29 novembre 2013

FORZA ITALIA CON UN COMUNICATO STAMPA ATTACCA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2013.



Piedimonte Matese. Comunicato stampa al vetriolo dei consiglieri di Forza Italia. Monta la polemica dei consiglieri di Forza Italia a Piedimonte Matese sul Bilancio presentato dalla giunta Cappello. “E' un disastro!  Errori tecno-strutturali e di redazione - Zero nuove risorse sui servizi e nuovo mutuo sulle spalle dei cittadini per finanziare iperbolici investimenti edilizi ai fini elettorali!”. Tra i tanti disastri targati CAPPELLO questo del Bilancio di Previsione 2013 è sicuramente tra i più gravi!. Nonostante professionalità riconosciute – seppur rivestenti il ruolo di semplice consigliere- lavorino fianco a fianco con la Giunta, lo spettacolo offerto dalla premiata ditta “Cappello” a cui abbiamo assistito ieri è stato a dir poco tragi-comico, se non fosse che il risultato scaturito dalla approvazione del Bilancio di previsione 2013 e dei relativi allegati è strutturalmente deficitario e comporterà nuove spese per gli ignari Cittatdini che si vedono recapitare tra capo e collo un SECONDO MUTUO di quasi 2 milioni di euro che servirà  - non ai servizi per i Cittadini – ma per finanziare le spese edilizie programmate da “cortomiranti ( anziché lungimiranti..)”  amministratori  coordinati dal silenzioso ( non ha ritenuto di dover relazionare in consiglio..) assessore al ramo.  Quest'anno, per chi non lo sapesse, il Bilancio di previsione - per i comuni come Piedimonte che HANNO SCELTO di approvarlo entro il 30 Novembre - non vi è la possibilità di effettuare né assestamento né riequilibrio, rendendo di fatto un Bilancio di Previsione ..previsionale solo sulla carta!!. I numeri sono terrorizzanti..e peseranno tanto sulle tasche dei Cittadini e poco poco, ma poco soltanto  sulle tasche dei benestanti amministratori, che lo hanno approvato senza dire nulla ai Cittadini: né dell'accensione di un secondo mutuo, né della riduzione dei servizi, né dell'aver glissato su crediti TARSU inevasi ( anche da utenti a loro vicini..) preoccupandosi però di re-inserirli come esigibili nel titolo IV delle Entrate, al fine di “supportare” le spese in Conto Capitale (titolo II) “finanziando” le capacità “indebitatorie” del Comune al fine di accedere ad un 2 mutuo. Per i Cittadini- detto a chiare lettere, : non hanno speso NULLA e nulla hanno posto in essere al fine di  recuperare TARSU e crediti inevasi ( stiamo all'uopo cercando di stilare una lista degli evasori TARSU). Hanno però ben calcolato (??) la somma spettante ( crediti esigibili..ma non tutti  FRANCAMENTE esigibili..) al fine di inserirla tra i residui attivi forse erroneamente  “dopando” le potenzialità di indebitamento. Eh si! ...Cari cittadini! Perchè è proprio dalla composizione del Titolo I-II-II IV ( cioè entrate per tasse, trasferimenti dello stato ed entrate correnti ) che si capiscono tante cose, tanto che è solitamente l'aspetto più indagato in una analisi del Bilancio. E ciò per due motivi:  innanzitutto poiché dalla loro analisi si capisce la capacità di creare fruttuose ( e non solo balzelli..) politiche di spesa dipendenti dall'autonomia dell'entrate. Ma questa Amministrazine dipende esclusivamente da balzelli e dalle multe ( hanno anche sbagliato i calcoli previsionali...) poiché non è stata capace di dare alla Città risorse autonome. Secondo motivo: la capacità di investimenti è legata alla capacità di indebitamento, appunto giocata sul binomio "titolo IV entrate"- "titolo II spese"!!. Se si sbagliano i calcoli sulle entrate, si “dopa” la capacità di indebitamento e quindi la potenziale spesa in conto capitale, che risulterebbe ( come a Piedimonte ?) aumentata  erroneamente nella sua potenzialità di spese per investimenti. Ed ogni nostro cittadino pagherà questi errori per almeno i prossimi 20 anni!. E cosa fa l'amministrazione CAPPELLO? Non accetta critiche, non accetta consigli, ma strombazza un fantomatico pareggio di bilancio, ottenuto però attraverso l'inserimento di tante voci che andrebbero riparametrate ( TARSU, proventi dal CDS, fondo di solidarietà, IMU, ecc) poiché    – stando a quanto asserito dalla Corte dei conti-  ad esempio l'avanzo di cassa del rendiconto 2012 non potrebbe essere usato ( cosa che invece hanno ora fatto..) al fine di raggiungere il blancio. L'avanzo 2012,  già vincolato per il precedente rendiconto e per il fondo svalutazione crediti, non riveste in questo loro bilancio di previsione le caratteristiche  di avanzo libero e non vincolato, non sembra essere effettivo e la disamina della sua disponibilità non è stata sottoposta preventivamente al vaglio della giunta.

                                                Insomma un disastro!!

Al fine di una corretta rendicontazione contabile- sappiano gli Amministratori targati CAPPELLO- che non basta avere una personale assicurazione che protegge da danni erariali. Per evitare “intoppi” certi, occorre evitare l'inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi affinchè non risultino senza un previo ed approfondito riesame dei presupposti che hanno determinato l'accertamento delle entrate e l'impegno della spesa. Un comportamento contrario determinerebbe una incertezza della parte del risultato d'amministrazione derivante dalla gestione dei residui e  potrebbe implicare anche il mancato rispetto del principio di veridicità del prossimo rendiconto, potendo prefigurare, in casi estremi, una violazione dell'art.476 del Codice Penale.

Ma siamo solo all'inizio. Vigileremo sulla corretta stesura della documentazione relativa al Patto di Stabilità – riferitoci già rispettato (!?!?!?) attraverso un comunicato addirittura precendete al Consiglio. Invece – in Assise-  non hanno potuto che glissare davanti all'evidenza che “forse” si rientrerà nei parametri solo grazie ad una applicazione ( attenta e precisa??) della recente 35/2013 che permette di escludere dal calcolo del “patto di stabilità” i pagamenti dei debiti di parte capitale (..le enormi SPESE per strade, PARCHEGGI, CIMITERI, EDILIZIA!!..) esigibili alla data del 31.12.20112 ( condizioni tutte da  verificare...!!!! ).                                          In conclusione :

TARSU gonfiata in cui inseriti residui attivi francamente NON esigibili, Fondo si Soliderietà Comunale ( ex trasferimenti erariali) apparentemente non ben calcolati, problematica IMU non considerata, Imposte di pubblicità non controllate a dovere, Addizionale IRPEF già al massimo, TOSAP e Diritti sulle pubbliche affissioni come sempre tra mille problematiche.

                        Abbiamo però diverse nuove notizie:

1- ZERO  nuovi fondi sui servizi al Cittadino,

2- aumento ( oltre 30 milioni di euro!!) del debito per investimenti nell'edilizia,

3- aumento dell'IMU al massimo ( grazie anche a LETTA), e soprattutto

un secondo nuovo MUTUO ( dopo quello del 2012) di oltre 1.5 milioni di euro per finanziare l'edilizia magistralmente orchestrata dall'acuto “ufficio Tecnico comunale”. Il tutto condito da accuse infamanti ai consilgieri d'opposizione, rei d'aver compiuto il reato di “lesa maestà” permettendosi di criticare la proposta di Bilancio, sorrisetti sbeffeggianti all'indirizzo dell'opposizione che chiedeva di relazionare sulle mozioni proposte e rifiuto sprezzante di pavidi Assessori, timorosi di parlare ma energizzati dalla rassicurante ( per loro)presenza del “capo” . Assessori ( uno a dire il vero..) che però prima del Consiglio si erano appellato all 'etica politica ( ed alla vecchia amicizia di paese..) chiedendoci di non presentare mozioni e non accennare a “problemucci” personali (!!). Gli stessi però successivamente – incassata la nostra signorilità -non hanno  evitato di sbeffeggiare l'opposizione quando agli stessi si chiedeva di relazionare su argomenti da loro stessi proposti. Per Piedimonte ( e per tantissimi ignari cittadini..) è un bene se questa Amministrazione vada a casa quanto prima possibile!! Per il resto, rifacendosi sempre alle parole già citate del Consigliere Pepe ( nel 2006): “cosa può fare l'opposizioe se non controllare le carte, fare rimostranze in comune e trasmetterle agli organi di competenza per le necessarie e doute verifiche? ”. Nuove spese, un nuovo muto e zero soldi per i nostri servizi al Cittadino...resta però confermata l'elemosina di 80.000 annue con la quale il “Campione” fa annualmente l'elemosina al fine di rivendersi il tutto sui giornali !              Complimenti


                                                 - Impunitas semper ad deteriora invitat -


 Comunicato Stampa del Gruppo Consiliare Forza Italia                           








GIOVANNI LAVORNIA NUOVO PRESIDENTE DI PATTO PER L’ALTO CASERTANO.


Dott. Giovanni Lavornia

DRAGONI – Nell’ultima l'assemblea dei soci dell’Associazione Patto per l’alto Casertano è stato eletto come nuovo presidente all'unanimità dei voti, il Dott. Giovanni Lavornia che succede al dimissionario Avv. Giovanni Mastroianni. Patto per l’Alto Casertano è un’associazione sorta per la tutela e lo sviluppo dei territori dell’Alto Casertano, del Medio ed Alto Volturno, e pone come obiettivi fondamentali la protezione e la valorizzazione dell’ambiente e delle culture tradizionali, dell’agricoltura dell’urbanistica e di ogni attività legata al territorio. L’associazione promuove altresì attività nel campo della cultura, della partecipazione alla vita sociale ed in generale in ogni attività capace di poter apportare benefici sostanziali o potenziali collettività dei nostri territori, promovendo iniziative proprie o anche attraverso l’auspicabile contributo di altre associazioni e delle Istituzioni preposte, già presenti nel territorio. Le dette attività sono coniugate altresì da attiva presenza nello scenario politico locale, intercomunale e provinciale, attraverso l’utilizzo di ogni forma di partecipazione politica ed amministrativa diretta o indiretta. Il presidente dimissionario Mastroianni, durante l’incontro, ha illustrato i lavori svolti e gli obiettivi raggiunti sotto la propria guida, rinnovando sempre la disponibilità ad operare con lo stesso spirito di abnegazione nell'interesse esclusivo dell'associazione e del territorio in cui opera.  La scelta delle dimissioni è maturata dagli obblighi istituzionali che lo vedono sempre più impegnato sulla scena amministrativa Caiatina e politica provinciale, essendo presidente del Consiglio Comunale di Caiazzo, pertanto non riusciva a coniugare bene i due ruoli impegnativi. Il neo eletto presidente Giovanni Lavornia lusingato della scelta unanime dell'assemblea dei soci, è pronto a guidare l'associazione chiedendo comunque il sostegno ai due membri del direttivo Avv. Giovanni Mastroianni e Dott. Marco Negri per il raggiungimento di ambiziosi obiettivi prefissati nel quinquennio che lo vedranno alla giuda dell'associazione. Non ci resta che augurare buon lavoro a Giovanni Lavornia ed un in bocca al lupo a tutta l'associazione Patto per l'Alto Casertano.
Pietro Rossi

ESCLUSA A CASERTA LA LISTA DI ZAGARIA PER LA CORSA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PD


Gianluca Pascarella
PIEDIMONTE MATESE . Dopo l’esclusione della Lista per l’Assemblea Nazionale del Partito Democratico  legata a Raffaele Zagaria è scoppiata la polemica nel gruppo Renzi. Gianluca Pascarella coordinatore del movimento per l’alto casertano ribatte che è vergognoso quello avvenuto ieri sera in provincia di Caserta.  Picierno, Marino, Caputo, ma quali rappresentanti di Matteo Renzi? Solo arrivisti e poltronisti. L’esclusione dalla liste per la corsa all’assemblea nazionale della rappresentanza di un intero gruppo legato a  Raffaella Zagaria, candidata alle scorse primarie e alla Camera dei deputati in quota Matteo Renzi (l’unica), gruppo rappresentato dall’Associazione provinciale Big Bang Net Dem Caserta, territorialmente eterogeneo, che ha creduto nel progetto del Sindaco di Firenze  da quando tutti votavano Bersani, è un atto politico di gravissima delegittimazione di rappresentatività. I giochi romani  della deputata Picierno, di quello regionale Caputo, ex Bersaniani di ferro e del consigliere Marino  tradiscono gravemente il progetto di Matteo Renzi che non è lotta delle correnti avvenuta qui in provincia di Caserta con i vari Franceschini, Boccia, Veltroni, Latorre e chi più ne ha, più ne metta.”E’ vergognoso quello a cui abbiamo dovuto assistere e pertanto invito i menzionati presunti rappresentanti di Matteo Renzi, con la presenza dei deputati Famiglietti e Lotti, a spiegare pubblicamente in una conferenza stampa le motivazioni di un atto di tale gravità politica. Non è questo il Progetto di Matteo Renzi, e se questi sono i presupposti, non possono essere questi i nostri rappresentanti”.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI ALIFE APPROVA IMPORTANTI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI PER FAR FRONTE AL MOMENTO DI CRISI


Giuseppe Avecone

Alife –Consiglio comunale tranquillo quello che si è tenuto mercoledì, 27 novembre 2013 ad Alife, e che ha portato all’approvazione di diversi regolamenti comunali, tra cui quello sull’Ordinamento degli uffici e dei servizi,  alla luce dei principi contenuti nel D. Lgs. n. 150 del 2009, quello di contabilità e quello inerente il trasporto scolastico. Altro argomento licenziato dai consiglieri comunali è stato il rinnovo dell’affidamento del servizio di tesoreria per il prossimo quadriennio 2014/2018, con l’approvazione del relativo bando e schema di convenzione. Sui punti esposti la maggioranza del Sindaco Giuseppe Avecone ha votato compatta a favore (mancava il solo assessore Giulio Riccio, assente giustificato, che ha fatto recapitare regolare certificato medico nel corso della seduta), mente l’opposizione si è astenuta (mancava il capogruppo Daniele Cirioli). Ma forse la questione più spinosa era legata al nuovo tributo sui rifiuti, la Tares,  ed il relativo regolamento: in questo caso l’opposizione ha espresso voto contrario, dopo aver avanzato l’ipotesi di un rinvio della discussione, ed addirittura un ritorno alla Tarsu, almeno come tariffe. “Impossibile poter pensare ad una sospensione – ha presto sentenziato il Sindaco Avecone – anche perché l’approvazione del regolamento viene prima di tutto. Nessun tributo può essere imposto alla cittadinanza se non c’è un ordine legale alla base. E’ fatto obbligo di legge quello di approvare dapprima il regolamento e poi imporre il tributo”. Oltre al rinvio dell’argomento, l’opposizione aveva chiesto di tenere maggiormente conto delle agevolazioni previste per questo tributo e di recuperare il minor introito del saldo Tares da altre imposte. Il Sindaco Avecone, ricordando che sono previsti sgravi fino al 42% dell’imposta totale, ha precisato che comunque “entro il 31 dicembre si pagherà solo il 40% del tributo dovuto per l’anno 2013, e questo è un segnale forte alla cittadinanza. Il Comune di Alife, per il fatto che gestirà da quest’anno “in house” (internamente e non più tramite società esterna) il sevizio, andrà a risparmiare molti quattrini. Poi, tra le tariffe imposte per legge, tra una minima ed una massima noi abbiamo applicato la minima possibile, e questo è un altro segnale forte alla cittadinanza. In questo Comune non si parlerà più di Tarsu, poiché parlare di Tarsu significa avere la Pubblialifana di fronte. Punto”. Diverbio con il consigliere d’opposizione Maietti, che aveva dichiarato che “siamo contro la legge” poiché non è stato previsto un fondo nel bilancio di previsione 2013 a copertura del mancato introito delle agevolazioni previste. Avecone, supportato dal revisore dei conti presente in aula, ha subito smentito sostenendo che è tutto previsto dal piano finanziario che approvato stasera sarà da corredo al bilancio preventivo da portare in assise tra due giorni (il 29 novembre 2013, ndr).”Altri Comuni non solo si sono fatti pagare dalla propria cittadinanza il 100% del tributo previsto entro il 31 dicembre 2013, ma della Tares hanno applicato le tariffe più alte; noi invece abbiamo applicato le minime previste per legge. Alife, inoltre, ha la minor tassazione in tutto l’alto casertano per quanto riguarda l’addizionale comunale all’Irpef, l’IMU ed ora la Tares: il nostro unico principio è essere vicini alla cittadinanza ed alle persone in difficoltà”.    
Pietro Rossi