22 giugno 2012

E' operativo presso il Comune di San Potito Sannitico il Servizio Informagiovani.


Francesco Imperadore
SAN POTITO SANNITICO. E' operativo, presso il Comune di San Potito Sannitico, il Servizio Informagiovani, a dare la notizia visibilmente soddisfatto è stato il Sindaco Francesco Imperadore, che ha tenuto a sottolineare l’impegno dell’Amministrazione nel settore sociale e delle politiche giovanili. Attivato nell'ambito del progetto "Azione A-Linee Operative di Politiche Giovanili", il servizio si propone di fornire informazioni in diversi settori di interesse, offrendo un supporto nell'orientamento formativo e/o professionale ai ragazzi che frequentano la scuola media e superiore (13/18 anni) e ai giovani adulti (19/34anni). Il Servizio Informagiovani, in particolare, svolgerà attività di orientamento nella scelta del percorso di studio superiore, della facoltà universitaria, dei programmi comunitari (Progetto Erasmus, Leonardo, ecc.); orientamento nei percorsi occupazionali con redazione del curriculum vitae, assistenza nel reperimento dei bandi e compilazione della modulistica, appuntamenti presso altri servizi come il Centro per l’impiego, Agenzie per il lavoro, ecc. Il servizio offre inoltre la valutazione delle opportunità in materia di imprenditoria giovanile e informazioni su eventi, cultura e tempo libero.Il Sindaco   Francesco Imperadore ed il Responsabile del servizio   Paolo Riccio hanno rivolto ai giovani interessati e alle loro famiglie, l’invito a cogliere questa opportunità di confronto,recandosi presso la casa comunale in Piazza della Vittoria, il Mercoledì e il Giovedì dalle ore 8.30 alle 13.00 e il  Martedì e Venerdì dalle ore 15.30 alle ore 18.30.

Pietro Rossi

LA SUORA VENUTA DALLA SICILIA CHE SVOLSE LA SUA MISSIONE CON AMORE PER 40 ANNI A PIEDIMONTE MATESE


madre Teresina Scaffidi
PIEDIMONTE MATESE. La comunità di Piedimonte Matese, ad un anno dalla sua salita al Cielo, ha voluto ricordare Madre Teresina Scaffidi dell’ordine delle Suore Canossiane, nel giorno del suo onomastico, S. Teresa. Madre Teresina la ricordano un pò tutti a Piedimonte Matese, Suora canossiana, di origini siciliane,  ha trascorso la maggior parte della sua vita religiosa nella nostra realtà diocesana, operando nella  nostra città. Fulgido esempio di umiltà, di abnegazione e di obbedienza, cuore generoso e materno, donna dal sorriso solare e accogliente, fino alla fine. Il nome e la figura di Madre Teresina sono legati particolarmente alla Comunità di Piedimonte, dove lei ha vissuto ben 39 anni della sua vita religiosa. Qui lei ha speso le sue giovani e mature risorse umane e spirituali dell’educazione dei bimbi della Scuola Materna e nella Catechesi ai fanciulli. Educatrice di centinaia e centinaia di bambini, è stata una Madre premurosa e buona, soprattutto verso i più poveri sul piano morale, materiale e culturale. La sua presenza fedele e costante, per tutti quegli anni, alla S. Messa dei fanciulli e alle altre attività parrocchiali, ha fatto di lei una delle figure “istituzionali” della vita della Parrocchia Ave Gratia Plena. Quanto camminare ogni giorno! Quanta strada e quanti chilometri percorsi in tanti anni a piedi! Casa – scuola – parrocchia, da un capo all’altro del paese, instancabile con la pioggia, il vento, il freddo delle stagioni invernali, e con il caldo soffocante dei periodi estivi. Tanta forza le veniva da dentro e dalle sue amate radici sicule. Raggiunti i limiti di età dati dalla legge, Madre Teresina lasciò la Scuola materna nel 1992 e andò in pensione, ma non abbandonò la catechesi e il servizio in parrocchia; e mise a disposizione della sua Comunità religiosa le sue forze per il servizio di cuciniera. “Non ho molte idee creative in cucina” – diceva alle sue consorelle–“suggeritemi ed io vi accontenterò!”.
Pietro Rossi

Una nuova proposta di Gestione del Sistema di Raccolta dei Rifiuti Urbani.


ALIFE. Il Partito Democratico e la lista Insieme per Alife hanno organizzato per oggi alle ore 19,00 presso l’Aula Consiliare del Comune di Alife un incontro su una nuova proposta di Gestione del Sistema di Raccolta dei Rifiuti Urbani nella città di Alife. Sono previsti gli interventi di Gianfranco Di Caprio Consigliere comunale di Alife, Costantino Leuci Assessore all’ambiente del Comune di Piedimonte Matese, Michele Rampone funzionario dell’Area “Programmazione e Gestione Rifiuti” della Regione Campania. La decisione del Comune di Piedimonte Matese, di alcuni giorni fa, di uscire dal consorzio per la raccolta dei rifiuti, ha ufficialmente aperto la procedura per l’appalto del servizio di spazzamento, raccolta differenziata e trasporto dei r.s.u. con il sistema “porta a porta” presso impianto specializzato, provenienti dalla raccolta differenziata del Comune, per la durata di cinque anni. Questo decisione c'è da scommettere, è destinata a fungere da esempio pilota in tutto l'Alto Casertano, atteso che il costituente Consorzio, denominato Gisec, vuole appioppare anche ai Comuni il personale in esubero ereditato dal vecchio Cub, gravando in maniera impressionante sulle casse comunali, per cui sarebbero costretti gli Enti ad alzare la soglia della Tarsu, portandola a livelli indicibili e insostenibili per i cittadini. Il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, ha invece scelto la strada dell'affidamento a privati e senza ulteriori oneri, se non quelli previsti dal contratto con la ditta appaltatrice.
Pietro Rossi

REPRESSIONE REATI PREDATORI - UN ARRESTO


VENAFRO. I furti in villa e nelle abitazioni erano divenuti la sua specializzazione in Italia, per un  extracomunitario albanese appena 21enne domiciliato in provincia di Napoli. Le razzie sul territorio Molisano e delle regioni della Campania ed anche dell’Abruzzo erano all’ordine del giorno,  con intrusione notturne nelle abitazioni ove arraffava portafogli e chiavi di autovetture mirate custodite all’esterno dell’abitazione e via per l’area napoletana ove le auto di grossa cilindrata venivano quindi  immesse nel circuito del riciclaggio delle autovetture ed avviate anche all’estero. La tenacia investigativa dell’Arma lo ha ora fermato poiché GEGA Gjiergi, 21enne di Diber, Albania, dovrà scontare una pena di anni 2 e mesi quattro di reclusione, per  furti continuati in concorso consumati nel marzo 2011 in Castel San Vincenzo e paesi limitrofi. Indagini lampo degli uomini della Stazione CC di Castel di Sangro e del Nucleo Operativo della Compagnia di Venafro, coordinate dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno portato  all’individuazione del giovane albanese e a inchiodarlo alle proprie responsabilità, tali che, anche la giustizia ha  fatto positivamente il suo corso in tempi record arrivando a processo in poco meno di un anno sino alla irrogazione della pena definitiva. Stamane gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Venafro hanno proceduto al rintraccio e cattura del  giovane predatore in Caivano, grosso centro dell’hinterland di Napoli, associandolo alla Casa Circondariale di Napoli-Poggioreale dove dovrà scontare la pena  decretata dal Tribunale Pentro.

Comunicato Comando Provinciale Carabinieri Isernia

Festival dei Fiori, presentazione nell’area Wifree

Caserta - Due giorni di importante attrazione per la nostra città, con un'offerta diversificata di appuntamenti di spettacolo e arte floreale e con Caserta presentata in una cornice di bellezza". Lo ha detto il sindaco Pio Del Gaudio, presentando nell'area Wifree del porticato della Casa Comunale la terza edizione del Festival dei Fiori, organizzata dalla Scuola di arte Floreale di Luca Gammella e patrocinata dall'Amministrazione comunale e da Confcommercio Imprese per l'Italioa, il cui presidente provinciale, Mario D'Anna era presente all'incontro con la stampa. Sabato 30 giugno e domenica 1 luglio in piazza Dante e in piazza Gramsci, in una scenografia floreale, si svolgeranno mostre fotografiche, esposizioni di auto d'epoca, concorsi e vetrine floreali, spettacoli di musiche e balli, proiezioni e performance pittoriche, sfilate di costumi imperniati sui fiori, un'esposizione dedicata al wedding e la settima edizione di Miss Muretto. "Agli organizzatori - afferma l'assessore al Turismo, Teresa Ucciero - va il plauso dell'amministrazione per aver confermato ancora una volta la nostra città come il palcoscenico di una manifestazione che contribuirà ad attirare in città turisti e cittadini di tutta la Campania".

Salvatore Candalino

Coca Cola Marcianise: De Vita (Ugl) :Ancora irregolarità.

Ciro De Vita
MARCIANISE. “Uno giorno si riuniscono i quadri dirigenti di tutte le sigle e si inneggia all’unità sindacale e l’altro si eleggono le Rls e si contratta la turistica aziendale in deroga ad ogni regolamento, dimenticandosi di ruoli e compiti della Rsu”. E’ quanto ha dichiarato questo pomeriggio il dirigente provinciale della Ugl Caserta Ciro De vita registrando l’ennesima irregolarità avvenuta nello stabilimento Coca Cola Hbc Italia di Marcianise in provincia di Caserta. “Appena un mese fa il Comitato dei garanti di Caserta, presenti tutti i segretari provinciali di categoria, i rappresentanti del Ministero del Lavoro e quelli di Confindustria decretò senza voti contrari l’accettazione della nostra lista alle elezioni per il rinnovo della Rsu e sancì in maniera definitiva il nostro pieno diritto a rappresentare i lavoratori. Oggi, la cosa che più fa sorridere” continua il sindacalista ”è che uno dei componenti della Rsu che ha consentito queste irregolarità, e che ha cambiato tre sigle in tra anni, transitando per la nostra ebbe a dire a mezzo stampa che si riservava di verificare la qualità e la validità degli accordi all’epoca sottoscritti e  diffidava dal sottoscriverne ulteriori in assenza di una adeguata rappresentanza della Ugl. Chiediamo all’azienda di non trincerarsi più dietro il solito ‘non sono questioni nostre’ e di pretendere il rispetto delle regole alle quali siamo tutti assoggettati. Purtroppo “conclude con amarezza De Vita “le passerelle di ieri diventano oggi stucchevoli, ed i buoni intendimenti si trasformano in atti ostili; bene ha fatto chi ha criticato dal palco certi atteggiamenti”.

UGL Caserta

COME SARÀ IL “PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2012-2016” ?

A fine estate 2011, in Campania la caccia alla quaglia non fu consentita in anticipo, come si era sempre fatto in passato. La cosiddetta “preapertura” al 1° settembre, ovvero l’anticipo di quasi ben tre settimane dell’apertura della caccia fu fermata dal TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) di Napoli, in quanto la Regione Campania, nell’approvare il calendario venatorio per la stagione 2011-2012, lo aveva fatto in assenza del “piano faunistico”, che è lo strumento per regolamentare sulla base di censimenti e studi scientifici, i tempi, i modi e le specie oggetto di caccia. È appena il caso di ricordare che il “piano faunistico” è basilare, perché contiene quegli elementi essenziali, previsti dalle normative vigenti, indispensabili per la conservazione e la gestione del patrimonio faunistico, che è patrimonio di tutta la collettività e non patrimonio esclusivo dei cacciatori. È in quest’ottica che il patrimonio faunistico va tutelato anche con forme di effettiva ed efficace vigilanza, che assicuri una vera lotta al bracconaggio, e ciò è fortemente auspicato dalla stragrande maggioranza dell’opinione pubblica.  Peraltro anche in questo periodo, cioè assai prima dell’apertura della caccia, vengono usati sofisticati (quanto vitatissimi) richiami acustici per le quaglie (come il fonofilo), e non certo per fini di “ricerca naturalistica”. L’addestramento abusivo dei cani da caccia su quaglie, in questo periodo non consentito, arreca seri danni anche alla già modesta agricoltura di montagna, perché è periodo di fienagione e l’erba viene danneggiata dal calpestio di cani e addestratori abusivi. Ci auguriamo pertanto che l’iniziativa dell’assessore provinciale Gianluca Aceto, finalizzata all’aggiornamento del Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2012-2016, consenta di migliorare sensibilmente l’attuale situazione, e non ci vuole molto. Ormai non si può più sottovalutare che l’esigenza di assicurare un minimo di (effettiva) tutela all’ambiente naturale e alla fauna selvatica che in esso vive, non è uno “sfizio” di pochi, ma una necessità nell’interesse di tutti (compresi i cacciatori). Il ripopolamento e/o la reintroduzione e controllo della fauna selvatica non può continuare ad essere un discorso che riguarda solo i cacciatori. Un’accorta gestione della fauna selvatica e dell’ambiente naturale, fatta nel rispetto della legge (compresa quella che consente l’attività venatoria), non solo consente di migliorare la qualità della vita, ma consente anche di fare un importante discorso di valorizzazione della vocazione turistica di molte zone e quindi di sviluppo economico proprio attraverso il turismo, che viene considerato anche a livello nazionale un’importantissima risorsa.

Cliccando sul seguente link:
si legge la proposta dell’assessore provinciale Gianluca Aceto.

Emidio Civitillo