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08 novembre 2008
Convegno Storico sui Militari del Matese.
Piedimonte Matese. La riflessione sulla tragicità della guerra è stata al centro del convegno che si è tenuto ieri mattina nella biblioteca comunale di Piedimonte Matese, dal titolo “Militari del Matese in guerra e pace”, un’iniziativa che rientra tra quelle previste dalla ‘Settimana della Memoria’. In una sala gremita di studenti, il dott. Rosario Di Lello ha moderato un incontro focalizzato su eventi e personaggi che hanno caratterizzato l’area matesina durante gli anni della guerra, accompagnato, in qualità di relatori, dal dott. Attilio Costarella e dal dott. Antonio Petella. Presenti anche il Capitano di tenenza della Guardia di Finanza Liliano Liberato, il vescovo della diocesi Alife-Caiazzo, mons. Pietro Farina, e il presidente della Comunità Montana Fabrizio Pepe, che dopo aver salutato tutti e sottolineato il valore delle forze armate, ha portato anche i saluti del sindaco, avv. Vincenzo Cappello, il quale non ha potuto partecipare all’evento per impegni istituzionali inderogabili presso la Regione Campania.
«Militare non è soltanto il soldato che fa la guerra, ma anche quello che si impegna in opere benefiche e di pace». È così che il dott. Di Lello ha voluto dare inizio al suo discorso rivolto agli studenti, in un convegno che ha ricordato anche e soprattutto quelle persone che nei duri tempi della guerra si sono distinte per opere filantropiche. Come Vincenzo Tiberio, studioso delle muffe che contribuì alla scoperta della penicillina, o il militare Giuseppe Petella, delle cui vicende il dott. Antonio Petella si è fatto narratore, il quale non solo si impegnò nella lotta alla criminalità ma si prodigò anche a soccorrere le popolazioni in situazioni di calamità naturale a rischio della sua stessa vita.
Gli orrori della guerra hanno fatto da sfondo alle vicende rievocate nel convengo. Il dott. Costarella ha dato il via ad un suggestivo discorso con il quale, passando attraverso letteratura, pittura e personaggi storici, ha illustrato lo “spirito del tempo” negli anni del secondo conflitto mondiale, fino a giungere alla follia dei piani nazisti, ricordando, inoltre, i tragici eventi che ebbero luogo nel territorio matesino nei mesi di Settembre e Ottobre del ’43, all’indomani dell’armistizio dell’8 Settembre, e la fuga dei 128 deportati di San Salvatore Telesino, ad opera dell’allora vescovo mons. Luigi Noviello. Con la speranza che tutti questi avvenimenti siano di insegnamento alle giovani generazioni, il cav. Stefano Micelli, presidente dell’Associazione Combattenti di Piedimonte, ha esortato i ragazzi ad impegnarsi e lottare solo per la pace.
Anche al suo quarto appuntamento con i cittadini, la ‘Settimana della Memoria’ conferma il successo ricevuto nei giorni scorsi, e continuerà oggi con la presentazione del libro “Alvignano e il suo arciprete” da parte del suo autore, il dott. Mauro Nemesio Rossi.
Michele Menditto
Pubblicato da www.corrierematese.blogspot.com
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