15 marzo 2010

IL CASERTANO DI BERNARDO ALLO STAGE REGIONALE NELL'AMBITO DEL PROGETTO GIOVANI.


Mugnano. Nell’ambito del Progetto Giovani si è svolto ieri a Mugnano, presso la scuola elementare “Giancarlo Siani”, uno stage giovanile di tennistavolo organizzato dal Comitato Regionale della Campania, di cui è Presidente Sergio Roncelli. Al raduno, diretto dai Maestri Oreste pio Coletta e Pasquale Pirone, hanno partecipato 8 giovanissimi atleti con 2 sparring (Sigismondo Di Marino e Ferdinando Coletta) per un aggiornamento. Fra gli atleti convocati dal Comitato regionale campano c’è anche il quindicenne pongista di Caserta Ciro Di Bernardo tesserato del Tennis Tavolo Caserta del Presidente Stefano Brignola cha, dal lontano 1973, ha forgiato un moltitudine di pongisti ed ha sottolineato come “gli stage regionali del “Progetto Giovani” sono importantissimi per la crescita tecnica dei giovani pongisti casertani”. Lo stage si è sviluppato con una sessione pomeridiana dalle ore 17,30 alle ore 19,30. Il lavoro è stato intenso ed i ragazzi si sono applicati con grande determinazione, mentre i tecnici presenti hanno seguito con grande attenzione quanto veniva messo in pratica e spiegato dai Maestri Coletta e Pirone. Al termine, il Presidente Regionale Roncelli ha rivolto un breve saluto e ringraziamento a tutti i partecipanti. Questo momento regionale si inserisce perfettamente in quello che la Federazione Italiana Tennistavolo definisce come importantissimo punto del suo programma di lavoro chiamato “Progetto Giovani 2009-2010”. Intanto, hanno preso regolarmente il via ieri mattina, con la direzione del referee ITTF Francesco Nuzzo e dei suoi vice Mladen Solar e Sauro Malta, le gare del Lignano Master Open 2010. Presenti 177 atleti paralimpici – fra cui il fresco campione nazionale di doppio l’aversano Nicola Molitierno, nonché due volte vice campione nazionale negli open e di categoria 3 – per 24 nazioni sulle 25 annunciate, unica defezione quella degli atleti Serbi bloccati dalle forti nevicate. La manifestazione ha preso il via con le gare di singolare.


Nunzio De Pinto


L'ESPERIENZA DI UNA GIOVANE STAGISTA CASERTANA IN SPAGNA.


CASERTA. Quanto racconto è la storia di una grande opportunità, di una fantastica esperienza vissuta, di una occasione di crescita personale e professionale, che – ahimè! – non si è ancora tradotta in un positivo ingresso nel tanto agognato mondo del lavoro!! Nel mese di marzo dello scorso anno, partivo per Siviglia (nella foto), con in tasca una borsa di studio stanziata dall’Unione Europea, nell’ambito del Programma “Leonardo Da Vinci Mobilità” (obiettivo Lifelong Learning Programme) e dall’Ente Provincia di Caserta. Una immediata precisazione è d’obbligo: a disposizione avevo una esigua somma di danaro, (circa il 30% della somma prevista per ciascuna borsa) in quanto la restante parte dell’importo era andata a coprire le spese di volo, trasferimenti, alloggio per 20 settimane, nonché un corso di lingua spagnola (davvero full immersion!) di circa due settimane. In ogni caso, sono sopravvissuta per l’intero periodo, viaggiando, visitando, scoprendo la meravigliosa regione della Andalucìa. Tra l’altro, avvantaggiata da un clima splendido già nel mese di marzo, divenuto torrido, ma tollerabilissimo, nel finale di luglio. Ho svolto il mio tirocinio pratico presso una O.N.G. spagnola, denominata M.P.D.L. “Movimiento por la Paz, el Desarme y la Libertad”, molto famosa sul territorio nazionale, impegnata nella realizzazione di progetti di sviluppo, educazione giovanile, inserimento ed integrazione degli immigrati, orientamento lavorativo e aiuto umanitario tanto in loco quanto nei paesi sottosviluppati. Essendo laureata in Giurisprudenza ed avendo discusso una tesi comparata sul tema dei diritti umani, sono stata assegnata al Dipartimento Legale della organizzazione, dedito principalmente alla attività di consulenza ed assistenza burocratica – completamente gratuita! – agli utenti immigrati che si rivolgessero alla MPDL, per la risoluzione di tutte quelle problematiche legate a permessi di studio e lavoro, soggiorno, cittadinanza, richieste d’asilo, contatti con i Pubblici Registri, Ministero degli Esteri e la Pubblica Amministrazione in generale. Ma il suo fiore all’occhiello era la realizzazione del Programma di “Ritorno Volontario” ( di cui in Italia si sente poco parlare, nonostante sia in linea con la normativa internazionale ed europea che regolamenta il fenomeno migratorio).
Tale programma trova la sua ragion d’essere nella opportunità offerta, dallo Stato ospitante, agli immigrati, che siano in possesso di determinate e precise condizioni, in ordine allo stabilimento e al lavoro svolto sul territorio, di poter fare ritorno al proprio paese di provenienza, con un contributo finanziario, sebbene minino. Ciò, per consentire agli aderenti al progetto di potersi reimpiantare nella terra ove hanno fatto ritorno e ritrovare il proprio posto nel tessuto sociale. Sono tante le famiglie ed i singoli che in condizioni più o meno disperate, perché “ strozzate “ dalla crisi economica e dalla crescente disoccupazione che sta affliggendo la Spagna, hanno aderito al Programma, che – di contro – comporta la rinuncia “volontaria” a tutta una serie di diritti acquisiti, in cambio di un biglietto aereo di “sola andata” e poco più. Devo dire che, dal punto di vista umano, ho vissuto un’esperienza molto toccante. Ciò, non solo per le persone che ho incontrato durante il tirocinio: boliviani, peruviani, argentini, marocchini, africani, colombiani, cileni, russi … insomma: un melting-pot di razze e culture e ciascuno con una storia interessante da raccontare. Ma anche perché ho avuto la fortuna di trovare colleghi affabili e cordiali; un team, prevalentemente femminile, pronto ad accogliermi e ad aiutarmi a superare le difficoltà linguistiche di un linguaggio specialistico, quale quello giuridico, al quale approcciavo con un vocabolario esiguo, essendo giunta in Spagna, con un bagaglio di poche parole all’attivo ed un’ottima padronanza dell’inglese, che mi è servita a ben poco! E qui, consentitemi una digressione sulla attitudine tutta andalusa di tradurre tutto e, in qualche maniera, volta ad impedire in modo velato l’ingresso nel gergo quotidiano di termini esterofili … un esempio per tutti ? “El rattòn”, che sta per “mouse”! Devo dire che la mia fortuna è stata anche quella di aver svolto la mia pratica nel posto giusto, poiché ho rivestito un ruolo attivo nel Dipartimento Legale e l’Avvocato con cui ho lavorato, mi ha trasmesso le sue conoscenze, mi ha concesso di prendere iniziative e mi ha consentito di lavorare direttamente alle varie attività quotidiane. Insomma: non relegandomi al ruolo di stagista, che al massimo impara ad usare la fotocopiatrice! Mi sento di dirlo, poiché l’esperienza di altri Leonardini, così come degli stagisti italiani in generale, non risulta molto “edificante” da un punto di vista professionale. Ciò, tenendo conto del fatto che il programma “ Leonardo Da vinci “,così come voluto dall’Unione Europea, si rivolge a laureati e che il tirocinio internazionale dovrebbe risultare “ professionalizzante ”!
Ed ecco giunti al punto. Ad oggi, sono trascorsi circa 6 mesi dalla conclusione del programma. Ed escludendo il mese di agosto (dovuta pausa estiva) non c’è stata una vera svolta nella mia vita professionale. Con rammarico, sono qui a constatare l’insoddisfazione per l’essere “snobbata” – nonostante un curriculum di tutto rispetto, già nutrito di esperienze professionali e formative, la padronanza di due lingue straniere ed un’ottima conoscenza della mia lingua madre (il chè, non va – a mio parere – posto in secondo piano, viste le denunce giornalistiche in merito agli “strafalcioni” ortografici e sintattici, riscontrati negli scritti di affermati professionisti e specializzandi a vario titolo…). Va aggiunto anche il fatto che noi laureati in giurisprudenza sembriamo essere colpiti inesorabilmente da un pregiudizio, secondo il quale, il nostro unico destino lavorativo sembrerebbe essere l’esercizio della professione forense o tutt’al più quella di promotore finanziario (che è l’unica prospettiva che mi è stata offerta ripetutamente … ).
Per quanto concerne il mondo delle ong italiane o dei Patronati ( che svolgono una serie di attività di consulenza molto simile a quella da me realizzata presso la ong spagnola ), ti offrono al massimo posizioni di “volontario”, in alternativa a quelle che invece richiedono, tra i requisiti valutabili, “anni” – e dico : “anni”!!! - di esperienza pregressa nel ruolo a disposizione!
So, di non essere la sola a versare in questo limbo di inoccupazione … ma mi rende triste il fatto che nessuno oggi si scandalizzi di fronte a situazioni che si traducono, in realtà, in un contratto “lontano miraggio” … ultima prospettiva ( perché lo vedi dal cannocchiale?!?) di lavoro su provvigioni … e/o che ti releghino alla condizione di “volontario a vita”!
E’ vero che da una parte bisogna pur cominciare! E sono tra i sostenitori della gavetta, perché è giusta e in certi casi formativa. Ma fino a che punto accettare quella che si rivela essere una situazione di stagista per l’ennesima volta, senza che si traduca in qualcosa di più? Fino a che punto sottostare a queste regole, essendo consapevoli del fatto che, per certi versi, lo stagista finisce con lo svolgere il lavoro di un normale lavoratore regolare, essendo tuttavia inquadrato in maniera poco “adulta” , - passatemi l’attributo! -non potendo mai compiere il salto di qualità, verso il “mondo dei grandi”, di quelli che lavorano e che possono pensare di acquistare una casa, di potersi creare una famiglia, di sentirsi utili anche da un punto di vista sociale, contribuendo al progresso del paese e blà blà ….?!?
Questo è quello che mi chiedo. E che vorrei che si chiedesse chi comanda!

Linda Iadicicco

UNA PARTECIPAZIONE SOTTOTONO QUELLA DEL PARCO REGIONALE DEL MATESE A PARCHINMOSTRA 2010.


PRATA SANNITA. Il 7 marzo scorso alla mostra d'Oltremare di Napoli si è conclusa l'ottava edizione di PARCHINMOSTRA manifestazione organizzata dalla Regione Campania che coinvolge gli enti, le associazioni e le aziende presenti nelle aree protette della regione. Nata per la promozione e lo sviluppo dei territori protetti della Campania, Parchi Nazionali, Regionali, Marini, aree protette, oasi, e per l’avvio di un percorso regionale di educazione ambientale, Parchinmostra è riuscita a destare negli ultimi anni l’interesse dei visitatori per i prodotti dei Parchi, che costituiscono già un punto di forza delle economie locali, ma che sono suscettibili di ulteriore potenziamento. Quella di quest’anno per il Parco Regionale del Matese, sicuramente è stata una edizione sottotono rispetto alle passate edizioni, come ci ha testimoniato l’Assessore del Comune di Prata Sannita Antonio Maddalena. Il Parco Regionale del Matese, racconta l’Assessore Maddalena, era presente con un piccolo stand (come testimonia anche la foto) a differenza delle passate edizioni in cui era stata allestita una superficie più ampia corredata anche da numerose riviste e pubblicazioni riguardante il nostro territorio. Lo stand di questa edizione era ubicato in uno spazio misero insieme ad altri espositori,con un piccolo banchetto,senza neanche un rappresentante ad accogliere eventuali visitatori. Penso che il Parco Regionale del Matese meriti molto di più di 5 metri quadrati di superficie. A tal proposito faccio appello alla sensibilità del nuovo Presidente Pino Falco affinché dia il giusto peso alle iniziative promozionali e di sviluppo territoriali del Matese.

Pietro Rossi

DI COSTANZO CONTRARIO ALLA LOCALIZZAZIONE DELLE CAVE NEL MATESE.


Alvignano. “Le frane dei giorni scorsi sui colli Tifatini intorno ai comuni di Caserta e Maddaloni, dimostrano il pericoloso dissesto idrogelogico delle colline che circondano la Provincia”. Lo ha dichiarato ieri l’ing. Di Costanzo (nella foto), candidato alla Regione nelle liste del Pdl: “Ereditiamo uno spericolato sfruttamento delle nostre risorse ambientali che – ha aggiunto – l’attuale governo di centrosinistra vorrebbe addirittura incrementare allargando, le aree estrattive anche alle montagne del Matese. Dobbiamo, invece, renderci conto che non solo le cave ci privano di bellezze paesaggistiche che potremmo sfruttare più intelligentemente e proficuamente per i cittadini attraverso l’incremento del turismo, ma anche che le attività estrattive costituiscono un serio rischio idrogeologico per la comunità. L’esempio di quanto accaduto in Calabria e in Sicilia quest’inverno, deve essere per noi un serio monito. E, fatto ancor più grave, l’inquinamento da polveri sottili generato dalle attività estrattive costituisce un serio rischio per la salute dei cittadini, tanto che la nostra Provincia è sempre più gravemente colpita dalla piaga dei tumori alle vie respiratorie. Non possiamo consentire che le indiscriminate concessioni estrattive continuino a deturpare il nostro territorio e a mettere a rischio la nostra salute. Anzi, alla Regione, - ha concluso Di Costanzo – ci batteremo con forza al fianco dei comitati di quartiere che si occupano del problema, affinchè le colline della Provincia intera, che sono state colpite duramente dallo scempio delle cave, vengano bonificate e rimboscate, per restituirle, pian piano, all’antico splendore”.


Comunicato Uff. Elettorale

Candidato alle Regionali PDL Angelo Di Costanzo

La sicurezza sul luogo di lavoro tra le priorità del programma di Vincenzo Cappello.


PIEDIMONTE MATESE. La sicurezza sul luogo di lavoro è un tema scottante e attualissimo, molto a cuore a Vincenzo Cappello (nella foto) candidato alle Regionali nella Lista del Partito Democratico a sostegno del Presidente Vincenzo De Luca, spesso alla ribalta nella cronaca nazionale per le tragedie che si verificano a causa dell’assenza di quelle condizioni che salvaguardino l’incolumità dei lavoratori. Proprio su questo importante argomento è centrato il progetto “La sicurezza sale in cattedra”, promosso dall’amministrazione comunale di Piedimonte Matese retta da Vincenzo Cappello, in collaborazione con l’Asi Caserta e le scuole superiori cittadine.”Si tratta, ha commentato Vincenzo Cappello, di un percorso formativo indirizzato agli alunni delle scuole per sensibilizzare e promuovere una cultura della sicurezza, che sarà candidato a finanziamento nell’ambito di un bando regionale dedicato proprio all’informazione sulla sicurezza sul lavoro. Il progetto è molto articolato, e prevede anzitutto una formazione degli stessi docenti, compreso il contributo di esperti esterni, attività laboratoriali e seminariali, e verrà data l’opportunità ai ragazzi di realizzare una vera e propria campagna di sensibilizzazione sul tema, corredata da una pubblicazione sul percorso formativo da loro seguito”.




Comunicato Ufficio Stampa
Avv. Vincenzo Cappello
Candidato alla Regione Partito Democratico
sito ufficiale : http://www.vincenzocappello.com/

Desidera cedere il proprio corpo agli scienziati per un reality show sulla decomposizione.


San Felice a Cancello - Di reality show il piccolo schermo n offre continuamente: irradiati da isole più o meno sperdute, fattorie, appartamenti con o senza agi. Prossimamente potrebbe essere prodotto un reality show sulla decomposizione del corpo umano. La singolare idea è di Franco Magliulo (nella foto), 65 anni, splendida famiglia la sua, composta da quattro figli: Maximiliano, Patrick Jordan, Cristhian, Rhoswstha e tre nipotini- depositario di un originale testamento. Lui non vuole(alla fine dei suoi giorni)- riposare al cimitero, ne far disperdere le ceneri in mare: desidera “semplicemente” donare il proprio corpo agli scienziati, per “farsi monitorare” nel processo di decomposizione, il tutto immortalato dalle telecamere di Channel 4 Television, emittente londinese- già negli anni scorsi interessatasi a lui(per altra idea bizzarra).
La pianificazione del reality, da parte della tv inglese, seppur accompagnata da inevitabili polemiche- sarebbe a buon punto. Magliulo vive in questo paesone di 18mila abitanti, con alto tasso di disoccupazione e criminalità. Un terzo della sua vita passata in mare, sulle navi di Achille Lauro- girato il mondo in lungo e in largo(giro del mondo per ben tre volte).
“Curavo il giornale di bordo sottolinea Magliulo- prima con navi che trasportavano emigranti, poi con quelle da crociera: otto anni con il passaporto italiano, e dieci con il libretto di navigazione- tiene a precisare. Nel suo Dna il calcio. Artefice da allenatore di quattro storiche promozioni, con quattro squadre diverse: Marcianise, Acerra, Casalnuovo e San Felice a Cancello.
Presidente tuttofare della Stella Azzurra del suo paese, squadra di calcio già alla ribalta delle cronache internazionali, per un curioso abbinamento pubblicitario. Lo sponsor, fino a due anni fa, era una ditta di onoranze funebri- e ogni domenica la dirigenza sorteggiava una bara da regalare ai tifosi(una fu subito utilizzata dallo sfortunato vincitore). Con la società, portata avanti a sue spese, partecipa inoltre, a campionati per Giovanissimi regionali; Giovani provinciali(ora primi in classifica); Esordienti e Pulcini. Tra le prodezze di Magliulo spicca un calendario di bare, dove posano nudi alcuni giocatori della Stellazzurra, o la bara-ciondolo, gadget portafortuna distribuito a tifosi e gente comune. “Le invento tutte per non far morire il calcio a San Felice, la nostra realtà non è delle più facili- mancano luoghi e strutture di aggregazione-cerco di stimolare ed invogliare i miei concittadini a partecipare: togliendo allo stesso tempo, dalle insidie della strada, circa sessanta tra ragazzi e bambini- e questo mi gratifica”. “Nella vita ne ho viste di tutti i colori. L’idea di donare il mio corpo, nasce dopo aver assistito circa dieci anni fa, in America a qualcosa di analogo. E’ il mio ultimo gioco. Mettere a disposizione il mio corpo di un gruppo di scienziati- che dovrebbe seguire costantemente l’evoluzione nel processo di decomposizione del mio cadavere. Spero con questo di dare un contributo utile alla scienza, per scoprire nuove cose. Ha persino fatto testamento dal notaio/ dove dichiara di voler donare alla fine dei suoi giorni/ il suo corpo alla scienza. Magliulo non ama finire al cimitero, come i comuni mortali, non chiede di essere trainato da otto cavalli. Vuole “solo” essere analizzato e pure guardato dall’occhio catodico e magari da qualche milione di telespettori. “Chissà che dal mio Dna possa uscire qualcosa da buono, utile alle generazioni future!- conclude Magliulo.


Giuseppe Sangiovanni

Due Papi visti da vicino, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.


CASERTA – “Due Papi visti da vicino, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI” è il tema dell’incontro aperto al pubblico, che si terrà sabato prossimo, 20 marzo con inizio alle ore 17.15, nel salone “don Rua” dell’Istituto Salesiano di Caserta in via Roma. A raccontare la propria esperienza personale e professionale il giornalista Giuseppe De Carli (nella foto), che ha seguito e segue da vicino l’attività apostolica dei due Sommi Pontefici.
La manifestazione, con proiezione di un breve filmato su i due Pontefici, è organizzata dal Lions Club Marcianise, con l’adesione di Lions Clubs della quinta Circoscrizione, presieduta dall’avv. Francesco Santillo, ed è in partnership con l’Istituto Salesiano di Caserta diretto da don Antonio Martinelli. Giuseppe De Carli lavora in Rai da 23 anni, prima come “vaticanista” del TG1 ed ora responsabile della Struttura Rai-Vaticano. In tale veste ha seguito, in modo particolare, l’attività apostolica di Giovanni Paolo II ed è il cronista che ha fattopiù dirette al mondo, oggi ne conta 405, con un Papa in Italia e all’estero.


Ernesto Genoni

CONVEGNO DEL PDL PER UNA NUOVA REGIONE A PIEDIMONTE MATESE


PIEDIMONTE MATESE. Ieri mattina, presso l’aula consiliare del Comune di Piedimonte Matese, si è tenuto il convegno ‘Per una Nuova Regione e una Nuova Provincia, l’impegno del Pdl Alto Casertano’. Davanti ad una folta platea composta da numerosi sindaci e amministratori dell’Alto casertano, sono intervenuti l’ing. Angelo Di Costanzo, sindaco di Alvignano e candidato Pdl al Consiglio regionale, il dott. Mario Fiorillo sindaco di Gioia Sannitica e candidato alla Provincia, i senatori Carlo Sarro, l’on. Giovanna Petrenga e, ospite d’onore, l’on. Nicola Cosentino, sottosegretario di Stato all’economia e coordinatore regionale del Pdl. Nel suo intervento, il sindaco di Alvignano Di Costanzo, ha confermato il suo impegno a sostegno dei tanti amministratori dell’Alto casertano presenti all’incontro: “Sarò vicino alle amministrazioni locali e mi batterò alla Regione per il finanziamento dei loro progetti che avranno sicura efficacia in un generale rilancio del Matese. Lavorerò e sosterrò il plesso ospedaliero di Piedimonte Matese – ha detto Di Costanzo – che è una realtà importante per tutto il territorio dell’Alto casertano. Mi batterò al fianco degli allevatori dell’Alto casertano per agevolare e favorire la loro fondamentale attività produttiva. Lavoreremo, insomma, per restituire dignità al nostro territorio”. Appoggio a Di Costanzo anche dal segretario regionale Pdl Nicola Cosentino: “E’ una persona del fare – ha dichiarato il deputato – e lo ha dimostrato quando è stato assessore ai lavori pubblici della Provincia ed è quindi una risorsa importante della squadra dei nostri consiglieri regionali, per poter garantire alla Provincia di Caserta un futuro sviluppo”.


Comunicato Uff. Elettorale

Candidato PDL alle regionali Angelo Di Costanzo