
PIEDIMONTE
MATESE – Ieri sera presso la Chiesa di S.Maria del Carmelo di Piedimonte
Matese si è tenuto il consueto Concerto natalizio di beneficenza sul tema “Aspettando
il Natale” organizzato dalla Reale Arciconfraternita del Carmine
a cura del gruppo “INFINITY SAXOPHONE QUARTET” formata da: Sax soprano Raffaele
Caruso, Sax soprano Nicola
Vitale, Sax tenore Gennaro D’Andreti
e Sax baritono Antonio Sorice. Un concerto bellissimo che ha donato agli
spettatori un programma musicale che ha attraversato epoche, stili e culture
diverse. Ogni brano che abbiamo ascoltato in questa chiesa, ha ricordato Fabrizio
Pepe Priore della Reale Arciconfraternita del Carmine, non ha
evidenziato solo una sequenza di note, ma un linguaggio che parla al cuore,
alla

memoria e alla speranza. La Chiesa, ha ribadito Don Armando Visone
Parroco di AGP, ha sempre riconosciuto nella musica una via privilegiata per
incontrare Dio. Non è un semplice ornamento, ma parte integrante della nostra
esperienza di fede. Papa Leone XIV, nel Giubileo delle Scholae Cantorum, ha
ricordato che il

canto sacro nasce dalla profondità dell’amore umano e vuole
esprimere ciò che le parole da sole non riescono a dire. La musica diventa così
“il canto nuovo che il Cristo risorto eleva al Padre”, in cui i battezzati
partecipano come “cantori della grazia” e manifestano la gioia per la vita
nuova in Cristo. Nel cuore della liturgia e della preghiera la musica non è una performance, ma un servizio alla

comunità. Il Papa, ha concluso Don Armando
Visone, ha esortato i cori a vivere questa esperienza non come protagonisti su
un palco, ma come strumenti di comunione che aiutano l’assemblea a lodare e ad
adorare insieme il Signore. Come un coro che cammina insieme in armonia, così
noi ascoltatori siamo invitati

a fare lo stesso: non come singoli isolati, ma
come comunità di fede aperta alla bellezza che conduce al Mistero. Lasciamo
dunque che ogni nota di questa serata sia non solo ascoltata, ma accolta nel
cuore, perché possa diventare preghiera, contemplazione e lode.
Pietro
Rossi