26 gennaio 2011

RICORDIAMO INSIEME -LA GIORNATA DELLA MEMORIA.


Piedimonte Matese- Domani 27 Gennaio, organizzata dall’Amministrazione comunale assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione retto dall’avv. Benny Iannitti (nella foto), si celebra la “Giornata della memoria”. “Nella consapevolezza del fondamentale valore della memoria storica nel delicato processo dell’educazione dei giovani” scrive nella lettera di invito l’assessore comunale Iannitti, “e nel necessario lavoro di rafforzamento dei principi fondanti del vivere civile, questa Amministrazione sta portando avanti il progetto “ Ricordiamo Insieme”. Nell’ambito di tale progetto è previsto per oggi 27 gennaio un incontro di studio e approfondimento sul tema della SHOA’ al quale sono invitati i dirigenti dei vari Istituti Scolastici di Piedimonte Matese unitamente ad una rappresentanza degli alunni. L’incontro si terrà alle ore 11,30 presso l’auditorium del comune in piazza S. Domenico con l’intervento del prof. Giovanni Guadagno, storico. I lavori saranno aperti dall’introduzione dell’assessore alla Cultura e P.I. avv. Benny Iannittti a cui seguiranno varie letture di testi che narrano dell’immane tragedia dei campi di concentramento e dell’olocausto degli ebrei Il termine "Olocausto, come si legge in moltissimi scritti, si riferisce al periodo dal 30 Gennaio 1933, quando Hitler divenne Cancelliere della Germania, all'8 Maggio 1945, la fine della guerra in Europa, in questo periodo furono milioni le persone soppresse dalla follia razziale nei confronti non solo degli ebrei . Pur essendo impossibile accertare l'esatto numero di vittime ebree, le statistiche indicano che il totale fu di oltre 5.860.000 persone. La maggior parte delle autorità generalmente accettano la cifra approssimativa di sei milioni a cui si devono sommare 5 milioni circa di civili non ebrei uccisi. In tutto quindi, ma la cifra precisa ha ben poca importanza, oltre 10 milioni di persone furono uccise dall'odio nazionalsocialista. Tra i gruppi assassinati e perseguitati dai nazisti e dai loro collaboratori, vi erano: zingari, serbi, membri dell'intellighentia polacca, oppositori della resistenza di tutte le nazionalità, tedeschi oppositori del nazismo, omosessuali, testimoni di Geova, delinquenti abituali, o persone definite "anti sociali", come, ad esempio, mendicanti, vagabondi e venditori ambulanti. La maggior parte delle persone soppresse passarono per i campi di sterminio, che erano campi di concentramento con attrezzature speciali progettate per uccidere in forma sistematica. Storicamente il partito nazista prese la decisone di dare avvio alla cosiddetta "soluzione Finale" (Endl"sung), in realtà molti ebrei erano già morti a causa delle misure discriminatorie adottate contro di loro durante i primi anni del Terzo Reich, ma lo sterminio sistematico e scientifico degli ebrei non ebbe inizio fino all'invasione, da parte della Germania, dell'Unione Sovietica nel Giugno 1941. Per i nazisti ebreo era: chiunque, con tre o due nonni ebrei, appartenesse alla Comunità Ebraica al 15 Settembre 1935, o vi si fosse iscritto successivamente; chiunque fosse sposato con un ebreo o un'ebrea al 15 settembre 1935 o successivamente a questa data; chiunque discendesse da un matrimonio o da una relazione extraconiugale con un ebreo al o dopo il 15 settembre 1935. Vi erano poi coloro che non venivano classificati come ebrei, ma che avevano una parte di sangue ebreo e venivano classificati come Mischlinge (ibridi). I Mischlinge venivano ufficialmente esclusi dal Partito Nazista e da tutte le organizzazioni del Partito (per esempio SA, SS, etc.). Benché venissero arruolati nell'esercito tedesco, non potevano conseguire il grado di ufficiali. Era inoltre proibito loro di far parte dell'Amministrazione Pubblica e svolgere determinate professioni (alcuni Mischlinge erano, in ogni caso, esonerati in determinate circostanze). Gli ufficiali nazisti presero in considerazione la possibilità di sterilizzare i Mischlinge, ma ciò non fu sempre attuato. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i Mischlinge di primo grado rinchiusi nei campi di concentramento, furono tradotti nei campi di sterminio. Ma il Terzo Reich considerava nemici non solo gli ebrei, ma anche, zingari, oppositori politici, oppositori del nazismo, Testimoni di Geova, criminali abituali, e "anti-sociali" In sostanza ogni individuo che poteva essere considerato una minaccia per il nazismo correva il rischio di essere perseguitato, ma gli ebrei erano l'unico gruppo destinato ad un totale e sistematico annientamento. Per sottrarsi alla sentenza di morte imposta dai Nazisti, gli ebrei potevano solamente abbandonare l'Europa occupata dai tedeschi. Secondo il piano Nazista, ogni singolo ebreo doveva essere ucciso. Nel caso di altri "criminali" o nemici del Terzo Reich, le loro famiglie non venivano coinvolte. Di conseguenza, se una persona veniva eliminata o inviata in un campo di concentramento, non necessariamente tutti i membri della sua famiglia subivano la stessa sorte. Gli ebrei, al contrario, venivano perseguitati in virtù della loro origine familiare indelebile. La spiegazione dell'odio implacabile dei nazisti contro gli ebrei nasceva dalla loro distorta visione del mondo che considerava la storia come una lotta razziale. Essi consideravano gli ebrei una razza che aveva lo scopo di dominare il mondo e, quindi, rappresentava un ostacolo per il dominio ariano. Secondo la loro opinione, la storia consisteva, quindi in uno scontro che sarebbe culminato con il trionfo della razza ariana, quella superiore: di conseguenza, essi consideravano un loro preciso obbligo morale eliminare gli ebrei, dai quali si sentivano minacciati. Inoltre, ai loro occhi, l'origine razziale degli ebrei li identificava come i delinquenti abituali, irrimediabilmente corrotti e considerati inferiori, la cui riabilitazione era ritenuta impossibile. Non ci sono dubbi che ci furono altri fattori che contribuirono all'odio nazista contro gli ebrei e alla creazione di un'immagine distorta del popolo ebraico. Uno di questi fattori era la centenaria tradizione dell'antisemitismo cristiano, che propagandava uno stereotipo negativo degli ebrei ritenuti gli "assassini di Cristo", inviati del diavolo e praticanti di arti magiche. Altri fattori furono l'antisemitismo politico e razziale della seconda metà del XIX secolo e la prima parte del XX secolo, che considerava gli ebrei come una minaccia per la stabilità sociale ed economica. La combinazione di questi fattori scatenò la persecuzione, certamente nota a tutti i tedeschi e lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti che fu in qualche modo celato dagli stessi esecutori.

Nicola Iannitti

Lavori di sistemazione della rete fognaria.


CAIAZZOIntervento di somma urgenza sulla rete fognaria di via Guadanelle di Caiazzo, lavori disposti dal responsabile del servizio tecnico l’ingegnere Raffaele Marra con la supervisione del sindaco Stefano Giaquinto (nella foto) a seguito di segnalazioni da parte di alcuni cittadini con le quali è stata comunicata la presenza di reflui fognari in Via Stoneman ed in Via Guadanelle nonché la rottura della rete fognaria di piazza Portavetere. E a segnalazione ricevuta, è partita immediatamente la risoluzione. Il delegato dell’Area Tecnica ha effettuato opportune visite di sopralluogo al fine di verificare quanto lamentato e; nel corso delle ispezioni, è stata constatata - con particolare riferimento al tratto di rete fognaria di Via Guadanelle – l’effettiva presenza di reflui che avevano invaso la sede viabile e dato luogo ad infiltrazioni nelle adiacenti proprietà private. Ecco perché sono stati disposti i seguenti interventi: scomposizione della pavimentazione stradale; scavo a mano o con mezzi meccanici; rimozione e trasporto a discarica delle preesistenti tubazioni; fornitura e posa in opera di tubazione in polietilene; fornitura e posa in opera condotta in acciaio; ripristino di collegamenti e degli allacciamenti presenti; riempimento del cavo per la parte inferiore con sabbia e/o pozzolana per la parte superiore con misto cementato.


c.s.

Visita guidata alla Città Santa.


CAIAZZO.Per domenica 30 gennaio il Nucleo “Volontari di Protezione Civile” di Caiazzo, coordinato da Paolo Carangelo, ha organizzato un viaggio sociale a Città del Vaticano, con visita guidata ai musei, alla cappella Sistina e ai principali monumenti, non solo della città “santa”, ma anche di quella “eterna” che la ingloba. Il costo dell’interessante escursione, comprensivo di viaggio a/r con autobus GT, ticket d’ingresso ai musei e guide, è fissato in 20 Euro, pranzo libero a discrezione di ciascun partecipante. Partenza programmata da Alvignano (ore 6,30), Caiazzo, Piana di Monte Verna; possibili ulteriori fermate, sia all’andata che al ritorno, da concordare con gli organizzatori. Chiunque fosse interessato alla partecipazione è pregato di contattare Paolo Carangelo, tel. 392 3368645.

Fonte: teleradionews