22 maggio 2009

CONCERTO DI REMO ANZOVINO A PIEDIMONTE MATESE.


Piedimonte Matese – domenica 24 maggio, in Piazza San Domenico alle ore 21.00, si terrà un concerto di Remo Anzovino. Remo Anzovino è tra i più giovani, sorprendenti compositori oggi in Italia in circolazione. Un innovatore, a detta di molti critici. Tabù è il suo secondo album, che giunge dopo il successo di Dispari, tra i dischi-rivelazione del 2006. Tabù è uscito a ottobre 2008 con la nuova etichetta Odd Times Records, distribuito in tutto il mondo da Egea. A settembre il cd è stato messo in vendita in anterpima su iTunes, dove è immediatamente balzato in vetta alla classifica dei cd più scaricati nella categoria Jazz. E' una raccolta di dodici composizioni, un concept-album in cui Anzovino ha esplorato, attraverso una riflessione in musica sulle trasgressioni contemporanee, nuovi linguaggi musicali, con particolare attenzione ai ritmi, alle danze, alla ballabilità. In Tabù emerge pienamente il suo stile senza tempo che affonda le radici nella musica popolare del passato e proietta il suono verso un nuovo stile musicale denso di attualità e modernità. Nel disco partecipano oltre ai due fedelissimi Marco Anzovino alle chitarre e Gianni Fassetta alla fisarmonica, alcuni musicisti della stessa generazione di Anzovino, talenti in crescita il cui percorso si è già affiancato con il suo, provenienti sia dal mondo del jazz che della musica popolare e contemporanea come Danilo Gallo al contrabbasso e basso acustico, U. T. Gandhi alla batteria e percussioni, Mauro Ottolini al trombone, Nevio Zaninotto al sax soprano, Flavio Davanzo al filicorno. Da non perdere lo spettacolo dal vivo di Remo Anzovino che accompagna l'uscita di Tabù, in trio con pianoforte, chitarra e fisarmonica, accompagnati da immagini in bianco e nero di classici film anni 30-40. Un concerto originalissimo dove è la musica che viene commentata dalle immagini, da spezzoni di film montati in sequenze differenti rispetto all'originale, come in un originalissimo montaggio parallelo, che ha la funzione di rendere ulteriormente visiva e tridimensionale la musica. Immagini come colonna visiva della musica. Remo Anzovino e il suo trio suonano spalle rivolte al palco, senza mai guardare le immagini che scorrono dietro di loro. Immagini che parlano la lingua del cinema e della memoria, sequenze da Nanook, celebre pellicola di Flaherty, da Lulù il vaso di Pandora di W. Pabst con l'icona al femminile e modernissima Louise Brooks, poi l'omaggio fotografico alla grande e rivoluzionaria fotografa Tina Modotti, intercalata con sequenze da Que Viva Mexico di Eisenstejn ed ancora Metropolis di Fritz Lang, il Nosferatu di Murnau, alcune slapstick di B Keaton e il Tabù di Murnau e Flaherty, leitmotiv portante di tutta la nuova opera di Anzovino. Non è un caso che siano sempre dippiù i festival musicali che ospitano il suo spettacolo e la sua musica: da Ravello Festival, a Umbria Jazz Winter, da Villa Ada incontra il mondo a Radioincontri di Riva del Garda, dall'Auditorium Parco della Musica al Festival delle colline, dal Napoli Jazz Festival all'Italian Dvd Awards fino alla scorsa Mostra del cinema di Venezia dove ha tenuto un grande concerto dentro una delle sale del mitico Hotel Excelsior su invito dell'Ente dello Spettacolo. Compositore di Pordenone, classe '76, avvocato penalista, Remo Anzovino è autore di oltre 50 fra colonne sonore e musiche di scena. Vincitore del premio del pubblico all'ultimo Festival Internazionale di Cinema e Musica di Bolzano "Rimusicazioni", con la colonna sonora composta per il film Nanook l'eschimese, è reduce dal successo del suo disco d'esordio, Dispari (Rai Trade/Risorgive/C.N.I.), struggente lavoro strumentale che raccoglie uno splendido brano ispirato a Tina Modotti (Que viva Tina!) e alcuni temi composti per capolavori del muto come Nosferatu, I misteri di un'anima, Il Circo: una nuova onda multimediale, musica d'atmosfera da ascoltare ad occhi chiusi/aperti, canzoni senza parole, melodie avvolgenti che duettano con le sequenze del grande cinema muto. Una delle sorprese discografiche della stagione 2006/2007: appena pubblicato su iTunes (il più importante store mondiale di musica in formato digitale) schizza subito al primo posto nella classifica dei dischi jazz italiani, rientrando a più riprese nella top 10 sino ancora ad oggi. Il programma di Raitre Ballarò ha utilizzato spesso le sue melodie come commento musicale per i servizi trasmessi nella scorsa stagione, e lo stesso ha fatto Otto e Mezzo su La7. Intanto il disco raccoglie una messe di recensioni positive: Vincenzo Mollica, nella rubrica Do-re-ciak-gulp del Tg1, definisce l'esordio discografico di Anzovino "il più bel omaggio musicale mai scritto per il cinema muto e per Louise Brooks". Il passaparola tra il pubblico e gli addetti ai lavori innesca un piccolo caso discografico, che rimbalza fino a New York, dove l'etichetta Pumpaudio lavora al lancio americano. Anche Simone Cristicchi, vincitore del Festival di Sanremo 2007, si è innamorato delle melodie di Anzovino, tanto da scegliere il brano L'immagine ritrovata come tema principale del suo documentario Dall'altra parte del cancello (distribuito in dvd dalla Sony/BMG) e dello spettacolo teatrale Centro di Igiene Mentale. Di Remo Anzovino si accorgono le storiche trasmissioni di Radio Rai (Stereonotte, Notturno Italiano, Hollywood Party, Fahrenheit), ma anche il primo network commerciale italiano: su Radio Deejay il disco è programmato nella trasmissione di punta delle 21.00, B side, condotta da Alessio Bertallot, che definisce Anzovino "un musicista straordinario, un maestro della descrizione delle emozioni, che ha la magia di Rota e Morricone" e lo invita per un concerto in diretta radiofonica, dagli studi di Milano. Parte così una tournée nelle principali città italiane, culminata nel concerto romano all'Auditorium Parco della Musica. L'Espresso e La Repubblica hanno pubblicato nell'agosto scorso il suo brano "Cammino nella notte" (contenuto in "Dispari"), nella compilation "Chill out – Blue" che raccoglie la migliore musica internazionale, da Amy Winehouse a Mario Biondi, da Fabrizio Boss a Bebel Gilberto, fino all'Orchestra di Piazza Vittorio. Il 3 settembre 2007 Anzovino ha presentato, con grande consenso, lo spettacolo Cinematic e_motions alla 64^ Mostra del Cinema di Venezia, esibendosi all'Hotel Excelsior su invito dell'Ente dello Spettacolo e de La Rivista del Cinematografo. Lo stesso mese è in cartellone al Napoli Jazz Festival; il 1° ottobre, a Udine, durante la "Notte delle Stelle" ha ricevuto il Premio Moret d'Aur 2007 come personaggio emergente nella sezione Spettacolo. Il 29 e il 30 dicembre è stato protagonista di due memorabili serate alla Sala del Carmine di Orvieto nel cartellone di Umbria Jazz Winter #15. Il 22 aprile è stato l'ospite musicale degli Italian Dvd Awards all'Auditorium Conciliazione di Roma. A ottobre 2008 è uscito nei negozi il suo nuovo album Tabù. A settembre il cd è stato messo in vendita in anterpima su iTunes, dove è immediatamente balzato in vetta alla classifica dei cd più scaricati nella categoria Jazz. Da questo nuovo lavoro la compilation Espressocafé, in edicola il 15 agosto in vendita insieme a La Repubblica e L'Espresso. pubblica in anterprima il brano dal titolo Amante.


Fonte : comunicato stampa

Puoti (Udc): ‘Sì al quoziente familiare e a interventi strutturali per incrementare le nascite e sostenere le famiglie in difficoltà’


Caserta. La famiglia è uno dei punti cardine dell’azione politica dell’Udc che da anni oramai invoca un’Europa fondata sui valori familiari tradizionali e rivendica provvedimenti concreti in termini di servizi e di aiuti ma anche una tassazione più equa e l’applicazione del quoziente familiare, un bonus che consenta cioè a chi ha più figli di pagare meno tributi. ‘Il futuro di un Paese non può prescindere dalla difesa e dalla salvaguardia della famiglia – spiega Carlo Puoti (nella foto), candidato per l’Udc alle elezioni Europee del 6 e 7 giugno prossimi – un dato che la politica non può permettersi di trascurare. L’Udc ha sempre fatto proposte mirate in merito, a partire dal rispetto della dignità della persona umana, dei diritti costituzionalmente garantiti, della salute, del lavoro, dell’iniziativa economica, dell’istruzione, della libertà personale, della vita. A livello locale le famiglie esprimono bisogni diversificati che non possono essere ignorati; occorre non disperdere le poche risorse economiche disponibili in azioni estemporanee e nella frammentazione delle competenze, ma occorre individuare la forma per una direzione politica unica che assuma integralmente la guida delle politiche familiari. Parliamo di una politica della famiglia capace di interventi strutturali, per favorire fattivamente la nascita di nuove famiglie, il sostegno e l’educazione dei figli. E’ sotto gli occhi di tutti infatti il progressivo impoverimento del ceto medio e la conseguente riduzione delle nascite. Non si può restare fermi a guardare di fronte a tutto ciò. Occorre accendere i riflettori internazionali sulle politiche familiari e sul loro valore sociale e morale’.


Pietro Rossi