20 maggio 2016

L'EX SINDACO DI ALIFE AVECONE REPLICA L'ATTACCO DELLA GAETANO


Giuseppe Avecone

Alife “Apprendo e leggo da un blog le dichiarazioni fatte dalla candidata signora Clorinda Gaetano della lista numero 1 “Per Alife” capeggiata dal candidato Sindaco avv. Roberto Vitelli. Prendo atto di quanto proclamato per mero spot elettorale – continua Giuseppe Avecone – nel contempo la invito ad essere più puntuale, precisa ed incisiva elencando tutto ciò che la mia amministrazione comunale non avrebbe fatto e nell’ordinario e nelle programmazioni, rendendomi disponibile sin da ora ad un confronto diretto”. La candidata della lista di Vitelli ha attaccato l’ex fascia tricolore sul fatto che il paese Alife da cinque anni è fermo e che la precedente amministrazione comunale non ha fatto neppure l’ordinario. “Pur mantenendo un profilo di assoluto rispetto personale e politico per l’intera lista, preferisco non controbattere in questo momento, consapevole di poterle pregiudicare la sua campagna elettorale. Intanto con estrema serenità le auguro un buon lavoro attuale e futuro – conclude l’ex primo cittadino – per questo ha come unica ricaduta il bene della nostra comunità“.

L’associazione culturale ‘Tre Grazie’ di Grazzanise presenta il romanzo di Antonella Palermo, ‘Veronica. Solo l’amore non basta’.



L’autrice partendo dalla storia di Veronica ricorda tutte le Veroniche vittime di violenza, non solo fisica. Un amore sbocciato nel periodo adolescenziale che condiziona sogni e scelte. Un amore che forse amore non è, che non risponde all’immaginario di Veronica, di tutte le Veroniche di qualunque età che in nome di questo sentimento sono disposte a rinunciare a se stesse, ai propri sogni, persino alla propria libertà, alimentando il senso di possesso di chi invece nell’altra persona non vede altro che un oggetto da gestire secondo il capriccio del momento. E’ così che Ludovico, il fidanzato di Veronica, la spinge a vivere con sensi di colpa nei suoi confronti ogni volta che percepisce una possibilità di crescita e di indipendenza da parte di Veronica che subisce tutte le colpevolizzazioni che Ludovico le muove sebbene lei si renda conto di non fare nulla di male. Le ingiustificate assenze nei momenti importanti della vita di Veronica, i ricatti morali, tengono la giovane col cuore sospeso. Fino a quando è lei a decidere che è giunto il momento di dire basta per aprirsi finalmente alla vita. A modo suo: con semplicità ma con tanta voglia di respirare, di vivere la sua età rispettando i valori e gli insegnamenti di una famiglia che le è sempre stata vicina, che ha cercato di proteggerla e di allontanarla da quell’amore malato, possessivo, ingiusto, un modo di vivere racchiuso in un’unica espressione: ‘Mi raccomando, a mamma!’.  Un modo errato ed egoistico di intendere l’amore che rivela una immensa carenza, quella della mancanza assoluta e totale del rispetto verso le persone in genere ma soprattutto verso la persona con cui si dovrebbe quotidianamente crescere e completarsi. Il grido di una giornalista, una donna attenta e sensibile, che sottolinea fortemente la carenza di dialogo e di educazione sentimentale che in ogni epoca si può riscontrare , che ai giorni nostri non è più accettabile poiché vi sono le condizioni giuste per porvi rimedio.

Gli alunni del plesso Madonna del Pozzo dell' Istituto Comprensivo "G.Falcone" di Piedimonte Matese rendono omaggio all'Albero della Pace in Alife.

Alife - Nella mattinata di venerdi 13 Maggio, guidati dalle docenti ( nella foto la prof.ssa Giovanna Del Vecchio), gli alunni del plesso Madonna del Pozzo dell' Iac Falcone di Piedimonte Matese, sono usciti per una visita didattica e istruttiva nel Comune di Alife, per giungere poi presso il parco giochi sito nel piazzale antistante la scuola dell'Infanzia in Via Volturno. Di lì poi, insieme alla prof.ssa Giovanna Del Vecchio e alle colleghe docenti che li hanno accompagnati, sono venuti a rendere omaggio all'Albero della Pace sito nel "Giardino della Pace e del Creato" adiacente al parco. Quindi i bambini hanno potuto ammirare l'ulivo della Pace e gli altri alberi piantati in questo spazio dedicato alla memoria storica, ma anche ai diritti dell'infanzia negati. E' stato spiegato loro il significato di questo luogo e dell'Albero della Pace, amico di tutti i bambini del mondo, dedicato a quanti hanno perso la loro vita, e fra questi a tutti quei bambini che hanno perso la vita durante la fuga dalla guerra. Sull'Albero della Pace infatti giace la foto del piccolo Aylan, il bambino siriano di tre anni scappato dalla guerra morto durante un naufragio. Ancora la foto di "Giulio Regeni" giovane attivista per la Pace ed esempio per tutti i giovani di oggi in cerca di veri punti di riferimento. L'attenzione dei bambini è stata focalizzata alle altre immagini legate all'albero di abete vicino all'ulivo della Pace, che fu piantato durante il periodo di Natale (donato dall' Iac "S. Biagio Platani" di Roma). " Quest'albero di Natale- abbiamo spiegato- è dedicato a tutti i diritti dell'infanzia rubata nel mondo". E partendo da ogni singola foto i bambini hanno appreso che nel mondo ci sono tanti loro coetanei che a causa della guerra e della povertà sono costretti a lavorare, a fabbricare i mattoni, a tessere gli abiti che indossiamo. Ore e ore di duro lavoro, costretti a lavorare notte e giorno in cambio di pochi spiccioli. Quando invece dovrebbero andare a scuola e studiare, avere diritto al gioco e a una vita dignitosa. L' ignoranza su questi argomenti diventa complice di ingiustizie e permette la strage di innocenti! Abbiamo ancora ricordato che l'Albero della Pace insieme agli altri alberi che dimorano in quest'area, è l'immagine della difesa del Creato, che va custodito e protetto con le nostre azioni quotidiane. Gli alberi infatti ci donano vita. E' grazie a loro che noi possiamo vivere. "Adesso che andate via - abbiamo riferito- avete imparato una cosa in più e diventate più consapevoli. Abbiamo fatto una lezione di scuola all'aperto. Ricordatevi delle parole dette. Quando pensare a voi, pensate anche ai tanti bambini che non possono avere i vostri stessi diritti, a loro dedicate il vostro pensiero e le vostre preghiere per la Pace pensando a questo messaggio che vi abbiamo spiegato. Ecco perché è importante essere portatori di Pace, seminare la Pace ogni giorno, perché senza Pace non c'è futuro e il futuro è rappresentato proprio da voi e da tutti quei bambini del mondo che in questo momento sono costretti a essere schiavi di un sistema illecito e corrotto. La Pace si studia e si impara sui banchi di scuola ma anche ovunque, proprio come abbiamo fatto durante questo momento di svago davanti all'Albero della Pace". Nel salutare i bambini, li abbiamo ringraziati insieme alle docenti per la loro visita e li abbiamo invitati a ritornare a trovare l'Albero della Pace, insieme ai loro genitori, a parlare di Pace e anche a pregare per la Pace ogni giorno. L'insegnante Giovanna Del Vecchio prima di andare via, a nome delle docenti e della scuola ha ringraziato il Movimento per la Pace per il messaggio di questa giornata. Bisogna investire sui giovani in educazione e cultura per la Pace. Solo così potremo avere dei futuri cittadini attivi consapevoli, maturi e coscienti delle criticità da affrontare e da risolvere, per cambiare le sorti di questo mondo in deriva. La scuola è vera scuola infatti, solo se sa educare alla Pace. "Il sonno della ragione genera mostri". Buon cammino a tutti!