04 dicembre 2010

I GIOVANI DELLA DIOCESI PARTECIPANO ALLA 46^ SETTIMANA SOCIALE.


ALIFE. L’ Ufficio Diocesano per i Problemi Sociali, del Lavoro, della Giustizia, della Pace e la Salvaguardia del Creato della Diocesi di Alife Caiazzo, di giovane costituzione, ha partecipato quest'anno per la prima volta alla Settimana Sociale dei cattolici italiani, tenutasi a Reggio Calabria. L'evento che la Chiesa realizza periodicamente e che ha sempre numerose aspettative per il futuro del Paese. Milleduecento i partecipanti da ogni diocesi d'Italia, per la prima volta anche trecento giovani, rappresentanti il Progetto Policoro e altri movimenti ed associazioni. La cornice del Teatro Cilea di Reggio Calabria ha regalato un'atmosfera austera e solenne a tutte le conferenze; mentre il paesaggio e soprattutto gli spazi dell'elegante Centro Congressi di Altafiumara di Villa S. Giovanni hanno rigenerato lo spirito e il corpo. Grandi ed illustri i relatori, i membri del Comitato scientifico ed organizzativo e delle Assemblee; fra i tanti: BAGNASCO, BREGANTINI, DIOTALLEVI, NERVEGNA, PEREGO, MIANO, SAVAGNONE, NOZZA, nomi che sono stati ospiti negli scorsi anni della nostra Diocesi. La Diocesi di Alife-Caiazzo per l’occasione è stata rappresentata da M. Domenica Mezzullo collaboratrice, Sabina Mattiello, AdC del Progetto Policoro e Annamaria Gregorio, direttore. Facendo tesoro dell’esperienza vissuta, hanno ribadito le partecipanti all’evento, tornando a casa, cariche di entusiasmo, siamo pronte a rimetterci al lavoro, per il nuovo anno e, accanto alla ripresa del percorso formativo per giovani e famiglia su nuovi stili di vita, dal titolo “La vita … un puzzle da mille colori”, iniziato quest’anno, con un buon esito, perché il format sperimentato ha utilizzato forme nuove, facendo maggior presa soprattutto sulle nuove generazioni, il tutto intriso di Vangelo e Dottrina sociale, stiamo programmando, con la Caritas, in via sperimentale anche un’attività itinerante, da ripetersi annualmente, con quattro parrocchie “campione” per volta, due per forania, in cui iniziare ad implementare quella collaborazione, desiderata ma non sempre attuata, tra realtà ecclesiali ed attori sociali, all’insegna delle encicliche, per il bene comune, perché è importante educare ed educarci ad essere testimoni nella comunità civile.

Pietro Rossi

DISSERVIZI SULLA LINEA FERROVIARIA NAPOLI-PIEDIMONTE MATESE.


Alife. Unicocampania U è la tariffa che consente di spostarsi da e per Napoli, o tra comuni diversi da Napoli con interscambio a Napoli. In particolare, il territorio regionale campano è suddiviso in 11 fasce tariffarie. Diversi i titoli di viaggio per soddisfare le esigenze dell’utenza tra cui biglietto orario, giornaliero, week-end giornaliero, abbonamento mensile e abbonamento annuale. Il titolo di viaggio dà accesso all’intera rete del trasporto pubblico locale di Napoli (bus, filobus, metropolitana, treni, funicolari, tram) e consente l’utilizzo combinato di tutti i mezzi delle Aziende aderenti al Consorzio UNICOCAMPANIA necessari allo spostamento. Questo tipo di biglietto dovrebbe servire anche per viaggiare sulla linea Napoli-Piedimonte Matese, la famosa e storica “Alifana” che collega Napoli con l’alto casertano, ma non è così, come ci segnala il Prof. Giacomo Venditti di Alife. Avendo deciso di recarmi a Napoli il fine settimana, sabato 4 dicembre 2010, racconta il Prof. Venditti, preventivamente mi sono recato alla stazione di Alife per l’acquisto di due biglietti week-end U6 da euro 6,90(la speciale tariffa per i collegamenti tra Napoli con i comuni della fascia U6), alle ore 16,15 poiché la biglietteria è aperta solo dalle ore 11,00 alle 17,00. Gentilmente mi viene riferito che non vi sono biglietti della tipologia richiesta. Allora mi sposto alla stazione capolinea di Piedimonte Matese per cercare di acquistare i due biglietti week-end U6 Alife-Napoli. Anche qui mi danno la stessa risposta, cioè che non vi sono biglietti della tipologia week-end U6 da euro 6,90 per il tragitto Alife- Napoli. Dopo essermi lamentato con l’addetto alla biglietteria ho chiesto di scrivere un reclamo dell’accaduto e sono tornato a casa senza aver potuto acquistare i biglietti. Mi viene da ridere, continua Venditti, a pensare quando vedo quei convegni o quelle promozioni-progetto , tipo “La Ferrovia dell’arte e del gusto” , piene di dirigenti e politici, che servono ad incentivare l’uso del mezzo di trasporto pubblico e il turismo nelle zone dell’alto casertano, che muoiono, senza una ricaduta effettiva sul territorio, ma che sono state utili solo per chi le organizza e solo per quei pochi giorni. E tutti gli altri 365 giorni cosa succede? Il viaggio dei pendolari come si svolge? Ed il viaggiatore occasionale come può usufruire in modo adeguato dei vantaggi del viaggiare in treno?

Pietro Rossi

Il Sen. Nicola Mancino presenta l'ultimo suo libro a Caserta.


CASERTA. L’”Associazione Carta’48” è lieta di annunciare la presentazione dell’ultimo volume di Nicola Mancino “Giustizia sotto tiro” che avverrà il prossimo venerdì 10 dicembre, alle 17 e 30, presso i saloni dell’Unione Industriali di via Roma a Caserta, evento organizzato in collaborazione con la rivista “L’Ago e il Filo”. “L’autore, dopo il suo quadriennale impegno quale Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, presenta nel volume gli interventi più significativi tenuti nella funzione: da quelli per l’inaugurazione degli anni giudiziari presso la Suprema Corte a quelli per il plenum del C.S.M., con una scelta che fa emergere il portato di chi, come Nicola Mancino, ha coniugato l’esperienza di giurista con quella di politico e di uomo delle Istituzioni. Particolarmente toccanti le pagine di memoria dedicate ad uomini come Aldo Moro, Vittorio Bachelet ed altri. Il messaggio di fondo che emerge dalla lettura del volume, incentrato sulla tanto spesso discussa e annunciata riforma del sistema giudiziario, è duplice: da un lato la necessità di un ancoraggio forte ai valori e alla linea maestra tracciati nella Carta costituzionale, dall’altro che vi sia, su un tema strategico per il Paese, un vero e serio confronto tra le forze parlamentari, per la realizzazione di riforme condivise e durature. La lettura del libro non è destinata solo agli operatori del diritto, ma al grande pubblico perché il significato di fondo che emerge è la necessità non di rinunciare alla propria identità ideale e culturale, ma far venir prima il rispetto delle Istituzioni repubblicane e cioè, in sintesi, il bene generale del Paese. Così come mirabilmente fecero nell’Assemblea costituente uomini dalle idee molto diverse, ma di una generazione più grande”. I lavori saranno coordinati dal parlamentare Stefano Graziano; introdurrà la discussione Franco De Michele ( Associazione Carta’48 ) e tratteranno del volume: Andrea Della Selva ( Presidente del Tribunale di S. Maria C.V. ) , Raffaele Ceniccola ( Avvocato Generale della Corte di Cassazione ) e Antonio Lamberti ( Avvocato e Docente Universitario ). Concluderà l’intervento di Nicola Mancino.

Uscita pubblica dell’Associazione EnoGastronomia Italia.


CASERTA. Presentata al pubblico l’Associazione EnoGastronomia Italia (E.G.I.). L’incontro, svoltosi a Caserta il 27 novembre nella sala convegni dell’I.S.I.S. “Galileo Ferraris”, è stato aperto dai saluti del Presidente, dott. Renato Vitagliano, artefice della nascita dell’Associazione, e del Sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti, il quale ha elogiato questa encomiabile iniziativa che costituirà un’opportunità di sviluppo per la città e l’intera provincia, oltre che una grande occasione di visibilità a livello internazionale. Nel corso della presentazione sono state illustrate le iniziative che l’Associazione intende realizzare. In particolare, il Presidente Vitagliano ha annunciato che è stata individuata quale sede permanente delle attività, l’emiciclo di destra della Reggia di Caserta, struttura di grande prestigio storico-artistico e rispondente alle finalità dell’associazione. La posizione della struttura è senza dubbio strategica per realizzare gli obiettivi dell’associazione, consistenti nella esposizione, promozione e vendita delle eccellenze eno-ganostronomiche italiane. Moderatore dell’incontro la Dirigente Scolastica dell’I.S.I.S., dott.ssa Antonietta Tarantino, che per impegni scolastici, ha lasciato il compito al vice preside, prof. Rivetti, il quale ha illustrato l’importanza che tale iniziativa potrà avere per il futuro dei giovani interessati al settore enogastronomico. Sono poi intervenuti il prof. Raffaele Mannarelli, Preside dell’Istituto Alberghiero di Teano e gli altri soci fondatori dell’Associazione, dott. Domenico Ocone, avv. Vittorio Giorgi, ing. Carlo Stasi e arch. Rosa Bonavolontà, i quali - in relazione alla propria funzione nell’E.G.I. - hanno illustrato le potenzialità della iniziativa e le opportunità che ne deriveranno anche per lo sviluppo dell’economia locale. L’incontro si è concluso con la degustazione di prodotti tipici locali, sapientemente preparati e presentati dai docenti e dagli studenti del Ferraris, che hanno dato prova concreta delle proprie capacità.

c.s.

Gli Splendori del ‘700 nei Luoghi Vanvitelliani, del Grand Tour e del Barocco in Campania.

SAN POTITO SANNITICO. Da San Potito Sannitico a Sorrento, Viaggio nel ‘700 musicale con l’Orchestra da Camera di Caserta nei luoghi Vanvitelliani, del Grand Tour e del Barocco in Campania il ciclo di concerti Napoli > Vienna > Praga > Mannheim , “viaggio musicale” dell’ Orchestra da Camera di Caserta, Antonino Cascio / direttore, attraverso le maggiori Scuole del ‘700, nei Luoghi Vanvitelliani, del Grand Tour e del Barocco in Campania, prosegue, domenica 5 dicembre, con un doppio concerto: a S. Potito Sannitico / Chiesa di S. Antonio, ore 11.30 e a Sorrento / Chiesa dei Servi di Maria, ore 19.00 . L’Ensemble Barocco eseguirà brani di Jan Zach, Franz Anton Hoffmeister, Johann Baptist Vanhal, Johann e Carl Stamiz e Antonio Sacchini, autorevoli esponenti di aree culturali differenti ma accomunabili nell’affermarsi dal nascente stile classico; e ciò vale anche per il brano dell’operista Antonio Sacchini, che, sia pure nell’impostazione rigorosa della tradizionale sinfonia d’opera, presenta, nel primo, tempo, chiari ed evidenti elementi del nuovo stile sinfonico d’oltralpe. Un duplice viaggio quindi: musicale, attraverso le varie scuole europee del Secolo dei Lumi - Napoli, Praga, Vienna e Mannheim - e turistico - artistico, attraverso i principali luoghi vanvitelliani – la Reggia di Caserta e San Leucio -, del Settecentesco Grand Tour – Ercolano e Sorrento - e del Barocco in Campania, soprattutto di Terra di Lavoro – Pietramelara, Pietravairano, Maddaloni, Capua, Caiazzo, S. Potito Sannitico, Teano -, prediligendo autori poco eseguiti e location e in gran meno visibili, allo scopo di animarle e creare motivo di interesse attorno ad esse. Di particolare menzione, in tale ambito, il concerto presso la Chiesa di S. Pietro Apostolo di Maddaloni, in calendario, l’8 dicembre ore 11.30, realizzato in concomitanza con l’esposizione della restaurata Tela di S. Giorgio di anonimo del XVII secolo ed attribuita da autorevoli studiosi alla scuola del Caravaggio. Il “viaggio musicale” dell’Orchestra da Camera di Caserta proseguirà in Terra di Lavoro a Pietravairano / Chiesa di S. Eraclio (martedi 7 dicembre ore 19.30) e Maddaloni / Chiesa di S. Pietro Apostolo (Mercoledi 8 dicembre ore 11.30) con tappe nei luoghi del Settecentesco Grand Tour: Piano di Sorrento / Convento delle Agostiniane (domenica 12 dicembre ore 11.30) e Ercolano / Villa Campolieto (mercoledì 22 dicembre ore 20.00).

Viale Margherita e il Lido negli anni della ricostruzione.


Mondragone. Una strenna per la città. In tutte le edicole e librerie di Mondragone, un nuovo ed interessante lavoro di Pasquale Schiappa e Claudio Di Lorenzo, "Viale Margherita e il Lido negli anni della ricostruzione", Una ricerca che viene alla luce a completamento di uno studio sulla vita e sugli abitanti delle grandi arterie cittadine, nel periodo post-bellico della ricostruzione, a distanza di diversi anni da quelle relative a Piazza Umberto con Corso Vittorio Emanuele e Corso Umberto, già pubblicate precedentemente. Si tratta di immagini di Mondragone che, senza sterile nostalgia, gli autori cercano di offrire ai giovani, nel tentativo di far conoscere un periodo di grande trasformazione per l'intera città, quando cioè comparvero i problemi della ricostruzione economica e, accanto ad essi, cominciarono ad affiorare un bisogno di vita nuova e la sensazione di essere usciti da una notte buia, dopo che la guerra aveva sconvolto il nostro territorio e rimosso la popolazione da un lungo e radicato torpore sociale. "Così irruppe", così com'è scritto nella prefazione, "con forza travolgente e incontenibile, la ricerca di un'autenticità con le forme moderne dell' organizzazione sociale e politica e in questo modo, con un clima completamente diverso, si concretizzarono lo slancio della ricostruzione e la forza delle aspettative che fecero superare gli ostacoli più gravi rappresentati dall' eredità della guerra". Leggendo il libro, ci si accorge sin dalle prime pagine che i personaggi descritti sono, talvolta, un pretesto per potersi soffermare su veri e propri frammenti di cronaca e di sapere primitivo utili, soprattutto ai giovani, per comprendere meglio la società in cui viviamo e per costruire una vera identità di uomini del nostro tempo.

c.s.