17 maggio 2020

IL COORDINAMENTO PROVINCIALE DI ITALIA VIVA RACCOGLIE IL GRIDO DI ALLARME DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI


CASERTA - La politica non può delegare a nessun Comitato Scientifico, ribadisce il Coordinamento Provinciale di Italia Viva, le decisioni per la ripresa delle attività e per il sostegno alle imprese ed ai lavoratori.  Esistono dei danni da Covid che non sono solo sanitari: si può morire di burocrazia e si può morire in attesa che ci siano interventi veri ed immediati. L’ennesimo decreto, equiparato a due leggi di bilancio, corposo come un tomo di 500 pagine, esaspera le imprese, i lavoratori del settore privato e le famiglie. Di fatto sono in ritardo tutte le misure, seppellite dalle regole e dalle procedure che rendono impossibile il soddisfacimento dei bisogni reali della gente. La maggior parte, se non la totalità delle persone non hanno ricevuto la cassa integrazione, le imprese e i professionisti aspettano finanziamenti a fondo perduto e non prestiti che non riusciranno mai a restituire. Tante imprese non apriranno perché gli aiuti promessi non sono sufficienti e soprattutto non sono adatti: non si possono erogare aiuti sotto forma di credito di imposta, perché le aziende chiuse e in sofferenza non potranno pagare le imposte, non si possono erogare finanziamenti garantiti dallo Stato, ma assoggettati alle regole e alla complicanza delle regole bancarie. Non si possono aprire le attività ed imporre distanziamenti che di fatto riducono la possibilità di ricavo ad un decimo di quanto le imprese riuscivano a fatturare e nel contempo bloccare i licenziamenti. Noi di Italia Viva riteniamo, dicono Carmela De Rosa e Giuseppe Altieri, coordinatori provinciali di Caserta, che debbano essere ascoltati i soggetti coinvolti, le imprese ed i lavoratori del privato e che con loro vadano concordate le regole di convivenza e contenimento del virus, e che soprattutto vadano concertati gli aiuti e le modalità della ripresa. Riteniamo che queste regole complicate e cervellotiche, spesso prive di buon senso, equivalgano a nessuna regola e che rischino di innescare meccanismi che possono spingere le persone ad atti incontrollabili e disperati. Riteniamo che gli aiuti concreti alle famiglie, alle imprese e ai lavoratori debbano venire prima dei controlli e che il rischio di far morire interi settori dell’economia e di esasperare interi settori della popolazione, sia di gran lunga più grave dell’eventualità di erogare per errore qualche contributo. Riteniamo che le attività debbano riprendere nel rispetto del contenimento del Covid, ma che non sia inammissibile ad esempio, ritenere che in un pullman ci siano venti persone e che nello stesso spazio di un negozio ci possano essere soltanto due persone. Riteniamo che sia inammissibile che un datore di lavoro possa essere ritenuto responsabile di un contagio e per questo perseguibile. In questo modo non apre nessuno e se non moriremo di Covid, moriremo di carestia. La politica e non i Comitati Scientifici devono farsi carico di questo, la politica non può delegare la responsabilità e le procedure della ripresa al Team di esperti Scientifici. I nostri Comitati Civici sono aperti per ascoltare e farsi carico delle problematiche, la nostra campagna Italia Semplice vuole snellire le procedure burocratiche che rischiano di paralizzare il Paese, abbiamo bisogno della partecipazione della gente che vuole che la nostra bella Italia si rialzi al più presto.
Pietro Rossi


Letino zona rossa, Girfatti: “un plauso alla lungimiranza del sindaco Orsi”


PIEDIMONTE MATESE – E’ di qualche ora la notizia: il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha dichiarato Letino zona rossa. Tra le prime reazioni quella del presidente del Parco del Matese Vincenzo Girfatti che ha subito mostrato vicinanza ad uno tra i più suggestivi paesi del Matese. “Il mio pensiero e un mio caloroso abbraccio va innanzitutto alla piccola comunità matesina. Esprimo al sindaco di Letino Pasquale Orsi tutta la mia vicinanza. Encomiabile la sua coraggiosa scelta di mirare alla prevenzione, andando a tracciare tutti gli asintomatici. Con questa strategia il sindaco ha scelto, rischiando di essere impopolare, una strategia che mette ancora di più in risalto la buona volontà e la voglia di ripartire nel migliore dei modi”.
Pietro Rossi


“Un respiro per il Matese”, consegnati i sanificatori all’ozono a completamento dell’iniziativa.


PIEDIMONTE MATESE – Ultima consegna prevista per i prossimi giorni quella al 118 di Piedimonte Matese. Poi sarà ufficialmente chiusa la serie di iniziative realizzate grazie ai contributi raccolti con “Un Respiro per il Matese”. I volontari della Onlus Angela Serra, filiale di Caserta/Benevento hanno quasi terminato la consegna degli 8 sanificatori all’ozono per auto/ambulanze Deco Vap San. Il Comando dei Carabinieri di Piedimonte Matese; la Tenenza della Guardia di Finanza di Piedimonte Matese; La Protezione Civile di Piedimonte Matese (che gestisce lo spazio del triage attiguo al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile A.G.P. di Piedimonte Matese); La Croce Rossa Italiana - Comitato Alto Casertano / Matesino; il 118 che opera a Piedimonte Matese; Protezioni Civili di Faicchio, Gioia Sannitica e San Potito Sannitico. Questi i beneficiari delle donazioni coinvolti a vario titolo nel servizio pubblico ai cittadini matesini. Iniziativa, quella dei sanificatori, che va a coronamento della consegna dei ventilatori polmonari, delle mascherine FFP2 e delle visiere destinati al nosocomio matesino. Il tutto acquistato grazie alle donazioni fatte ad inizio emergenza sanitaria con “Un Respiro per il Matese”. 
Pietro Rossi