08 novembre 2008

INCONTRO DIBATTITO DELLA CARITAS DIOCESANA SULLA DISABILITA’ AD ALIFE.





ALIFE. La Caritas Diocesana di Alife-Caiazzo ha organizzato presso il Centro Caritas di Alife un’interessantissimo incontro-dibattito sulle problematiche della disabilità per presentare i lavori svolti nell’ambito del Progetto “Tobia2 Comunicare la Carità”. All’incontro, moderato da Carolina Maturi, hanno preso parte il Vescovo della Diocesi di Alife –Caiazzo Mons. Pietro Farina, il Direttore Diocesano della Caritas Don Alfonso De Balsi, la sua Vice Avv. Anna Maria Gregorio e i giovani del Progetto Tobia2, Massimo Nardelli, Pasquale Tino, Salvatore Di Chello, Maria Domenica Mezzullo, Filomena Rao, Agata De Cristofano che hanno offerto degli spunti di riflessione sui diritti dei disabili, il vangelo della disabilità e i segni della speranza. Presenti in sala il Sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto, il vice Sindaco di Piedimonte Matese Costantino Leuci, il Sindaco di San Potito Sannitico Angiolo Conte, la Dott.ssa Francesca Palma Coordinatrice dell’Ambito Sociale C6, i Dirigenti Scolastici Nicola Ginocchio, Alfonsina Natale, i rappresentanti del Settore Orientamento e Formazione della Regione Campania, dell’ASL CE/1 e molti operatori del volontariato e del sociale. Come ha ricordato il Vescovo S.E. Mons. Pietro Farina il “Progetto Tobia2”, che ha avuto come protagonisti i giovani risorsa del nostro territorio, è stato il primo esempio progettuale, nella nostra zona, modellato sulla pastorale unitaria, in quanto ha coinvolto come partners e sostenitori della Caritas molti uffici e associazioni della Diocesi. La vice Direttrice diocesana della Caritas Avv. Annamaria Gregorio ha evidenziato che la Caritas, con “Tobia 2 “, ha fatto riscoprire ai giovani la propria identità individuale sul piano dell’appartenenza ad una comunità locale, portando ad una presa di coscienza di sé, ad un aprirsi agli altri e al mondo e di conseguenza ad un miglioramento della qualità della vita. Dal dibattito è emerso che talvolta i diritti restano allo stadio di concessioni e il loro riconoscimento una sorta di percorso ad ostacoli; bisogna ricordare che una capacità di movimento ridotta o impedita in forma permanente o temporanea può riguardare l’intera popolazione in generale, basti pensare a chi per un incidente è costretto alla immobilità di un arto o alla capacità motoria ridotta degli anziani.
Come è stato segnalato da alcuni operatori, da tempo mancava, nella realtà diocesana, un forte senso di comunione e di collaborazione; grazie anche al lavoro svolto da otto anni a questa parte dal Vescovo S.E. Mons. Pietro Farina, che ha insistito sempre sull’unità, giusto spirito con cui si deve lavorare in una comunità ecclesiale.

Pietro Rossi

SERENA VELLA IN CORSA PER SANREMO GIOVANI.



Piedimonte Matese. “Un altro ostacolo è stato superato…” sarà stato questo il primo pensiero di SERENA VELLA, giovane promessa del bel canto nostra concittadina, dopo aver visto comparire il suo nome nell’elenco dei 50 finalisti di SanremoLab Accademia della canzone di Sanremo. La giovane artista, cantante pop-rock di Piedimonte Matese ha fatto un ulteriore passo avanti nella corsa al festival della canzone italiana edizione 2009 . Infatti la commissione artistica del concorso presieduta da Massimo Cotto, coadiuvato da Franco Zanetti, Paolo Giordano, Massimo Poggini , Andrea Rodini e Maurilio Giordana, ha voluto che Serena continuasse. I 50 si sfideranno nella prima settimana di dicembre e tra loro saranno scelti i 12 vincitori di Sanremolab 2008 che avranno l'opportunità di esibirsi davanti alla Commissione Rai del direttore artistico Paolo Bonolis. Tre soltanto di loro passeranno al Festival di Sanremo 2009. Serena non è alla prima partecipazione a questo concorso, addirittura nel 2005 arriva fra i 12 scelti dalla giuria e per un soffio sfuma l’esibizione all’Ariston nella sezione giovani. Sono anni che prova a coronare il sogno di artista affermata nel panorama musicale, gareggia nei più famosi concorsi canori nazionali lasciando sempre il segno. Oltre al progetto da solista, si esibisce anche live con la sua band ed è possibile seguirla attraverso “ myspace” all’indirizzo www.myspace.com/serenavella.

Pietro Rossi

Il PDL interroga il Sindaco Cappello sulla questione del ricovero dei cani.


Città di Piedimonte Matese
Gruppo Consiliare “Popolo della Libertà”


Al Sig. Sindaco
della Città di Piedimonte Matese

Al Segretario Generale


Oggetto: Interrogazione con risposta scritta.


I sottoscritti Consiglieri Comunali, Giovanni Ferrante, Gianluca Cestaro, Nicola De Girolamo, Michele Iannarelli e Mauro Martino nell'esercizio delle loro funzioni, Informati di alcuni inconvenienti dipendenti dalla presenza sul territorio cittadino di numerosi cani randagi che sono stati protagonisti di episodi di aggressione,

INTERROGANO

le SS.VV. Per conoscere
 quali sono, attualmente, le strutture di ricovero dei cani convenzionate con questo Ente;
 il numero dei cani ospitati presso le strutture suindicate;
 quali iniziative sono state intraprese per eliminare gli inconvenienti segnalati ed assicurare l'incolumità dei cittadini;
 e se ci sono, quali iniziative intende intraprendere, questo Ente, per la realizzazione di un eventuale canile comunale e/o consortile.

Per quanto esposto si chiede, altresì, di avere copia di eventuali atti , provvedimenti amministrativi ed eventuali progetti con relativi provvedimenti di approvazione e pareri interprocedimentali di altri Enti.

Piedimonte Matese, data del protocollo

I Consiglieri Comunali

Fonte: comunicato stampa

ASPETTANDO SAN MARTINO A PIEDIMONTE MATESE.


Piedimonte Matese. L’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese continua ad impegnarsi per promuovere nuove iniziative ai cittadini, anche sulla scia del successo della Settimana della Memoria. ‘Aspettando S. Martino’ sarà la prima edizione di un programma volto ad arricchire e donare nuova linfa alla Fiera di San Martino che ogni anno attira a Piedimonte Matese cittadini di numerosi comuni limitrofi. La manifestazione è stata ideata nei minimi dettagli dall’amministrazione guidata dal sindaco avv. Vincenzo Cappello, in particolare dal consigliere delegato al commercio ing. Domenico Ferraiuolo, e dal consigliere delegato al turismo, sport e spettacolo avv. Benedetto Iannitti, e prevede iniziative di carattere culturale ma anche di semplice intrattenimento. Nella giornata di oggi domenica 9 Novembre si potrà partecipare ad un’escursione sul Monte Cila, con partenza alle ore 9:30 da piazza Carmine, che comprende una visita alla centrale idroelettrica Enel e al nuovo sito del Parco Archeologico di Monte Cila. Il resto della giornata vedrà esibirsi gruppi musicali e di ballo. Alle 17,00 il gruppo folk “Piedimonte Matese antica” intratterrà il pubblico in piazza Roma, alle 19,00 da “La basulata”, gruppo folk di Baia e Latina, e alle 21,00 è prevista un’esibizione di balli caraibici della compagnia “Otra Vez”. Le due giornate successive, durante le quali avrà luogo la Fiera, saranno allietate da artisti di strada, sempre amati dai più piccoli. L’amministrazione ha pensato inoltre, al fine di evitare caotici ingorghi di automobili, di istituire aree di parcheggio servite da navette gratuite presso il Largo Pioppetelli, il parcheggio del Cimitero e dietro lo stadio Comunale in Sepicciano.

Pietro Rossi

I FUNGHI DEL MATESE IN MOSTRA A SAN POTITO SANNITICO.



San Potito Sannitico. All’interno del borgo medioevale di San Potito Sannitico, presso la sede dell’Ecomuseo, domenica 9 novembre sarà possibile visitare la mostra micologica allestita dall’Associazione Micologica del Matese in collaborazione con la Pro Loco e all’Ammnistrazione Comunale di San Potito Sannitico, nella quale saranno esposte le tante specie fungine, commestibili e velenose, che crescono nel territorio matesino, nonché ammirare foto suggestive. Porcini, galletti, amanite e molti altri funghi stuzzicheranno con i loro colori e profumi la curiosità e l’immaginazione dei visitatori. Inoltre sarà possibile avere spiegazioni, consigli e delucidazioni in materia da esperti micologi che operano nell’associazione. Questo il Programma della mostra micologica comunicato dagli organizzatori:
Ore 11:00 -13:00 apertura stand espositivi
Ore 15:00 riapertura stand espositivi
Ore 16:00 – 16:20 relazione sul genere Boletus
Ore 17:00 – 17:20 relazione sulle specie commestibili e tossiche confondibili
Ore 18:00 – 18:20 relazione sulla mico-tossicologia
Ore 19:00 chiusura stand espositivi

Pietro Rossi

Convegno Storico sui Militari del Matese.


Piedimonte Matese. La riflessione sulla tragicità della guerra è stata al centro del convegno che si è tenuto ieri mattina nella biblioteca comunale di Piedimonte Matese, dal titolo “Militari del Matese in guerra e pace”, un’iniziativa che rientra tra quelle previste dalla ‘Settimana della Memoria’. In una sala gremita di studenti, il dott. Rosario Di Lello ha moderato un incontro focalizzato su eventi e personaggi che hanno caratterizzato l’area matesina durante gli anni della guerra, accompagnato, in qualità di relatori, dal dott. Attilio Costarella e dal dott. Antonio Petella. Presenti anche il Capitano di tenenza della Guardia di Finanza Liliano Liberato, il vescovo della diocesi Alife-Caiazzo, mons. Pietro Farina, e il presidente della Comunità Montana Fabrizio Pepe, che dopo aver salutato tutti e sottolineato il valore delle forze armate, ha portato anche i saluti del sindaco, avv. Vincenzo Cappello, il quale non ha potuto partecipare all’evento per impegni istituzionali inderogabili presso la Regione Campania.
«Militare non è soltanto il soldato che fa la guerra, ma anche quello che si impegna in opere benefiche e di pace». È così che il dott. Di Lello ha voluto dare inizio al suo discorso rivolto agli studenti, in un convegno che ha ricordato anche e soprattutto quelle persone che nei duri tempi della guerra si sono distinte per opere filantropiche. Come Vincenzo Tiberio, studioso delle muffe che contribuì alla scoperta della penicillina, o il militare Giuseppe Petella, delle cui vicende il dott. Antonio Petella si è fatto narratore, il quale non solo si impegnò nella lotta alla criminalità ma si prodigò anche a soccorrere le popolazioni in situazioni di calamità naturale a rischio della sua stessa vita.
Gli orrori della guerra hanno fatto da sfondo alle vicende rievocate nel convengo. Il dott. Costarella ha dato il via ad un suggestivo discorso con il quale, passando attraverso letteratura, pittura e personaggi storici, ha illustrato lo “spirito del tempo” negli anni del secondo conflitto mondiale, fino a giungere alla follia dei piani nazisti, ricordando, inoltre, i tragici eventi che ebbero luogo nel territorio matesino nei mesi di Settembre e Ottobre del ’43, all’indomani dell’armistizio dell’8 Settembre, e la fuga dei 128 deportati di San Salvatore Telesino, ad opera dell’allora vescovo mons. Luigi Noviello. Con la speranza che tutti questi avvenimenti siano di insegnamento alle giovani generazioni, il cav. Stefano Micelli, presidente dell’Associazione Combattenti di Piedimonte, ha esortato i ragazzi ad impegnarsi e lottare solo per la pace.
Anche al suo quarto appuntamento con i cittadini, la ‘Settimana della Memoria’ conferma il successo ricevuto nei giorni scorsi, e continuerà oggi con la presentazione del libro “Alvignano e il suo arciprete” da parte del suo autore, il dott. Mauro Nemesio Rossi.

Michele Menditto

Convegno sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani


Comunicato Stampa

26 novembre 2008, Caserta, ore 17,00

presso l'aula magna della Seconda Università degli Studi di Napoli Via Vivaldi, 43 convegno organizzato da Amnesty International, Lega Internazionale Diritti Umani, Pax Christi,
in occasione del 60° anniversario della "Dichiarazione Universale dei Diritti Umani"

Relatori:

Lorenzo Chieffi, Preside della Facoltà di Giurispudenza, "I Diritti umani nella dichiarazione dell' ONU e nella Costituzione".

Tonio Dell' Olio di Libera International, già coordinatore nazionale di Pax Christi, "Il contributo della società civile per la promozione dei Diritti Umani".

Sergio Travi, responsabile Amnesty regionale, "minori e barbarie fra guerre e guerriglie, microcriminalità e camorra".

Coordina il Dott. Corrado Caiola, responsabile Lega Internazionale Diritti Umani.

Concluderà il convegno la cantautrice per la Pace Agnese Ginocchio con la canzone "tutti i diritti umani di (e per) tutti gli uomini".

Per informazioni: 0823326228, 3470782723, 3201480741, 335397067, 0823321739 (Comunicato dal prof. Stefano Angelone Pax Christi Ce)

PIEDIMONTE DEMOCRATICA REPLICA ALLE ACCUSE DEL PDL SUL SEQUESTRO DELL’AREA EX-COTONIFICIO.


Piedimonte Matese.La risposta del Gruppo Consiliare Piedimonte Democratica agli attacchi del PDL sulla questione dell’ex cotonificio non si è fatta attendere.
“Il coordinamento cittadino del PdL, con il suo comunicato stampa del 7 Novembre, conferma la sua strana e strabica visione della legalità e della libertà. Mentre dice di non voler emettere sentenze, getta fango e sparge squallide allusioni su persone e amministrazioni. Nella loro visione, diventa una prova di colpevolezza un legame familiare: d’altronde, sono degli esperti di conflitti di interesse, avendoci costruito sopra successi elettorali nazionali e locali. Nel loro garantismo a senso unico, un avviso di garanzia diventa prova di mancata legalità e trasparenza : se invece viene coinvolto Berlusconi è un complotto dei giudici. Nel loro modo di fare informazione ai cittadini, diventa una certezza anche una voce “ riportata dalla stampa”, tale da autorizzare a seminare il sospetto su persone e istituzioni, arrivando ad allusioni intimidatorie. Ciò che è certo è che gli atti dell’Amministrazione comunale sono a disposizione di tutti, anche della minoranza del PdL, che però non ne cita nessuno, perché in nessuno di essi vi è qualcosa di illegale o di poco trasparente. Giudichino allora i cittadini da che parte sono le bugie e ….. probabilmente non solo.”

Fonte: Comunicato Stampa

PRESENTATO IL PROGETTO PER IL COLEGAMENTO DELLE STRADE PROVINCIALI.



Castel Campagnano. Questa mattina alle 11:00, presso l’hotel Castello Ducale di Castel Campagnano, l’Assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta (foto in alto) e Gennaro Oliviero (foto in basso), Consigliere regionale e Presidente del Gruppo consiliare del Partito Socialista, hanno presentato il progetto per il collegamento tra le strade provinciali n. 336 Castel Campagnano-Piana di Monte Verna e n. 182 Telese Terme-Dugenta, finanziato dalla Regione Campania con 6,7 milioni di euro, che consentirà di migliorare l’accessibilità delle due aree delle province di Caserta e Benevento. All’incontro hanno preso parte anche i Presidenti delle Province di Benevento, Aniello Cimitile, e di Caserta, Sandro De Franciscis e i Sindaci dei Comuni di Castel Campagnano, Caiazzo, Ruviano, Alvignano, Dugenta e Melizzano.

Fonte:Comunicato Stampa

Il Centrodestra protesta per la mancanza di celebrazioni della caduta del muro di Berlino.


COMUNICATO STAMPA

Ancora una volta, la maggioranza consiliare di Piedimonte Matese dimostra scarsa attenzione alla Memoria collettiva, palesando una colpevole volontà di costruire un ricordo “a corrente alternata”.
L’amministrazione comunale si prodiga con solerzia nell’approssimarsi di talune ricorrenze; dimentica poi, con negligenza, altre date fondamentali da commemorare.
Così come accadrà quest’anno, in occasione del 9 Novembre, anniversario della caduta del muro di Berlino. Non una parola sarà spesa per celebrare assieme alla comunità cittadina l’evento che archiviò l’esperienza di un totalitarismo ipocrita e utopico, il comunismo, e che fece germogliare le prime radici per la costruzione di una nuova Europa.
Il colpevole silenzio dell’Assessorato alla cultura e all’istruzione non è soltanto una disattenzione nei confronti di un impegno civico, ma vera e propria noncuranza della Legge dello Stato.
Ricordiamo infatti, come già sottolineato dalla doverosa e puntuale interrogazione del Consigliere Giovanni Ferrante, che la Legge 61/05 dichiara “il 9 novembre «Giorno della libertà», quale ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo.” Lo stesso testo normativo invita ad organizzare “cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole”. Di tutto ciò, nemmeno l’ombra a Piedimonte Matese. Neppure una circolare inviata agli istituti scolastici del territorio.
La inammissibile dimenticanza della amministrazione comunale ci preoccupa non poco. Auspichiamo pertanto una maggiore attenzione da parte del Sindaco e dell’Assessorato alla Cultura e Istruzione al tema civico della Memoria storica. Soltanto attraverso una riflessione seria, partecipata e libera da qualsiasi faziosità, si costruisce un Ricordo che sia davvero collettivo.



Andrea Boggia

Azione Giovani Nucleo Piedimonte Matese
Alleanza Nazionale Circolo di Piedimonte Matese
Popolo della Libertà – coordinamento cittadino

Intervista a monsignor Romano Penna, grande biblista e tra i massimi conoscitori dell’ “apostolo delle genti” e della sua opera.



Dal 29 giugno 2008 è in corso l’anno Paolino con manifestazioni, conferenze, convegni, e celebrazioni liturgiche che si succedono in tutte le Chiese del mondo per ricordare i 2000 anni della nascita dell’apostolo San Paolo, il più grande missionario di tutti i tempi.
A Roma, abbiamo incontrato monsignor Romano Penna,
ritenuto uno dei massimi esperti della vita e delle opere di Paolo di Tarso. All’apostolo delle genti ha dedicato la sua vita di ricercatore, di docente universitario, pubblicando vari libri che si distinguono per rigorosità scientifica ed esposizione appassionata, resa con un linguaggio accattivante e moderno. Fondamentali le sue esegesi alle varie “Lettere” dell’apostolo, in particolare i tre poderosi volumi sulla “ Lettera ai Romani”, e il suo bellissimo saggio “Il DNA del Cristianesimo”. Per i suoi 70 anni, i più insigni biblisti del mondo hanno collaborato insieme alla stesura di un volume di 500 pagine che si intitola : “Nuovo Testamento: teologie in dialogo culturale. Scritti in onore di Romano Penna nel suo 70° compleanno”.
Professore, si conosce l’anno esatto della nascita di San Paolo?
No. L’anno Paolino che stiamo celebrando è fondato su una ipotesi tradizionale secondo la quale Paolo sarebbe nato intorno all’8 dopo Cristo. Ma si tratta solo di ipotesi. Del resto non si conosce con precisione neppure la nascita di Cristo. Secondo me, Paolo era coetaneo di Gesù.
Dove nacque?
A Tarso, capitale della Cilicia, da genitori ebrei di osservanza farisea. Gli “Atti degli Apostoli” lo qualificano come cittadino romano, e lui dice che lo era dalla nascita. Per questo, accanto al nome giudaico di Saulo aveva anche il nome romano di Paolo.
Apparteneva a una famiglia ricca?
In una sua lettera, dice che si guadagnava da vivere facendo il costruttore di tende. In genere, a quel tempo, i figli apprendevano una professione dal padre e si desume che il papà di Paolo facesse quel lavoro. Si trattava di un mestiere normale, del popolo, che permetteva di vivere e di mantenere la famiglia, niente di più.
Che tipo di educazione ricevette in famiglia?
I genitori di Paolo erano ebrei della diaspora, cioè ebrei che, costretti dalle persecuzioni o per altra ragioni, erano emigrati lontani dalla loro terra, ma restavano fedeli alle loro tradizioni. Paolo era circonciso, fu educato e istruito nell'osservanza della legge mosaica. Ma essendo Tarso una città “cosmopolita”, quando usciva di casa, il ragazzo respirava un’atmosfera ellenica e aperta a varie culture. In famiglia, parlava l’ebraico e l’aramaico, ma fuori casa il greco. Crebbe quindi con una mentalità aperta. Almeno fino ai 12-13 anni.
E dopo?
A quell’età si trasferì a Gerusalemme per dedicarsi totalmente allo studio della Torah, sotto la guida del rabbino Gamaliele il vecchio, celeberrimo rabbino. Da quel momento, il suo interesse intellettuale riguardò solo ed esclusivamente la Legge ebraica e la cultura israelitica.
Negli scritti di Paolo, o dei suoi contemporanei, si trovano accenni e dati utili per farci capire quale fosse il suo aspetto fisico?
Abbiamo una descrizione fisica di Paolo, spesso citata. Dice che era basso, grasso, con le gambe arcuate, con le sopraciglia unite, e che tuttavia assomigliava a un angelo. Ma è tardiva, della fine del secondo secolo. L’iconografia tradizionale lo presenta con la barba, calvo, ma questo dipende da un modulo che si era imposto dopo il terzo secolo e che connotava la figura del filosofo. Nella seconda Lettera ai Corinti, Paolo dice di “non saper parlare” e qualcuno ha ipotizzato che fosse balbuziente. Nella Lettera ai Galati dice: “Voi eravate pronti a darmi gli occhi”, e qualcuno ha pensato che avesse problemi alla vista. Io ritengo che siano frasi da intendere solo in senso metaforico. Sappiamo che nella sua vita affrontò innumerevoli difficoltà: veglie, digiuni, freddo, tre naufragi, migliaia di chilometri percorsi a piedi, fu lapidato, cinque volte flagellato dagli ebrei, tre volte vergato dai romani, imprigionato per lunghi periodi: e da tutto questo si deduce che aveva un fisico eccezionale, una volontà di ferro e una capacità di adattamento straordinaria.
Dalle sue Lettere è possibile desumere il suo temperamento?
Il fatto che prima dell’evento di Damasco abbia esercitato una accanita pressione persecutoria nei confronti della comunità cristiana, la dice lunga sul suo temperamento focoso. Egli si era reso conto che la figura del Cristo poteva mettere in crisi alcuni dati costitutivi del giudaismo, e quindi perseguitava in modo forte e duro i cristiani. Si potrebbe paragonarlo a un “talebano” del tempo. Ma poi, dopo Damasco, ci fu il grande cambiamento. Continuò ad avere un carattere forte, che poteva esprimersi con toni molto rudi, duri, ma insieme spesso con toni molto affettuosi, dolci, gentili, quasi femminili. Lui stesso si paragona a un padre e anche a una madre. La sua è una psicologia complessa, sfaccettata, molto ricca. Nella “Lettera ai romani” dice chiaramente che bisogna accogliere tutti, andare d’accordo con tutti, accettare anche quelli che la pensano diversamente: C’è un irenismo, un senso di accoglienza, di reciprocità, che è veramente evangelico.
Dopo la conversione sulla via di Damasco che fece?
Trascorse tre anni nel deserto a meditare, poi fu a Gerusalemme a conoscere gli apostoli e la comunità cristiana, poi ad Antiochia, dove finalmente ricevette l’incarico ufficiale di andare a diffondere il Vangelo. Antiochia di Siria, fu una città importantissima per la storia del cristianesimo perché in quella città per la prima volta il Vangelo fu annunciato ai pagani. Gesù non ha mai predicato ai pagani, ma solo agli ebrei. E neanche gli apostoli all’inizio. Lì, ad Antiochia, si verificò la svolta. E di lì Paolo partì per il suo primo viaggio apostolico.
Ho letto che, durante quel primo viaggio litigò, se non sbaglio, con gli altri apostoli.
Ci furono delle divergenze. Paolo aveva una personalità molto forte. E da Gesù stesso gli era stata affidata una missione speciale, quella di portare il Vangelo ai pagani. Era un progetto impensabile per gli ebrei del tempo. E anche per gli apostoli. Ritenevano che Gesù fosse venuto per il popolo d’Israele. Mentre Paolo voleva predicare ai Pagani.
Inoltre, Paolo si trovava in una posizione delicata. I cristiani lo guardavano con diffidenza, ricordando con quale accanimento erano stati da lui perseguitati, gli ebrei lo consideravano un traditore, che aveva abbandonato la religione dei padri. Faticò molto a far accettare ai primitivi cristiani le sue idee. Soprattutto la sua convinzione che Cristo era venuto non per gli ebrei ma per tutti. E che i pagani, per essere seguaci di Cristo non dovevano sottoporsi a tutte le disposizioni della legge mosaica. Anche tra gli apostoli non tutti condividevano le sue idee. E lui si arrabbiava, e li chiamava “falsi fratelli”. Ebbe scontri anche con San Pietro che, in un primo momento aveva aderito alle idee di Paolo, ma poi aveva fatto un volta faccia e Paolo lo rimproverò pubblicamente.
Comunque, egli continuò a credere nelle intuizioni che aveva avuto durante il misterioso incontro con Cristo sulla via di Damasco. Sentiva fortissima dentro di sé l’urgenza di evangelizzare i pagani. Dopo il primo viaggio, ne intraprese altri due, fondando molte chiese, Alla fine tutti gli apostoli aderirono alle sue intuizioni, convincendosi che Gesù era venuto per la salvezza di tutti gli uomini e non solo per la salvezza degli ebrei.
Quali sono i punti fondamentali dell’insegnamento di San Paolo?
Detto in termini essenziali, al cuore di Paolo e del paolinismo vi è la libertà dalla legge. Paolo insegna che ciò che conta nel mio rapporto con Dio, in prima battuta non è la morale, ma è la grazia di Dio stesso, in Gesù Cristo. Io divento giusto davanti a Dio non per ciò che faccio “io”, ma per ciò che Dio ha fatto per me in Gesù Cristo. E la fede è l’accettazione di questo dono di grazia che mi è offerto.
Questo insegnamento Paolino si contrappone alla concezione secondo cui sono “io” che costruisco la mia giustizia, la mia santità di fronte a Dio. La costruisco con la mia morale, il mio comportamento, la mia etica e l’osservanza dei comandamenti. Questa è una concezione abbastanza diffusa, che mette in prima posizione la morale. Ma, presa alla lettera, non è la posizione giusta. C’è una frase di Lutero, condivisibile, che spiega bene il concetto. “Non è che noi facendo le cose giuste diventiamo giusti. Ma se siamo giusti facciamo le cose giuste”. Il dato morale, operativo, dell’azione, quindi, è secondario rispetto alla dimensione di “essere”, che è precedente ed è fondamentale. “Essere in Cristo” e ricevere la benevolenza di Dio attraverso Gesù Cristo, prescinde dalla mia moralità. La quale, proprio perché io “vivo” “l’essere in Cristo”, sarà certamente in sintonia con questa meravigliosa realtà. E’ questa il punto costitutivo. E’ questo il dato luminoso del paolinismo.

Renzo Allegri
Renzo@editorialegliolmi.it

Foto di Nicola Allegri
nicola@llstudio.com

NASCE A CAIAZZO L’ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI.


Caiazzo. A Caiazzo nei giorni scorsi si è costituita l’Associazione COM.Cai. Il segretario dell’Associazione, dottor Pasquale De Marco illustra le finalità.
“L’Associazione – precisa De Marco- intende rivolgersi a tutti i commercianti del territorio caiatino, che in questo particolare momento di difficoltà economico-finanziarie, a causa della difficile congiuntura economica, avvertono l’esigenza e il bisogno di assumere decisioni in modo unitario: attraverso un tessuto associativo in grado di costituire un valido punto di riferimento per i commercianti del territorio. In particolare l’Associazione si prefigge lo scopo di curare e tutelare gli interessi del commercio, studiare i problemi formulati dai commercianti in modo da favorire lo sviluppo tecnico ed economico della categoria. A breve-conclude il segretario del neonato sodalizio, terremo un incontro di presentazione con i commercianti e l'amministrazione comunale, intanto stiamo procedendo al tesseramento (euro 5+10 di iscrizione) e programmando le prime iniziative per il trimestre 2009.Questo il consiglio direttivo dell’Associazione Com.Cai : Carmen D'Avico (presidente), Michele Argiento (Vice Presidente), Angela Giannetti (Co-Vicepresidente), Antonio Della Valle (tesoriere), Pasquale De Marco (segretario), Pietro Camarota (consigliere) Aldo De Filio (Consigliere).
G.S.