20 febbraio 2011

INAUGURATA L'AREA ATTREZZATA DELL'EPITAFFIO ALLE PORTE DI PIEDIMONTE MATESE.








PIEDIMONTE MATESE. Mattinata trascorsa alle porte della Città ieri per l’amministrazione comunale di Piedimonte Matese. L’occasione particolare è stata quella dell’inaugurazione della conclusione dei lavori nell’area sottostante il monumento dell’Epitaffio, come si sa situato in corrispondenza dell’ingresso principale del capoluogo matesino, luogo che racchiude anche una parte della memoria storica di Piedimonte. Il sindaco Vincenzo Cappello ha tolto il sipario sui risultati degli interventi con i quali la sua amministrazione ha voluto rispolverare quest’area caduta negli ultimi anni in uno stato di disuso, facendone un nuovo punto di riferimento per i cittadini e un accesso più decoroso alla Città. Non soltanto infatti lo spazio è stato riqualificato e reso fruibile, ma nel progetto è stato compreso un ampio parcheggio dotato di diversi posti auto. Tra gli obiettivi dei lavori, infatti, vi era anche la questione sicurezza. Rendendo disponibili parcheggi ad hoc per gli utenti delle attività commerciali del luogo, si riducono i rischi di interferenze al traffico canalizzato nella vicina rotatoria dovuti alle soste scriteriate. Al contempo, l’area ha subito un vero e proprio restyling estetico e funzionale, come appare evidente anche solo da un’occhiata veloce dall’auto. C’è ora una nuova pavimentazione, aiuole verdi, una fontana, panchine: uno spazio attrezzato dotato anche della segnaletica che facilita il movimento dei pedoni. L’ intervento inaugurato si affianca a quello che ha portato alla costruzione della rotatoria, e ricade proprio a trecento anni esatti dalla data di edificazione dell’Epitaffio, ad opera di Nicolò Gaetani dell’Aquila d’Aragona, presunto autore del monumento e delle parole incise sulla lastra di marmo visibile sulla sua facciata, come ha ricordato anche il sindaco Cappello nel suo discorso, il quale si è soffermato su altri interventi che interessarono il monumento anni fa: “Nel ’95 ci fu un primo restauro sollecitato dal Gruppo Memorie Storiche presieduto dalla professoressa Scolastica Grillo, ed è interessante sottolineare che tre dei membri di allora oggi ricoprono il ruolo di assessori ed hanno potuto contribuire alla valorizzazione di quest’area”. Folto è stato il gruppo di cittadini e alunni presenti all’evento, oltre alle autorità civili e militari e al vescovo della Diocesi Valentino di Cerbo, che assieme a don Emilio Salvatore e don Armando Visone, ha benedetto il luogo inaugurato in cui, completamente messo a nuovo, ritinteggiato, e arricchito da una tabella che ne illustra le origini, spicca l’Epitaffio con la sua lastra centenaria che dà, e continuerà a farlo, il benvenuto al “viandante” che giunge nella città di Piedimonte Matese.

Michele Menditto

ALLA PRESENZA DEL VESCOVO DI CERBO INAUGURATA L’AREA ANTISTANTE L’EPITAFFIO A PIEDIMONTE MATESE.





PIEDIMONTE MATESE. L’amministrazione comunale di Piedimonte Matese guidata dal sindaco Vincenzo Cappello, ha da tempo attivato una serie di programmi per la trasformazione ed il miglioramento di parti della città in stato di abbandonato, uno di questi è stato dedicato al recupero dell’area antistante l’Epitaffio alle porte della città. Con l’inaugurazione ufficiale e il taglio del nastro alla presenza del Vescovo di Alife-Caiazzo Mons. Valentino Di Cerbo, del Parroco Don Emilio Salvatore, di autorità civili e militari il Sindaco Vincenzo Cappello ha consegnato alla Città il rinnovato spazio, che ha assunto una nuova veste più funzionale e decorosa, adatta a quello che è il principale punto di ingresso in Paese. Il Sindaco Cappello nel suo saluto ha ricordato la storia dell’Epitaffio e i mutamenti nel tempo, dal primo intervento di restauro che fu operato nel 1997 ad opera dell’Associazione “Memorie Storiche” guidata dalla Prof.ssa Scolastica Grillo mamma dell’Avv. Carlo Grillo presente alla manifestazione, sodalizio di cui facevano parte anche tre degli attuali assessori Costantino Leuci, Benny Iannitti e Attilio Costarella. Questo luogo, ha ribadito il Parroco Don Emilio Salvatore durante la cerimonia di inaugurazione, rappresenta la soglia ideale alla città di Piedimonte Matese. Da una parte vi sono infatti i segni della storia civile, simboleggiati dall’Epitaffio, traccia del nobile passato della nostra gente, e dall’altra l’icona spirituale, l’immagine della Vergine Immacolata, regina di Piedimonte, che ci accoglie nella sua città. Ogni volta che oltrepassiamo la soglia di ingresso in Piedimonte, siamo richiamati, guardandoli, a recuperare le radici civili cristiane della nostra identità, da comprendere, custodire e trasmettere alle nuove generazioni. Il Vescovo Mons. Valentino Di Cerbo, durante la sua benedizione dei luoghi, ha invocato la protezione della città di Piedimonte Matese alla Vergine Immacolata pregando per la nostra terra, perché nello sviluppo scientifico e tecnologico, non vada perduto il bene di una stabile armonia fra i cittadini, fra gli uomini e l’ambiente naturale. Ha inoltre rivolto un pensiero agli amministratori, affinchè illuminati dalla sapienza che viene dall’alto e sorretti dalla concordia di tutto il corpo sociale, possano adempiere il loro compito di custodi dei diritti e delle libertà comuni.

Pietro Rossi

INSEDIATO IL NUOVO DIRETTIVO DEI PROMOTORI DELLA LIBERTA’ PIEDIMONTE MATESE-ALTO CASERTANO PRESIEDUTO DA FRANCESCO FERRUCCI.


PIEDIMONTE MATESE. Nella nuova sede di P.zza Carmine, si è riunito il gruppo Promotori della Liberta’ di Piedimonte Matese-Alto Casertano. L’incontro presieduto dal presidente Francesco Ferrucci (nella foto) designato dalla coordinatrice nazionale Ministro Michela Vittoria Brambilla per conto del Presidente Berlusconi, si è aperto con l’ascolto del video messaggio di buon lavoro del Premier Silvio Berlusconi. Si è di seguito proceduto alla composizione del nuovo direttivo i cui membri sono: IVAN LANGELLOTTI, MARIO SARRO, VINCENZO SPINOSA, JOSEF CAMPOPIANO, NORMA D’ORILIO E LUIGI SPINOSA. Il gruppo “PROMOTORI DELLA LIBERTA’” di Piedimonte Matese , in continuità con gli obiettivi politici nazionali finalizzati per la divulgazione dell’attività del governo si prefigge di dar voce alle istanze dei cittadini riguardo le problematiche quotidiane della comunità piedimontese e di lavorare ad un concreto e fattibile progetto di rilancio socio-economico dell’area matesina e alla città di Piedimonte Matese che ne è il naturale capoluogo. Un progetto ambizioso, ma non impossibile , soprattutto quando si può contare sulle idee, professionalità ed energie dei cittadini che vogliono dare il loro contributo. L’inaugurazione ufficiale è programmata per i prossimi giorni.

Pietro Rossi

All’Università della Terza Età il libro di Romano Piccolo


Caserta - (Di Anna Giordano) - Si direbbe che questa volta ha fatto cesto l’Università della Terza Età di Caserta, se si guarda al singolare parterre di allievi e uditori eccellenti, che con il presidente Antonio Magli si sono ritrovati nella grande aula del Centro Culturale Sant’Agostino, sede dell’UNITRE, per una lezione da primato. Il primato che ha dato alla provincia di Caserta una seconda reggia, quella del Palamaggiò, assurto legittimamente a Reggia del Basket per la strepitosa scalata in serie A. “Una lezione in diretta tenuta da un protagonista dello sport e della penna, che ci ha raccontato con la sua nota passione di famiglia una storia che ci appartiene”, ha detto il presidente Magli. Il protagonista sportivo e scrittore è Romano Piccolo (nella foto), casertano doc, che quest’anno, con il suo libro da best seller, ha aperto una nuova sezione del programma accademico UNITRE, dal titolo “Incontri con l’autore” . Incontri per incontrare Caserta o, meglio, le sue risorse. E Caserta ne ha, magari più note fuori che dentro casa. Tra queste lo stesso Romano Piccolo e, poi, il fratello Santino, il nipote Francesco, Antonio Pascale, Roberto Saviano, Tony Servillo, gli Avion Travel… Un elenco che potrebbe continuare ancora per molto. Personaggi che illustrano, in Italia e all’estero, la nostra terra e tra i quali la programmazione ha individuato quest’anno alcuni scrittori casertani che hanno scritto di Caserta, perché è bene guardare alla città con gli occhi della città. E’ quanto ha dimostrato nel suo intervento Romano Piccolo, noto personaggio casertano, amico di tutti, che qualche anno fa ha avuto la geniale idea di ripercorrere la Basket Caserta Story, della quale peraltro egli è stato magna pars in diversi ruoli. Giocatore, allenatore, organizzatore. La squadra femminile è nata con lui. Sullo sfondo il Palamaggiò, come una seconda Reggia, voluto dal cavaliere Giovanni Maggiò, costruito in soli cento giorni, luogo di competizioni, di sano agonismo, di campioni. Quella del basket a Caserta, così ce la ricorda Romano Piccolo, è una storia che nasce da lontano, nel sogno di pochi appassionati che nell’immediato dopoguerra si riuniscono al Circolo Nazionale per dare vita ad una squadra. Cominciano con poco: le riunioni nella Locanda Massa, gli allenamenti nella piccola palestra “Giannone”, le alleanze con gruppi già costituiti, quale il Circolo Universitario “G. Oberdan”, la fondazione di un proprio piccolo circolo in via Roma, poi Caserta club. E venne la stagione dei successi, l’era Maggiò. Caserta diventava capitale del basket europeo, come la chiama Romano Piccolo. Poi, dopo la prematura scomparsa del patròn un dopomaggiò difficile, ma non tale da fiaccare l’entusiasmo e impedire la ripresa. Tra le pagine del libro ricompaiono tanti personaggi del tempo, casertani generosi e coraggiosi per aver condiviso e sostenuto quel sogno di pochi. Gli attempati allievi dell’UNITRE li ricordavano tutti: don Alfredo De Negri, Donato Messore, Mario Farina, Vincenzo Gallicola, Fausto D’Ortona, Antonio Vignola, Edoardo Guma, l’indimenticabile don Mario Vallarella, Ciccio Croce e la sua libreria sempre ospitale… Questa è Caserta raccontata da Romano Piccolo, che agli studenti dell’UNITRE ha dato anche l’emozione di rivivere i loro tempi giovanili e risentirsi anch’essi protagonisti quali furono. Una lezione corale ed anche multimediale, con la proiezione di moltissime immagini di ieri e di oggi, molte inedite, nelle quali i presenti in sala si sono spesso riconosciuti. Sono interveuti con gli allievi dell'UNITRE molti amici ed estimatori di Romano Piccolo. Tra questi il presidente del CONI Michele De Simone, che a conclusione ha preso la parola congratulandosi con il presidente UNITRE Antonio Magli per l'interessante iniziativa-lezione, e Santino Piccolo, anche lui un casertanio doc per impegno e tanti successi del nostro sport. Romano Piccolo scrive nel suo libro di “Caserta, capitale europea del basket”. Un titolo che vale una reggia, il Palamaggiò, la Reggia del basket.

Torna la RAI a Gallo Matese.


GALLO MATESE. Continuano i disagi patiti dai residenti in lento ma costante regresso, sempre più penalizzati dalla carenza di servizi essenziali per qualunque società civile. A partire dalla mancanza di un’edicola che almeno sulla carta (perché bisogna fare i conti anche con la fatiscenza di linee elettriche e telefoniche) favorisce il proliferare degli altri media, in primis TV locali e siti web news, anche grazie al costante impegno di Antonio Rampone (nella foto), una delle voci più coraggiose non solo nell’osteggiare il sindaco e denunciare i vari disservizi, ma anche nel farsi portavoce di tanta, troppa gente senza voce, ovvero timorosa di subire le “rappresaglie” del potente di turno. Ma Rampone non ha paura di battersi, lealmente a viso alto, prodigandosi per salvare il salvabile e se possibile far ripristinare qualche servizio soppresso o ridimensionato, come quello postale che dopo un breve ripristino ha ripreso a funzionare solo due giorni alla settimana. Funzionare in teoria perché effettivamente, a quanto denuncia il nostro, sono più i giorni in cui il computer (unico?!? cooompimenti!) è guasto o lentissimo. Sarà questo uno degli argomenti affrontati probabilmente l’entrante settimana, quando per la terza volta nel giro di qualche mese, le telecamere della Rai torneranno a Gallo per raccogliere e rilanciare il malcontento che si registra. Ancora una volta toccherà a Pasquale Piscitelli l’ingrato compito di trovare qualcuno disposto a parlare perché di solito la gente si mostra impaurita ovvero timorosa di spiattellare ai quattro venti il proprio malcontento, preferendo rivolgersi al sempre disponibile –e coraggioso- Rampone.

Fonte: teleradionews

Gli allevatori bufalini ‘firmano’ i contratti per la raccolta differenziata per le aziende. Cepparulo soddisfatto.


Santa Maria La Fossa – “Non posso che ritenermi soddisfatto della partecipazione della quasi totalità dei titolari delle 60 aziende bufaline, che insistono sul territorio comunale, alla riunione tenutasi qualche giorno fa presso il Comune per discutere della raccolta differenziata allargata anche alle aziende zootecniche”. Ha dichiarato l’assessore all’ambiente Franco Cepparulo (nella foto), che ha continuato: “sono altresì soddisfatto della massiccia adesione che i titolari delle aziende stanno dando firmando i contratti con la Maro Ambiente di Frosinone, che si occuperà del ritiro dei rifiuti speciali riciclabili dalle singole aziende. La cosa è di grande portata sott o un duplice profilo – ha spiegato Cepparulo -: primo perché con la raccolta ‘porta a porta’ anche per le aziende bufaline si contribuisce ad abbassare la percentuale dei rifiuti indifferenziati, con positiva ricaduta anche in termini economici; ma anche perché in questo modo la percentuale della raccolta differenziata subirà una sicura impennata”.

c.s.

1* MAGGIO: CENTRELLA(UGL), SCONCERTANTI E RIDICOLE PAROLE DI CALDEROLI.


(ASCA) - Roma, 19 feb - ''E' sconcertante e allo stesso tempo ridicolo che un ministro della, il quale ha giurato fedelta' alla Repubblica e di osservare lealmente la Costituzione, si scagli prima contro la Festa dei 150 anni dell'Unita' d'Italia e poi anche contro quella dei lavoratori, celebrata peraltro in tutto il mondo civile''. E' il commento di Giovanni Centrella (nella foto), segretario generale dell'Ugl, all'intervista rilasciata oggi dal ministro Calderoli per il quale sarebbe da abolire la Festa del 1* Maggio. ''Evidentemente il ministro non conosce l'importanza e la fatica del lavoro dice Centrella-, dimostrando anche di ignorare i sacrifici costati a donne e uomini per la conquista di diritti sanciti e difesi dalla Costituzione italiana e dall'ordinamento giuridico. Consigliamo a Calderoli di tornare ad impegnarsi, ci auguriamo con maggiore attenzione e competenza, per il difficile compito al quale il governo lo ha destinato''.

Fonte: Comunicato Stampa UGL Agroalimentare Campania