15 dicembre 2019

LA CONSULTA DEL MATESE CHIEDE AL MINISTRO DELL’AMBIENTE UN CONFRONTO SULL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE ISTITUTIVA DEL PARCO NAZIONALE.


PIEDIMONTE MATESE - Con la costituzione del Parco Nazionale del Matese le Associazioni insistenti nel territorio del Matese, versante campano e molisano, hanno ritenuto necessario creare una rete informativa, per un confronto costante nel corso del processo costitutivo dell’Ente Parco Nazionale. Ad oggi, ha precisato Vincenzo D'Andrea (nella foto con il Ministro Costa) Presidente della Consulta del Matese, possiamo contare su 75 Associazioni di volontariato, tra Campania e Molise e difendiamo la volontà di “dare indicazioni dal basso del processo costitutivo, quanto più pertinenti alle esigenze del territorio interessato”. I temi sul tappeto, molteplici e complessi, stanno sensibilizzando, infatti, le istituzioni politiche e sociali del territorio. Gli Enti locali e le Associazioni hanno ribadito più volte la necessità di accelerare l’iter per dare piena attuazione al Parco Nazionale del Matese istituito con la legge 27.12.2017 n. 205 art 1116. I ritardi hanno comportato la non utilizzazione di 2.3 milioni di euro stanziati per il 2018 e 2019 (art 1117 e 1118 della legge di stabilità), e l’impossibilità di beneficiare dei contributi previsti dal programma Parchi per il Clima, lanciato dal Ministro Costa per attività ecocompatibili nei Parchi nazionali italiani (85milioni di euro), in assenza dell’organo di gestione Ente Parco. In tal senso, la Consulta del Matese, recependo le legittime istanze del Comitato regionale di Legambiente Molise, dell’istituenda sezione di Italia Nostra Tammaro, dell’associazione scientifica Sigea, del Comitato direttivo del Cai Molise, dell’associazione Falco Bojano, del gruppo dirigente del Wwf Molise, nonché dell’associazione territorialista Togo Bozzi, ha inviato una missiva al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, diretta ad articolare un confronto urgente sull’applicazione della legge istitutiva del Parco Nazionale. Il documento, condiviso da tutte le associazioni matesine, rappresenta un atto democratico significativo, capace di evidenziare, anche alle giunte regionali campane e molisane, l’esigenza di non perdere ulteriori opportunità finanziarie, programmatiche e sociali destinate ai contesti comprensoriali.
Pietro Rossi