14 luglio 2008

L’auto del Duce alla Festa della Cultura Contadina.


Ruviano. Mitiche d’epoca a Ruviano per la Festa della Cultura Contadina del 27 luglio 2008. Affascinanti e senza età, sfileranno il 27 luglio sulle dolci colline di Ruviano auto e moto d’epoca provenienti da diverse regioni d’Italia. Il raduno, voluto dall’amministrazione comunale retta dal sindaco Roberto Cusano e dall’associazione “Pro Loco” guidata da Pasquale Di Meo, è stato organizzato con la collaborazione del C.A.M.E.C (Club Auto e Motoveicoli d’Epoca Campano). Il CAMEC è stato fondato nel 1973, ragion per cui quest’anno si appresta a festeggiare il trentacinquesimo anno di attività. Uno dei club di maggior prestigio nel panorama nazionale degli appassionati e collezionisti di auto e moto d’epoca, primo in Campania ad essere federato ASI, è presieduto dal sammaritano Giacomo Roccatagliata. A sfilare saranno auto di grande interesse storico come Lancia Lambda del 1926, Lancia Artena del 1932, Bianchi S5 del 1932, Balilla Coppa d’Oro, Balilla Spider, Fiat 501, Fiat 1550 Pininfarina del 1937 (appartenuta a Benito Mussolini, poi regalata al figlio Bruno), Siata, Lancia Aurelia B21 e B24, Lancia Augusta, bellissime spider Fiat 1200 e 1550, MGA e MGB, Moto Guzzi Falcone e Sport 15 del 1934 e molti altri gioielli. «É bello esportare le bellezze del nostro territorio, le nostre tradizioni, la nostra cultura attraverso l’auto d’epoca»: è quanto ha dichiarato in anteprima per la stampa il promotore della manifestazione Osvaldo Riccardi.


Fonte: teleradionews

IL PRC DI PIEDIMONTE MATESE RINNOVA IL DIRETTIVO


Piedimonte Matese. Si è svolto la scorsa settimana il congresso del circolo di Piedimonte del Partito della Rifondazione Comunista. Vincente è risultata la posizione politica espressa dal documento
“Rifondazione Comunista in movimento: rilanciare il partito, costruire l’unità a sinistra e l’opposizione sociale al governo Berlusconi”, sostenuta, tra gli altri, dall’ex ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero. Segretario di circolo è stato eletto, al termine del congresso, Vincenzo Sisto, mentre del direttivo di circolo fanno parte i compagni Luigi Celella, Antonio Di Marco, Andrea Di Sorbo, Augusto Massi, Lorenzo Pescatore e Giuseppina Sisto.
Il circolo intende rafforzare la propria posizione a Piedimonte, e più in generale nell’intero comprensorio matesino, sposando l’idea del “partito sociale” e la pratica del “fare”. Vertenze per la precarietà e i diritti dei lavoratori, mobilitazioni per la rivendicazione del diritto alla casa e a degli spazi sociali, ma anche apertura di sportelli di consulenza ed attività di mutualismo come palestre sociali e gruppi di acquisto solidali. Tutto ciò al fine di riprendere il percorso di radicamento nella società, avviando dal basso un processo di costruzione di una massa critica in grado di far sentire la propria voce a 360° sulle questioni che riguardano il nostro territorio.
Il rafforzamento del nostro partito riguarda quindi la società prima di tutto, ma tocca, inevitabilmente, anche gli equilibri politici della maggioranza comunale di cui facciamo parte.
In tal senso, la richiesta di un posto in giunta per Rifondazione, serve ad ottenere quelle garanzie politiche che oggi mancano, e a ristabilire gli equilibri che sono oggettivamente mutati con il passaggio di tutti gli indipendenti e di un ex-consigliere di minoranza nelle file del Pd, trasformando di fatto la coalizione in un monocolore.

·nota a margine: il circolo del Partito Comunista di Piedimonte Matese si unisce al dolore che ha colpito la famiglia Damiani in seguito all’ennesima morte bianca.
Non è più tollerabile che si continui ad uscire la mattina per recarsi su posto di lavoro e a non far più ritorno nella propria casa dai propri cari: il governo nazionale farebbe bene ad occuparsi di questa emergenza come delle condizioni di vita reali delle cittadine e dei cittadini del nostro Paese, piuttosto che affrettarsi servilmente ad approvare provvedimenti come il lodo Alfano che giovano solo agli interessi di Berlusconi.


Fonte: comunicatio stampa PRC Piedimonte Matese

Luigi Ferritto fa sua la 1^ Gran Fondo del Matese di Mountain Bike e...festeggia la 50^ vittoria assoluta della carriera in "casa"!


Alife. Domenica 13/07/'08 si è svolta ad Alife (CE) la 1^ Gran Fondo di Mountain Bike del Matese, sotto l'ottima organizzazione del neo-nato G.S. Comunità Montana Zona del Matese, e valevole come ultima tappa del Giro della Campania Off Road '08 di MTB. Il percorso, un unico anello di 46 Km, era dislocato interamente nel Parco Regionale del Matese e prevedeva una difficilissima salita iniziale di 9 Km, dove tutti gli atleti sono stati costretti a scendere a piedi per la forte pendenza e per il fondo molto sdrucciolevole e un'ultima parte caratterizzata da brevi "strappi" in salita che hanno messo a dura prova le gambe dei partecipanti. Alle ore 10 circa i 70 partecipanti, provenienti da Campania, Molise e Puglia hanno cominciato a darsi battaglia sulle p rime rampe della salita iniziale e, subito, Luigi Ferritto, portacolori del G.S. Montecornobike-TEAM GIANNINI, e Andrea Delli Noci, portacolori del G.S. Ciclica, hanno preso il largo dal resto del gruppo affrontando insieme la prima "dura" salita. Il duo al comando ha proceduto insieme fino al 18 Km quando Delli Noci ha avuto noie meccaniche alla bici e Ferritto si è ritrovato da solo al comando della gara ed ha affrontato i restanti Km in fuga solitaria godendosi le meraviglie dei luoghi attraversati e da lui ben conosciuti visto che queste sono le sue "vie" di allenamento quotidiane. Dopo circa 1 ora e 50 minuti, Luigi Ferritto ha tagliato vittorioso il traguardo ricevendo tanti applausi dai suoi conterranei e festeggiando in "casa" la 50^ vittoria assoluta della sua carriera agonistica. A circa 10 minuti è sopraggiunto secondo all'arrivo, nonostante una caduta nell'ultima scivolosa discesa, un se mpre ottimo Antonello Fasulo, portacolori del G.S. Esercito. Terzo al traguardo è giunto un rinato Wonderly Michael (ASD New Valley) che tra i monti del Matese esprime sempre ottimi risultati.Quarto è giunto un altro atleta locale, Nicola Di Lauro del ASD Center Bike Libertas, alla sua prima gara in MTB. Quinto sul traguardo si è classificato il "sempre verde" Pierluigi Pagliaro del G.S. Center Bike Casagiove e autore sempre di ottimi risultati. Tra le donne la vittoria è andata a Mariateresa Mosca (Reaction Velo Sport Sant'Aniello). Ottime le premiazioni, effettuate dal Presidente della Comunità Montana del Matese (dott. Fabrizio Pepe), dall'Assessore allo Sport della Comunità Montana del Matese (dott. Angelo Ferrazzano) e dal Sindaco di Piedimonte Matese (Avv. Vincenzo Cappello), a base di stupendi vasi in ceramica fatti a mano da un artista del posto. A seguire un ricco pasta party che ha soddisfatto tutti i partecipanti. Effettuate anche le premiazioni del Giro della Campania Off Road '08 i cui vincitori sono:
Ferritto Luigi (G.S. Montecornobike-TEAM GIANNINI) cat. Master Sport ed AssolutaRubino Sabato (Bike e Sport Team) cat. Master 1Pella Giovanni (U.S. Giannini Bike's) cat. Master 2Ginelli Massimo (ASD MTB Vesuvio) cat. Master 3Sodano Giovanni (ASD Center Bike Casagiove) cat. Master 4Panagrosso Ferdinando (ASD New Valley) cat. Master OverSalza Michele ( Team Co.Bo. Pavoni) cat. EliteMosca Mariateresa (Reaction Velo Club Sant'Aniello) cat. DonneUn complimento per l'ottima organizzazione del Giro della Campania Off Road '08 va al Comitato Regionale della Federciclo e, soprattutto, al responsabile del settore fuoristrada Pietro Amelia che riesce ad unire, in modo egregio, l'attività di atleta e quella di coordinatore del settore fuoristrada.


Pietro Rossi

PREOCCUPAZIONI PER L’IMPATTO AMBIENTALE DELL’EOLICO NEL MATESE.


Piedimonte Matese. Alla notizia dell’apertura di altre centrali per la produzione di energia eolica nella zona dell’alto Casertano - Matese è scattato lo stato di allerta delle popolazioni pedemontane preoccupate per l’impatto ambientale che produrranno tali insediamenti. A Tal proposito e bene ricordare che nell’ambito delle attività per la predisposizione del Piano Energetico della Regione Campania, l’ENEA ha avuto, tra gli altri, il compito di effettuare una valutazione del potenziale regionale dell’energia eolica utilizzabile per la conversione in energia elettrica. Quando si parla di energia eolica ci si riferisce all'energia cinetica associata alle masse d'aria che si spostano al suolo da aree ad alta pressione atmosferica verso aree adiacenti di bassa pressione. Limitano l'uso dell'energia eolica non solo la presenza di venti con velocità media annuale di almeno 5 m/s, ma anche la morfologia dei terreni anemometricamente interessanti. Per la incompatibilità con coltivazioni arboree o agricole più specializzate dei seminativi e dei pascoli, i terreni devono avere valore marginale; comunque devono presentare un reddito agricolo inferiore a 10 milioni di lire ad ettaro, affinché sia conveniente il loro sfruttamento energetico anziché agricolo. La scelta di un sito adeguato dal punto di vista anemologico è solo un primo passo verso la realizzazione di un impianto eolico. Ottenere infatti le dovute autorizzazioni non è cosa delle più semplici. Non esistono in Italia procedure specifiche per la pianificazione e la localizzazione degli impianti eolici ma soltanto una normativa generale. Per l'insediamento di parchi eolici si può fare riferimento alla legge 10/91 per la quale l'uso delle fonti di energia rinnovabile è da considerarsi di "pubblico interesse e di pubblica utilità" e alla legge 9/91 che esclude per tali impianti le autorizzazioni ministeriali previste dalla precedente normativa. Non esistono vincoli specifici alla limitazione circa la localizzazione di centrali eoliche, ma esse debbono sottostare alla legislazione generale di tutela del paesaggio, dell'ambiente, della salute e di disciplina del suolo. Tutto ciò impone il rilascio di numerosi nulla-osta da parte di enti, amministrazioni centrali e periferiche dello stato e degli enti locali. I principali aspetti ambientali che incidono sulla accettabilità degli impianti eolici (aerogeneratori) sono rappresentati dall'ingombro territoriale, dall'impatto visivo, dall'inquinamento acustico e dall'interferenza elettromagnetica, che però è molto circoscritta.
• Ingombro territoriale - La superficie interessata nel caso di una centrale eolica costituita da impianti multipli ("wind farms") è piuttosto ampia in quanto, come si è detto, occorre distanziare gli aerogeneratori in maniera opportuna per ridurre al minimo le reciproche interferenze. Si può stimare che una centrale eolica interessi un'estensione di terreno di circa 15 - 20 ettari/MW. E' opportuno, però, sottolineare che solo l'1% di tale territorio risulta fisicamente occupato dagli impianti e dalle strade, mentre la rimanente può mantenere la destinazione originaria, essere utilizzata per il pascolo o per altre attività agricole.
• Impatto visivo - Si possono identificare alcuni dei principali fattori che vengono indicati come ricorrenti motivi di disturbo visivo:
- i colori, l'altezza e la tipologia degli impianti;
- il numero e la disposizione delle pale;
- l'estensione della centrale eolica;
- le modalità e la velocità di rotazione delle pale;
- il contrasto con il paesaggio;
- la visibilità degli impianti.
Attualmente il problema viene affrontato e analizzato con tecniche di valutazione
paesaggistica che fanno ricorso a fotomontaggi, modelli in scala e simulazioni al computer.
• Inquinamento acustico - In Italia vige la prescrizione sui livelli di rumore previsti dal DPCM
1/3/1991 che stabilisce, in rapporto a diverse tipologie territoriali e periodi, limiti da un minimo
di 40 dB(A) ad un massimo di non oltre 70 db(A). L'attuazione del decreto è però soggetta ad
adempimenti da parte dei comuni che devono delimitare il proprio territorio in riferimento alle
aree definite. Fatto salvo il rispetto dei limiti acustici territoriali stabiliti dal DPCM, esistono criteri
riportati nella letteratura scientifica che fanno riferimento al concetto di "differenziale", cioè
all'aumento di rumore rispetto a quello di fondo. In base a questi criteri si possono stabilire
preliminarmente le distanze minime che devono essere rispettate per singola casa/cascina, aree
residenziali o di residenza turistica.
• Interferenze elettromagnetiche - Gli aerogeneratori possono essere fonte di interferenza
elettromagnetica a causa della riflessione e della diffusione delle onde radio che investono la
struttura. Gli effetti di questo fenomeno possono essere studiati e calcolati facendo ricorso a modelli
matematici predittivi che permettono di individuare, in maniera conservativa, la zona oltre la quale
il rapporto tra segnale e disturbo è tale da non incidere sulla qualità del radioservizio. La
misurazione degli effetti è possibile attraverso prove sperimentali. Sulla base di quanto riportato a
questo proposito in letteratura sulla caratterizzazione di macchine di media taglia (200-500 kW di
potenza) si ritiene che il rischio di tali disturbi possa considerarsi irrilevante per gli aerogeneratori
della attuale generazione che utilizzano pale in materiale non metallico e antiriflettente.

Pietro Rossi

IL VESPA CLUB PIEDIMONTE MATESE IN TRASFERTA A SALERNO.




Piedimonte Matese. Il neo nato club di vespe di Piedimonte Matese, appunto denominato "Vespa Club Piedimonte Matese", guidato dall’infaticabile Antonio Capuano (nella foto a sinistra),dopo il successo del I RADUNO VESPA CLUB PIEDIMONTE MATESE, ha partecipato al raduno organizzato dal vespa club di Salerno con 16 vespe, con rispettivi passeggeri, molti accompagnati dalle proprie consorti o fidanzate. Si è partiti alle ore 7,00 del mattino da Piedimonte Matese alla volta del fantastico lungomare di Salerno. Per molti vespisti era la prima volta che si percorrevano tanti Km in vespa, non solo, ma per la maggiore percorsi in autostrada. Alle 9,30, puntualissimi la carovana dei matesini è arrivati a Salerno, confrontandosi con i passionali e cultori della mitica vespa. Alle ore 11,00 si è dato il via alla passeggiata, alla volta della costiera più bella d’Italia, la Costiera Amalfitana. Prima sosta per il rinfresco a Cetara, poi si è ripartiti per raggiungere un posto a dir poco fantastico; Ravello, dove si è svolto il pranzo. Nel pomeriggio la comitiva ha visitato la notissima villa Romana “Villa Rufolo”, conosciutissima a anche a livello mondiale, perché all’interno della stessa viene svolto ogni anno il Ravello Festival, con un panorama sul mare da mozza fiato. Stupefatti e commentando le bellezze che la nostra Regione ha, i vespisti si sono riuniti nella piazza di Ravello, dove sono iniziate le premiazioni per i partecipanti e i club che si sono più distinti. Non poteva mancare la premiazione “meritata” al club di Piedimonte, perché è risultato il gruppo con più partecipanti venuti da più lontano. Salti di gioia per la meritata coppa. Continua quindi il grande successo del vespa Club di Piedimonte Matese, capeggiato dall’instancabile Presidente Antonio Capuano. A breve si prevede una uscita sociale con gita sui Monti del Matese e per il sei Settembre raduno a Pompei.

Pietro Rossi