05 luglio 2013

INTERVENTO DEL COMANDANTE DELLA LEGIONE CC MOLISE COL.GIOVANNI PIETRO BARBANO AL CONVEGNO SULLE “TEORIE E TECNICHE CRIMINOLOGICHE ED ANALISI QUANTITATIVE APPLICATE ALL’INVESTIGAZIONE SCIENTIFICA DEL CRIMINE” ORGANIZZATO PRESSO L’UNIVERSITA’ DEL MOLISE SEDE DI ISERNIA.


Col. Giovanni Pietro Barbano

ISERNIA. Nel corso dell’importante convegno in titolo  in svolgimento nella giornata odierna presso l’Aula Magna dell’Università del Molise di Isernia, organizzato dalla Facoltà di Scienze Politiche dell’Ateneo Molisano,  è intervenuto in qualità di relatore anche il Comandante della Legione Carabinieri Molise Colonnello Giovanni Pietro Barbano che sul tema ha  illustrato  gli organi dedicati alle investigazioni nell’Arma come da testo dell’intervento qui di seguito riportato: “Il convegno odierno si pone come importante occasione di confronto su temi di stringente attualità e di diretta specificità tecnica per coloro che operano nel campo delle investigazioni criminali. Non poteva certo mancare quindi l’entusiastica adesione dell’Arma dei Carabinieri che, nella sua veste di forza armata in servizio di polizia a competenza generale, è particolarmente attenta a mantenere aderente ai tempi ed alle esigenze la sua struttura operativa, operando prevalentemente con reparti dedicati che, oltre ad autonome attività, svolgono compiti di determinante supporto operativo ed addestrativo nel settore delle indagini. E’ il caso, ad esempio, del Reparto Crimini Violenti, istituito il 15 novembre del 2011 nell’ambito del R.O.S. con funzioni prettamente operative destinato ad occuparsi delle indagini sui delitti più efferati che, per modus operandi, conseguenze post delictum,  e rischi di spiralizzazione, creano marcato allarme sociale. E nel contesto d’interesse, per gli aspetti prettamente connessi all’indagine scientifica, si segnala il Ra.C.I.S., con il suo Reparto di Analisi Criminologiche: istituita nel 2005, tale particolare unità cura l’attività di supporto alle indagini svolte dalle strutture investigative dell’Arma sul territorio, curando le interrelazioni tra più eventi criminali, anche allo scopo di definire il profilo criminologico degli autori di delitti. E’ un’unità composta da Carabinieri psicologi, psichiatri, tecnici informatici ed esperti in analisi criminale che, attraverso il puntuale esame della scena del crimine e la precisa interpolazione dei dati emersi con il comportamento criminale, hanno spesso contribuito in modo determinante alla soluzione di casi estremamente complessi. Il Ra.C.I.S. offre inoltre un importante contributo per la formazione del personale dell’Arma in tema di tecniche di sopralluogo e rilievi tecnici, al fine di garantire anche a livello periferico la preparazione professionale per affrontare la scena del crimine in caso di crimini violenti. La valenza di tale strumento è stata sperimentata anche ad Isernia anni orsono, in occasione dell’omicidio di una donna brasiliana, accoltellata nel suo appartamento: proprio la bontà delle acquisizioni probatorie in sede di sopralluogo hanno favorito una puntuale formazione della prova in dibattimento che, unite alle tradizionali indagini testimoniali, hanno consentito la severa condanna del colpevole, confermata anche dalla Suprema Corte.  E ancora, nel settore della formazione per l’affinamento delle capacità investigative, Il Comando Generale dell’Arma ha anche creato uno specifico istituto addestrativo l’I.S.T.I., Istituto Superiore di Tecniche Investigative; inaugurato nel 2008, è una struttura, unica in Italia, voluta dall'Arma per potenziare l'attività investigativa tradizionale, specializzando il personale prioritariamente impegnato nell'attività di polizia giudiziaria sull'utilizzo delle più moderne tecniche di indagine e sull'impiego di tecnologie d'avanguardia. Le materie insegnate sono organizzate in specifici moduli dedicati ai diversi tipi di incarico e strutturati in base alle differenti esigenze di specializzazione da soddisfare in concreto. L'approccio didattico è di tipo pratico e mira a trasferire dal "campo" all'aula le esperienze operative della quotidianità maturate dai reparti investigativi di punta dell'Arma; questa filosofia si riflette sulla scelta di un Corpo Docente di primissimo piano che, oltre a magistrati, professori universitari e professionisti forensi, è costituito, per l'Arma, anche dalle migliori professionalità oggi espresse presso le strutture investigative di eccellenza, quali le Sezioni Anticrimine del ROS, i reparti del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche ed i Nuclei Investigativi provinciali maggiormente impegnati sul fronte delle indagini. Il metodo di insegnamento privilegia le esercitazioni tecnico-pratiche, che simulano situazioni reali e sfruttano come ausili didattici le apparecchiature in uso ai reparti operativi dell'Arma. Fra le materie oggetto d'insegnamento particolare attenzione sarà riservata alle tecniche investigative per la localizzazione e la cattura di latitanti, alle indagini patrimoniali, strumento straordinariamente incisivo nella lotta alla criminalità organizzata, all'analisi criminale ed anche agli strumenti di cooperazione internazionale di polizia per fronteggiare la crescente trasnazionalità dei fenomeni. Presso l’istituto, si tengono specifici seminari di aggiornamento e formazione in tema di “Stalking”, cui partecipano i Comandanti di Compagnia, di Nucleo Investigativo e di Norm, che ricevono un accurato orientamento in tema di indagini sul particolare fenomeno, anche con particolare riferimento allo studio della componente psicologico/psichiatrica che tendenzialmente caratterizza la condotta dei responsabili del particolare reato e che, tra l’altro, rappresenta il tema dell’intervento del Capitano Dominici, previsto nell’ambito della III Sessione. Sulla base delle evidenti sinergie che derivano dal confronto tra le esperienze operative ed il mondo accademico, confermo il plauso all’iniziativa del prof.Di Traglia e della Professoressa Calabrese, ed auguro un proficuo sviluppo dei lavori”. Nel corso della giornata del seminario un intervento è stato effettuato anche dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Isernia, Ten.Colonnello Antonio RENZETTI, che ha illustrato il “Il Modello di Coordinamento tra le Forze di Polizia” previsto dalla Legge n.121 del 1981.
Comunicato Comando Provinciale Carabinieri Isernia

Zurigo e Lucerna protagoniste d’estate

Zurigo

Zurigo
Lucerna
Zurigo è più vicina a Napoli grazie ai collegamenti aerei diretti effettuati da Air Berlin  per luglio e agosto, in poco più di un’ora di volo. Il lunedì si parte da Capodichino alle ore 9.00 e il venerdì alle ore 13.55, mentre il ritorno da Zurigo è sempre il lunedì alle 6.35 ed il venerdì alle 11.40. E allora perché non prendere al volo un aereo e raggiungere questa metropoli definita non a caso “una città in movimento”. Se da un lato l’aeroporto internazionale della città elvetica copre 180 destinazioni del globo, dall’altro la stazione centrale funge da importante crocevia ferroviario europeo per essere a soli 10 minuti di treno dalla stazione, posta all’interno dell’aeroporto stesso. Zurigo, dunque, si presenta  come destinazione comoda da raggiungere offrendo collegamenti ottimali con altre città elvetiche, grazie alla rete di trasporti pubblici più fitta al mondo. Turismo e mezzi pubblici sono infatti  interconnessi tra di loro grazie al Swiss Travel System  www.swisstravelsystem.com.  
Lucerna
Zurigo e l’arte fra passato e futuro
Gli eventi dell'estate a Zurigo sono iniziati ai primi di luglio con la Züri Fäscht, la festa popolare della Svizzera, che si tiene ogni tre anni. Intorno al bacino del lago e in tutto il centro storico sono stati assicurati svago e divertimento ai turisti presenti in città. Hanno fatto da cornice all’evento i grandi fuochi d'artificio spettacolari che hanno illuminato il lago, accompagnati da tanta buona musica. Continuando a sfogliare il calendario delle feste, si può trovare senz’altro l’evento giusto per ogni esigenza. Tanti sono infatti gli avvenimenti ai quali non si può mancare come il Festival di Zurigo che si svolge a luglio, una combinazione unica di opera, concerti, recitazione, danza e prosa, o il Theater Spektakel di settembre, uno dei festival europei più importanti nell’ambito delle forme espressive contemporanee di arti figurative. Per informazioni sulla città e sulle prossime iniziative si può accedere al sito www.zurigoturismo.com, mentre per informazioni generali sulla nazione elvetica è attivo il sito internet della Svizzera Turismo: www.myswitzerland.com. L’acqua potabile non manca certo in città e un bel sorso sarà garantito in ogni momento della giornata bevendo da una delle 1200 fontane, spesso vere e proprie opere d’arte, che si possono trovare lungo le strade e le piazze. La città è un valido esempio di quanto si può offrire all’ospite, sia che viaggi da solo o in coppia, sia che si muova con la famiglia. Da qualche anno è infatti una destinazione indicata per accogliere bambini in qualsiasi periodo dell’anno, grazie alle infrastrutture di numerosi parchi in città e nei dintorni. Anche lo sport è di casa a Zurigo, dove tutto è a portata di mano. La bicicletta è sicuramente un mezzo comodo e pratico per arrivare ovunque, grazie soprattutto al noleggio gratuito per i giovani. Si possono reperire cicli nei pressi di Sihlpost e nelle immediate vicinanze del Museo Nazionale Svizzero, presso Globus City sulla Bürkliplatz, alla stazione ferroviaria di Enge e presso il Swissôtel Oerlikon. Sempre in tema di tempo libero al molo 7 del Limmatquai è possibile trovare pedalò, barche a remi e barche a motore. D’estate sono gli stabilimenti Tiefenbrunnen e Wollishofen ad affascinare, nonché la piscina all’aperto Allenmoos, con attrazioni realizzate su misura per i più giovani. Protagonisti della vita notturna estiva sono gli stessi stabilimenti balneari dove di giorno si fa il bagno e si prende il sole e di notte è un ritrovo al top per un drink accompagnato da buona musica. Anche il panorama culturale di Zurigo è notevole con più di 50 musei ed oltre 100 gallerie, collocate a pochi metri l’una dall’altra lungo la “via dell’arte”, la Rämistrasse. Tra i musei storici degni di nota il Kunsthaus, museo di arti figurative, che ospita ricche collezioni di dipinti, sculture, foto e video, un’ampia raccolta delle opere di Alberto Giacometti e ben 17 dipinti di Edvard Munch, la più grande selezione esposta fuori dalla Norvegia. A pochi passi dalla Stazione Centrale, poi, si può visitare, utilizzando la ZürichCARD (wwww.zuerichcard.ch) da 24 ore o da 72 ore (attiva anche per circolare liberamente su tram, autobus, treni, battelli e funicolari in tutta Zurigo e dintorni), il Museo Nazionale Svizzero, un edificio che ricorda un castello e che risale a più di 100 anni fa dove si può ammirare la più vasta collezione storico-culturale del paese. Ma l’arte, a Zurigo, si vive anche al di fuori di musei e gallerie. Ne sono un esempio la Sala Giacometti nella Centrale della polizia, o le splendide vetrate di Marc Chagall nella chiesa Fraumünster, commissionate all’artista da una famiglia rimasta anonima.  Anche i locali del quartiere di tendenza Zürich-West hanno fatto di Zurigo una metropoli delle feste, qui si può trovare il bar di tendenza di fronte al pub alternativo perché si usa affermare a Zurigo che “dal vecchio nasce sempre qualcosa di nuovo”. Il fascino internazionale attira da tempo stilisti, designer di scarpe, gioielli, tessuti e mobili ed è qui che vengono alla luce gran parte delle creazioni svizzere di design che occupano professionalmente un dodicesimo dei lavoratori zurighesi. Non a caso anche nella ex zona industriale, oggi zona “in” della città, si lavora all’insegna della parola “riciclaggio”. È nel 2006 che i fratelli Freitag hanno voluto realizzare un nuovo “Freitag Shop” dove è ospitata la più ampia selezione di “Individual Recycled Freewaybags” formata da  1.600 borse. La collezione si può trovare in 17 container arrugginiti accatastati uno sopra l’altro. Per la materia prima largo all’inventiva. Qui, vecchi teloni di camion vengono tagliati a mano dai designer di borse e trasformati in esemplari unici funzionali, robusti e resistenti all’acqua insieme a camere d’aria di biciclette, cinture di sicurezza ed airbag usati. Con circa 250 hotel e 15.000 camere, Zurigo propone pernottamenti di ogni genere, dal semplice ostello della gioventù all'hotel di lusso. Per dare un’idea della vita a Zurigo basta entrare nei ristoranti, posti lungo il fiume Limmat, noti per le loro specialità zurighesi dal sapore classico, locali ricchi di storia che riporta ai tempi delle corporazioni artigiane che la governarono Zurigo dal XIV al XVIII secolo. L’ambiente di questi ristoranti è perfetto e gli chef creativi non mancheranno di elaborare piatti della tradizione come la Zürcher Geschnetzeltes, lo spezzatino tipico di Zurigo. E, per soddisfare la voglia di dolci, niente di meglio degli eleganti caffè zurighesi con torte fatte in casa e specialità a base della famosa cioccolata svizzera.
Lucerna porta d’ingresso della Svizzera centrale
Lucerna si affaccia sul Lago dei Quattro Cantoni, immersa in uno stupendo panorama, a cui fanno da corolla le montagne del Rigi, Stanserhorn e Pilatus (dove la leggenda vuole che sia stato precipitato il corpo di Ponzio Pilato in un vicino laghetto e ogni Venerdì Santo appare e, chi lo vede, morirà prima di Natale), mete di escursioni imperdibili. A pochi passi dalla stazione spicca il famoso Kapellbrücke (Ponte della Cappella), realizzato in legno, costruito durante la prima metà del XIV secolo come parte della fortificazione cittadina, per tale motivo ancora oggi le due balaustre sono di diversa altezza per consentire all’epoca la difesa della città.
Harry di Prisco
Il suo nome deriva dalla vicina cappella di San Pietro e i quadri aggiunti nel XVII secolo mostrano scene della città e della confederazione. Ha dovuto  purtroppo  venti anni orsono fare i conti con un terribile incendio che lo ha privato di alcuni dei suoi antichi dipinti che rappresentavano la storia della città e della Svizzera e la vita dei santi protettori. Ricostruito in un anno, oggi appare di nuovo in tutto il suo splendore con gli accorgimenti che la moderna tecnologia offre per evitare il ripetersi di ulteriori eventi disastrosi. In passato, la torre d’acqua collegata al ponte è stata usata come archivio, tesoreria, prigione e cella per le torture. Oggi è diventata il simbolo di Lucerna ed il monumento più fotografato della Svizzera fa parte della fortificazione cittadina ed è stata costruita verso il 1300 ed è di forma ottagonale con un'altezza di 34 metri. Altro simbolo della città è il Museggmauer, la cinta muraria corredata di torri, che ha conservato il suo aspetto originale, costruita nel 1386. Le tre torri sono aperte al pubblico: Schirmer, Zyt e Männli. Sulla Torre Zyt si trova il più antico orologio della città, risalente al 1535 e costruito da Hans Luter. Questo orologio ha la particolarità di suonare le ore un minuto prima rispetto agli altri orologi della città. Altra particolarità di Lucerna sono le case storiche, con 200 facciate dipinte, che fanno da cornice alle piazze del centro storico come quella della Kapellplatz che ospita la cappella di San Pietro del XVIII secolo e la fontana di Fritschi, simbolo del famoso Carnevale di Lucerna. Tra febbraio e marzo le strade della città si animano con fiumi di gente che consumano fiumi di birra, bande musicali e tanta allegria, in pratica uno dei maggiori eventi della Svizzera. Gli altri edifici del centro storico, decorati da insegne, bandiere e motivi floreali, erano sede delle corporazioni medievali della città.  Lucerna è infatti famosa per le sue chiese e le sue piazze. La chiesa gesuita del XVII secolo è la costruzione sacra di stile barocco più antica della Svizzera in cui si svolgono concerti per la sua perfetta acustica, accanto si ergono le due torri della Hofkirche, parte integrante dell’immagine della città. Da buoni turisti occorre fare una sosta davanti al monumento del leone morente, scolpito in una parete di roccia naturale in memoria delle morti eroiche dei mercenari svizzeri alle Tuileries nel 1792. Lo scrittore americano Mark Twain descrisse il Leone di Lucerna come il monumento in roccia più commovente e triste del mondo. Lucerna, ottava città della Svizzera, annovera circa un milione di pernottamenti annuali. Per maggiori informazioni sulla città di Lucerna si può accedere al sito www.luzern.com. A Lucerna tradizione e innovazione avanzano di pari passo, poiché la città ha saputo mettersi in luce anche per il design avanguardistico. Tra le punte di diamante dell’architettura vi è il futuristico Centro d’arte e congressi progettato dall’architetto francese Jean Nouvel. Il KKL è anche un simbolo di «Lucerna, città dei festival» per le sue numerose manifestazioni culturali. Lucerna è il punto di partenza ideale di numerose escursioni verso le destinazioni più belle della Svizzera Centrale. I monti Pilatus e Rigi, la regina delle montagne, si possono raggiungere con impianti di risalita (trenino a cremagliera e cabinovia), così da poter ammirare le autentiche immagini “da cartolina” di Lucerna e dintorni come il pittoresco Lago dei Quattro Cantoni sul quale si affacciano le cittadine di Weggis e Vitznau raggiungibili, tra l’altro, con uno degli storici battelli a vapore gestiti dalla Lake Lucerne Navigation Company SGV. C’è da scegliere tra il più antico “Uri” del 1901 ed il “Gallia” che festeggia quest’anno i cento anni e altri tre battelli a vapore, corse spesso rallegrate da musica jazz. Inoltre fanno parte della flotta 15 eleganti motonavi con allettanti offerte: battello di mezzogiorno (in servizio tutto l'anno); battello dei dolci (che effettua corse durante il calar del sole); battello della fondue; buffet indiano; battello del sushi. Tra i musei degni di nota il Museo Svizzero dei Trasporti, uno dei più ricchi d’Europa ed anche il più visitato della Svizzera che può vantare oltre tremila oggetti esposti (molti sono originali).  Con l’esposizione speciale «Cargo - Il fascino dei trasporti» che è in svolgimento fino al 20 ottobre, l’Arena si è trasformata in uno spettacolare terminal formato da 40 container. L’esposizione affronta aspetti fondamentali relativi al trasporto e alla logistica, trasmettendo in modo ludico conoscenze sulla materia ed offrendo al contempo spunti interessanti sul consumismo e sulle sue conseguenze. Anche la Svizzera, per garantire il proprio approvvigionamento di beni industriali, materie prime e generi alimentari, dipende dalla disponibilità di un numero sufficiente di servizi di trasporto e di mobilità. E la logistica con l’esportazione e l’importazione diventa essenziale per l’economia e  per la vita quotidiana.
Harry di Prisco

Istituzione dell’isola pedonale temporanea in piazza Roma a Piedimonte Matese.


Dott.ssa Anna Maria Ferraro

PIEDIMONTE MATESE.  La Responsabile del Settore Vigilanza del Comune di Piedimonte Matese,  Dott.ssa Anna Maria Ferraro, con l’ordinanza n.51 del 4 luglio 2013 ha adottato delle disposizioni urgenti in materia di viabilità stradale. Come per gli anni precedenti, nella stagione estiva, in particolare nel fine settimana ,a Piedimonte Matese si registra una maggiore affluenza di persone in piazza Roma, nonché un aumento del transito dei veicoli . La Responsabile del Settore Vigilanza, di concerto con il Sindaco e il Consigliere delegato alla polizia municipale ha ritenuto necessario adottare un provvedimento in materia di viabilità teso alla salvaguardia del decoro di piazza Roma, nonché a favorire un gradevole e salutare soggiorno sia della cittadinanza locale che dei numerosi visitatori e turisti, istituendo in forma temporanea l’isola pedonale nei giorni di sabato e domenica, nei mesi di luglio ed agosto, con decorrenza dal 6 luglio 2013. Atteso che per la tutela della salute e della sicurezza delle persone è opportuno eliminare le cause di inquinamento acustico ed atmosferico, determinato dal transito dei veicoli, sono vietati il transito e la sosta dei veicoli con rimozione, in Piazza Roma, dalle ore 20,00 del sabato alle ore 24,00 di domenica,   con l’esclusione dei mezzi di soccorso e di polizia e dei veicoli al servizio delle persone invalide. La Dott.ssa Ferraro nella sua ordinanza ha fatto presente che l’inosservanza del provvedimento comporterà l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dal Codice della strada, nonché la rimozione forzata del veicolo. A controllare l’esatta osservanza dell’ordinanza saranno il  Corpo della Polizia Municipale e gli Agenti della Forza Pubblica.

 Pietro Rossi

Truffe gli anziani, pregiudicato incastrato dalle indagini dei Carabinieri.



PIEDIMONTE MATESE. Grazie alle indagini coordinate dai Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese e condotte dai militari della locale Stazione è stato portato alla luce una reato veramente odioso come quello delle truffe ai danni di persone anziane, facilmente raggirabili. In particolare i Carabinieri hanno smascherato un incallito truffatore, F.R. 34enne di Napoli, con a carico già numerosi precedenti di reato, che utilizzando una tecnica collaudata, si è fatto consegnare da una 80enne di Piedimonte Matese, circa settecento euro in contanti. Secondo quanto accertato dai militari, l’ uomo dopo aver raccolto informazioni sulla situazione familiare, ha avvicinato la vittima, presentandosi come un vecchio amico del nipote che nei suoi confronti aveva un debito, che consisteva infatti nella predetta somma di denaro. Per convincere l’anziana donna, ha finto addirittura davanti a lei di parlare al telefono con il nipote, fin quando non ha ottenuto il denaro. Immediate sono scattate le indagini dei Carabinieri che hanno raccolto una serie di elementi indiziari, avvalendosi di alcune testimonianze e del riconoscimento attraverso l’identikit, riuscendo così ad incastrare il truffatore nei cui confronti è scattata una denuncia alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di truffa aggravata, che già nelle prossime ore potrebbe portare all’ emissione di una misura cautelare.  Comunque le indagini non sono concluse, infatti i militari stanno in queste ore stringendo il cerchio intorno ad un ristretto numero di “soggetti”, tutti di Piedimonte Matese, che sarebbero sospettati di aver passato le informazioni necessarie alla persona denunciata questa mattina, per perpetrare le truffe ai danni di anziane donne del posto.

"INVOLUTION" MOSTRA D'ARTE FIGURATIVA E PERFORMATIVA

Il processo evolutivo si è fermato. E' questo il filo rosso di "Involution": collettiva di arte figurativa e performativa ideata dall’artista Pasquale Sorrentino, che martedì 9 luglio nello Spazio Aveta di Curti (Ce), presenta una sua mostra, affiancata da performance teatrali legate a questo tema.. L'evento, organizzato dall'associazione culturale “Studio 21” di Mondragone e dall’associazione “Le Stelle” di Caserta, in collaborazione con il comitato casertano UNICEF, la compagnia "Etérnit" e il gruppo "Menti colorate", parte dalla visione che nella razza umana sia ormai in atto una sorta di involuzione genetico-sociale, un corto circuito che ha fossilizzato il genere umano. Circa venti le opere polimateriche esposte e tre le performance in programma. Luigi Morra, Pasquale Passaretti e i musicisti Agostino e Marco Pagliaro, tutti della compagnia "Etérnit", presentano "Guarda, Guardami", ispirata a un racconto di Asimov. Un dialogo tra due identitá, che in un contesto di esasperazione dei linguaggi, ricercano la bellezza effimera e frammentaria, nel ricordo e nell'imitazione.  Il gruppo "Menti colorate", Claudio Landi, Cristian Mezzo, Quisilio Miraglia, Beatrice Valente,  mette in scena, su musica dal vivo di Manuel Zito, la condizione dell’uomo contemporaneo; la paradossale incomunicabilità e l’asservimento agli schemi imposti, quali cause della dipendenza massmediatica e del mutamento regressivo.  Nel lavoro di Giuseppe Barigazzi, invece, un moderno Ovidio e la Diotima di Friedrich Hölderlin parlano agli astanti da un carrello della spesa, mentre si interrogano sull’evoluzione e sul significato dell’uomo nella storia. Esposti, inoltre, alcuni degli “orologi invertiti” di Marco Capuano. Introduce la serata Marco Lugni. Sponsor Famiglia Aveta con Spazio Aveta, Art director Raffaele Cutillo. Apertura porte ore 20,00. Inizio performance ore 22,00. Ingresso gratuito.
C.S. 
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