23 ottobre 2008

RICCA AUSPICA INTERVENTI DELLA PROVINCIA ALLE SCUOLE PIEDIMONTESI.


Piedimonte Matese. Il potenziamento degli istituti scolastici del territorio di Piedimonte Matese è tra le priorità indicate dal neo-assessore provinciale alle Risorse Umane Renato Ricca (nella foto). Da poco membro della Giunta provinciale, guidata dal presidente Alessandro De Franciscis, il nuovo assessore si è detto disposto ad avanzare, nell’ambito del piano annuale 2009, una serie di proposte relative al miglioramento della vita degli studenti che quotidianamente trascorrono parte della loro giornata tra i banchi di scuola, nonché della loro formazione scolastica, confidando anche nel supporto del sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello. Tali proposte saranno rivolte non soltanto all’arricchimento della preparazione dei ragazzi, ma anche all’ottimizzazione degli edifici che li ospitano, rendendoli moderni, sicuri ed efficienti. Per l’Istituto Tecnico Industriale “V. Caso” sono previsti lavori di ammodernamento dell’edificio, che riguarderanno in particolare gli infissi di tutte le finestre, non soltanto per questioni di carattere estetico, ma anche per un adeguamento alle attuali norme sul risparmio energetico nei pubblici edifici. Sono state programmate operazioni di riqualificazione anche per gli edifici dell’Istituto Professionale Alberghiero per i Servizi Turistici “V. Cappello”, che inoltre potrebbe godere di una nuova struttura, ovvero quella attualmente in disuso di proprietà del vicino Istituto Tecnico Agrario (ceduta all’Alberghiero su accordo tra le due scuole), quale sede di una foresteria, «un vero e proprio trampolino di lancio per il mondo del lavoro», ha detto l’assessore Ricca. L’attenzione dell’assessore provinciale è andata ugualmente alla preparazione degli studenti, tenendo conto soprattutto dell’importanza che le nuove tecnologie hanno all’interno della nostra società. Nel suo progetto sono infatti compresi interventi di potenziamento delle attrezzature scientifiche e informatiche del Liceo Scientifico “G. Galilei”, che proprio quest’anno ha inaugurato una nuova ala del proprio edificio.
Le istituzioni scolastiche sembrano quindi avere un ruolo centrale nei programmi di Ricca che ha concluso: «È importante fornire ai ragazzi opportunità formative sempre maggiori e qualitativamente alte, al passo coi tempi; ma lo è altrettanto incrementare la funzionalità delle strutture dove la vita scolastica si svolge, per offrire loro un percorso di studi che non lasci lacune nella loro formazione».


Pietro Rossi

Interrogazione con risposta scritta e richiesta atti del capogruppo del PDL Ferrante.


Al Signor Sindaco di Piedimonte Matese

Al Segretario Generale


Oggetto: Gestione del Servizio Urbanistica ed Edilizia Privata - Interrogazione con risposta scritta e richiesta atti.

Il sottoscritto Giovanni Ferrante nelle sue prerogative di Consigliere Comunale:
Premesso che numerosi cittadini hanno lamentato disservizi del servizio urbanistica di Codesto Comune, evidenziando la inosservanza delle procedure di cui all’art. 20 del D.P.R. n. 380 /2001 e delle relative norme regionali, nonché delle disposizioni in materia paesaggistica previste dal D.Lgs. n. 42 /2004.
In particolare viene segnalata la giacenza presso l’ufficio urbanistica di numerose istanze, per le quali, sebbene sia stato acquisito il parere favorevole della Commissione Ambientale, non risulta avviata la successiva fase procedurale con trasmissione alla competente Soprintendenza.
Tale inadempienza determina un inevitabile allungamento dei tempi di conclusione del procedimento, con danno non solo al singolo cittadino ma all’intera collettività che subisce le conseguenti ripercussioni delle inefficienze pubbliche sul ciclo economico del territorio.
Considerato che l’ufficio Urbanistica risulta dotato delle risorse umane e strumentali necessarie all’ordinario espletamento delle competenze assegnate dalla legge e dall’Ordinamento degli Uffici e Servizi e che, in ogni caso, risulta individuato un funzionario responsabile della corretta ed efficiente gestione delle attività.
Rilevato, infine, che il protrarsi dei sopracitati inconvenienti non solo si configurerebbe come inadempienza del personale all’uopo incaricato e remunerato, ma determinerebbe, altresì danno all’Ente per il mancato introito dei contributi concessori.

INTERROGA
La S.V. per conoscere la effettiva situazione delle istanze edilizie esaminate dalla C.E.I. e da trasmettere alla Soprintendenza di Caserta e i motivi che hanno determinato la giacenza delle stesse presso l’ufficio urbanistica.
Si chiede, altresì, di conoscere le iniziative che si intendono adottare per la risoluzione dei suddetti inconvenienti, nonché i provvedimenti per l’individuazione delle relative responsabilità.
Si ritiene, infine, opportuno acquisire copia dell’elenco delle istanze edilizie esaminate dalla C.E.I. e copia dell'elenco di cui all’art. 146, comma 12 del D.Lgs. n. 42 del 22.01.2004, con relativi estremi di trasmissione alla Regione ed alla Soprintendenza.
Si resta in attesa di immediato riscontro al fine di evitare successivi inevitabili segnalazioni alle autorità di controllo giudiziario e contabile.
Piedimonte Matese, data protocollo

Giovanni Ferrante

INDIGNATI E OFFESI GLI STUDENTI E I DOCENTI DEL LICEO CORTESE PROTESTANO PER LA MANCANZA DI AULE.


Comunicatio Stampa


INDIGNATI E OFFESI
i docenti, gli studenti e il personale tutto del Liceo Scientifico “Nino Cortese” di Maddaloni intendono denunciare il proprio grave stato di disagio determinato dal perdurare dalla mancanza delle aule necessarie ad accogliere l’utenza scolastica dell’Istituto.
La circostanza produce un inevitabile disservizio che limita il diritto allo studio degli alunni, a causa delle ripetute rotazioni di classi e chiede ai docenti di espletare la propria funzione in condizioni di assoluta antididatticità (orario “compattato”, discontinuità conseguente alle frequenti rotazioni).
L’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Caserta, debitamente e tempestivamente informato della necessità di reperire nove aule, all’inizio dell’anno scolastico espletava una gara d’appalto per la locazione delle suddette aule: a tale bando partecipava solo un privato, sprovvisto di qualsiasi documentazione; invitava il Dirigente Scolastico a visionare tali aule per constatarne la funzionalità. Salvo scoprire, qualche giorno dopo, che le presunte aule non erano provviste di destinazione d’uso conforme.
Tra le proteste di alunni e genitori sfumava quindi l’opportunità di dare adeguata sistemazione all’utenza.
Dopo circa dieci giorni, una comunicazione del mancato presunto locatore apriva uno spiraglio di provvisoria sistemazione degli alunni, perché lo stesso metteva a disposizione dieci aule in altra struttura di sua proprietà, in attesa della definizione dell’istanza di cambio di destinazione d’uso dei locali proposti alla gara d’appalto. Un solerte funzionario dell’Assessorato all’Istruzione della Provincia trasmetteva al Dirigente Scolastico nota della disponibilità dei locali concessi, dove il Dirigente avrebbe dovuto trasferire circa 170 alunni “in eccedenza” fin dal giorno 14 ottobre.
Per motivi organizzativi, la Dirigenza differiva al 20 ottobre il trasferimento. In data 16 ottobre, una delegazione di docenti, con il Direttore amministrativo, si recava a visionare i locali proposti per poter adeguatamente organizzare, sul piano logistico, l’accoglienza degli alunni.
Gli stessi rappresentavano al Dirigente fondati dubbi sull’adeguatezza della struttura, in termini soprattutto di sicurezza, ad ospitare un numero così cospicuo di alunni. All’osservazione, il Dirigente mostrava l’autorizzazione dell’Assessorato all’Istruzione della Provincia al trasferimento e, comunque, facendo suoi tali rilievi, ne rendeva partecipe l’Assessorato.
Il giorno 17 ottobre un telefax del proprietario comunicava alla scuola che i locali potevano contenere non più di 100 alunni!!!
Frenandosi dalla tentazione di avanzare considerazioni sull’efficienza della macchina amministrativa, docenti, studenti e personale del Liceo non possono tuttavia non richiamare l’attenzione della cittadinanza sulla superficialità e sul pressappochismo con cui si assumono decisioni che investono una comunità di circa 2000 persone, limitando il legittimo diritto allo studio e giocando con l’incolumità di alunni e docenti.
Vale altresì la pena sottolineare l’assoluta assenza istituzionale del Sindaco di Maddaloni, che è anche Assessore Provinciale, e di ben 3 consiglieri che rappresentano la città di Maddaloni in Consiglio provinciale.

Messaggio straordinario dell'Ambasciatrice di Pace Ginocchio contro la riforma Gelmini-Tremonti.


Alife. In merito a quanto sta accadendo nel mondo della scuola perviene l'urgente Messaggio dell' Ambasciatrice internazionale per la Pace Agnese Ginocchio (nella foto, autore Andrea Pioltini ) che invita la società civile alla mobilitazione, a schierarsi contro la riforma Gelmini e sostenere le lotte degli studenti. Di seguito si riporta l'intero messaggio. "Anzichè apporre dei tagli alle scuole per risolvere i problemi economici, perché piuttosto il nostro governo non pensa ad apporre dei tagli agli ingenti stipendi che ogni politico percepisce, a partire dalla sua eminentissima persona? Chi troppo e chi nulla. Dove sta la giustizia? Dove il rispetto delle regole? Dove dunque il valore della Democrazia che significa difesa del popolo? Dove dunque il rispetto della Legalità in uno stato che per primo dovrebbe dare l'esempio di civiltà, ma che invece si comporta esattamente al contrario? Che tristezza! Davvero questo é il governo che ci aspettavamo? Leggi che ogni mattina ci vengono dettate dal trono degli affari, senza darci la possibilità di dialogare per trovare una giusta soluzione, il nostro non é uno stato democratico, bensì uno stato che si sta riducendo in dittatura. Quando si decide di imporre leggi, quando cioé non c'é libertà, ne rispetto per il prossimo specie per le fasce più deboli, quando agli interessi per il bene della collettività si antepongono i propri rendiconti personali salvaguardando cioé le proprie tasche e la propria posizione, allora significa che non c'é da aspettarsi nulla di buono. Il nostro dunque non é uno STATO libero ma una STATO SCHIAVO. Vedete: il papa Giovanni Paolo II qualche anno prima che morisse di fronte alla guerra che minacciava l'umanità e allo scandalo dei potenti che non intervenivano ( o se lo facevano era solamente per una manovra apparente) per porre fine una volta per tutte alle ingiustizie disse: "Dio é nel silenzio"! Intendeva dire cioé che quell' atteggiamento di silenzio, rappresentava la denuncia, ovvero l'indignazione di DIO per gli scandali del male materializzato nelle menti dei potenti di questo mondo. Infatti quando non si ha più il coraggio di ascoltare la voce della coscienza ed opprimerla agli interessi di potere, allora per l'uomo non c'é più via di scampo perché con le sue azioni scellerate non permette a Dio di entrare nella sua vita (alias nella vita della comunità ) e di cambiarla. Urge dunque un sussulto di coscienza! La prima cosa che il politico dovrebbe fare, di destra o di sinistra che sia, non é quella di mettersi ad attaccare o di puntare il dito sull'altro, bensì di scendere a tavolino e dialogare per trovare una giusta soluzione che sia in grado di soddisfare e di salvaguardare 'in primis' gli interessi della collettività. Sì, perché alla fine con tutte queste riforme sarà sempre e solo la società civile ad essere penalizzata e a pagarne i danni. Che senso ha chiudere le scuole di montagna e di costringere quei poveri ragazzi a farli spostare da un luogo ad un altro solo perché nella loro scuola non si riesce a coprire un numero sufficiente di alunni? Ma lo scopo della scuola non era quello di tendere alla formazione, all'educazione, all'istruzione e alla formazione dell'alunno e quindi di non distruggere quei diritti fondamentali come invece ora con la riforma Gelmini-Tremonti si appresta a mettere in atto? Ma le leggi non avevano 'una volta' lo scopo di servire e di tutelare gli interessi del cittadino? Costringere i ragazzi a farli spostare da un luogo ad un altro significa togliere loro anche la serenità ed il diritto di studiare liberamente, di sentirsi cioé uguali e non inferiori agli altri solo perché provenienti da piccole realtà comunitarie. L' Alto casertano-Matesino é costituito da tanti comuni di montagna. Segregarli e accorparli ad altri comuni significa cancellare l'identità di queste singole comunità territoriali di montagna, che sono parte e cultura della nostra storia. Segregateli e cancellateli tutti e alla fine vedremo cosa succederà! Bene ha fatto il presidente del consiglio della Comunità montana del Matese Marco Fusco a lanciare l'allarme. Anch'io mi associo alla sua preoccupazione e lo dico a maggior ragione proprio perché ne ho già fatto esperienza. Mi é capitato nelle mie tappe per la Pace essere ospite in località di comuni di montagna. Le manifestazioni si svolgevano sempre dentro strutture scolastiche, prive però di alunni. Chiedendo alle amministrazioni locali il perché mi fu risposto che a causa del numero inferiore delle classi, furono costretti a farli spostare nei comuni limitrofi. Provai una grande tristezza nel cuore, perché avvertii la netta sensazione della morte di una civiltà e di una storia. Ora dunque mi chiedo: Cosa sta succedendo? Dove andremo a finire? Questo governo con le sue azioni antidemocratiche e calcoli perversi non fa altro che scandalizzare l'intera comunità. La manovra dell'attuale governo è molto pericolosa, molti l'hanno intuito da tempo: sfaldare la possibilità di crescita culturale di uno Stato significa mettere in atto un piano da golpe. Il nostro governo vuole risolvere i problemi economici? Bene, cominci, come ho detto all'inizio di questa mia, ad apportare dei tagli al suo stipendio e a quello dei politici che lo circondano, a condurre quindi uno stile di vita più sobrio e solidale e vedremo come cambierà la situazione economica e come non si risolveranno tanti problemi in Italia. Cominci lui per primo a fare un cambio di rotta e a dare l'esempio di civilità, piuttosto che trovare continue manore per stravolgere l'equilibrio della comunità e peggio ancora del mondo della scuola.
Non posso tacere di fronte a quest'ennesimo attacco alla Libertà, nel nome della Pace e per quello che rappresento ho il sacrosanto dovere di parlare, di alzare la ' voce', ma soprattutto perché dopo averci riflettuto l'ho sentito come un dovere di coscienza. L' impegno per la Pace è strettamente legato a quello per una scuola che sappia essere per tutti luogo di crescita, confronto e maturazione, con l'obiettivo di formare cittadini critici e responsabili. Si ricordi perciò l'attualità del messaggio di don Lorenzo Milani. Si ricordi ìil significato della nostra carta costituzionale, le conquiste democratiche sulle quali bisogna attentamente vigilare.
Occorre dunque un sussulto di coscienza. L'educazione alla Pace é la vera educazione civica del futuro. Bisogna contrastare la cultura dell'ignoranza che genera omertà e mafia. Pertanto il mio invito che rivolgo amichevolmente a politici e società civile tutta a scendere in piazza e mobilitarsi per protestare in massa contro quest'ennesimo attacco alla libertà, contro questa riforma che se passerà distruggerà i connotati della scuola e della nostra storia italiana. Pieno sostegno dunque alle lotte degli studenti, del corpo docenti della scuola e dei sindacati che in queste ore stanno svolgendo azioni di protesta e manifestando per la difesa dei loro diritti fondamentali "(da: Agnese Ginocchio-Ambasciatrice per la Pace
www.agneseginocchio.it )

Fonte:comunicato Stampa

NUOVI TIROCINI PROPOSTI DAL CENTRO PER L’IMPIEGO DI PIEDIMONTE MATESE.


Piedimonte Matese. Con la ristrutturazione del Servizio di Orientamento, che grazie ad uno speciale Protocollo d’intesa si avvale della collaborazione anche di consulenti di orientamento della Regione Campania, sono ripresi i progetti dei Tirocini Formativi promossi presso la nuova sede del Centro per l’Impiego di Piedimonte Matese sita in Via Sannitica. Una buona occasione, come ci ha spiegato la responsabile Dott.ssa Rosa Italiano, che permetterà ai giovani di entrare in un ambiente di lavoro, di imparare direttamente sul campo, di orientare o verificare le scelte professionali e di acquisire un’esperienza pratica certificata che potrà arricchire il curriculum personale. In pratica sono percorsi lavorativi, che durano massimo 12 mesi, non configurabili come rapporti di lavoro ma che consentono di acquisire un’esperienza lavorativa a scopi formativi o di orientamento professionale, rivolti a soggetti che abbiano adempiuto all’obbligo scolastico. I Tirocini di Lavoro & Sviluppo, divulgati dal Centro per l’Impiego di Piedimonte Matese, offrono: - vitto - alloggio - trasporti locali - assicurazione INAIL e RCT - tutoraggio aziendale - un rimborso viaggio mensile per il ritorno al luogo di residenza - assegno mensile di borsa lavoro, variabile da 350 a 530 Euro lordi
Si riportano di seguito alcuni Tirocini in particolare attivi in questo momento e tutti per aziende site nella provincia di Caserta (fra parentesi ti indico il titolo di studio richiesto per l'accesso):

- 1 addetto ai collaudi (preferibilmente laurea), - 1 aggiustatore meccanico (diploma o licenza media con esperienza)- 1 operatore verniciatore (diploma o licenza media con esperienza)- 2 addetti alla produzione (licenza media)- 1 tecnico d'officina (laurea breve in ing. meccanica o diploma industriale settore meccanico)- 3 ingegneri per nota azienda con sede in Avellino- 5 posizioni per laureati in discipline tecniche per azienda di Macerata. Oltre le centinaia di posizioni che vengono inviate settimanalmente.I tirocini offrono delle ottime opportunità per l’inserimento lavorativo in quanto costituiscono una esperienza lavorativa certificata ed utilizzabile anche come credito formativo universitario e che ha buone possibilità di trasformarsi in rapporto di lavoro a tempo indeterminato. L’elenco dei Tirocini attivi è reperibile presso il Settore Orientamento del Centro per l’Impiego di Piedimonte Matese, Via Sannitica Tel.0823/911441.

Pietro Rossi

LA SOLIDARIETA’ NON HA COLORE POLITICO.CENA DI BENEFICENZA PER I BAMBINI DEL CAMERUN.


Piedimonte Matese. Nell’ambito della Iniziativa di Solidarietà in favore dei bambini del Camerun, attivate dall’Amministrazione Comunale su richiesta di Padre Etienne Noel Bassoumboul, si terrà lunedì 27 ottobre, alle ore 20.30 presso l’Istituto Professionale Alberghiero, una cena di beneficenza per raccogliere altri fondi da affidare al religioso camerunense che, dopo due anni di permanenza nella nostra comunità, ritorna nel suo Paese.
L’iniziativa della cena nasce dalla comune volontà di tutti i Consiglieri Comunali, di maggioranza e di minoranza (vedi foto di gruppo), di dare un contributo concreto a nome dell’intera Città e, nello stesso tempo, favorire la diffusione, nella nostra comunità, di una cultura della solidarietà che accomuni tutti, anche aldilà delle divisioni politiche o ideologiche.
Pertanto, tutti i cittadini sono stati invitati a partecipare, ritirando preventivamente il tagliando di partecipazione presso l’Ufficio di Gabinetto del Sindaco, tel. 0823-786410. L’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Avv. Vincenzo Cappello, che annovera tra i suoi obiettivi la promozione di gesti di solidarietà cristiana, ha già stanziato un fondo complessivo di 1.000,00 Euro a favore del programma in oggetto, fondo posto a carico del bilancio comunale, e, certa che anche tanti cittadini vorranno donare il loro contributo all’iniziativa, promuoverà nella città una raccolta di materiale scolastico (penne, quaderni, zaini ecc…), vestiario (abbigliamento e calzature estive), alimenti e medicinali a lunga conservazione; inoltre verranno coinvolti e sensibilizzati le associazioni operanti sul territorio, gli alunni degli istituti scolastici cittadini, gli operatori commerciali e tutta la cittadinanza. La Giunta venne a conoscenza delle drammatiche condizione in vivono le popolazioni del Camerun, in particolare i bambini, tramite una nota di padre Etienne Noël Bassoumboul indirizzata al sindaco di Piedimonte Matese. Il sindaco Cappello è certo che Padre Etienne conserverà un buon ricordo della sua esperienza a Piedimonte Matese: grazie all’impegno di risorse da parte dell’amministrazione da lui guidata e da parte dei cittadini, porterà con sé un aiuto concreto per i suoi bambini.

Pietro Rossi

La riforma Gelmini penalizza la scuola italiana.



Piedimonte Matese. Sul dibattito che ha infuocato la vita politica nazionale e locale in questi ultimi giorni, riguardante i tagli e il rischio di chiusura di alcune scuole montane nel comprensorio del Matese, prospettati dalla riforma scolastica del Ministro Gelmini, è intervenuto anche l’Assessore alla P.I. nonché vice-sindaco di Piedimonte Matese Prof. Costantino Leuci (nella foto). Al Prof. Leuci docente e vice-Preside del Liceo Scientifico “Galilei” di Piedimonte Matese abbiamo rivolto alcune domande.
- Cosa pensa dei recenti interventi del Presidente Marco Fusco e di altri esponenti del PDL locali sulle questioni scolastiche?
- Penso che molto bene abbia fatto Marco Fusco a richiamare l’attenzione dei Sindaci e delle istituzioni del territorio sul rischio che si presenta oggi, alla luce di recenti disposzioni del governo, di veder scomparire plessi scolastici e non solo dirigenze nei centri più piccoli e disagiati del nostro comprensorio e l’Amministrazione comunale di Piedimonte Matese sarà certamente impegnata ad evitare questa scelta sciagurata che, sull’altare del risparmio, sacrificherebbe il pieno diritto allo studio di tanti cittadini e contribuirebbe in maniera decisiva allo spopolamento di questi paesini, dove spesso la scuola è l’unico presidio culturale, non solo per i bambini ma per tutti i residenti. Quanto poi agli esponenti del PDL, essi si limitano, evidenziando anche una scarsa conoscenza del problema, a ripetere le parole d’ordine dell’esercito mediatico di cui dispone il governo: grembiulino, voto di condotta, maestro unico, come panacee dei problemi della scuola, giaculatorie che vengono recitate per nascondere i gravi danni che gli ultimi provvedimenti possono portare alla scuola.
- Pensa quindi che sia giusta l’ondata di proteste che si sta sollevando nel Paese contro la politica scolastica del ministro Gelmini?
- Penso che sia la legittima e necessaria risposta di studenti, genitori e docenti a provvedimenti sbagliati che penalizzano la scuola italiana aggravando i suoi problemi. Si va infatti a restaurare il maestro unico, si reintroduce il voto al posto del giudizio per un bambino di sei anni, si cancella il tempo pieno e la programmazione collegiale e così, di fatto, si smantella la visione pedagogica che , negli ultimi trent’ anni, ha fatto sì che la nostra scuola primaria fosse tra le più avanzate al mondo esempio anche per altri paesi. Viceversa per quella scuola secondaria che presenta problemi diffusi, soprattutto nell’istruzione tecnica e professionale, tanto da far classificare i nostri alunni nelle indagini internazionali OCSA, molto al di sotto della media europea, non si fa nulla, se non tagliare le ore di lezione, tagliare il numero degli insegnanti, aumentare il numero di alunni per classe, tagliare i fondi per l’attuazione dell’autonomia scolastica.
- E della questione delle classi ponte per i bambini immigrati?
- Questo penso che sia un clamoroso autogol della maggioranza di destra che infatti, dopo averlo votata alla Camera, ha sconfessato l’emendamento della Lega. In realtà rivela quale sia la logica di questo governo: rispondere con provvedimenti rozzi e demagogici alle paure dei cittadini dopo averle sapientemente suscitate con campagne mediatiche ed elettorali. Non solo un insegnante, ma qualsiasi persona di buon senso sa che per imparare una lingua bisogna comunicare con coloro che già la parlano e non essere confinati in classi differenziate dove tutti ci sono fuorché i bambini che parlano quella lingua.

Pietro Rossi

Al Castello di Faicchio convegno sulle piante officinali del Matese.




Faicchio. In occasione della chiusura del progetto “OFFICINA PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ERBE OFFICINALI DEL MATESE E DEI LORO USI E TRADIZIONI” PROGETTO FASE C1 S PRM LOR 009”, realizzato nel territorio del Parco, l’RTI risultata affidataria, costituita tra due società sinergiche e a differente specializzazione (Agrotec S.p.A / DM Consulting S.r.l.), ha organizzato sabato 25 ottobre 2008, presso la sala delle Armi del prestigioso castello di Faicchio (BN), il Convegno “Le piante officinali del Matese” in cui interverranno il Presidente del Parco ed consulenti del Gruppo di Lavoro dell’RTI che presenteranno i risultati della ricerca.
Il territorio del Parco Regionale del Matese, ed in particolare le sue incontaminate montagne, si distinguono per una ricchissima e sorprendente varietà di specie floristiche e vegetazionali con particolare riferimento alle erbe aromatiche e officinali, dalle peculiari proprietà e variabilità dei costituenti chimici, che suscitano, allo stesso tempo, curiosità e desiderio di conoscenza.
Per queste ragioni l’Ente Parco, in linea con la filosofia di gestione orientata alla valorizzazione delle eccellenze del territorio e condividendo le problematiche e le esigenze emerse e gli orientamenti in campo scientifico, ha scelto di puntare proprio sull’approfondimento di queste tematiche specialistiche, avviando un corpus diversificato di azioni di ricerca e sperimentazione, con l’obiettivo di studiarne le principali caratteristiche, attraverso il riconoscimento e la caratterizzazione dei principi attivi presenti nelle piante, per poi, in funzione dei risultati ottenuti, verificare sia le possibilità di utilizzo terapeutico dei principi attivi e sia valutare i possibili risvolti occupazionali e di sviluppo socio-economico per le comunità locali.
In completa sintonia con le finalità e le richieste dell’Ente Parco, l’RTI ha scelto di operare con un approccio di tipo olistico, interdisciplinare e, per sua natura, composito, per evidenziare l’importanza di un progetto unitario, anche dal punto di vista della comunicazione che, qui, assume il valore di un filo conduttore per la conoscenza e la valorizzazione delle erbe officinali del Matese, dei loro usi e delle loro tradizioni.
Nello specifico il progetto attivato dal luglio 2007 e concluso per la parte scientifica a settembre 2008 ha condotto un’approfondita e coordinata attività di ricerca e sperimentazione sulle erbe officinali, studiandone le principali caratteristiche attraverso tre fasi principali: la raccolta e la catalogazione, la trasformazione-estrazione e lo studio in laboratorio, la divulgazione.
L’Ente Parco del Matese ha sostenuto e seguito con grande interesse il lavoro condotto dal Gruppo di lavoro dell’RTI, ribadendo l’importanza di pianificare insieme come modalità per la futura promozione della conoscenza dell’uso delle erbe officinali del Matese, anche con riferimento alla cultura erboristica.
Per questo motivo è stato attivato un ulteriore momento di indagine relativo alla conoscenza di rimedi curativi tratti dalla tradizione locale, al fine di integrare i risultati scientifici e divulgare, custodire e trasferire il patrimonio di conoscenze per le future generazioni.
Contemporaneamente alle attività scientifiche il progetto ha realizzato mappe interattive per la localizzazione delle 16 piante di interesse farmaceutico e redatto una pubblicazione scientifica sugli esiti complessivi della ricerca e sul patrimonio di conoscenze con essa acquisito, per rendere fruibili e condivisibili i risultati raggiunti.
L’Ente Parco, quale ideatore e promotore delle attività realizzate con questo progetto, si propone dunque quale riferimento culturale per l’avvio di uno sviluppo sostenibile dell’economia della montagna, attivando studi e progetti per offrire nuove opportunità, in particolare alle comunità locali, legate proprio ad una possibile riconversione produttiva dei terreni agricoli in abbandono a favore della coltivazione di specie officinali.


Pietro Rossi