PIEDIMONTE
MATESE – Sabato 22 e domenica 23 novembre, la Schola Cantorum della
Parrocchia di Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese, diretta dalla Maestra Angela
Faraone, ha partecipato al Giubileo dei Cori e delle Corali a Roma. La
partecipazione a questo evento, indetto dal Dicastero per l'Evangelizzazione, è
stata un vero e proprio pellegrinaggio spirituale. L'esperienza
centrale è stata la profonda comunione con migliaia di altri cori e
corali
provenienti da tutto il mondo, uniti dalla fede e dal canto. Questo rappresenta
un'immagine della Chiesa universale che loda e celebra insieme. Il Pellegrinaggio
del coro piedimontese è iniziato con l’attraversamento della Porta Santa di San
Pietro e della Basilica di Santa Maria Maggiore con visita alla tomba di Papa
Francesco, che sono stati
i momenti fondamentali per ottenere l'indulgenza
giubilare e hanno rappresentato un'esperienza di rinnovamento spirituale per
tutti i partecipanti. Sabato sera il Giubileo dei Cori e delle Corali,
ha
organizzato una serie di eventi collaterali ai cui hanno partecipato i Cori e
le Corali arrivati da tutto il mondo che sono stati ospitati nelle chiese
e parrocchie di Roma.

La Schola Cantorum AGP ha animato e curato, insieme al Coro Parrocchiale Madonna di Guadalupe, la liturgia nella Basilica
di Nostra
Signora di Guadalupe e San Filippo Martire, diretta dalla Maestra Angela Faraone, accompagnata
dal Maestro Roberto Di Buccio all’organo e da Aldo Amodeo al
flauto traverso.

Il momento culminante del pellegrinaggio dei coristi
matesini è stata la Santa Messa presieduta dal Santo Padre in Piazza San
Pietro, domenica mattina, alla quale tutti i cori partecipanti sono stati
invitati a cantare insieme. Essere parte del coro che anima una celebrazione
papale è stata un'esperienza di fede unica e memorabile. Incontrare e
cantare al fianco di formazioni corali provenienti da 117 Paesi, con circa
35.000 pellegrini cantori iscritti, è stata un'occasione eccezionale di confronto
artistico, di scambio di repertori e di arricchimento della propria esperienza musicale nel contesto della musica
sacra e della tradizione cristiana. Molto
incisivo il messaggio rivolto da Papa Leone XIV ai coristi in Piazza San Pietro
durante la Celebrazione – “Carissimi coristi e musicisti, oggi celebrate
il vostro giubileo e ringraziate il Signore per avervi concesso il dono e la
grazia di servirlo offrendo le vostre voci e i vostri talenti per la sua gloria
e per l’edificazione spirituale dei fratelli. Il vostro compito è quello di
coinvolgerli nella lode a Dio e di renderli maggiormente partecipi dell’azione
liturgica attraverso il canto. Oggi esprimete appieno il vostro “iubilum”,
la vostra esultanza, che nasce dal cuore inondato dalla gioia della grazia.

Tutto
l’insieme dei sentimenti e delle emozioni che nascono nel nostro intimo da un
rapporto vivo con la realtà possono trovare voce nella musica. Il canto, in
modo particolare, rappresenta un’espressione naturale e completa dell’essere
umano: la mente, i sentimenti, il corpo e l’anima qui si uniscono insieme per
comunicare le cose grandi della vita. Come ci ricorda Sant’Agostino: “Cantare
amantis est”, ossia, “il canto è proprio di chi ama”: colui che canta esprime
l’amore, ma anche il dolore, la tenerezza e il desiderio che albergano nel suo
cuore e, nello stesso tempo, ama colui a cui rivolge il suo canto.
La partecipazione
a un evento di risonanza mondiale come il Giubileo dei Cori ha rappresentato
un motivo di orgoglio e prestigio per la Schola Cantorum AGP,
permettendo di portare la propria tradizione e il proprio impegno musicale in
uno scenario di massimo rilievo.
Pietro Rossi