17 gennaio 2010

EMILIO IANNOTTA INVIA IL CURRICULUM ALLA COMMISSIONE REGIONALE DELL'IDV CHE INDIVIDUERA' I CANDIDATI PER LE PROSSIME ELEZIONI.


Piedimonte Matese. Avendo accettato l’invito degli iscritti e dei dirigenti di Italia dei Valori dell’Alto Casertano a rappresentare le nostre comunità alle prossime elezioni regionali, ho inviato il mio curriculum alla Commissione Regionale preposta dal Presidente Di Pietro alla individuazione delle candidature per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania.
Il mio curriculum è pubblico e consultabile sul sito web di Italia dei Valori dell'Alto Casertano ( http://wm5.email.it/webmail/wm_5/redir.php?http://idvaltocasertano.blogspot.com/ ).
Invito i cittadini dell'Alto Casertano e della provincia di Caserta che volessero sostenere la mia candidatura a contattarmi via posta elettronica o scrivendomi sulla mia pagina facebook ( http://wm5.email.it/webmail/wm_5/redir.php?http://www.facebook.com/profile.php?ref=profile&id=1497429347 ).


Emilio Iannotta (nella foto)

FONDAZIONE CRAXI: Gli eventi per il decimo anniversario della scomparsa di Craxi.


In occasione del decimo anniversario della scomparsa dell’On. Bettino Craxi (nella foto), la Fondazione intitolata al leader socialista, presieduta da Stefania Craxi, ha in programma una serie di importanti iniziative.Innanzitutto il viaggio ad Hammamet che si svolgerà dal 15 al 17 gennaio.Nel corso della permanenza in Tunisia, la Fondazione Craxi ha organizzato per la serata del 16 gennaio (ore 21.30 presso l’Hotel “Mehari Golden Yasmine” di Hammamet) la proiezione in anteprima del nuovo docu-film “Esilio”.Domenica 17 gennaio alle ore 10.30 si terrà la cerimonia in ricordo di Bettino Craxi presso il cimitero cristiano di Hammamet. Alla commemorazione prenderanno parte il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ed il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta.Martedì 19 gennaio alle ore 10.00 la Fondazione Craxi terrà a Roma, presso la Sala degli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica (Piazza della Minerva 38), la celebrazione ufficiale della figura di Bettino Craxi.Al saluto introduttivo del Presidente del Senato Renato Schifani, seguirà la Relazione di Stefania Craxi sul tema “Attualità del pensiero politico di Bettino Craxi”.I lavori proseguiranno con una Tavola Rotonda alla quale prenderanno parte, tra gli altri, Luigi Angeletti, Tarak Ben Ammar, Renato Brunetta, Giuseppe De Rita, Franco Frattini.Le conclusioni saranno affidate alle parole del Ministro Maurizio Sacconi.All’iniziativa sarà presente il Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi.Nel pomeriggio del 19 gennaio, la Fondazione Craxi sarà ricevuta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale.La Fondazione Craxi ha inoltre realizzato tre nuovi docu-film, intitolati “Il Governo Craxi”, “Falsa Rivoluzione”, “Esilio”, che si aggiungono a “La mia vita è stata una corsa”. I documentari, realizzati da Paolo Pizzolante, verranno distribuiti in edicola dal quotidiano “Il Giornale” a partire da lunedì 18 gennaio 2010.


c.s.

I FATTI DEL BUONGOVERNO: Il governo che evita gli sprechi.


Sette Paesi non sanno come portare avanti il progetto di Airbus A400M (nella foto), l’"aereo da trasporto militare europeo". Troppi ritardi, troppi costi, troppe controindicazioni. I rappresentanti di Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Turchia, Belgio e Lussemburgo sono riuniti a Londra per prendere la decisione, drammatica, di sborsare altri cinque miliardi di euro oppure decretare la sospensione del progetto. Un progetto - è giusto sottolinearlo - al quale Berlusconi disse "no" con preveggenza e coraggio, nell’interesse dell’Italia. Era la fine del 2001. Arrivavano pressioni pesantissime dalla Francia e dagli altri paesi coinvolti nel progetto, a cominciare da Germania e Gran Bretagna, e in Italia, fioccavano le proteste dell’opposizione diessina che accusava il Cavaliere di anti-europeismo, per eccessivo americanismo. Ma la storia, ancora una volta, ha dato ragione a Berlusconi. A distanza di otto anni, la situazione è quella da lui temuta e prevista. E infatti, decollerà mai l’A400M? Ne dubita persino il ministro della Difesa francese Hervé Morin. L’amministratore delegato di Airbus ha confessato con angoscia a Libération che "l’A400M mette in pericolo il futuro stesso di Airbus, se lo dovessi rifare non firmerei questo contratto". Louis Gallois, presidente di Eads casa madre franco-tedesca di Airbus, minaccia senza mezzi termini di sospendere il progetto. A Berlusconi erano chiari i rischi. "Da imprenditore - disse nel dicembre 2001 - non ho mai regalato nulla. E non voglio fare regali alla Francia. Berlusconi aveva intuito che si trattava di un’operazione a perdere. E da buon capo di governo, decise di non sottostare al diktat dei partner o alle pressioni e agli attacchi degli avversari, interni ed esterni. "Dovrebbero essere tutti felici - disse - di avere un governo che non ha soltanto un presidente del Consiglio che spegne le luci quando esce dal suo studio, ma che prima di spendere oltre 2 miliardi di euro degli italiani ci pensa non una, ma sette volte". Apriti cielo. Esplosero per l’indignazione i DS Marco Minniti ("L’Italia rischia l’isolamento internazionale"), Luciano Violante ("Noi abbiamo pensato all’Europa, Berlusconi no, l’uscita dal progetto dimostra la sua subalternità agli Stati Uniti") e Pasqualina Napoletano capogruppo al Parlamento europeo che naturalmente fece passare una mozione in cui si esprimeva "rammarico" per la rinuncia italiana. Ancora, il Financial Times imputò a Berlusconi un "euroscetticismo populista". La tedesca FAZ parlò di "equivoci, errori, situazioni penose e comportamenti bruschi che indeboliscono l’Italia". All’inizio, ogni apparecchio doveva costare 100 milioni, oggi ne costerebbe 150. I clienti extraeuropei si stanno sfilando (Sud Africa e Cile hanno cancellato l’ordine). I nostri partner si sono dovuti sobbarcare spese pazze in un momento di crisi economica e di tagli anche alla Difesa. Senza neanche la certezza di avere gli aerei. Berlusconi, ribaltò gli iniziali impegni del governo di centro-sinistra precedente, non solo per motivi di buon governo e di rispetto per i contribuenti italiani, ma anche per un’idea di Europa che non dev’essere centralista, ideologica e sprecona, ma realmente al servizio dei cittadini. In nome, cioè, di un europeismo sano e non di facciata.


Mimmo Russo

Si chiama Italia 2020 ed è il "Piano di azione per l'occupabilità dei giovani...


Si chiama Italia 2020 ed è il "Piano di azione per l'occupabilità dei giovani attraverso l'integrazione tra apprendimento e lavoro" presentato nei mesi scorsi dai Ministeri del Lavoro e Pari Opportunità. Oggi a Roma, un convegno di Confartigiananto lo ha analizzato in dettaglio.
«Il piano è l'occasione per rilanciare l'apprendistato, offrendo ai giovani uno strumento formativo fondamentale per entrare nel mondo del lavoro». Lo ha dichiarato il segretario generale della Confederazione Cesare Fumagalli, che ha evidenziato i benefici della formazione/occupazione, soprattutto per le Pmi: il vantaggio è reciproco e prevede bassi costi ad alto rendimento.
Messo a punto da Ministeri del Lavoro e MIUR "Italia 2020" è un compendio di strategie volto a favorire l'integrazione nelle aziende italiane di contratti di apprendistato giovanile, nell'ottica di un più solido binomio "sistema formativo e mercato del lavoro". Dinanzi a stime per il 2020 non proprio rosee in quanto a crescita economica ed occupazione, il Piano ha previsto 6 priorità, tra cui spiccano proprio il rilancio dei contratti di apprendistato, dei tirocini formativi e delle esperienze di lavoro nel corso degli studi. Secondo i dati Confartigianato, nel 2009 si è registrato un calo del numero degli apprendisti nel settore. Di contro, si assiste oggi ad un ritorno di fiamma tra le aziende italiane, soprattutto alla luce dei timori della crisi. L'obiettivo è riprendere la pratica dell'apprendistato ma in forme più moderne, soprattutto se professionalizzante e di alta formazione.


Egidio Sidoti

Nel 2010 ancora tante Pmi rischiano la chiusura.


Dopo un 2009 segnato da una profonda crisi globale dell'economia, nonostante il forzato ottimismo e timidi segnali di segnali di ripresa, anche il 2010 si confermerà un difficile banco di prova per le piccole e medie imprese italiane: per il Presidente Confesercenti, Marco Venturi, è necessario dunque assicurare la moratoria sui debiti anche per il 2010. All'Assemblea dell'Associazione Commerfin, Venturi ha ricordato come nel 2009 le Pmi abbiano potuto contare «sull'effetto leva di garanzie pubbliche e Confidi contro-garantiti dal Fondo Centrale per ottenere finanziamenti e sostegno agli investimenti». Ma non si può ancora star tranquilli, poichè sono molte le imprese arischio chiusura nel 2010, così come restano in bilico numerosi posti di lavoro. Bisogno quindi continuare ad intervenire sull'accesso al credito, rafforzando il finanziamento del Fondo, semplificando le procedure e assicurando per il 2010 la prosecuzione della moratoria dei debiti. Inoltre è necessario continuare a lavorare per la valorizzazione delle imprese al Sud, da sempre le più penalizzate soprattutto dal punti di vista della liquidità. Un altro fronte su cui lavorare è il calo della pressione fiscale, per poter ridare fiducia nell'economia del Paese per rilanciare i consumi. Per questo Confesercenti chiede di «revisionare al ribasso anche per il 2010 gli studi di settore, maggiore deducibilità dell'Irap, meno Iva sul turismo e, naturalmente, anche più sostegni alle famiglie. Se non vogliamo altre chiusure di piccole imprese e meno occupazione anche quest'anno, bisogna agire rapidamente».


Egidio Sidoti

Accademia Militare di Modena, ultimi giorni per le domande


CASERTA – Ultimi giorni per la presentazione delle domande di ammissione all’Accademia militare di Modena. Scadrà infatti il 30 gennaio 2010 il concorso pubblico, per esami, per 120 allievi del 192° corso d’Accademia. I candidati sono i giovani – uomini e donne di nazionalità italiana – di età compresa tra i 17 e i 22 anni, motivati ad entrare nell’organizzazione militare perché interessati a costruirsi un percorso professionale gratificante ed in possesso del diploma di scuola media superiore di durata quinquennale, essere alti almeno 1 metro e 65 per gli uomini e 1 metro e 61 per le donne. I candidati devono possedere requisiti di moralità e condotta incensurabile e devono possedere o essere in grado di conseguire entro l’anno scolastico 2009/2010 un diploma di istruzione secondaria di secondo grado avente durata quinquennale o quadriennale con anno integrativo, che consenta l’iscrizione all’università. Ma, soprattutto, la dote fondamentale che si richiede ai candidati è l’impegno per arrivare in fondo al percorso formativo e vestire i gradi di ufficiale. Gli allievi, infatti, dovranno impegnarsi a fondo ed essere pronti ad accettare parecchie sfide, sia sul piano intellettuale che fisico. L’Accademia militare di Modena è l’istituto di formazione degli ufficiali in servizio permanente effettivo dell’Esercito ed è il più antico Istituto Militare del mondo. Le origini dell’Accademia risalgono al 1669, quando il Duca Carlo Emanuele II, Sovrano del Piemonte, spinto dall’esigenza di preparare adeguatamente i Quadri direttivi dello Stato sabaudo, fondò a Torino la Reale Accademia di Savoia per la formazione diplomatica e militare dei figli della nobiltà. La Scuola fu inaugurata il 1° gennaio 1678 – 1° Istituto d’istruzione militare nel mondo – dalla vedova Maria Giovanna di Savoia – Nemours. Presso l’Accademia si seguono i primi due anni del piano di studi universitari che porta i frequentatori a conseguire il diploma di laurea. Al termine del biennio, promossi sottotenenti, i giovani ufficiali lasciano l’istituto per la scuola di applicazione d’arma di Torino, dove proseguono la loro formazione culturale e professionale, alternando agli studi universitari, attività tecnico-militari. I corsi di Laurea previsti normalmente dal piano di studi sono: Scienze Strategiche per le Armi varie, per l’Arma Trasporti e Materiali e per il Corpo di Amministrazione e Commissariato, Medicina e Chirurgia, Chimica e Tecnologia Farmaceutiche e Medicina Veterinaria per il Corpo Sanitario, Ingegneria per il Corpo degli Ingegneri e Giurisprudenza per l’Arma dei Carabinieri.


Nunzio De Pinto

Piano di ristrutturazione per abbattere le barriere architettoniche nelle scuole.


PIEDIMONTE MATESE. A metà del mandato amministrativo affidatole dai cittadini, l’amministrazione comunale di Piedimonte Matese guidata dal sindaco Vincenzo Cappello (nella foto) fa, con soddisfazione, il punto della situazione su quanto, in questi primi anni di gestione della Città, si è fatto per assicurare alla comunità uno stato ottimale degli edifici scolastici del territorio comunale. Un impegno continuo e attento nei confronti dell’edilizia scolastica di cui i recenti finanziamenti concessi dalla Regione Campania, per lavori di adeguamento delle strutture in materia di risparmio energetico, sono solo gli ultimi buoni risultati di una politica che ha puntato molto sulla sicurezza e sulla manutenzione delle scuole come a una delle sue priorità, già uno dei punti cardine, del resto, del programma elettorale della lista di Piedimonte Democratica. Un posto di particolare rilievo era appunto dedicato alla cura del patrimonio scolastico, con la messa a norma, la riqualificazione e l’ampliamento delle strutture cittadine, accanto naturalmente ad una manutenzione attenta e tempestiva, come anche sottolineato dal primo cittadino, portatore del compiacimento di tutta l’amministrazione comunale: “Le condizioni in cui versano gli istituti scolastici di una città, e quindi quelle in cui docenti e allievi si trovano a svolgere le proprie attività, sono il segno del livello di civiltà di una comunità. Negli anni scorsi gli edifici scolastici erano stati pesantemente trascurati, col risultato di compromettere la loro sicurezza e funzionalità. Col nostro impegno siamo riusciti ad ottenere risultati che si vedono, e altri se ne vedranno in futuro”.E’ piuttosto lungo difatti l’elenco degli interventi già effettuati e da effettuare. Molti hanno interessato tutti i plessi scolastici cittadini dal 2007 al 2009, con l’obiettivo dell’abbattimento delle barriere architettoniche per gli alunni disabili, il miglioramento dei servizi igienici e in generale delle condizioni delle stesse strutture (la palestra della “Vitale” ad esempio è stata completamente rimessa a nuovo per un costo di 115mila euro, e la Principe Umberto ha avuto il rifacimento dell’intera copertura), con l’introduzione in alcuni casi di nuovi locali (un laboratorio e una nuova aula per la “D’Amore”). Nell’estate del 2007 i plessi scolastici vennero poi ripuliti da ogni struttura contenente amianto. Altri lavori sono in corso, come gli adeguamenti strutturali della Vitale, finanziati con i fondi della legge 289/2002, mentre è stato già finanziato un altro gruppo corposo di interventi, che avranno come oggetto la messa in sicurezza di molti edifici (fondi della legge regionale 23/96), più l’adeguamento alle norme sul risparmio energetico e lavori di miglioramento di alcuni locali, come quelli che riguarderanno l’aula magna della Vitale. Altri ancora sono stati candidati a finanziamento (riqualificazione della scuola primaria di Sepicciano e dell’asilo Giovanni XXIII di via Paterno). “Si tratta – sottolinea con soddisfazione l’assessore all’istruzione Costantino Leuci che ha seguito i lavori di concerto all’assessorato ai lavori pubblici retto da Antonio Ferrante – non solo di interventi di natura strutturale, che comunque non hanno mai impedito, anche nei casi di nostri ritardi, lo svolgimento delle lezioni come da calendario, ma anche di una serie di servizi e collaborazioni con dirigenti, docenti e famiglie”. Numerose sono state difatti, accanto all’edilizia, le iniziative culturali, di educazione sanitaria, motoria e alla memoria; attività teatrali, e pure possibilità di prendere libri in comodato d’uso gratuito. Motivi in più dunque per apprezzare lo stato delle scuole cittadine, che nei prossimi mesi godranno di ulteriori giovamenti, per il piacere, soprattutto, degli studenti.


Michele Menditto

DOMANDE DI INVALIDITA’, SONO CAMBIATE LE REGOLE. TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE.


(Eleonora Aiello** ) - A decorrere dal 1° gennaio 2010 le domande volte ad ottenere i benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, corredate di certificazione medica attestante la natura delle infermità invalidanti, dovranno essere inoltrate all’INPS esclusivamente per via telematica.Per cui il cittadino che intende presentare domanda per il riconoscimento dello stato di invalidità civile, cecità civile, sordità, disabilità e handicap, deve recarsi presso un medico abilitato alla compilazione telematica del certificato medico introduttivo che attesti le infermità invalidanti. Nel caso di sola domanda di collocamento mirato ex legge 68/99, non è richiesto il certificato medico, in quanto la domanda può essere presentata esclusivamente da cittadini ai quali la condizione di invalidità è già stata riconosciuta con una percentuale superiore al 45%, ovvero sia stata riconosciuta la condizione di cieco civile o sordi. Il verbale dell’avvenuto riconoscimento dovrà essere esibito dal cittadino all’atto della visita da parte della Commissione medica integrata. La trasmissione on line dei certificati medici è consentita solo ai medici abilitati, al termine di un procedimento di autenticazione basato sul codice fiscale e sul codice di identificazione personale (PIN) attribuito dall’Inps. I dati necessari per la completezza del certificato medico sono i seguenti:(questa parte interessa al medico curante) - dati anagrafici del cittadino, completi di codice fiscale e di numero della tessera sanitaria; - dati clinici (anamnesi, obiettività) - diagnosi, con codifica ICD-9; - indicazione dell’impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore o della impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza continua (in caso di richiesta di indennità di accompagnamento); - indicazione di eventuali patologie oncologiche in atto (al fine di fruire delle previsioni della legge n. 80/2006); - indicazione di eventuali patologie gravi previste nell'allegato al DM 2.8.2007 (al fine di contenere i tempi di convocazione entro 15 giorni); - indicazione della finalità del certificato (per invalidità civile / cecità / sordità / handicap - Legge 104/92 / disabilità – Legge 68/99). Completata l’acquisizione del certificato medico introduttivo, la procedura genera una ricevuta che il medico stesso provvede a stampare e consegnare al richiedente. La ricevuta reca anche il numero di certificato che il cittadino dovrà riportare nella domanda per l’abbinamento dei due documenti. Si ricorda che, ai fini dell’abbinamento, il certificato ha una validità massima di trenta giorni dalla data di rilascio. Il medico provvede, altresì, alla stampa e al rilascio del certificato introduttivo firmato in originale, che il cittadino dovrà esibire all’atto della visita. Si precisa che il certificato medico in formato digitale può essere riferito a differenti richieste di benefici e/o prestazioni. La domanda può essere presentata: - dai cittadini in possesso del PIN rilasciato dall’Istituto e/o da soggetti da questi autorizzati; - dagli Enti di patronato - dalle Associazioni di categoria dei disabili (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS) Nella domanda il cittadino, in caso di ricovero, può indicare un recapito temporaneo al fine di ottenere l’assegnazione di una visita presso un’Azienda sanitaria diversa da quella corrispondente alla residenza. Contestualmente alla conferma di avvenuta ricezione, la procedura propone l’agenda degli appuntamenti disponibili presso la ASL corrispondente al CAP di residenza (o del domicilio alternativo eventualmente indicato). Il cittadino, anche per il tramite dei soggetti abilitati, potrà indicare una data di visita diversa da quella proposta, scegliendola tra le ulteriori date indicate dal sistema, e comunque: - entro i 30 giorni dalla data di presentazione della domanda, per l’effettuazione delle visite ordinarie, - entro i 15 giorni dalla data di presentazione della domanda, in caso di patologia oncologica ai sensi dell’art. 6 della Legge n. 80/06 o per patologia ricompresa nel DM 2 agosto 2007. Qualora non sia possibile fissare la visita entro l’arco temporale massimo, a causa dell’indisponibilità di date nell’agenda, la procedura può attribuire date successive al predetto limite, oppure registrare la domanda e riservarsi di definire in seguito la prenotazione della visita. In quest’ultimo caso, l’invito a visita (descritto di seguito) sarà sostituito dall’avviso di prenotazione. Una volta definita la data di convocazione, l’invito a visita sarà reso visibile nella procedura e sarà comunicato con lettera raccomandata A/R all’indirizzo indicato nella domanda e alla mail eventualmente comunicata. Al fine di consentire la definizione delle date di visita contestualmente alla presentazione della domanda grazie alla gestione di una agenda appuntamenti, l’INPS metterà a disposizione delle ASL un sistema di invito a visita contenente una funzione per la calendarizzazione delle visite. Tale funzione permette inoltre la predisposizione di lettere di invito a visita complete dei riferimenti della prenotazione (data, orario, luogo di visita), delle avvertenze riguardanti la documentazione da portare all’atto della visita (documento di identità valido; stampa originale del certificato firmata dal medico certificatore; documentazione sanitaria, ecc.), e delle modalità da seguire in caso di impedimento a presentarsi a visita, nonché le conseguenze che possono derivare dalla eventuale assenza alla visita . Nello schema di lettera di invito a visita sono riportate, in particolare, le seguenti informazioni: - il cittadino può farsi assistere, durante la visita, dal suo medico di fiducia; - in caso di impedimento, può chiedere una nuova data di visita collegandosi al sito dell’Inps e accedendo al Servizio on line con il proprio codice di identificazione personale; - se assente alla visita, verrà comunque nuovamente convocato. La mancata presentazione anche alla successiva visita sarà considerata a tutti gli effetti come una rinuncia alla domanda, con perdita di efficacia della stessa; qualora sussistano le condizioni per richiedere la visita domiciliare, il medico abilitato a rilasciare il certificato introduttivo deve compilare ed inviare (sempre per via telematica, collegandosi al sito dell’Inps) il certificato medico di richiesta visita domiciliare, almeno 5 giorni prima della data già fissata per la visita ambulatoriale. La ricevuta relativa alla richiesta di visita domiciliare conterrà l’avviso che il Presidente della Commissione medica dovrà pronunciarsi entro i cinque giorni successivi alla ricezione della richiesta. Il Presidente della Commissione medica valuta il merito della certificazione e dispone o meno la visita domiciliare. In caso di accoglimento, il cittadino sarà informato della data e dell’ora stabilita per la visita domiciliare, altrimenti sarà indicata una nuova data di invito a visita ambulatoriale. Tali comunicazioni saranno notificate con le consuete modalità (visualizzazione sul sito Internet, eventuale invio per posta elettronica, lettera raccomandata). La funzione di prenotazione visita: - determina la ASL di competenza in base al CAP/Comune di residenza del richiedente, ovvero di domicilio indicato in caso di ricovero - valuta se deve essere applicata la trattazione d’urgenza con l’assegnazione di un codice rosso (visita entro 15 giorni) ovvero la trattazione ordinaria con l’assegnazione di un codice verde (visita entro 30 giorni) L’interessato potrà visionare la convocazione a visita nel sistema di tracciabilità della pratica (avviso tramite posta elettronica qualora indicata). In ogni caso, la stessa convocazione verrà inoltrata con raccomandata A/R alla residenza o ad altro indirizzo segnalato nella domanda. Si fa presente che, nel caso in cui il richiedente non si presenti alla visita disposta dalla Commissione Medica lo stesso sarà convocato a visita entro i successivi tre mesi. Qualora non si presenti nemmeno a quest’ultima la domanda perderà efficacia e l’interessato dovrà presentare una nuova istanza. A conclusione dell’iter sanitario la procedura provvede all’inoltro del verbale all’interessato con lettera a firma del Direttore della struttura territoriale INPS competente. Il verbale inviato è in duplice esemplare: una versione integrale contenente tutti i dati sensibili e una versione contenente solo il giudizio finale per un eventuale uso amministrativo da parte del destinatario.
Per http://wm9.email.it/webmail/wm_5/redir.php?http://www.primapaginaitaliana.it/ ** d.ssa Eleonora Aiello – responsabile provinciale del patronato ACAI (via P. Micca, Rione Tescione – Caserta – cell. 334.3661343)