pd”. E’ il commento di Ludovico Feole, segretario f.f. del Pd di Terra di Lavoro dopo la lunga lettera in cui i tre esponenti politici si dichiarano pronti da subito a dare il loro contributo al progetto dei Democrat casertani. “Il ritorno al nostro Partito di questo gruppo, rientro da me sempre auspicato, è un segnale concreto che fa crescere con forza l’interesse intorno ad un piano di rilancio politico che assegna al Pd casertano un ruolo centrale all’interno di tutto il centrosinistra. Sono personalmente felice di questa scelta ufficiale e sono sicuro che i consiglieri Mirra, Cimmino e Delle Curti, grazie alla loro esperienza e alla loro capacità politica, contribuiranno in maniera concreta alla ricerca di una unità vera del nostro Partito in un momento in cui il Pd ne ha fortemente bisogno e sapranno garantire altresì, un concreto apporto in termini di risposta alle istanze provenienti dal territorio”.  
Milena Taddia
Resp. Ufficio Stampa
PD prov. CASERTA

Polisportiva Fiorinelli sugli scudi



Ancora una volta gli atleti della Polisportiva Fiorinelli di Maddaloni hanno ottenuto un grande successo, portando a casa ben cinque medaglie d’oro e una d’argento nella gara di Coppa Italia di Distensione su Panca MF e nel Meeting Regionale di Biathlon Atletico MF.  L’importante evento sportivo è stato organizzato lo scorso 7 aprile dalla FIPE (Federazione Italiana Pesistica del CONI) a Montecalvo Irpino (AV) presso il campo sportivo “Luigi Cucchi “, dove hanno gareggiato 150 atleti provenienti da ogni parte della Campania.  Particolare citazione meritano gli atleti Silvio Di Nuzzo, Michele Giaquinto, Danilo Pinto e Francesca Fusco, migliori in campo e medaglie d’oro per la gara di distensione su panca piana.  Medaglia d’oro, inoltre, per Ivan Di Rosa e medaglia d’argento per Giovanni Giaquinto per il biathlon atletico. Ottime le performances per la distensione su panca piana anche per gli atleti Gaetano Ottobre, Gaetano Scala e Alessandro Barretta.  Legittima la soddisfazione del loro preparatore fisico Giuseppe Farina, medaglia d’oro per il brillante risultato ottenuto dalla sua squadra: 9 partecipanti, 6 vincitori!  Sudore, fatica e tanta  passione sono i componenti che hanno portato al successo la squadra della Polisportiva maddalonese, che con compiacimento e orgoglio festeggia il meritato podio.

(da “Corriere di San Nicola on line” diretto da Nicola Ciaramella)

SABATO 27 APRILE SI APRE LA SETTIMANA DELLA FESTA DEI POPOLI


AVERSA. Sabato 27 aprile dalle 10:30 alle 12.30  presso l’ISIS “Filangieri” (via Rossini, Frattamaggiore – Napoli) si tiene l’incontro pubblico dal titolo “Cittadinanza Attiva e Giustizia”.
Il seminario apre ufficialmente la Seconda Edizione della Settimana della Festa dei Popoli che si concluderà il 5 Maggio ad Aversa ed organizzata dalla  Diocesi di Aversa.
Durante la kermesse si avvicenderanno dibattiti, seminari, laboratori, arte, musiche e gastronomia che avranno come scopo principale quello di informare e sensibilizzare tutti al rispetto, all’accoglienza e ai diritti dei molteplici popoli che vivono nel nostro territorio.
Secondo il Rapporto Caritas-Migrantes 2012, infatti, risulta  che, al 31 dicembre 2011, la presenza migrante complessiva regolare in Campania, quadruplicata nel corso degli ultimi 12 anni, si sia attestata intorno alle 194mila unità. Il dato ha conferito alla regione il primato nel Mezzogiorno. A Napoli i cittadini extracomunitari costituiscono il 26,3% del totale del fenomeno migratorio dell’intero Sud, per questo motivo il capoluogo partenopeo è considerato la “capitale” dell’immigrazione del Meridione. A seguire, la provincia di Caserta, con il 19,3% delle presenze e quella di Salerno con una percentuale di 16,3%. Le tre province mettono insieme il 93,6% del totale campano.
Giustizia, immigrazione e legalità saranno le tematiche al centro del dibattito mattutino che vedrà coinvolti i giovani studenti del Filangieri durante il workshop educativo non formale che si svolgerà dalle 8.30 alle 10.30. Tutte  le loro riflessioni e le perplessità saranno poi presentati ai partecipanti del seminario che si svolgerà dalle 10.30 alle 12.30.

Tra i presenti:
Giuseppina Cafasso, Preside ISIS Filangieri
Francesco Russo, Sindaco di Frattamaggiore
Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa
Femiano Antonio, Comandante dei Carabinieri
Don Nicola Barbato, Fondazione Migrantes
Senà Adjicoudè, Dadaa Ghezo
Jafar Samdani, Kuwait Mediation & International Arbitration Chamber
Don Antonio, Palmese Presidente Regionale di Libera
Mario Lupoli, Cantiere Giovani
Padre Alex Zanotelli, Missionario Comboniano

CONVEGNO SUL TEMA: ENRICO CARUSO E PIEDIMONTE

Enrico Caruso




PIEDIMONTE MATESE – Organizzato dall’Associazione Storica del Medio Volturno, domani sabato 27  aprile, con inizio alle ore 17,00 presso la sede dell’Associazione in via Sorgente, si svolgerà il convegno sul tema: Enrico Caruso e Piedimonte. Nel corso dei lavori sarà presentato il libro dal titolo “ Le tecniche di Caruso” tradotto in Italiano dal tenore Maestro Ludovico Valoroso ( traduttore del libro americano sull’Artista). Il convegno sarà aperto dai saluti del presidente dell’ASMV dr. Pasquale Simonelli, che introdurrà la sessione dei lavori , e dal sindaco avv. Vincenzo Cappello. Seguiranno le relazioni del prof. Costantino Leuci  su: “Le famiglie Caruso e Baldini nella Piedimonte di fine 800”; del prof. Antonio Bellone su “ La carriera dell’artista”; del dr. Gianfranco Caruso su: “Aneddoti e curiosità sull’artista e sulla famiglia”; dal dr. Alberico Boiano su: “ Aspetti fisiologici e foniatrici dell’Artista”. Concluderà gli interventi il Maestro Ludovico Valoroso (Tenore, traduttore del libro americano sull’Artista) con la presentazione del libro: “ Le tecniche di Caruso” e con l’esecuzione di alcune romanze. Seguirà un momento di convivialità con la cena offerta dalla Banca DCC “San Vincenzo de’ Paoli” di Casagiove e dal Ristorante “ Lo Scialatiello” a Villa Matilde di Piedimonte Matese. Su internet la vita del grande artista. Enrico Caruso nacque a Napoli, il 25 febbraio 1873 e vi morì il 2 agosto 1921.  I suoi genitori, Marcellino e Anna Baldini, si erano sposati il 21 agosto 1866 a Piedimonte d'Alife (attuale Piedimonte Matese), dove vivevano, in Via Sorgente 10, in condizioni economiche non buone. Così decisero di recarsi a Napoli, in cerca di lavoro.Qui Marcellino fu assunto nelle officine Meuricroffe, come meccanico. In quella stessa città nacque Enrico, in via Santi Giovanni e Paolo, n. 7,  nel quartiere popolare detto di San Giovanniello, situato tra Piazza Ottocalli e Piazza Carlo III. All’età di dieci anni Enrico iniziò il lavoro del padre in una fonderia di Napoli. Dopo aver frequentato le scuole elementari, Enrico Si iscrisse ad una scuola serale per continuare, in qualche modo, gli studi.  Oltre al lavoro di operaio meccanico, Enrico esercitava anche quello di disegnatore, alle dipendenze di vari datori di lavoro. Durante il lavoro, egli cantava per rallegrare i compagni. Ben presto fu chiaro a tutti quelli che lo ascoltavano che egli possedeva una voce che lo avrebbe condotto verso un’attività diversa: quella di cantante. Così cominciò a cantare nelle chiese, per prima nel coro dell'oratorio di Padre Giuseppe Bronzetti, nelle stazioni balneari, durante i concerti tenuti per festeggiamenti vari (serenate per innamorate, feste danzanti, onomastici). Egli cantava con voce spontanea, non ancora tecnicamente curata, impostata tra quella del tenore e quella del baritono, quando decise di andare a lezione di musica dal maestro Guglielmo Vergine di Napoli. Soltanto nel 1895 cominciò la sua vera carriera di cantante. Fu il protagonista, a Napoli, di opere liriche molto popolari, quali: il Faust, la Cavalleria rusticana, il Rigoletto, La Traviata, la Gioconda.Successivamente, dal 1897, si recò a cantare in altri importanti teatri italiani, tra cui anche al Teatro lirico di Milano, ove, nel 1898, si esibì nella prima assoluta di Fedora. Dopo lItalia, Caruso andò a cantare in America del Sud, nel 1898, a Buenos Aires; poi, nel 1899 a San Pietroburgo. Nel 1900 cantò alla Scala di Milano, nella Bohème di Puccini, diretta dal maestro Arturo Toscanini.Dal 1903 al 1920 cantò al Metropolitan di New York, con grandissimo successo.Il suo debutto in questo teatro avvenne il 23 Novembre 1903, con il Rigoletto di G. Verdi. Egli diffuse all’estero molte canzoni napoletane, tra le quali: Torna a Surriento, Maria Marì, Marechiaro, O sole mio; e alcune canzoni nuove, come: A vucchella, Pecchè?, Core ‘ngrato, Mamma mia che vò sapè. Di tanto in tanto veniva anche a Piedimonte d’Alife, la città d’origine dei genitori, ove lo si udiva cantare, di notte, al Mercato (piazza Roma), accompagnato da amici. Nel dicembre 1920, fu costretto ad abbandonare la sua attività a causa di un ascesso polmonare, che gli procurava molte sofferenze. La grave malattia polmonare gli provocava, talvolta, emorragie durante la rappresentazione teatrale, ma egli continuava con coraggio fino al termine, senza chiedere alcuna interruzione; una sola volta dovette interrompere la rappresentazione, ma non subito, poiché riuscì a continuare, sanguinante, sino alla fine del primo atto. Nel giugno del 1921, si trasferì in Italia, a Sorrento. Ma si aggravò e fu trasportato a Napoli, in una stanza dell’Hotel Vesuvio, per cercare di salvarlo.  Fu tutto inutile: nella mattina del 2 agosto 1921, a 48 anni, morì nella stanza dell’Hotel, in quella stessa Napoli in cui era nato. Fu seppellito, sempre a Napoli, secondo la sua estrema volontà, in una cappella del Cimitero del Pianto, alla Doganella. Nell’Enciclopedia Rizzoli - Larousse, a proposito di Enrico Caruso, è scritto:  «Considerato il più grande tenore del nostro tempo, era dotato di una voce dal timbro particolarmente dolce ed espressivo, ricca di sonorità e lucentezza, con inflessioni baritonaleggianti, che gli permise di passare dal repertorio lirico leggero a quello propriamente lirico (soprattutto nel genere verista, di cui fu interprete insuperato) e, negli ultimi anni, a ruoli drammatici. La qualità spiccatamente fonogenica della sua voce gli consentì di incidere numerosissimi dischi».  

 Nicola Iannitti)

CAMPANIA PRIMA REGIONE PRODUTTRICE DI TABACCO IN ITALIA



''C'e' una cultura da salvare e la battaglia va fatta sulla qualita', sulla distintivita' e l'italianita'’’: a dirlo e’ il presidente nazionale di Coldiretti, Sergio Marini, intervenuto a un incontro sul tabacco organizzato a Napoli proprio da Coldiretti e Philip Morris. Nel corso della giornata sono emersi i numeri da record della tabacchicoltura campana che la fa da padrona assicurando la meta’ dell’intera produzione nazionale.  ''La nostra collaborazione con la Philip Morris – dice Marini - e' la dimostrazione che sono importanti i finanziamenti, ma anche la volonta' degli imprenditori di fare crescita vera e trovare accordi che abbiano effetti positivi per l'occupazione e sul pezzo. Sulla filiera non e' importante la somma delle sigle, ma delle idee. La filiera del tabacco soffre la crisi, ma se la cava nonostante il taglio importante dei contributi. Attraverso gli accordi riusciamo a dare risposte concrete e di prospettiva. Questo era un settore che viveva alla giornata legato solo a quello che accadeva a Bruxelles – continua Marini - oggi e' legato anche alla capacita' degli imprenditori di fare accordi solidi e di lungo periodo, fondati su capacita', qualita' e in grado di dare risposta al consumatore''. Proprio su queste basi poggia un accordo tra Coldiretti e Philip Morris Italia per gli acquisti di tabacco italiano che di fatto ha accorciato la filiera a difesa della redditività e per salvaguardare l'occupazione. “Questo – dice Marini - ci ha permesso di rendere la tabacchicoltura più sostenibile e più competitiva, ma soprattutto ha offerto una prospettiva al settore in una ottica di miglioramento dell’efficienza di filiera in cui la Coldiretti è fortemente impegnata”. E non tutto, infatti, e' negativo. L'Italia e' anche il primo esportatore di tabacco in Europa e la Campania, nel settore, la fa da padrona. Da sola infatti produce il 50% del tabacco italiano. E' nelle province di Caserta, Benevento e Avellino, che si concentra la maggiore produzione dove, rispettivamente, vengono prodotte il 41%, il 33% ed il 15% dell'intera produzione regionale.   ''Con il chilometro zero abbiamo dato certezza operativa ed economica alla filiera del tabacco - dice Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania - Il settore ha corso seri rischi di abbandono, chiusura delle imprese e perdita di lavoro, con chilometro zero abbiamo ridato certezze. Questo aiuta perche' spesso si disperdono risorse - aggiunge Masiello - invece cosi' vanno a chi lavora e produce. L'agricoltura e il turismo possono essere la leva dello sviluppo del Mezzogiorno per il passato si e' provato con una industrializzazione spinta e abbiamo visto che ha lasciato solo cemento e disoccupazione''. ''Ci sono preoccupazioni dovute al quadro generale e ai problemi del settore - dice Mario Catania, ministro per le Politiche agricole - Dobbiamo fare di tutto per salvaguardare insieme la filiera produttiva del tabacco’’.   "Si sta parlando di un settore principe per la nostra economia e per L'Italia - dice Daniela Nugnes, consigliere delegato per l'Agricoltura della Regione Campania - Sono appena quattro le regioni produttrici, ma hanno sempre prodotto un tabacco di qualità e quantitativi molto importanti".  Ma in Campania e in Italia riesplode anche il fenomeno del contrabbando di sigarette. L'aumento, nel 2012, e' stato di oltre il 50% e addirittura del 300% rispetto al 2009. Il dato e’ tra i piu' elevati dell'Unione europea e ha raggiunto nel 2012 l'8,5% del totale del consumo di sigarette. E’ quanto emerso dello studio realizzato da Kpmg per la Commissione europea presentato oggi a margine di un incontro organizzato da Coldiretti e Philip Morris a Napoli.  La riforma dell'Organizzazione Comune di Mercato, relativa al tabacco del 2004, ha previsto la conversione graduale al regime di pagamento unico, con un periodo di transizione tra i due regimi sino al 2009 incluso. Durante questo periodo, circa il 40% dell'aiuto e' confluito nel regime di pagamento unico, mentre il restante 60% e' rimasto vincolato alla produzione, alla qualita' ed al contratto di conferimento con l'impresa di trasformazione. A partire dal 2010 e sino al 2013 questo aiuto viene totalmente disaccoppiato, con una particolarita' che il 50% dell'introito maturato nel triennio di riferimento confluisce nel premio unico, mentre il restante 50% passa nel secondo pilastro della Politica agraria comunitaria, relativamente alle politiche di sviluppo rurale. L'importo spettante alla Regione Campania ammonta a 215 milioni di euro.

ANTIDEPRESSIVI DI NUOVA GENERAZIONE

Neuromed


La terapia della depressione maggiore va verso nuove e più efficaci cure che potrebbero risolvere uno dei principali problemi legati al trattamento farmacologico: il lungo intervallo di tempo che intercorre prima del miglioramento dei sintomi depressivi.  L’ipotesi nasce dai recenti studi realizzati dalla collaborazione tra i ricercatori dell’Università di Roma Sapienza ed il laboratorio di Neurofarmacologia Molecolare dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli. Tali studi dimostrano che un farmaco già in commercio per il trattamento delle neuropatie dolorose, l’acetilcarnitina (LAC), esercita una rapida ed efficace azione “terapeutica” in modelli sperimentali animali di depressione maggiore. Il farmaco agisce con un meccanismo innovativo basato sull’epigenetica, cioè la modificazione dell’espressione genica che dipende da particolari eventi di natura biochimica (in questo caso dall’acetilazione di istoni e fattori di trascrizione). La LAC è in grado di promuovere l’espressione di una particolare proteina (il recettore mGlu2 del glutammato) la cui attivazione endogena è responsabile degli effetti antidepressivi. Tale meccanismo insorge rapidamente e persiste anche dopo la fine del trattamento con la LAC. Nei modelli sperimentali utilizzati (ratti spontaneamente depressi e topi sottoposti a stress cronico) la LAC ha mostrato un’azione antidepressiva estremamente veloce (dopo solo tre giorni di trattamento) e persistente per almeno le due settimane successive al trattamento. La LAC si è mostrata superiore rispetto alla clorimipramina, uno dei farmaci più largamente utilizzati nel trattamento della depressione maggiore.  Il lavoro, realizzato dalla Dott.ssa Carla Nasca e da altri studiosi dell’Università Sapienza in collaborazione con il gruppo di ricercatori Neuromed diretti dal Prof. Giuseppe Battaglia, è stato pubblicato dalla prestigiosa rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences) ed ha destato grande interesse nella comunità scientifica internazionale, come testimoniato dalle recensioni e dagli editoriali apparsi non solo su PNAS ma anche su Nature Reviews Neuroscience, una delle riviste leader in campo delle neuroscienze. La LAC è dotata di un eccellente profilo di sicurezza e tollerabilità e non interferisce con il metabolismo e la distribuzione dei farmaci utilizzati nel trattamento della depressione. Sono in corso studi clinici (dai risultati preliminari promettenti) sull’impiego della LAC nel trattamento della depressione maggiore, in particolare in quei pazienti che non rispondono alla terapia tradizionale o che necessitano di una rapida azione antidepressiva. La LAC potrebbe inoltre rappresentare un farmaco ideale per regimi di politerapia in pazienti con forme severe di depressione.  Lo studio rappresenta un brillante esempio di proficua collaborazione tra gruppi di ricerca universitari ed IRCCS nella ricerca di base a carattere traslazionale, cioè di potenziale applicazione per il trattamento di patologie del Sistema Nervoso Centrale.

  
Uff. Stampa Neuromed