È stata
presentata in questi giorni sull’Isola d’Elba la nuova Guida 2013
della catena "Relais du Silence - Silencehotel" (www.relaisdusilence.com)
che si basa su tre elementi importanti: tranquillità e rispetto per
l’ambiente che favoriscono un soggiorno di relax, stile personalizzato,
elegante, confortevole, gestione quasi sempre familiare dove i proprietari si
occupano direttamente dell'andamento della “casa” e ricevono
personalmente i loro ospiti. «Qui si
può vivere un’esperienza unica - ha detto Barbara Lovato, responsabile
dei media di Atout France, l’Ente del Turismo francese (www.rendezvousenfrance.com),
partner dell’iniziativa di aprile - che si basa sul rispetto
dell’ambiente e dei luoghi autentici dove il cliente si deve emozionare. Ecco
che il tempo non ha più valore e ci si dimentica della quotidianità. Mai un
relais è uguale all’altro». Sono 200
le strutture alberghiere distribuite in dieci paesi europei (22 di queste sono
in Italia) che fanno parte dei Relais du Silence della Société Européenne
d’Hotellerie, il primo gruppo cooperativo europeo multimarca di alberghi
indipendenti. Per Stéphane Barrand, direttore generale di Seh United Hoteliers,
il controllo continuo delle strutture è essenziale per far rispettare l’ecosistema.
«In un ambiente propizio alla meditazione - dice Barrand - si potrà ritrovare sé
stessi circondati da una natura incontaminata, rassicurante e distensiva». Non
a caso nel 2009 i Relais du Silence hanno ottenuto il marchio di Qualità
Turismo dal Ministero del Turismo Francese. «La scelta dei nuovi alberghi
italiani da associare deve essere frutto di meticolosità e deve rispondere ai
requisiti richiesti», così Enrico Ieri, Direttore per l’Italia della Seh.
L’evento di aprile ha inteso far conoscere le strutture tutte immerse
nella natura che offrono soluzioni uniche di soggiorno, di livello medio - alto
che vanno dalle tre alle cinque stelle. La catena nata nel 1968 in Francia a
Grenoble ha oggi la sua sede a Parigi. Man mano si è sviluppata in tutt’Europa
selezionando fra i suoi soci case patrizie, ville, castelli fattorie, mulini,
antichi "alberghi di posta", chalet, tutti diversi, ma tutti
egualmente accoglienti e dotati di fascino e di confort. È possibile anche
richiedere la carta Accent, gratuita, che premierà la fedeltà della clientela. Ma
andiamo con ordine e parliamo dell’Elba, terza isola per grandezza della
nostra bella Italia. Per raggiungerla ci si può imbarcare a Piombino Marittima,
dove tre compagnie di navigazione dispongono di confortevoli traghetti che
effettuano corse plurigiornaliere. Con una sola ora di navigazione si coprono i
circa 10 chilometri che separano l'isola dal continente, raggiungendo il porto
di Portoferraio. In alternativa esiste un collegamento veloce con aliscafo che
in soli 35 minuti raggiunge l’Elba. Sull’isola ci sono due
strutture alberghiere che fanno parte della catena, l’“Hotel
Sant’Andrea” (www.hotelsantandrea.com), associato già da qualche
anno, che si trova sulla costa settentrionale a circa 30 km da Portoferraio e “La
Tenuta delle Ripalte” di Capoliveri (www.tenutadelleripalte.it), situata
sull’estremità sud - orientale, che è entrata a far parte dei Relais du
Silence, da poco insieme ad altre due strutture del Sud Italia, il Relais Pian
delle Starze a Marina di Camerota, nel cuore del Parco nazionale del Cilento e
Vallo di Diano ed il Mirador Resort situato in Puglia a Laureto, una frazione
di Fasano. La famiglia Garbati, titolare del “Sant’Andrea”,
da quindici anni ha deciso di puntare sull’accoglienza. La posizione
dell’albergo è straordinaria e permette di affacciarsi su un golfo che si
contraddistingue per le acque cristalline ed i fondali dai mille colori. La
caratteristica dell’albergo è di essere a conduzione familiare dove regna
la cordialità e l’amore per i piccoli e i grandi dettagli che fanno da
cornice a quest'ambiente che sa trasmettere pace e tranquillità. Ad aiutare in
cucina il capofamiglia Sauro, che è poi lo chef della Casa, è la figlia Serena mentre
l’altra figlia Elisa e la moglie Teresa si occupano dell’accoglienza.
Una piacevole serata si potrà trascorrere sulla terrazza - giardino panoramica,
particolarmente amata dagli ospiti, che si affaccia sull'incantevole baia di
Capo Sant'Andrea. Si potrà cenare a lume di candela con piatti unici della
cucina povera tradizionale, ma di gran gusto, che ricorda l’isola
d’Elba di molto tempo fa. La cucina di Sauro è a base di pesce fresco,
olio extra vergine d'oliva e buon vino, il tutto proveniente da questa terra
incantevole circondata dal mare, tra il vento caldo di scirocco e il fresco
vento del maestrale. L’altro Relais du Silence elbano è la “Tenuta
delle Ripalte” di proprietà di Paolo Ederle, diretta da Riccardo Pironi. Si
arriva dopo aver attraversato la cittadina di Capoliveri e dopo nove chilometri
di strada panoramica e sterrata che oltrepassa le miniere di Monte Calamita,
che hanno una
storia millenaria da raccontare, dal tempo degli Etruschi fino al 1980, anno di
chiusura dell’attività. Il giacimento si affaccia sulla punta del monte,
accanto alla baia di Remaiolo, una delle spiagge più famose dell’Isola
d’Elba, fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed è
protetta dall’Unesco per la varietà e la qualità dei suoi minerali.
All’Elba ci sono ben 150 minerali diversi, molti sono nascosti proprio
nelle rocce della montagna, sulle rive delle spiagge e nelle miniere. Esperte guide
sono pronte ad accompagnare a scoprire la terra del ferro, dei cristalli e del
mare. La Tenuta delle Ripalte di 450 ettari è poco distante ed è caratterizzata
dal colore della terra arrugginita che contrasta con le verdi chiome dei pini. Non
a caso è stata scelta a far parte degli Hotel Relais du Silence in quanto per
arrivare sin qui ci si lascerà alle spalle lo stress di tutti i giorni. È
circondata da 12 chilometri di costa, con spiaggette, cale e scogliere. Nel
cuore di un verde altopiano sorge la villa ottocentesca, che fu dimora estiva del
marchese Tobler che amava la coltivazione della vite. L’intero
comprensorio, che rappresentava la più grande azienda agricola dell’Elba,
fu poi abbandonato dai successivi proprietari e solo nel 1977 fu rilevata dall’attuale
società “Tenuta delle Ripalte” che l’ha fatta diventare
struttura turistica e agricola. La Tenuta, che conta al suo interno, fattorie, la
villa padronale e altre ville vicine, comprende anche quindici ettari di nuove
vigne che producono l’Aleatico, il passito della tradizione elbana, il vermentino,
il rosso, nonché l’ultimo nato, il “Rosato delle Ripalte”,
prodotto da uve a bacca rossa “aleatico”. Il Ristorante Calanova,
dato in gestione dalla proprietà, è affidato alla cura dello chef veneto Matteo
Cantarella e consente di pranzare e cenare all’aperto all’ombra di
antiche querce di sughero.
Non si
può lasciare l’Elba senza ricordare Napoleone Bonaparte che in
quest’isola trascorse circa 10 mesi, portando notevoli migliorie: costruì
strade, riorganizzò l’economia mineraria, incrementò la produzione e
l’esportazione del vino, dando notevole impulso all’agricoltura.
Harry di Prisco