15 dicembre 2009

NEL MATESE IMPRESE…MUNICIPALIZZATE. SCAPPANO GLI IMPRENDITORI ONESTI. NESSUNO ADERISCE ALLA “STAZIONE UNICA APPALTANTE”.


PIEDIMONTE MATESE. Ancora una volta registriamo l’amaro sfogo del Prof. Marco Fusco (nella foto) presidente del Comitato Eda 6 CE Piedimonte Matese, ex Presidente del Consiglio Generale della Comunità Montana del Matese noto nell’alto casertano per il suo impegno nel politico e nel sociale. Nei giorni scorsi, racconta il Prof. Fusco,dei giovani imprenditori mi hanno sottoposto una questione che si è rivelata, al riscontro dei fatti, veramente inquietante. Giovani del nostro territorio che hanno investito in piccole e medie imprese nel settore dell’edilizia. Giovani costretti a chiudere o andare via. Giovani che non si sono piegati al sistema criminale. Mi spiego meglio. Le ditte che vincono gli appalti sono sempre le stesse. Ditte trasformate in “municipalizzate”. In diversi comuni c’è un vero e proprio monopolio. Ditte che si scambiano favori anche attraverso il sistema del sub appalto. “Tu non vieni nel mio territorio e io non vengo nel tuo”: così si agisce, e i lavori vanno sempre alle stesse imprese. In spregio a qualsiasi norma. E che dire degli “appalti concorsi”? Da noi questa è la camorra. E i giovani, che hanno investito in piccole attività nel settore dell’edilizia, costretti a fare le valigie e tentare fortuna altrove. Questa è la nostra realtà. Imprese che godono di privilegi enormi, che si occupano di tutto, per nome e per conto delle amministrazioni locali. E non nascondiamo il fatto che in alcune realtà del nostro territorio, le elezioni vengono influenzate da questo sistema. Tanto è vero che laddove si è tentato un rinnovamento della classe dirigente, strani movimenti e strane circostanze hanno costretto giovani che volevano scendere in politica, a farsi indietro. Un meccanismo perverso, che alimenta la disaffezione dei giovani verso le istituzioni e la politica. Stufo di tutto ciò il Prof. Marco Fusco ha rivolto un appello a S.E. il Vescovo Mons. Pietro Farina in cui chiede un intervento in merito. Eccellenza reverendissima,scrive Marco Fusco, sa quante amministrazioni del nostro comprensorio hanno aderito alla “Stazione unica appaltante”? Siamo vicini allo zero. Una delle pochissime eccezioni, è il Parco regionale del Matese. Di questo va dato atto al Commissario dottor. Giuseppe Scialla. Eccellenza Reverendissima, lo sa perché nessuno aderisce? Glielo lo spiego. La stazione unica appaltante è un organismo che espleta le gare d'appalto per tutti i lavori, i servizi e le forniture di interesse comunale, provinciale e degli altri enti che vi aderiscono attraverso la stipula di una convenzione. Si fonda sulle previsioni normative di cui all'art. 19 della L. 109/94 (legge quadro sui lavori pubblici), oggi trasfuso nell'art. 33 del D.L.vo 163/2006 (codice dei contratti pubblici) ai sensi del quale le Amministrazioni, sulla base di apposito disciplinare, possono affidare le funzioni di stazione appaltante ai Servizi Integrati Infrastrutture e Trasporti (ex Provveditorato alle Opere Pubbliche) o alle Amministrazioni provinciali. Nel nostro caso alla prefettura di Caserta.Il sistema delineato dalle leggi finanziarie degli ultimi anni ne ha ampliato l'ambito di applicazione alle forniture ed ai servizi prefigurando la costituzione di aggregazione di enti, allo scopo di uniformare e rendere più celeri gli appalti e, da ultimo, il menzionato art. 33 del D.L.vo 163/206 ha tipizzato, al riguardo, la figura della centrale di committenza. Il Ministero dell’Interno ha sollecitato, soprattutto per l’area del casertano, l’adesione di tutti gli Enti a questo organismo centrale per combattere la camorra e tutte quelle ditte con prestanome che operano solo apparentemente nella legalità. E no dimentichiamo gli scandali scoppiati nel vairanese e nell’alto Matese. Perché aderire alla “Stazione unica appaltante”? In particolare, esso fa parte di un programma per il miglioramento dell'azione della Pubblica Amministrazione. La nuova struttura persegue le seguenti finalità: 1. aumentare l'efficienza delle attività di acquisizione dei beni e dei servizi e di realizzazione dei lavori, soprattutto con riguardo ai piccoli Comuni che dispongono spesso di non adeguate risorse umane e strumentali; 2. affidare le spesso complesse procedure d'appalto ad una struttura specializzata che può più efficacemente garantire funzionalità, efficienza e puntuale rispetto della normativa. Eccellenza Reverendissima, ha capito perché nessuno aderisce a questa “stazione unica”? Eccellenza intervenga, per il bene del nostro territorio e per dare una speranza ai nostri giovani imprenditori perché qualcosa cambi in questa martoriata zona interna della Campania.

Pietro Rossi

SI PRESENTA IL PROGETTO CANTIERI APERTI A PIEDIMONTE MATESE.

Piedimonte Matese. Facendo seguito alla presentazione ufficiale di qualche giorno fa in Regione Campania, oggi 15 dicembre alle ore 18.00, presso la Biblioteca Comunale di Piedimonte Matese si svolgerà un incontro-dibattito per illustrare il Progetto “Cantieri Aperti” per l’edificazione di alloggi in autocostruzione associata da costruire a Piedimonte Matese. Parteciperanno all’incontro l’On. Gabriella Cundari, Assessore Regionale all’urbanistica, l’Avv. Vincenzo Cappello Sindaco di Piedimonte Matese, il Dott. Attilio Costarella Assessore Comunale all’Urbanistica e Carla Barbarella Presidente della Alisei Coop. Molta attenzione, ha spiegato il Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, è stata data a questo progetto in autocostruzione che avvia processi di produzione dell'habitat che hanno come protagonista l'abitante e che sviluppano pratiche di organizzazione rivolte alla costruzione collettiva, alla formazione tecnica, all'integrazione sociale e all'auto sviluppo. Il concetto su cui l'Autocostruzione si basa trae nome e filosofia dalla "partecipazione in gruppo" dei beneficiari. Per questo è materia centrale e fondante di ogni progetto di Autocostruzione la composizione del gruppo di soci, e la sua formazione in termini di know how associativo e tecnico mirata ad una efficace economia d'insieme del progetto. Nel sistema dell' aiuto allo sviluppo, in ambito di edilizia popolare e costruzione dell'habitat, Autocostruzione è uno dei risultati evidenti dei processi di maturazione compiuti in anni di esperienze, lungo il tragitto che ha portato da interventi fondati su logiche di aiuto incondizionato, a volte dispersivo e produttore di inerzie, a processi di coinvolgimento diretto delle popolazioni beneficiarie, intese quindi come motrici del loro sviluppo. L'autocostruzione è uno strumento per una nuova edilizia sociale con un progetto che offre una soluzione a un problema sociale: il disagio abitativo. E’ un programma destinato a nuclei familiari con difficoltà di accesso alla casa, innovativo, semplice ed economico, fondato sul lavoro manuale dei futuri proprietari formati e diretti da professionisti. Una soluzione edilizia che abbatte i costi di costruzione fino al 60% perchè sostituisce il lavoro al capitale. Una abitazione di alta qualità costruita con "tecnologie appropriate" .

Pietro Rossi

Astrambiente contraria alla delocalizzazione delle cave nell’alto casertano.

BAIA LATINA. Ritengo sia doveroso da parte nostra, come cittadini di questo territorio, ed in particolar modo personalmente nella qualità di Commissario provinciale dell’Associazione ASTRAmbiente, Associazione scientifica per la tutela delle risorse dell’ambiente, dichiara Michele Santoro (nella foto), ripercorrere alcune tappe che ci hanno condotto negli ultimi due anni per sensibilizzare le Istituzioni a ciò preposte in vista della conferenza di servizi tenutasi questa mattina presso il Genio Civile di Caserta e rinviata al 18 gennaio 2010 in quanto gli Uffici preposti non hanno depositato agli atti alcuni fondamentali documenti richiesti nella conferenza precedente. Per riaffermare, qualora vi fosse ancora bisogno, il nostro fermo diniego al tentativo di violentare da parte di altri il nostro territorio. In particolare, per quanto ci riguarda molto da vicino nelle previsioni del piano cave, il bacino estrattivo Dragoni_Baia e Latina è interessato per una estrazione di ben 238 milioni di metri cubi di materiale, ed un particolare poi non trascurabile da parte nostra, il Comune di Pietravairano è interessato alla delocalizzazione dell’attività della Società Moccia S.p.a.. Come spesso accade, per la grave problematica di questi giorni, bisogna prendere atto con rammarico che, anche in questo caso la zona del medio Volturno è stata abbandonata e se stessa senza che le Istituzioni o peggio ancora senza che i rappresentanti politici del territorio siano intervenuti a difesa prima del territorio, dell’ambiente e poi dei cittadini. Per questi motivi, riteniamo essenziale prima di tutto informare correttamente i cittadini non tanto su quello che è accaduto ma soprattutto di quanto si prevede che accadrà. Prevedere la delocalizzazione dell’attività estrattiva della Società Moccia S.p.a., da San Clemente di Caserta, e prevedere la sua futura localizzazione nel comune di Pietravairano a ridosso del confine con il Comune di Baia e Latina, significa infliggere un colpo mortale all’ambiente naturale incontaminato della media valle del Volturno e alle attività economiche agricole produttive del territorio. Se la delocalizzazione dell’attività della Società Moccia S.p.a., è stata posta quale condizione essenziale per localizzare e finanziare il Policlinico di Caserta, allora non riesco a capire i motivi per i quali la Regione Campania non si è accorta che a pochi metri dal costruendo policlinico vi fosse in attività un cementificio con annessa attività di cava. E grave, a mio avviso, leggere in una delibera di Giunta Regionale, per l’esattezza la n° 1500 del 2008, che l’attività del cementificio e della cava è incompatibile con il costruendo policlinico e con la crescita demografica della città, come se quando qualcuno ha deciso di costruire o comprare una casa in quella località non sapesse già dell’attività del cementificio e della cava. La loro è stata una libera scelta, e non è giusto che oggi siamo noi cittadini di queste terre a pagare un prezzo enorme per scelte che non ci appartengono. Se quello che abbiamo avuto modo di apprendere in questi giorni risulta al vero, allora tutto quello che stiamo cercando fare per chiamare i cittadini alla mobilitazione diventa tutto una farsa in quanto la decisione presa viene da lontano senza che i nostri amministratori abbiano avuto l’accortezza di accorgersi di quello che in altre sedi altri avevano deciso a danno del nostro territorio. Ed allora appare ancora più strano che le Istituzioni, quando potevano opporsi allo scempio, hanno taciuto o ignorato. Personalmente, negli ultimi anni, ho partecipato a tutte le conferenze di servizi indette dal Genio Civile di Caserta. Quello che mi ha sorpreso, più di tante altre cose strane, è stata la prederminazione di una regia occulta ad eliminare sul nascere ogni parere contrario alla realizzazione di quanto altri hanno deciso senza il consenso dei cittadini del territorio, come se tutti noi non avessimo nessun potere decisionale rispetto a quanto deciso in altre sedi. Tutti ricordiamo per esempio che in una delle prime conferenze di servizi un rappresentante di una Istituzione che doveva dare il parere ambientale era contrario a ciò, puntualmente nella conferenza successiva fu sostituito da altro funzionario che espresse parere favorevole. In un’altra conferenza di servizi, la responsabile del PIT Monti Tribulani, dichiaro che all’interno delle aree PIT l’attività di cava e quindi del cementificio non era compatibile con la vocazione del territorio. Nella seduta successiva fu detto ed argomentato esattamente l’opposto. In una conferenza di Servizi per l’ampliamento di una cava in Provincia di Caserta, il funzionario del settore foreste della Regione Campania, ha espresso parere negativo all’ampliamento di una cava già esistente motivando il diniego in quanto sull’area insiste il vincolo di rimboschimento, cioè si trattava di un’area totalmente priva di vegetazione dove dovrebbe essere realizzato il rimboschimento 8dopo averci portato evidentemente del terreno vegetale). Invece lo stesso funzionario, esprime parere positivo alla realizzazione della cava in località monte Monaco evidentemente non accorgendosi che tutta l’area è coperta da fiorente vegetazione e che quindi la stessa è vincolata ope legis da leggi dello Stato Italiano. Premesso preliminarmente, che l’Associazione ASTRAmbiente è contro ogni forma di attività estrattiva o meglio più in generale è contro ad ogni attività che possa mettere in pericolo l’ambiente naturale, ritenendoci fortemente impegnati nella difesa dell’ambiente contro ogni sopruso. La difesa dell’ambiente in cui viviamo deve rappresentare, per ognuno di noi, un punto irrinunciabile rispetto all’appartenenza politica in quanto rappresenta, il rispetto verso le future generazioni per l’utilizzo che ci hanno consentito dell’ambiente naturale ed alle quali abbiamo il dovere di consegnarlo integro. Prevedere la localizzazione di attività estrattive in una zona unica per le sue bellezze ambientali naturali, o peggio prevedere la delocalizzazione di attività già esistenti in altre parti della provincia di Caserta e decidere di spostare tali attività in zone incontaminate ove il rispetto e la tutela delle risorse ambientali e della natura in generale è grazie al cielo ancora visto come una priorità rispetto agli scempi ambientali che si vedono in altre zone, appare veramente vergognoso. Detto quanto innanzi, l’Associazione ASTRAmbiente esprime la propria totale ed incondizionata contrarietà nei confronti di tutto quanto in atto perpetrato a danno del territorio dell’intera valle del medio Volturno rimarcando la propria totale disponibilità a sostegno di tutte le iniziative di lotta necessarie per scongiurare lo scempio ambientale previsto ed annunziato.

Pietro Rossi

L’EX CONSIGLIERE MELILLO ESTERNA IL MALCONTENTO DEI CITTADINI DOPO LA CHIUSURA DELL’UFFICIO POSTALE DELLA FRAZIONE TOTARI DI ALIFE.

ALIFE. Il malcontento dei cittadini residenti nella Frazione Totari di Alife, dopo la chiusura dell’Ufficio Postale, è stato manifestato dall’ex Consiglire Comunale Antonio Melillo che ha esposto con un pubblico manifesto tutta la vicenda. L’ufficio postale della frazione Totari, racconta Antonio Melillo,veniva aperto circa quaranta anni fa per l’interessamento dei compianti Amministratori locali Avv. Giovanni Fappiano (Sindaco) e Cav. Marcellino Melillo ( Consigliere Comunale ), grazie anche all’intervento dell’allora Senatore del Collegio On. Giacinto Bosco. L’ufficio postale però, dopo varie problematiche cominciate circa cinque o sei anni fa derivanti dal cambiamento dell’Ente Posta, garantiva comunque l’apertura dello sportello a giorni alterni. Dal 1° Dicembre 2009, però, l’ufficio postale di Totari è stato definitivamente chiuso. La perdita di un ufficio che svolge un servizio pubblico nella frazione, commenta Melillo, non è cosa da sottovalutare, perché oltre a creare disagi ai cittadini, soprattutto anziani, arreca danni alla collettività locale e alle zone limitrofe, limitando anche la socializzazione complessiva della comunità.Tale chiusura, inoltre può rappresentare l’inizio di un processo di marginalizzazione, perché dopo l’ufficio postale è possibile che vengano chiuse e la scuola materna e la scuola elementare, con tutti i disagi che ne conseguono. Alla luce di quanto rappresentato, conclude l’ex Consigliere Comunale di Alife, ritengo necessario far sapere ai miei concittadini che il funzionamento a singhiozzo dello sportello postale è stato garantito perché vi è stato per anni il forte interessamento di chi ha saputo rappresentare la comunità locale, bloccando di volta in volta i ripetuti tentativi di Poste Italiane di chiudere l’ufficio. All’atto della chiusura dell’ufficio postale, invece, l’attuale Amministrazione Comunale ha brillato per un assoluto silenzio, quasi che il problema non fosse d’interesse pubblico e che la frazione Totari non appartenesse al territorio del Comune di Alife ( vedi la totale assenza di qualsiasi addobbo natalizio). In conclusione voglio informare, che, anche senza rivestire cariche pubbliche o politiche sento l’obbligo, dopo un lungo impegno amministrativo originato dal consenso degli Amici di Totari, di fare tutto ciò che è possibile per vedere risolti i problemi della frazione a partire dalla riapertura del tanto rimpianto Ufficio Postale.

Pietro Rossi

L'Europarlamentare Patriciello esprime solidarietà al Premier Berlusconi.


Venafro. In seguito all’aggressione subita dal presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi ieri a Milano, al termine del comizio in piazza Duomo, l’eurodeputato Aldo Patriciello (nella foto), ha voluto inviare al premier un messaggio di solidarietà. “Ho appreso con costernazione quanto accaduto al nostro presidente Berlusconi. Al premier esprimo con sincero affetto e profonda vicinanza i miei auguri di una pronta guarigione. Le notizie che giungono da Milano mi tranquillizzano circa lo stato di salute del nostro presidente che spero al più presto di poter incontrare con l’energia e la forza che da sempre lo contraddistinguono. Ma vorrei cogliere l’occasione per dichiarare con fermezza la mia condanna per un simile gesto che, non c’è dubbio, è frutto della violenta campagna d’odio orchestrata da certi circoli politici dell’opposizione. E’ ora che si cambi, è ora che questo clima di scontro venga smorzato, è ora che scene come quelle entrate nelle case degli italiani ieri sera vengano per sempre cancellate. E’ un dovere che il mondo politico deve innanzitutto nei confronti degli italiani. Al presidente del Consiglio dei ministri, all’amico Silvio, va l’espressione della mia grande stima e l’augurio che, al più presto, riprenda il suo lavoro e il suo impegno per il Paese che saprà sostenerlo con la fiducia di sempre in questo momento”.


Fonte: Comunicato Ufficio stampa On. Aldo Patriciello

Il Consigliere Assunta Izzo presenta un’interrogazione sull’opportunità di istituire un servizio scuolabus


CALVI RISORTA. Fedele al programma, personale e di squadra, presentato all’elettorato in occasione delle trascorse elezioni amministrative, il Consigliere d’opposizione al Comune di Calvi Risorta, Avv. Assunta Izzo (nella foto), continua, con incisività ed acume, nella sua azione politica propositiva e di sprone all’Amministrazione in carica. Qualche giorno fa, l’esponente della minoranza guidata dall’ex Sindaco Zacchia ha presentato un’interrogazione sull’opportunità di istituire un servizio scuolabus per i ragazzi che frequentano le scuole del territorio del Comune di Calvi Risorta. La Izzo(IdV) non è nuova ad interventi che mirano a migliorare e, quindi, rendere veramente competitivi i servizi offerti all’utenza da parte delle Istituzioni scolastiche locali e, nel contempo, garantire a tutti pari opportunità in materia di diritto allo studio ed assistenza scolastica. In questo ambito, infatti, sono ampiamente noti gli effetti del suo impegno, sia nella veste di Consigliere comunale, sia in quella di genitore. “La scelta di istituire un servizio di scuolabus – ha affermato il Consigliere Assunta Izzo - renderebbe, i momenti di entrata e di uscita dalle scuole, più sicuri sia per i ragazzi, sia per i genitori stessi, costretti oggi , al pari dei propri figli, a “dribblare” le auto provenienti da ambedue i sensi di marcia con grave rischio per l’incolumità fisica propria e dei bambini. Inoltre – ha proseguito il Consigliere Izzo - questa scelta, qualora venisse attuata, ridurrebbe notevolmente il numero delle auto in circolazione nei momenti di entrata e di uscita dei ragazzi dalle scuole, rendendo, in quelle ore, più agevole il traffico cittadino nelle aree immediatamente antistanti gli edifici scolasti. Si porrebbe fine, al contempo, al fenomeno del “parcheggio ovunque” e, cosa a mio parere da non sottovalutare, rappresenterebbe per i genitori un alleggerimento del peso delle tante incombenze quotidiane. Infine – ha concluso la tenace oppositrice – un efficace servizio di scuolabus, che sostituisse le tante auto dei privati cittadini, costituirebbe una scelta rispettosa dell’ambiente. In virtù di ciò, ho suggerito, qualora si intendesse procedere in questo senso, di orientarsi verso mezzi di nuova generazione”.


Daniele Palazzo